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Autore: sesshy94    24/07/2008    4 recensioni
Nuove avventure per i nostri Cavalieri! Cosa succederebbe se improvvisamente Lady Isabel dimenticasse tutto quel che è accaduto e loro si trovassero costretti a vivere una vita normale senza Guerre Galattiche? E se a risolvere almeno in parte la situazione arrivasse un ragazza? E se...vabbè basta leggete la storia no? Bacioni vostra sesshy94
Genere: Generale, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Raquel fece un passo avanti

Raquel saltò. Prese la mira e scagliò la sfera d’energia contro il tizio. Poi fece un cenno a marin e Shaina. Le ragazze proseguirono. E con loro gli allievi.

Arrivarono ai rifugi. E si barricarono dentro. Raquel tirò un sospiro di sollievo. Poi si concentrò sul suo nemico. 

Si preparò a colpire di nuovo.

Ma…si ritrovò bloccata a mezz’aria. Fissò con odio il tizio che la teneva immobilizzata. Lottò con tutte le sue forze ma non riuscì a liberarsi.

Porca…accidenti e ora cosa faccio? Cazzo!!!!! Non ho forze sufficienti per liberarmi. Però…forze…posso ancora chiedere aiuto!”  espanse il cosmo. Ma aveva calcolato male le sue forze. Ben presto si sentì svuotata. Ma riuscì comunque a chiedere aiuto.

Qualcuno mi aiuti. Sono vicina…ai Rifugi…aiuto…” e poi svenne.

                                                  *****

Mu avvertì nell’aria il richiamo d’aiuto di Raquel. Corse nella direzione da dove proveniva.

Correva a perdifiato ma si fermò di colpo quando vide Raquel sospesa a mezz’aria. Svenuta.

Strinse i pugni. E provò ad avvicinarsi alla ragazza. Ma fu respinto da una barriera magica.

Cadde per terra.

“Ahahahaha!! Cosa pensavi di fare Cavaliere? Non penso proprio che ti lascerò la ragazza così facilmente! Anche perché, fedeltà al mio Signore Ares a parte, è proprio un gran bel pezzo di gnocca. Servirà per me. La userò come serva. E da noi le serve sai cosa fanno? Ehehe ti lascio immaginare!!! Ahahah!” scoppiò in una risata malvagia.

Mu strinse i pugni fino a farseli sanguinare.

“Non…osare parlare di lei come se fosse un oggetto.”

L’altro smise di ridere.

“Quando hai ragione hai ragione. Tieni.” Mosse la mano in avanti. Il corpo di Raquel scattò in avanti. Mu la prese al volo.

“Mu…allora qualcuno ha sentito il mio richiamo. Bene.” sussurrò appoggiando poi la testa al petto del Cavaliere. Mu sorrise e le passò una mano sulla testa. Poi l’appoggiò delicatamente a terra.

Si voltò verso l’altro.

“Te l’ho ceduta perché tu ne facessi qualcosa. In fondo sei anche tu un uomo. Hai anche tu delle…” non finì mai la frase.

“Starlight Extinction!”

Il nemico scomparve nel nulla.

“Dove l’hai spedito?”

Mu non rispose subito.

Raquel alzò lo sguardo. E incrociò quello del Cavaliere di Aries.

“Nel Mondo dei morti. Dove merita di stare.” Sorrise Mu. Poi le porse una mano e l’aiutò ad alzarsi.

In quel momento sentirono un cosmo a Raquel sconosciuto espandersi e un altro sparire.

“Ah bene. Aphrodite a ucciso anche l’altro. Andiamo la battaglia è finita.”

“E chi sarebbe Aphrodite?” chiese Raquel.

“Il Cavaliere d’Oro dei Pesci. Ehm non farti ingannare dall’aspetto. È un uomo.” Si affrettò a spiegarle Mu.

Arrivarono ai piedi della scalinata.

“Ti accompagno alla Sesta. Anche perché penso che siano riuniti tutti lì.”

Salirono. Effettivamente mezzo Grande Tempio si era riunito lì.

“Raquel! Dove sono Marin e Shaina?” chiese Shaka Raquel gli fu accanto.

Shaka sorrise.

“Non preoccuparti. È solo una ferita superficiale. Nulla di grave.” La rassicurò.

