Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: 20maggio2013    07/05/2014    5 recensioni
“Mi stai chiedendo di uscire?” Domandò confuso.
“Qualcosa di simile. Solo sesso, nessun impegno, niente amore.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
JUST SEX?

Se amate qualcun per la sua bellezza, non è amore ma desiderio.
Se amate qualcuno per la sua intelligenza, non è amore ma ammirazione.
Se amate qualcuno per la sua ricchezza, non è amore ma interesse.
Se amate qualcuno e non sapete perché, questo è amore.


POV’S ZAYN

Immaginatevi una stanza di uno dei locali più 'in' di Londra, pieno di ragazze bellissime, pieno di ragazzi della mia stessa età, con bicchieri pieni di alcool, la sala fumatori piena di gente.
Io mi trovavo proprio lì,con i miei migliori amici, quando la vidi.
Una ragazza bellissima, forse una delle più belle che io abbia mai visto, con un vestitino nero entrò in quel locale insieme ad un gruppo di ragazze. Per gran parte della serata non riuscii a toglierle gli occhi di dosso.
Mi domandavo in continuazione se fosse sola o se stesse aspettando il suo ragazzo. Perché una ragazza così non poteva non averlo, anche se ci speravo.
Non conoscevo quella ragazza, ma più la guardavo, più la desideravo.
Vidi una delle sue amiche sussurrarle qualcosa all’orecchio e poi indicarmi. Aveva capito che la stavo guardando. Lei si voltò e giurai di vedere una scintilla di malizia nei suoi occhi. Poi prese la sua amica e iniziò a ballare in modo sensuale, quasi volesse farla apposta.
Poco dopo la vidi dire qualcosa alla sua amica e poi dirigersi verso di me. Il battito del mio cuore accelerava man mano che si avvicinava.
Però al contrario di quello che pensavo, quando era a qualche passo da me, girò e andò a sedersi al bar e ordinò un drink da bere. Il suo sguardo era fisso su di me e il mio su di lei. Si mordicchiava il labbro inferiore in modo provocante mentre con la cannuccia girava il contenuto nel suo bicchiere.
Mi guardai intorno, i miei amici erano in giro a divertirsi ed io volevo sapere di più su quella ragazza. Mi avvicinai a lei.
“Posso?” Domandai indicando il posto accanto a lei. La ragazza con il vestitino nero si alzò, posò il drink sul bancone e mi prese per mano. Mi lasciai guidare da lei ritrovandomi al centro della pista.
Non disse nulla, iniziò semplicemente a strusciarsi si di me. Io non mi ero mai sentito così bene, così vivo. Iniziò a baciarmi ogni parte del collo fino ad arrivare alla mascella. Fu in quel momento che mi scansai un po’, volevo sapere il nome della ragazza con il vestitino nero.
La guardai in quegli occhi color verde pistacchio con qualche scaglia color cioccolato. Non avevo mai visto degli occhi simili. Mi avvicinai al suo orecchio e le domandai come si chiamasse.
“Keira…” Finalmente la ragazza con il vestitino nero aveva un nome.
“Io sono Zayn"
“Vieni con me, Zayn.”
Il mio nome pronunciato dalle sue labbra suonava benissimo.
La seguii e mi ritrovai fuori dal locale, ma lei non si fermò. Entrò in una macchina e poi mi fece segno di entrare. Volevo capire dove mi stava portando, ma ero come incantato dalla bellezza di questa ragazza da non riuscire a parlare e obbiettare.
Disse qualcosa all’autista e poi alzò una specie di finestrino che separava l’autista dai passeggeri. Solo allora mi resi conto che l’auto dove ci trovavamo non era una semplice auto, era una limousine.
Keira si voltò verso di me e dopo avermi guardato si mise a cavalcioni su di me e iniziò a baciarmi con passione. Con le mie mani percorsi tutta la schiena fino ad arrivare al so lato b. Lei mi lasciò fare, non disse nulla, anzi iniziò a strusciarsi su di me. Il mio fiato si fece corto ed irregolare.
Tutto ad un tratto l’auto si fermò, Keira si spostò da sopra di me e un uomo venne ad aprirci la porta. Keria scese per prima e io la seguii. La ragazza con il vestitino nero mi prese per mano di nuovo e mi portò dentro l’hotel che avevamo di fronte. Salutò il tipo alla reception e mi portò in una stanza. Appena entrammo nella camera, non accese neanche le luci che mi spinse contro il muro iniziando a baciarmi. Lasciò cadere le chiavi a terra e mi tolse il giubbotto di pelle. Poi si tolse il suo giubbottino rimanendo con il vestitino nero. Le sbottonai il vestitino senza mai smettere di baciarla e lo lasciai cadere a terra. La feci stendere sul letto mettendomi sopra di lei senza però pesarle troppo. Iniziai a baciarle ogni parte del suo corpo. Quando arrivai alle mutandine e gliele sfilai, notai un tatuaggio, un piccolo geco.
 
