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Autore: AliceBaskerville    07/05/2014    1 recensioni
" Amata Qian,
mi manchi.
Mi manchi tanto, l’ho scritto ormai tante volte in tutte le lettere che ti ho scritto e mai spedito, e che mai spedirò, non ho alcun indirizzo a cui mandarle, a meno che non avessi la possibilità di spedirle in paradiso."
Breve oneshot su una delle mie OTP preferite, la ChangToria.
Scusatemi lo schifo.
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Max Changmin
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 27/04/2025
Ore 23:14
Seoul
Amata Qian,

mi manchi.

Mi manchi tanto, l’ho scritto ormai tante volte in tutte le lettere che ti ho scritto e mai spedito, e che mai spedirò, non ho alcun indirizzo a cui mandarle, a meno che non avessi la possibilità di spedirle in paradiso.

Ricordi come ci siamo conosciuti? No, non puoi ricordare. Io invece lo ricordo benissimo: studiavamo al liceo, tu eri un anno più grande di me, ti guardavo sempre di nascosto quando rivolgevi lo sguardo altrove, finché un giorno non mi hai guardato a tua volta e mi hai sorriso, il sorriso più bello del mondo.

Da allora abbiamo cominciato a parlare, a scherzare, passare tempo insieme, mi hai fatto innamorare come mai nella mia vita.

Poi ci siamo baciati, ricordo ancora il dolce sapore delle tue labbra, ricordo quando subito dopo mi dicesti che mi amavi e ricordo ogni singola volta che pronunciasti quelle due parole, che mi rendevano l’uomo più felice della terra.

Ricordo quando ti feci mia per la prima volta, ricordo quanto fossi insicuro, ricordo come mi incoraggiasti, come fingesti di non sentire dolore quando sapevo che in realtà non era così.

Ricordi quando ti chiesi di sposarmi? Eravamo così giovani, eppure non m’importava nulla di ciò che dicevano i miei amici o i miei parenti, io volevo solo passare tutta la mia vita con te, avevo trovato ciò per cui ero stato messo al mondo.

Ma dimmi, perché? Perché per tutto quel tempo non mi hai detto la verità? Perché non mi hai detto che stavi per morire? Che una malattia di cui neppure sapevo l’esistenza aveva preso il sopravvento su di te? Perché hai smesso di prendere le medicine? Soltanto perché volevi essere cosciente in mia presenza? Ti eri rassegnata davvero a morire? Davvero non avevi più neppure la speranza?

Moristi così, tra le mie braccia, le mie lacrime piovevano sul tuo volto, tu sorridevi, benché potessi sentire il dolore che stava distruggendo il tuo meraviglioso corpo e il tuo dolcissimo animo nella tua incantevole voce.

Mai ti ho odiato così tanto, mai come allora.

“Scusami, Min, ti avevo promesso che sarei stata sempre accanto a te, non sono stata neppure capace di mantenere questa promessa. Perdonami, se puoi, ti amerò per sempre, anche se credo che nelle mie condizioni ‘per sempre’ non voglia dire più nulla.”
Ho inciso le tue ultime parole in un angolo del mio cuore, continuano a ripetersi nella mia mente, continuo a sentire la tua voce nella mia testa.

Sono stanco, Qian, questa vita non è degna di essere vissuta senza di te. Continuo a sognare tutti i piccoli momenti con te, ogni singola notte rivedo il tuo viso, risento la tua voce, sento di nuovo il tuo tocco e ogni piccola emozione che ne succedeva.

No, questa vita non è degna di essere vissuta senza di te. Questa donna al mio fianco non sei tu, questi bambini che mi chiamano papà non sono i tuoi. Nulla è come volevo, nulla lo sarà, non senza di te. E la cosa più triste è che il mondo va avanti, va avanti senza accorgersi della tua mancanza, senza rendersi conto che la stella più bella e luminosa si è ormai spenta da undici anni.

Per chiunque leggerà questa lettera, mi dispiace. Mi dispiace di non essere stato ciò che speravate. Ai miei bambini, so di non essere stato un buon padre, odiatemi, merito tutto il vostro risentimento. A mia moglie, so di non averti mai amato, so che meritavi molto di più, mi dispiace di non essere neppure riuscito a fingere di aver dimenticato il passato, meriti di meglio.

Ormai il mio viaggio è giunto al termine, presto rivedrò l’unica ragione della mia esistenza.
Qian, ti chiedo di aspettare solo un altro momento, ci incontreremo ancora una volta, stavolta per sempre.
 
Solo tuo,
Changmin.



Shim Changmin, 37 anni.
Ora del decesso: 00:00 del 28/04/2025
Causa del decesso: caduta libera dal tetto di un palazzo.


Angolo autrice:
Io non lo so perché ho scritto questa fanfic. Io amo Changmin, voi non potete capire quanto ami quell'uomo, è quasi un secondo/terzo ultimate bias per me, e amo Victoria, quella donna è fantastica. Inutile dire quindi che amo la ChangToria, è una delle OTP che amo di più e quindi non so perché ho dato loro una fine così brutta.
Forgive me, ChangToria.
  
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