“E così saresti tu? Colei per cui ci diamo tanto da fare!”

Raquel si girò.

Davanti a lei c’era un ragazzo con una rosa rossa fra i capelli. Ragazzo o…ragazza? Si trattenne dal sbottargli a ridere in faccia.

“Si. Sono io. Mi chiamo Raquel. Sono lieta di fare la conoscenza di…?” disse porgendogli la mano.

“Di Aphrodite di Fish.” Rispose ignorando la mano di Raquel.

Poi sorrise. Un sorriso quasi sprezzante.

“Mi aspettavo qualcuno di più…di più…di più ecco.” 

Raquel sgranò gli occhi. E si morse la lingua per non rispondergli male.

“Ma è logico che non mi possa aspettare molto da una donna.” Continuava imperterrito. Ma questa era davvero troppo.

“Ma così,principessa, ti auto insulti…ma sei un uomo? Oh temo di essermi sbagliata allora! Però se sei veramente un uomo hai bisogno di qualche lezione. Puoi chiedere a Kanon o Milo. Però magari evita di provarci con loro. Non mi sembrano tipi da finire a letto con altri uomini.”

Colpito e affondato. Aphrodite rimase a bocca aperta. Poi se ne andò indignato.

Quando uscì dalla Sesta il silenzio che si era creato durò poco.

Milo e Kanon si scambiarono un’occhiata e sbottarono a ridere. Seguiti a ruota da tutti gli altri.

Death si appoggiò a Raquel asciugandosi le lacrime.

“Accidenti che caratterino! Dovrò ricordarmi di portarti più rispetto!”

“Già anche perché non ti tratterò con i guanti solo perché sei il Cavaliere del mio segno!” sogghignò lei di rimando.

“Ma dai sei del Cancro? Ihih siamo i migliori.” Scherzò Death.

Raquel sorrise. Per tutta risposta.

Poi, alzando la voce,disse: “Ok, gente. La festa è finita tornate alle vostre case!!!! E soprattutto attenti al…” ma non fini la frase perché fu prontamente zittita da Shaka.

Gli altri se ne andarono ridendo come matti.

Quando la Sesta fu di nuovo silenziosa Raquel si staccò dalla mano la mano di Shaka.

“Ora fammi veder quella ferita. Non c’è bisogno che fai il duro con me.” Gli sussurrò.

Shaka le sorrise.

Poi si levò la maglietta. (si vede Raquel svenuta a terra con bava alla bocca nd me!!!)

Aveva un brutto taglio sul petto. Non sanguinava ma era profondo.

“dove tieni la cassetta del pronto soccorso?” gli chiese Raquel.

“Nella mia stanza. Nell’armadio. In fondo a destra.”

Raquel andò a prenderla.

E poi tornò da Shaka. Pulì la ferita e la disinfettò. Poi prese ago e filo. E cominciò a ricucirla.

I due rimasero per un po’ in silenzio.

“Sai, è stato mi padre a insegnarmi a ricucire le ferite. Lui era un medico.” Cominciò Raquel.

Shaka la guardò con curiosità. Ma non disse niente. Aspettando che lei continuasse.

Raquel sorrise con tristezza.

“Mi…mi ha insegnato tante cose. E anche tante altre cose. Con…con tutto quello che è successo io…” due lacrime solitarie scesero sulle guance di Raquel.

“…io non ho più tanto pensato al fatto che…che…che i miei genitori…sono morti.” Raquel non trattenne più le lacrime.

Shaka le prese il viso fra le mani. Con i pollici le asciugava le lacrime.

“Ascoltami. Una persona non si ricorda perché è morta. Si ricorda perché è vissuta e come è vissuta.

Tu ricorderai per sempre i tuoi genitori. E loro vivranno per sempre. Qui…” le disse poggiandole una mano sul cuore.

Raquel appoggiò la testa sul suo petto. Shaka la tenne stretta.

“Devo finire di curarti.” Disse poco dopo asciugandosi le lacrime. E finendo di curare Shaka.

Rimise tutto il necessario nella scatola e la riportò a posto. Stava per uscire quando notò una foto in bianco e nero. Sembrava un paesaggio indiano. La osservò. Sopra vi erano due persone un uomo e una donna. L’uomo teneva in braccio la donna, che aveva le braccia allacciate dietro al suo collo. L’uomo era identico, più o meno, a Shaka.