POV’S KEIRA


I raggi del sole mi svegliarono anche quella mattina. Aprii leggermente gli occhi e riconobbi le pareti della camera d’hotel. Passavo più notti in questa camera che in quella di casa mia. Ogni notte uscivo con le mie amiche a divertirmi e ogni notte finivo sempre con un ragazzo diverso. Non mi piaceva portare sconosciuti a casa o andare a casa di sconosciuti. Quindi avevo preso questa camera per finire la serata con i ragazzi. Ogni mattina facevo una doccia e indossavo i vestiti che avevo lasciato la sera prima. Anche quella mattina non fece eccezione, tranne per un piccolo particolare. La mattina successiva alla notte di sesso mi ritrovavo sempre da sola, ma non quella volta. Non mi importò molto. Mi alzai ed andai a fare una doccia. Uscii con solo un asciugamano che mi ricopriva il corpo. Andai a prendere la biancheria pulita che avevo nel borsone. Ebbi l’impressione di essere osservata. Mi voltai e vidi che il ragazzo della sera precedente si era svegliato e mi stava fissando il culo, mi rialzai e indifferente lasciai cadere l’asciugamano a terra mentre mi infilavo la biancheria pulita. Vidi il ragazzo spalancare gli occhi e guardarmi con la voglia di fare un secondo round. Indossai il jeans e la magliettina a maniche corte con una felpa di sopra. Infilai le scarpe e sistemai le altre cose nella borsa.
“Come mai hai un ricambio?”
Disse per la prima volta una voce roca e assonnata.
“Porto le cose qui ogni sera prima di andare in discoteca. Tu come mai ancora qui?”
“Speravo in un secondo round.”
Disse maliziosamente prendendomi per un braccio e facendomi cadere su di lui.
“Mi dispiace, ma non lo concedo a nessuno!” Sussurrai a qualche centimetro dal suo volto.
“Però potrei fare qualche eccezione, forse.” Continuai ricordando la sera prima. Quel ragazzo aveva qualcosa di particolare.
Si avvicinò alle mie labbra ma il mio telefono squillò. Mi alzai e risposi quando vidi il numero della mia miglire amica. Mi allontani dal ragazzo e risposi.
“Scusa, devo andare. Sarà per un’altra volta.”
Dissi quando chiusi la chiamata.
Il ragazzo alzò le spalle. Trovai quel gesto così semplice terribilmente sexy.
Rimasi qualche istante a fissarlo.
“Ho un’idea. Sono stanca di rimorchiare gente ogni sera, è diventato noioso e stancante ma non voglio abbandonare il sesso.”
“Mi stai chiedendo di uscire?”
Domandò confuso.
“Qualcosa di simile. Solo sesso, nessun impegno, niente amore.”
“Una specie di scopamici?”
Domandò per conferma. Io annuii.
“E cosa succede se uno si innamora?”
“Se uno si innamora perde, dovrà fare qualcosa per l’altro. Questo renderà tutto meno serio, una specie di gioco.”
Spiegai le ‘regole’.
“Non so..” sussurrò ancora non convinto.
“Dimmi Zayn, cosa c’è più bello del sesso senza impegni? Saremo disponibili l’uno per l’altro, solo puro divertimento.” Zayn sembrò pensarci su.
“Ci sto.”
“Perfetto, ora devo scappare. Se vuoi fare la doccia, fai pure.”

Disse avvicinandomi alla porta pronta per raggiungere le mie amiche che mi aspettavano fuori l’università.
“Keira?” Mi richiamò quando ero quasi uscita dalla camera. Mi voltai verso di lui.
“Come faccio a rintracciarti?”
Giusto, non ci avevo pensato. Cercai nella mia borsa un pennarello. Mi avvicinai a lui e scrissi sul suo braccio il mio numero. Poi scappai via.


“Ce l’hai fatta finalmente!” Mi richiamò Katie.
“Che hai fatto ieri sera da non riuscire ad alzarti dal letto? Solitamente sei sempre la prima di noi” Continuò Kristen. Loro due erano le mie migliori amiche, erano le uniche a sapere tutto di me, erano le uniche a sapere il motivo per cui andavo sempre con ragazzi diversi ed erano anche le uniche a non giudicarmi.
“State tranquille, ieri è stata l’ultima sera che rimorchiavo un nuovo ragazzo.” Dissi prendendole sottobraccio ed entrando nell’istituto.
“Stai dicendo che avremo l’onore di dormire a casa con te?” Scherzo Kate.
“E che non ti farai più nessun ragazzo?” Aggiunse Kris.
“Hey calma. Non ho detto questo.” La mia risposta provoco delle risate da parte delle mie migliori amiche. Poi il mio telefono squillò, un messaggio.
From: Unknow
Hey Keira, sono Zayn.. questo è il mio numero. xx

Non risposi, rimisi il telefono in borsa ed entrai in aula.


La lezione di economia aziendale era quella che odiavo di più, non ero in classe con le mie migliori amiche e il professore rendeva ancora più noiosa la lezione. Il mio telefono vibrò, lo sfilai dalla tasca dei jeans e guardai il messaggio.
From: Zayn.
Ci possiamo vedere?

Sorrisi, avevo qualcosa di meglio da fare.
To: Zayn
Tra cinque minuti all’etrata del Imperial College.

Risposi, poi con una scusa uscii dall’aula ed aspettai Zayn.


 
POV’S ZAYN

Era passato un mese da quando ‘uscivo’ con Keira. Questo ‘relazione’ tra di noi era strana. Prima di lei non avrei mai avuto questo genere di rapporto con nessuno e non ero intenzionato ad averne, ma la bellezza di quella ragazza mi aveva incantato facendomi fare cose che non avrei mai fatto. Se da un lato amavo questo rapporto tra di noi, dall’altro l’odiavo profondamente. Non mi piaceva usare le ragazze, volevo avere una vera ragazza, prendermi cura di lei, poter uscire con lei, poter far vedere che quella era la mia ragazza. Ma con Keira non potevo, lei non me lo permetteva. Certo, potevo uscire con le ragazze che volevo, potevo trovare la ragazza giusta in una delle tante londinesi, ma se la ragazza giusta per me fosse Keira? Io non l’avrei mai saputo perché lei non mi permetteva di conoscerla veramente.
To: Keira.
Ci possiamo vedere?

Le scrissi mentre mi stavo dirigendo all’hotel dove ci vedevamo ogni volta.
Mi stupii quando non ricevetti risposta, così la chiamai ma chiusi subito la chiamata quando la vidi nel letto della camera ricoperta dal piumone.
“Hey tutto bene?” Domandai avvicinandomi a lei e notandola più pallida del solito. Lei scosse la testa rannicchiandosi su se stessa.
“Che cosa hai?” Domandai preoccupato.
“Ho le mie cose, mal di pancia e mi scoppia la testa. Quindi sei pregato di tornartene a casa tua dato che non possiamo fare niente.” Disse girandosi dal lato opposto.
“Oppure possiamo ordinare qualcosa in camera e mi prendo cura di te, che ne dici?” Dissi mentre prendevo il telefono in mano pronto a chiamare il servizio in camera.
“Dico che è contro le regole.” Keira mi tirò un cuscino sopra.
“E io dico che per una volta possiamo rompere le regole.” Ormai avevo già composto il numero e attivato la chiamata.
“Servizio in camera?”


Quel pomeriggio fu diverso dal solito, nonostante le varie repliche di Keira riuscii a prendermi cura di lei. Avevo tre sorelle e sapevo benissimo cosa fare e come comportarmi in queste situazioni, sapevo come farle passare i dolori di pancia a causa del ciclo. Avevo fatto portare una tisana, varie cose da mangiare e poi ero anche andato a prendere qualcosa in farmacia in caso i dolori fossero stati troppo forti. Poi avevamo parlato e scherzato tra di noi, avevamo visto qualcosa in tv commentando tutte le scene e a volte doppiando persino i personaggi in modo comico. Infine eravamo crollati e ci eravamo addormentati uno accanto all’altro.
Era la prima volta che dormivamo insieme senza aver fatto sesso prima. Mi era piaciuto passare del tempo insieme a lei come due semplici amici. Keira era una ragazza solare, divertente e spensierata, mi ricordava tanto Niall, uno dei miei migliori amici. Ero sicuro che tra di noi poteva nascere una grande amicizia se lei me l’avrebbe permesso. Ormai ero sveglio già da qualche minuto e avevo controllato il mio telefono notando diversi messaggi da parte dei miei amici e una chiamata di mia madre. Prima di addormentarmi avevo messo il silenzioso al telefono e non l’avevo sentito suonare. Al contrario di Keira che aveva lasciato la suoneria al telefono e alla prima chiamata aveva squillato svegliandoci. Poco dopo la vidi tornare con il telefono in mano e un’aria mista tra tristezza e preoccupazione. Quando il suo sguardo si posò su di me, vidi i suoi occhi accendersi di speranza.
“Zayn, puoi fingerti il mio ragazzo?” La guardai confusa.
“Tra due settimane devo andare a trovare la mia famiglia, ho detto di avere un ragazzo e…”
“Non puoi semplicemente dire la verità?” Domandai continuando a non capire quale fosse il problema.
“Tu non conosci la mia famiglia, io non…” non avrei mai immaginato che Keira avesse dei problemi con la sua famiglia e non riuscivo a capire perché dovessi fingermi il suo ragazzo. Però non riuscivo a vederla così afflitta quindi decisi di accettare senza fare domande, almeno per il momento.
Un sorriso le illuminò il volto e mi abbracciò sussurrandomi “Grazie”.
Non l’aveva mai fatto prima d’ora, né abbracciarmi né ringraziarmi. Doveva esserci sicuramente qualcosa di grosso sotto.
Io sorrisi e ricambiai l’abbraccio.