Era una foto piena di felicità.

Raquel tornò nella sala con la foto nelle mani. Shaka si stava rimettendo la maglietta.

“Shaka…”

“Quelli sono i miei genitori. La foto è stata scattata il giorno del loro matrimonio. Mio padre era inglese. Mia madre originaria dell’India. Non li ho mai conosciuti.”

Non c’era tristezza ne rabbia nella voce del Cavaliere.

“Mia madre mi abbandonò in un orfanotrofio due giorni dopo essere nato. Tutto quello che so su di loro lo devo alla donna che dirigeva il posto.”

Raquel gli si avvicinò. E lo abbracciò da dietro.

Shaka si girò. Rimasero così per diversi minuti.

“Bè mi pare che, a furia di ricordare, abbiamo perso abbastanza tempo. Che ne dici di preparare qualcosa per cena?” Raquel si staccò da lui.

Shaka sorrise e le diede un bacio sulla fronte. Raquel andò in cucina. E preparò qualcosa da mangiare.

Apparecchiò la tavola.

“Bè direi, buon appetito!” disse sorridendo.

Shaka non rispose. Stava già mangiando.

In poco tempo tutto quello che c’era sul tavolo sparì.

“Humm non ti facevo così mangione eh?!”

“Anche tu non scherzi. Penso che la prossima volta che vai a fera spesa compri per un esercito!”

I due si guardarono. E poi scoppiarono a ridere. Sparecchiarono.

Andarono nel salotto e accesero la tv.

“Caspita che meravigliose schifezze che passano!” scherzò Raquel.

Era appoggiata al petto del Cavaliere. Chiuse gli occhi. E di lì a poco si addormento. Shaka la osservò per un po’. Dormiva tranquilla.

Cercando di non svegliarla la prese in braccio e la portò in camera. La appoggiò sul letto.

E poi andò in camera sua.

Osservò la foto a lungo.

Ricordi affollavano la sua mente. Ricordi del suo passato. Ripensò a come aveva conquistato la sua armatura. Al suo allenamento. A tante cose. Sospirò. Parlare di una parte del suo passato, seppur piccola, con Raquel era stato…liberatorio. Nessuno sapeva della sua vita. Si sdraiò.  Sorrise nel buio della sua camera. Del resto con avrebbe potuto parlarne?

                                              *****

Aveva il fiatone. Correva. Da molto tempo. O forse era poco. Non lo sapeva. Era tutto confuso. Non sapeva neanche se quello era un sogno o se fosse realtà.

Nel buio più assoluto le parve di intravedere una sagoma. Frenò di colpo.

Rimasero così, immobili per quella che parve un’eternità.

Poi la figura si voltò.

“Mi fa piacere rivederti. Soprattutto in un luogo dove potrò condizionarti più facilmente Raquel.”

La diretta interessata era sotto shock. Anche li la perseguitava, anche nei suoi sogni non voleva lasciarla in pace?

“Cosa vuoi da me Ares?”

“Farti vedere cosa succede a tradirmi.” Alzò un braccio.

Uno squarcio si aprì.

Raquel sbancò. Poteva vedere il Grande Tempio. Sentì le la cime scendere da sole. Tutti i Cavalieri erano a terra. Morti. Dal primo all’ultimo.

Vide se stessa un mezzo a quella distruzione. Solo lei. Poco distante il corpo senza vita di Saori.

Solo morte.

La scena cambiò. Vide Shaka di fronte a tre figure che riconobbe come Ares e i suoi figli.

Shaka sanguinava in dalle numerose ferite.

Poi Ares alzò una mano. Shaka fu sollevato in aria da catene invisibili. Ares sogghignava. Mosse ancora la mano. Le catene si strinsero. Fino a soffocarlo.

E la scena cambia ancora.

Irene e Paola. Nude di fonte a Spavento e Terrore. Poco distante Paco e Raul in mezzo ad una pozza di sangue. E tre corpi di bambini. Morti anch’essi.

La scena svanì.

Raquel cadde in ginocchio. Piangeva, piangeva perché tutte quelle cose sarebbero successe per colpa sua.

Ares la guardava maligno. Poi le prese con forza il mento e la fece sollevare.