POV’S KEIRA

Quelle due settimane passarono velocemente, io e Zayn continuammo a vederci per il solito motivo e gli fui davvero grata per non aver mai fatto parola delle due settimane che avremmo dovuto passare con la mia famiglia. Non avevo mai avuto un buon rapporto con loro, ero sempre stata la pecora nera della famiglia. Mia sorella era sempre stata la prima della scuola, campionessa nello spelling per tutti gli anni scolastici ed era stata chiamata da una delle università più importanti di giurisprudenza dell’Inghilterra. Io ero vista come la pecora nera del gruppo semplicemente perché ero cresciuta seguendo i miei sogni e non quelli dei miei genitori. Loro volevano diventassi qualcuno importante nel campo della medicina, io volevo diventare una ballerina. Quando i miei genitori avevano capito che i miei progetti per il mio futuro erano completamente diversi dai loro, mi vietarono il ballo. Non mi pagarono più la scuola di danza e mi obbligarono ad andare all’università. Io però non avevo mai smesso di danzare, lo facevo di nascosto. Sistemavo tutti i mobili in camera mia lasciando un po’ di spazio e danzavo. Quando mi ero trasferita a Londra per l’università pagata dai miei genitori, avevo ripreso ad andare a scuola senza fargli sapere i miei piani. Mi ero trovata un lavoro e con i soldi che guadagnavo pagavo le lezioni. A mantenermi ci pensava la mia famiglia, loro mi mandavano mensilmente una somma di denaro che bastava a pagarmi le lezioni all’università e a sopravvivere.
La mia famiglia era una delle più ricche di Manchester, infatti aveva mandato uno dei loro autisti a prendere me e il mio ‘ragazzo’ da Londra. Per tutto il viaggio non proferii parola e ringrazia mentalmente Zayn per aver compreso il mio bisogno di silenzio.
“Signorina Davies, siamo arrivati.”
L’autista si fermò davanti la casa dove ero cresciuta e venne ad aprirmi la portiera. Scesi e subito dopo di me scese Zayn. Intanto vennero ad prendere le nostre valigie. Guardai Zayn preoccupata e lui mi sorrise e sussurrò “Andrà tutto bene.” Poi vidi mia madre uscire dalla porta di casa, presi per mano Zayn e feci un sorriso falso che Zayn riuscì a capirlo mentre mia madre no.


Dopo che salutai mia madre e le presentai Zayn, andammo in camera a sistemarci e rinfrescarci per poi scendere per la cena. La cucina era all’antica, tutti i mobili erano pezzi antichi. La tavola tonda era apparecchiata con una tovaglia bianca, un set di posate d’argento e i piatti più preziosi che c’erano in dispensa. In cucina c’era tutta la mia famiglia. I miei genitori, mia sorella e il suo ragazzo secolare, i miei nonni materni e quelli paterni. Ci sedemmo a tavola e i miei iniziarono a parlare delle solite cose.
“E a te Keira? Come sta andando il college?” Mi domandò mio nonno mettendomi in difficoltà. Negli ultimi mesi frequentavo sempre di meno le lezioni, tra il lavoro e la danza ero sempre più impegnata. Tra poco ci sarebbero state delle audizioni per entrare alla Royal Ballet Accademy, una delle scuole di ballo più importati dell’Inghilterra.
“A proposito di questo, tra poco ci saranno delle audizione alla Royal Ballet Accademy..-iniziai titubante, la reazione dei miei famigliari mi spaventava e non poco- mi piacerebbe partecipare e se riuscissi ad entrare, abbandonare l’università.”
Il mio tono di voce era spaventato e basso. Vidi mio padre diventare rosso di rabbia.
Nella stanza calò il silenzio e con la coda dell’occhio notai uno Zayn abbastanza spaventato e sconcertato.
“Non credevo di avere una figlia così ignorante! Lasciare l’università per la danza. Ti facevo più intelligente. Dimmi cosa farai quando uscirai dalla scuola? Ti metterai a ballare per strada? Finirai sotto i ponti se seguirai quella strada. Perché non prendi esempio da tua sorella? Le manca un solo esame e poi si laureerà e ha già avuto un’offerta di lavoro. Noi non ti daremo i soldi per partecipare a quelle audizioni” In pochi istanti vidi il mio sogno distruggersi sotto i miei occhi. Come potevo essere stata tanto ingenua da poter credere in un loro appoggio?
“Io.. mi dispiace. È un’idea stupida.” Sussurrai abbassando lo sguardo e trattenendo le lacrime.
Nella sala calò nuovamente il silenzio, si sentivano solo il rumore delle posate contro i piatti.
Samuel, il ragazzo di mia sorella si alzò richiamando l’attenzione su di lui.
“Io e Marissa abbiamo una notizia.” Disse raggiante come se prima non fosse successo niente e poi fece segno a mia sorella di alzarsi. Ero abituata a tutto quello, ero abituata ad essere sempre ignorata. In fondo ero solo la pecora nera.
“L’altra sera Samuel mi ha chiesto di sposarlo.”
Tutti si alzarono a complimentarsi con i due promessi sposi. Tutti tranne me e Zayn che mi guardava preoccupato.
“Keira!- mi richiamò mia madre- perché non ti complimenti con tua sorella? Dovre..” non la lasciai finire di parlare.
“No! Non mi complimenterò con Marissa e non mi lascerò dire ancora una volta che devo prendere esempio da lei. Questa è la mia vita, non la vostra! Devo essere io a decidere cosa fare e cosa no. Sono stanca di fare tutto quello che volete voi solo per essere accettata. Sono stanca di essere la pecora nera del gruppo…” iniziai a sfogarmi, non riuscivo più a sopportare tutto questo. Mia madre mi tirò uno schiaffo in piena faccia lasciandomi il segno.
“Non ti rivolgere mai più così signoria!”
Non le risposi. Scappai solo in camera mia chiudendo la porta e iniziando a piangere. Avevo sopportato tutto questo per diciannove lunghi anni e quello schiaffo era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Poco dopo in camera entrò Zayn e mi abbracciò stringendomi forte a lui. Se da un lato avrei preferito che non fosse qui con me, non volevo che lui scoprisse tutto della mia famiglia, dall’altro ne ero felice. Avevo bisogno di qualcuno che mi stesse vicino, soprattutto in quella casa dove nessuno mi considerava.


“Non sapevo danzassi.”
Dopo che mi ero sfogata con Zayn, ci eravamo stesi insieme sul letto ed eravamo stati in silenzio per diverso tempo. Io ero poggiata sul suo petto e giocavo con il palmo della sua mano mentre lui giocava con i miei capelli.
“Non sai molte cose di me.”
“Credo di esser riuscito a capire qualcosa questa sera. Ma ancora non capisco perché mi hai chiesto di fingere di essere il tuo ragazzo.”

“L’ultima volta che ho sentito i miei è stato il giorno che ci siamo conosciuti e come al solito avevano iniziato a paragonarmi a mia sorella. Hanno iniziato a dire che lei si sarebbe presentata qui con il suo ragazzo, che io non ero in grado di trovarne uno. Così quando ti ho visto steso sul letto ho detto di avere anche io un ragazzo. L’altra mattina mi hanno chiamato per chiedermi se il mio ‘ragazzo’ sarebbe venuto, non potevo dire di no, avrebbero capito che mi ero inventata tutto. Tu sei l’unico ragazzo di cui mi fido, l’unico amico che ho, l’unico a cui potevo chiedere.”
“E perché mi hai chiesto di essere un tuo.. beh quello che sono? Non avresti semplicemente potuto cercare un ragazzo?”

Capivo tutte le sue domande e non mi davano fastidio come avevo sempre creduto.
“Perché l’amore fa schifo. Prima di trasferirmi a Londra avevo un ragazzo, neanche due giorni dopo che mi ero trasferita lui mi aveva già tradito due volte e mi ha lasciato poco dopo spezzandomi il cuore. Perché non posso fare solo del sesso e divertirmi senza innamorarmi per poi soffrire? In questo modo tutti sono più contenti.”
“Non tutti i ragazzi sono così, Kei..”
“Tutte le mattine mi svegliavo con la speranza che un ragazzo era ancora nel letto, che la sera prima da me non voleva solo del sesso, un ragazzo che mi voleva conoscere per quella che sono. Non è mai successo.”
Non mi ero mai aperta con nessuno e farlo con lui mi faceva stare bene.
“Beh io sono ancora qui.”
“Ti devo ricordare cosa c’è tra di noi?”
Domandai retorica. Lui era ancora qui soltanto perché sapeva che poteva fare sesso senza preoccupazioni.
“Ok ammetto che il sesso con te è fantastico, ma se sono ancora qui è perché voglio conoscerti Keira, mi piacerebbe essere un tuo amico.”
“Dici così solo perché non mi conosci.”
“Beh da quel poco che conosco posso dire che sei una ragazza molto forte.”

Gli sorrisi e gli lasciai un bacio a fior di labbra.
“Buonanotte Zayn.” Sussurrai poggiando di nuovo la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
Le due settimane passarono velocemente e quello che era successo la prima sera il giorno dopo tutti l’avevano già dimenticato. Io e Zayn fingevamo di stare insieme e avevamo imparato a conoscerci veramente. Avevo capito di aver giudicato male Zayn, era un ragazzo davvero dolce, gentile, simpatico e potevi fidarti di lui.
La settimana successiva al ritorno a Londra avevamo iniziato ad uscire più spesso, mentre i nostri incontri erano diminuiti sempre di più.
 