“Capisci…capisci cosa devi fare? È semplice.” Disse avvicinando il suo volto a quello della ragazza.

E poi baciandola con forza.

Raquel si ritirò.

“Cosa vuoi da me? Mi pare che…”

“Che non avrò mai la tua fedeltà lo so già di mio. Ma ora ciò che più m’interessa sei tu.”disse passandole una mano sul collo e sfiorandole il seno.

“Lasciami stare.” Disse Raquel tra le lacrime, scansandosi da lui.

Ares non gradì la risposta. Le si avvicinò e le diede uno schiaffo in pieno viso. Raquel sputò sangue. Ma Ares non aveva finito. Le diede un pugno in pieno stomaco. Lei si piegò su se stessa tento da poter permettere ad Ares di sussurrarle: “ Ti consiglio di non sottovalutare la mia proposta. E porgi i miei saluti a Shaka.” Le sussurrò maligno prima di svanire.

                                             ***

Raquel si svegliò. Aveva le guance bagnate. E le facevano male la guancia e lo stomaco, la dove Ares l’aveva colpita.

Segno che lui poteva farle del male anche attraverso i sogni.

Sentì la porta della sua stanza aprirsi.

“Raquel tutto bene? Ho sentito…” ma non concluse la frase. Raquel si stringeva le mani al petto e fissava il vuoto. Era terrorizzata.

Shaka le si avvicinò. Le poggiò una mano sulla spalla. Ma la ragazza si ritrasse a quel contatto.

“Raquel. Raquel sono io. Sono Shaka.” Era preoccupato.

La ragazza tremava. Chiuse gli occhi nel tentativo di calmarsi. Ma aveva davanti a se le immagini che le aveva mostrato Ares.

Aprì gli occhi. Per trovarsi faccia a faccia con quelli azzurri di Shaka.

“Oh, Shaka. Stavo sognando…e c’era lui. Può entrare nei miei sogni. E…mi ha fatto vedere delle cose…terribili. Io…ho una paura matta Shaka. Di quello che potrebbe…fare a me, a te e alle mie sorelle.” Disse disperata.

Shaka le passò una mano sulla guancia.

“Shh. Ora ci sono io con te. Non permetterò a nessuno di farti del male. Ora cerca di dormire. Non preoccuparti sono qui accanto a te.”

La ragazza sembrò rassicurate da quelle parole. Si sdraiò nuovamente e chiuse gli occhi. Shaka le si sdraiò accanto.

L’abbracciò. Raquel si rannicchiò ancora di più.

“Grazie, Shaka.” Sussurrò la ragazza.

Lui non rispose.

Le annusò i capelli. E pi le sussurrò dolcemente: “Non permetterò a nessuno di farti del male.”

Raquel sorrise a quelle parole. Si girò tra le braccia del Cavaliere.

E gli diede un leggero bacio. Shaka le passò una mano dietro la nuca incoraggiandola a continuare.

Raquel fece scivolare le mani lungo il petto del ragazzo. Fino alla fine della maglietta. Li si soffermò un attimo. Poi passò le mani sotto la maglietta.

A quel contatto Shaka rabbrividì. Raquel andò a sfiorare la ferita che poco prima gli aveva ricucito.

Sospirò. Poi levò la maglietta a Shaka. Il ragazzo sorrise. Con una spinta fece stendere Raquel sotto di lei.

Era il suo turno di levarle la maglietta.

Continuarono così finche non si ritrovarono completamente nudi.

Shaka osservò la ragazza sotto di lui. Bellissima.

La bacio di nuovo. Poi scese lungo il collo. Raquel era completamente persa da quella scia infuocata che il Cavaliere stava tracciando lungo il suo corpo.

Un piccolo gemito le sfuggì dalla bocca.

Shaka risalì.

“Sei pronta?” le chiese solamente.

Raquel sorrise. Questo bastò come risposta a Shaka. La ragazza si trattenne dall’urlare. Però presto il dolore si trasformò in piacere. Un piacere travolgente.

Allacciò le braccia dietro al collo di Shaka.

Nottata di fuoco.

                                          ***

Un tiepido raggio di sole penetrò nelle tende e andò a illuminare il volto di Raquel. La ragazza infastidita aprì lentamente gli occhi.