POV’S ZAYN

Keira mi aveva appena chiamato dandomi appuntamento al solito posto, era da qualche giorno che non ci incontravamo per quello ed io stavo andando lì solo per dirle che volevo mettere totalmente fine a questi incontri, in quest’ultimo mese ero riuscito a conoscere la ragazza che era veramente e non quella che dimostrava di essere.
Era iniziato tutto per un suo capriccio, era iniziato tutto come un gioco, era solo sesso. So che poteva sembrare stupido, ci conoscevamo da poco più di due mesi e lei si era aperta con me solo un mese fa, ma io me ne ero innamorato. Ero agitato ed emozionato, solo al pensiero di averla accanto per sempre, di sentirmi suo, mi rendeva il ragazzo più felice sulla terra e tutto ciò mi faceva sentire un imbranato.
Quando arrivai in quella camera, la vidi già lì, seduta sul letto. Si mordicchiava il labbro con nervosismo mentre giocherellava con il suo telefono.
“Hey..” la salutai.
“Devo parlarti.” Il suo tono di voce mi preoccupò, quindi le feci segno di continuare.
“Voglio mettere fine a questi incontri.- sul mio volto comparve un sorriso, provai a dire qualcosa ma lei mi bloccò – Ho conosciuto un ragazzo in questi ultimi giorni, ieri mi ha detto che gli piacevo e mi ha baciata. Lui mi piace, ma prima di provarci con lui dovevo mettere fine a questo nostro rapporto.”
Sentii le miei ginocchia tremare e una pugnalata all’altezza del petto. Per lei ero soltanto uno con cui andare a letto, niente di più.
“Questo è un addio?” Il mio tono di voce era spezzato.
“Non deve esserlo per forza- la guardai confusa, non capendo cosa volesse dire.- In queste ultime settimane il nostro rapporto è cambiato Zayn, io mi sono affezionata a te. Vorrei rimanessimo amici, sempre se per te va bene.”
Annuii, non riuscivo a dirle che non mi andava bene essere un suo amico ma se questo era l’unico modo per starle accanto l’avrei accettato. Lei mi sorrise e mi schioccò un bacio sulla guancia prima di uscire e lasciarmi lì da solo.
Dal momento in cui ci siamo incontrati, tutto era cambiato. Sin dal primo istante avrei fatto tutto pur di averla, pur di vederla sorridere. Se mi avrebbe dato la possibilità le l’avrei dimostrato.
Ci eravamo promessi di non innamorarci, ma io non ero riuscito a mantenere questa promessa e lei ha rubato il mio cuore.
Ormai era un po’ di tempo che ogni volta che chiudo gli occhi la vedevo, vedevo il suo sorriso su ogni volto che incontro per strada. Non mi ero mai innamorato prima d’ora, tutte le volte che ci sfioriamo io tremavo. Non bastavano le parole per esprimere quello che provavo per lei. Non ero sicuro che la sua amicizia mi sarebbe bastata, io volevo di più. Io la volevo mia, ma non come prima, non solo per il sesso.
Un messaggio mi risvegliò dai miei pensieri. Controllai il messaggio ed era solo pubblicità. Presi le mie chiavi del motorino che avevo lasciato poco prima sul mobiletto all’entrata, rimisi il telefono in tasca ed uscii dall’hotel.
 
POV’S KEIRA

“Hey” Il mio ragazzo mi richiamò appena scesi le scale.
“Wow, sei bellissima” Andrew mi prese per mano e mi lasciò un bacio a fior di labbra. Stavamo insieme da quattro mesi, precisamente da quando avevo interrotto il mio ‘rapporto’ con Zayn. Con lui ero rimasta in contatto e spesso uscivamo insieme come due amici. Zayn era entrato nella mia vita per un gioco eppure ora era diventato essenziale. Non ci vedevamo da circa un mese perché lui era via a causa di problemi di famiglia.
Insieme ad Andrew andai in giardino dove trovai le mie due migliori amiche, Katie e Kristen. C’erano anche i migliori amici di Zayn, ormai il nostro gruppo si era allargato ed eravamo tutti grandi amici. Passavamo molto tempo insieme.
Ero felice che tutti i miei amici si trovassero qui con me, tutti tranne Zayn, a festeggiare la borsa di studio che la Royal Ballet Accademy mi aveva offerto. Non avevo più partecipato alle audizioni per entrare alla scuola perché i miei non mi avevano dato i soldi necessari per poter partecipare e il mio salario da cameriera non bastava. Credevo che fosse finito tutto lì, invece ad un concorso fatto qualche giorno prima c’era un ospite speciale. Un insegnate della Royal Ballet Accademy. Io mi ero esibita come ballerina solita e dovevo aver colpito molto l’insegnate perché mi aveva offerto la borsa di studio per studiare alla sua scuola.
Ricordo ancora quello che mi disse quando gli dissi il perché non avevo partecipato alle audizioni il mese prima, “Un talento come il tuo non va sprecato, per questo ho deciso di offrirti una borsa di studio.”.
Io avevo accettato subito ma non avevo detto a nessuno della borsa di studio, almeno non prima di ritirarmi dall’università. I miei amici avevano subito organizzato una piccola festicciola per festeggiare appena saputa la notizia ed io ne ero davvero felice. Mi sarebbe piaciuto vedere anche i miei genitori e mia sorella lì, mi sarebbe piaciuto che loro fossero orgogliosi di me ma tutto questo non accadde. Non ci diedi più di tanta importanza, ero abituata a quello.
Stavo parlando con Katie quando sentii delle mani poggiarsi sui miei occhi.
“Chi sei?” Dissi leggermente divertita mentre cercavo di capire chi fosse la persona dietro di me iniziando a toccare le mani. Erano delle mani troppo grandi per essere quelle di Kristen.
“Andrew?” Provai ad indovinare.
“Sbagliato” riconobbi la voce di Katie.
“Liam?” ritentai. Katie negò nuovamente.
“Louis?...Harry?...Niall?.. Dai non lo so, chi sei?” Il mio tono era allegro.
Finalmente il ragazzo misterioso si decise a parlare.
“Ti basta un mese di lontananza per dimenticarti di me?” Il suo tono era fintamente ferito ed era impossibile non riconoscerlo.
“Zayn.” Urlai voltandomi di scatto e abbracciandolo.
“Grazie per avermi sfondato un timpano.” Rispose divertito sciogliendo l’abbraccio. Intanto vidi con la coda dell’occhio Katie avvicinarsi a Liam, ero sicura che tra quei due ci fosse qualcosa.
“Che ci fai qui?”
“Non potevo perdermi questa festicciola. Sono felice che tu sia riuscita a realizzare il tuo sogno. Sapevo che ce l’avresti fatta.”
“Io sono felice che tu sia qui invece, mi sei mancato tanto.”
POV’S ZAYN

Ero felice di essere tornato a Londra, mi erano mancati i miei amici e soprattutto Keira. Lei mi era mancata più di tutti, ero ancora innamorato di lei e sapevo che lei provava qualcosa di più di una semplice amicizia per me, lo leggevo nei suoi occhi.
Stavo parlando con Niall che mi stava raccontando tutte le cose divertenti che mi ero perso in questo mese ma il mio sguardo era fisso su Keira ed Andrew. Ogni tanto la vedevo alzare lo sguardo su di me e sorridermi ed io ad ogni suo sorriso mi scioglievo.
Sapevo che Andrew teneva molto a Keira. Lui la conosceva alla perfezione, aveva memorizzato ogni punto del suo viso. Sapeva il modo in cui cambiava umore, sapeva che amava cantare quando era sola, conosceva la sua cantate preferita, Katy Perry, sapeva quanto era brava a ballare. Queste piccole cose che la caratterizzavano erano cose che sapevo anche io. Ma lui sapeva che aveva un tatuaggio 'segreto'? Sapeva che prima di lui, io avevo avuto molto di più? Sapeva che si sapeva muovere in sintonia con il mio corpo? No, di tutte queste cose ne ero a conoscenza solo io. Lui non avrebbe mai saputo tutto questo. Non avrebbe mai saputo come mentiva quando mi guardava, come riusciva a nascondermi quello che provava veramente per me. Lui non avrebbe mai saputo che ero riuscito a conquistare il suo sguardo. Perché ogni volta che mi vedeva avevo notato con non riusciva a nascondere un sorriso. Un sorriso che mi ero accorto donava solo a me. Attraverso tutte queste piccole cose, questi piccoli segreti ero riuscito a capire che lei provasse qualcosa per me, ora doveva capirlo solo lei. Ed io speravo che ci avrebbe messo meno tempo possibile, perché vederla con lui mi faceva impazzire. Volevo essere io il ragazzo che prendeva per mano in mezzo alla gente, avrei voluto ribaciare quelle labbra così morbide.
POV’S KEIRA

La festa era finita da un po’ e tutti erano andati via. Andrew mi aveva chiesto se volevo andare a dormire da lui, io avevo accettato ed ero andata in camera a preparare un borsone con tutte le cose.
Poggiai la borsa sul letto e notai un bigliettino sul cuscino.

“Does he know?”

Diceva solo questo, non c’era nessuna firma e nient’altro. Eppure riuscii a capire a cosa si riferisse e chi l’avesse lasciato. Un sorriso si fece spazio sul mio volto. Finii di fare la borsa e scesi giù da Andrew. Per tutto il tragitto guardai fuori dal finestrino e il mio sguardo fu catturato dall’hotel dove mi vedevo sempre con Zayn. Andrew presto, però, mi distrasse.
Quando arrivai a casa sua ci sistemammo e ci stendemmo nel letto. Andrew iniziò a baciarmi. Avevo capito cosa volesse fare e lo lasciai fare. Poi però iniziai ad aver paura. Non era la prima volta che facevo sesso, allora perché ero così spaventata? Il mio primo pensiero tornò a quando persi la verginità con il mio ragazzo, il giorno dopo partii per Londra e lui non ci mise molto a tradirmi. Forse era per questo che ero spaventata? Avevo paura che Andrew mi avrebbe lasciato dopo?
“Hey, tutto bene?”
Annuii e ripresi a baciarlo mentre iniziai a pensare a Zayn. Lui era stato l’unico tra tanti a capirmi, era stato l’unico a spingersi oltre al semplice sesso. Era stato l’unico a scoprire di me, punti che nessun’altro conosceva. Forse era proprio di questo che avevo paura. Avevo paura che qualcun altro venisse a conoscenza di quello che sapeva Zayn.
Quando Andrew stava per togliermi la maglietta, lo bloccai. Lui mi guardò confuso.
“Non posso” sussurrai. Il mio pensiero era fisso sul bigliettino che avevo travato un’oretta prima sul cuscino. Andrew era sempre più confuso.
“Ho fatto qualcosa di sbagliato? Non ti senti pronta?” Continuò con le domande. Io non rispondevo continuavo a pensare a Zayn. Per tutta la sera non aveva fatto altro che fissarmi. Solo quella sera mi ero accorta che lo sguardo che mi rivolgeva Zayn era diverso da quello che mi rivolgevano Liam, Louis, Niall ed Harry. Era uno sguardo che non mi rivolgeva neanche Andrew. Si avvicinava molto, ma il suo era più profondo, come se mi volesse far capire qualcosa. Solo ora ero riuscita a decifrare il messaggio. Lui provava qualcosa per me che andava oltre alla semplice amicizia. Quello che provava per me era la stessa cosa che mi stava bloccando con Andrew. Io non volevo che lui scoprisse, toccasse, quei punti che solo Zayn aveva conosciuto. Non volevo che nessun’altro li scoprisse.
“Credo di amare un altro.”
“Che stai dicendo?”
“Scusa Andrew, ma il mio cuore l’ha già preso qualcun altro. Mi dispiace averlo capito solo ora.”
Mi spostai dalla sua presa sistemandomi la maglietta.
“Scusa” sussurrai un’ultima volta prima di prendere il borsone e scappare via.
POV’S ZAYN