Si svegliò del tutto quando sentì due forti braccia stringerle la vita. Ripensò alla nottata passata con Shaka. E sorrise al pensiero di quanto fosse stata bella. Sentì dietro di lei il bel Cavaliere muoversi.

Si girò per trovarsi faccia a faccia con lui. Shaka aprì gli occhi.

“Buongiorno.” Lo salutò Raquel con un dolce bacio.

“Anche a te.” Sorrise l’altro.

Raquel si accoccolò meglio fra le sue braccia. Rimasero così per diversi minuti. Poi Shaka si alzò.

“Oggi cominciamo un po’ più tardi. Ma…” la guardò sorridendo.

“…non farci l’abitudine!”

“Si Maestro!” scherzò Raquel.

Shaka andò nella sua camera. Si fece una doccia e si vestì. Nella sua, Raquel fece lo stesso.

Andarono in cucina.

“Cos’è oggi faccio colazione prima?” domandò Raquel sempre sorridendo.

Shaka scosse la testa. Raquel gli si avvicinò.

“Allora, quando vuoi, sono pronta per iniziare.” Disse dandogli un bacio sulla guancia.

“Bene. Vieni.”

Si avviarono nell’arena. Questa volta era vuota.

“Bene io vado a chiamare qualcuno on cui ti potrai allenare. Intanto per riscaldamento fatti due giri di corsa di tutta l’arena. E quando hai finito cento addominali e…venti flessioni.”

Raquel spalancò la bocca. Tutta quella roba?! E in più dopo, avrebbe dovuto combattere. Sospirò sconsolata.

Guardò Shaka con occhiate omicida. Provò a ribattere. Ma si accorse che non c’era nessuno.

Sospirò di nuovo. E poi cominciò.

Era passata mezz’ora quando Shaka tornò accompagnato da tre persone. Raquel stava ancora a cinquantadue addominali.

“Non hi ancora finito?” le domandò Shaka.

“E secondo te come facevo? Due giri di corse di questo campo che piccolo non è. Cento addominali e venti flessioni??? Tu mi vuoi morta!” disse arrabbiata.

“Ma siamo proprio debolucci eh?”

“Death! Hhumm bene così tu sei uno dei tre sfidanti! E vediamo un po’ chi altri ha portato Shaka.” Raquel si guardò intorno. Sorrise quando vide Mu. Ma il sorriso si paralizzò quando vide la terza persona contro cui avrebbe dovuto combattere.

“Aphrodite.” Sussurrò, con voce venata di rabbia.

Quello non la degnò di uno sguardo. Anzi sembrava che fosse lì per sbaglio.

Raquel scosse la testa. Poi si mise in posizione. Death sogghignò come sempre. Mu fece due passi indietro. L’unico che sembrava non voler fare niente era il Cavaliere dei Pesci. Raquel decise di ignorarlo. Fatti suoi. Si concentrò su Mu e Death. Ma sgranò gli occhi. Il primo era sparito.

Si guardò intorno alla sua ricerca. Poi, prima che potesse fare qualcosa, si sentì prendere per le spalle.

Si girò per vedere Mu che la teneva immobilizzata. Le fece un cenno. Lei guardò davanti giusto in tempo per vedere Death che si lanciava in avanti pronto a colpirla.

Sfruttando la presa di Mu, Raquel si fece forza sulle gambe e, poco prima che il cavaliere la colpisse lei saltò. E gli piantò due piedi nello stomaco. Death strabbuzzò gli occhi.

Raquel, sogghignando, sfruttò il povero mal capitato per saltare ancora più in alto. Mu la lasciò andare. Raquel fece una capriola all’indietro e colpì Mu sui reni con le ginocchia. Si diede una nuova spinta e appoggiando le mani a terra fece un flick all’indietro. Mu e Death erano piegati in due dal dolore.

Raquel non la vide. Ma la sentì. Una rosa rossa le si era piantata nel petto all’altezza del cuore.

Si voltò lentamente verso Aphrodite. Lo guardò con odio.

“E questa cosa sarebbe?” gli chiese con disprezzo.

“Royal Demon Rose.”

“La…Rosa di Sublime Bellezza? Certo che anche come combatti dai un’idea sbagliata di te.” Disse Raquel.

“Questa rosa ti priva di tutti e cinque i sensi. Ma sta tranquilla. Non soffrirai.” Disse annusando una rosa nera.

Raquel lo guardò, se possibile, ancora con più odio.

Poi però espanse il suo cosmo. usò il potere del fuoco e bruciò la rosa.

Aphrodite la guardò con odio. Poi scagliò la rosa nera. Raquel l’afferrò al volo. E bruciò anche questa.

“Tutto qui quello che sai fare?” gli domandò schernendolo.

Per tutta risposta il Cavaliere si lanciò in avanti. Le sferrò un calcio. Lei lo parò. Ma aveva i riflessi rallentati.

Cominciava a vedere tutto sbiadito.

Ma che mi succede? Mi si annebbia la vista. E perché ho i riflessi rallentati? Che sia l’effetto della rosa? Bastardo!” pensò cercando di schivare i colpi del Cavaliere. Ma ben presto si ritrovò sbattuta per terra. Aphrodite l’aveva atterrata e ora troneggiava sopra di lei. Le teneva le mani ferme. E le ginocchia premute contro il petto.

“Confermo quello che ho detto ieri. Sei debole. E non potrai mai diventare forte come noi Cavalieri. sei destinata a morire.”

Quelle parole ferirono Raquel più di ogni altra rosa.

Ora non vedeva più. Ma poteva comunque avvertire la presenza del Cavaliere. Non lo vedeva. Ma poteva vedere un’ombra d’orata attorno a quella che sapeva essere la sagoma del Cavaliere. Come un contorno.

Espanse il suo cosmo. Richiamo il potere dell’aria. E scaraventò lontano Aphrodite. Si rialzò. Sorrise. Anche se non vedeva poteva distinguere i cosmi. Si guardò intorno. Mu e Death erano immobili. Anche Shaka.

Bene, e non provate ad avvicinarmi. Questa è la mia battaglia.”

Mu sorrise. Aveva avvertito i pensieri di Raquel. Fermò Death che stava per correre in aiuto di Raquel. Death lo guardò stranito. Per tutta risposta Mu scosse la testa.

Raquel stava studiando un modo per disintegrare il Cavaliere dei Pesci.

Poi partì all’attacco. Finse un attacco frontale ma poi, all’ultimo secondo, deviò in alto sfruttando il potere dell’aria.

In aria creo due sfere di fuoco. Che scagliò sul Cavaliere.

“Ahahahah stai cercando di intimorirmi?” le urlò Aphrodite.

Raquel più arrabbiata che mai fece esplodere il suo cosmo.

Intorno a lei l’aria divenne color viola. Ben presto cominciò a trasformarsi in un vortice. Raquel stese le mani in avanti. Il vortice venne scagliato su Aphrodite.

Raquel scese per terra. Un nuvolone si era alzato tutto intorno. 

Quando si diradò si poteva vedere un’enorme cratere al centro dell’arena.

Raquel si guardò intorno alla ricerca di Aphrodite. Si girò di scatto. Giusto in tempo per ricevere un calcio in piena pancia. Si ritrovò a ruzzolare per terra. Quando si fermò vide che davanti a lei c’era qualcuno.

“Ora stai veramente esagerando Aphrodite. Basta.” La voce poco più di un sussurro. Anche l’udito era andato.

“Togliti di mezzo Mu. Questa è la mia battaglia. Non intervenite. Nessuno di voi tre.”

Disse Raquel scansando il Cavaliere. Questi si fece da parte con un sorriso.

Poi si concentrò. Aveva deciso di usare due poteri contemporaneamente.

L’acqua e l’aria. Per creare il ghiaccio.

Concentrò entrambi i poteri sul palmo della mano. Dopodichè li fece aumentare a dismisura.  Nella sua mano ora c’era un’enorme sfera ghiacciata. Raquel cercò di individuare il Cavaliere di Fish.

Mu, Death, levatevi. Non vedo e non sento. Potrei colpirvi.”

I due fecero come gli aveva ordinato. Raquel trovò Aphrodite. E glieli scagliò contro. Centinaia di pezzi di ghiaccio affilati come rasoi lo colpirono.

Aphrodite cadde a terra. Sanguinante.

A Raquel cedette un ginocchio. Aveva il fiatone. Era stanca. Vide il suo “nemico” rialzarsi. Si rialzò anche lei. Entrambi a fatica. Si rimisero in posizione. Ma ad un certo punto Aphrodite abbassò la guardia. Lasciò cadere le mani lungo i fianchi.