Ho passato così tante notti insonni a sognare ad occhi aperti di svegliarmi al suo fianco, al fianco della ragazza per cui ho perso la testa, la ragazza di cui sono veramente, pazzamente, profondamente, stupidamente, completamente innamorato, da pensare che anche questa volta sia tutto frutto della mia immaginazione. Non riesco a credere che tutto questo sia successo veramente. Vorrei poter fermare questo momento con una foto, vorrei riprodurre quella sera a ripetizione per poterla rivivere. Spero che questa volta sia tutto vero e non solo un gioco, spero che non si sveglierà e se ne andrà.
Come mi dovrei comportare ora? Cosa siamo noi ora? Dovrei portarle la colazione a letto e svegliarla dolcemente con carezze e baci per farle capire quello che provo per lei? O dovrei fare finta di niente? Alla fine decisi di rimanere a letto e fissarla dormire mentre i ricordi della sera precedente riaffiorano.
 
**Mi stavo per addormentare quando suonarono alla porta. Chi era a quest’ora della notte? Andai ad aprire trovandomi l’ultima persona che avrei immaginati di trovare.
“Che ci fai qui? Non dovevi stare con Andrew?” A quella domanda non ricevetti risposta. Sentii soltanto le sue labbra premere contro le mie. Ricambia il bacio mentre lei si toglieva il giubbotto e buttava a terra tutto quanto. Mi lasciò baci lungo la mascella fino ad arrivare all’orecchio. Mi era mancato tutto questo.
“Voglio fare l’amore con te” Aveva sussurrato prima di tornare sulle mie labbra e baciarmi con passione.
La presi in braccio e lei mi circondò la vita con le sue gambe stingendomi a se. La portai in camera mia e la feci stendere sul letto con me sopra. Quella sera facemmo l’amore, non le chiesi più cosa ci faceva qui, come mai non stava con il suo ragazzo, cosa significava tutto quello. Feci solamente l’amore con la ragazza che amavo.**


“Smettila di fissarmi” sussurrò Keira risvegliandomi dai miei pensieri. La vidi sorridere e voltarsi dall’altro lato. Notai le sue guancie colorarsi di rosso, non l’avevo mai viste prima. Io non sapevo come comportarmi. Che cosa aveva significato per lei quello che era successo?
“Kei..” Sussurrai titubante.
“Mmh?” Mugugnò voltandosi verso di me.
La guardai dritto negli occhi senza riuscire a dire più niente. Lei mi sorrise e si avvicinò a me baciandomi. Poi si accoccolò tra le mie braccia e io la strinsi a me.
“Andrew?”
“Non era il ragazzo di cui sono innamorata.”
Disse lasciando qualche bacio sul mio petto nudo. Rabbrividii al contatto delle sue labbra sulla mia pelle nuda. Le mie labbra si aprirono in un sorriso, non riuscivo a capire come quella ragazza riuscisse a farmi quell’effetto.
“Ah e chi sarebbe questo ragazzo?”
“È un ragazzo moro, occhi color cioccolato, pelle ambrata. È dolce, simpatico ed affiliabile. Non so se lo conosci.”
“Si, è un bravissimo e bellissimo ragazzo. Mi ha detto di essere innamorata di una ragazza con gli occhi color pistacchio e con scaglie di cioccolato. Non molto alta, fisico perfetto, bruna. Si dimostra una ragazza dura quando dentro è la più dolce del mondo.”

Keira mi sorrise e io le lasciai un lungo bacio sulla tempia. Non mi sembrava ancora vero tutto questo. Lei stesa nel letto. Lei, la mia ragazza. Ero tremendamente attratto da lei che mi bastava semplicemente guardarla negli occhi per sentirmi felice. Quando eravamo insieme, tutto il resto del mondo lo scordavo.
Non sapevo se la vita era più forte della morte, ma l’amore era più forte di tutto e finché fossimo rimasti insieme avremmo superato qualsiasi ostacolo.

 
ANGOLO AUTRICE...
Allora ciao a tutte. Che ne pensate di questa One Shot?
Mi è venuta in mente l'altra sera ascoltando diverse canzoni dei ragazzi.
Credevo mi uscisse meglio ma non sono riuscita a fare altro.
Spero che comunque vi possa piacere.
Scusate per eventuali errori.

Ecco la nostra Keira.
Image and video hosting by TinyPic" />

Ed ecco il nostro bellissimo Zayn.
Image and video hosting by TinyPic" />


Baci Lulz xx
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: 20maggio2013