Raquel rimase in guardia. Non vedeva e non sentiva. E stava anche cominciando a non avere più sensibilità sulle dita.

“Raquel, Fanciulla dell’Universo, i tuoi poteri sono veramente straordinari. Riconosco la tua forza.” Disse il Cavaliere sconfitto.

“Devo ricordarti che non ci sento?” disse Raquel. Ma poi la ragazza fu scossa da un tremito. E svenne.

                                                   ***

Si risvegliò seduta su un letto. Non vedeva niente.  In compenso però ci sentiva benissimo. E aveva anche riacquistato il tatto. Si alzò a sedere.

“Qualcuno ha la grazia di dirmi dove sono?” chiese al vento.

“Dove pensi di stare? Alla Sesta no?!” le rispose Death.

“Ed è grazie all’Acqua di Vita, di ho una scorta, che sei ancora tra noi.” Spiegò Mu.

“Oh, grazie! Sentite ma dov’è Shaka?” chiese poi.

Nella stanza calò il silenzio.

“Allora?” insistette Raquel.

“È andato ad uccidere Aphrodite.” Rispose Death schietto schietto.

Raquel ridacchiò. Le immagini erano meno confuse ora. Segno che la vista le stava tornando.

Fuori dalla Sesta si sentirono delle urla.

Raquel saltò fuori dal letto. Infondo ci vedeva poco, ma ci vedeva.

Uscì fuori.

Ciò che intravide la fece sorridere.

Shaka aveva sbattuto Aphrodite sul muro.

“Provaci ancora e giuro che ti uccido con le mie mani.” Sibilò minaccioso.

“Grazie Shaka! È bello vedere che ti sto così a cuore!” lo prese in giro Raquel.

Il diretto interessato si voltò. Sorrise.

“Solo un momento ok? Quanto a te…” disse tornando a guardare Fish.

“…vedi di ricordarti quello che ti ho detto.” Disse prima di lasciarlo andare.

Poi si diresse verso Raquel e la portò dentro.

Quando furono tutti dentro si sedette pesantemente su una sedia. Sospirò, passandosi una mano sul viso.

“Stai bene Raquel?” domando seriamente preoccupato.

“Sta tranquillo. Tutto a posto.” Rispose la ragazza. Sorridendo. Shaka annuì. Poi si alzò e andò a prendere un bicchiere d’acqua.

“Sentite noi ce ne andremo. Ci si vede ok?”

“D’accordo ciao ciao! A presto!” salutò Raquel i due.

Rimasti soli, Shaka si alzò. Si parò davanti alla ragazza e le poggiò una mano sulla guancia. Raquel la prese con la sua.

“Eri veramente una furia. Grazie.” Disse.

Shaka scosse la testa sorridendo.

“Ho fatto una promessa ricordi?” le rispose.

“Già.”

 

CONTINUA

 

Angolo autrice

Salveeeeeeeeeeeeee! Scusate il ritardo!!! Uff che chap lungo! Mi sono stupita da sola!!! Si lo so Shaka è completamente OOC. Se non vi piace mi dispiace. Non sono riuscita a renderlo meglio.

 

Whitesary: ciaooooooo!!! Ma che tajo!!! Non sapevo che anche tu eri di luglio!!! Ehehe due Cancri!!! Insomma! Grazie per gli auguri e sono contenta che il chap ti sia piaciuto! Ah solo un piccolo favore. Quando recensisci lo puoi fare al chap che ho scritto e non al primo? Grazie mille cicci a presto baci baci!

 

Ai91: yu-huuuuuuuuuuuu! Anche tu segui questa storia! Ihih sono contentissima che ti abbia incuriosita! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto besos!

 

Snow Fox: ahahahahahahaha ihihihihihihih ehehehehe la tua recensione mi ha fatto morireeeeee!!! Ahaha ti giuro sto ancora ridendo!!! Grazie mille! Che botta di vita per l’autostima!! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto! Bacionissismi tesorino!!

 

Ah altro comunicato stampa. Per una decina di giorni non aggiornerò perché parto. Ma prometto che appena torno aggiorno. Baci a tutti e grazie mille per il vostro sostegno! Siete fentasticiiiiii!!!! A presto sesshy

  
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