Ora, io capisco perfettamente il divertimento che può scaturire dalla sofferenza altrui, ci mancherebbe è il mio tipo di divertimento preferito, tuttavia non posso fare a meno di provare una sorta di disprezzo verso cotanta codardia; oh avanti! Ti diverte una cosa? Falla! Senza troppi tentennamenti, perché dovrei fare qualcosa per il piacere di qualcun'altro!? Mi fermo sempre qui, con i miei ragionamenti intendo, la mia vita gira intorno al piacere di qualcuno a cui non so nemmeno dare un volto, ogni giorno mi chiedo perché lo faccio, perché me ne sto qui ad aspettare un altro, l'ennesimo, incarico? Mi passo una mano tra i capelli neri diventati ormai relativamente lunghi, tra poco me li taglieranno, chi? Non mi è dato di sapere. Mi lascio scappare una risata amara, non mi è dato sapere nulla, ma per certi versi questo non mi ha fermato, tutto quello che vi ho detto non mi è dato di sapere, ma un modo lo si trova,per sentito dire, per intuizione, per pensiero, già pensiero, qui nessuno pensa più, forse A pensa, anche se ormai non lo vedo più dopo il casino che ha combinato, dovrei ringraziarlo mi ha fatto salire di grado...forse un po' mi manca.
Tutte queste lettere vi mettono in confusione vero? Chi è questo A? Cosa vuole B? Saranno nomi in codice? Vi anticipo, no, non lo sono. Ora vi spiego meglio, non appena noi nasciamo veniamo sottoposti a varie prove di cui non ho ricordo dopo le quali decidono se dobbiamo stare nei numeri, nelle lettere (come il sottoscritto), o nei 7 simboli: poi la battaglia comincia. Lì sprigioniamo tutto il nostro potere, molti ci muoiono, colpi bassi, fango e sangue che cola da tutte le parti, quella è la parte peggiore, il sangue ovunque, caldo, quasi fumante, come se fosse ancora vivo, ma non lo è, presto diventerà freddo, e in quel momento capirai che la colpa è tua se diventa freddo; a seconda di come te la cavi (oserei dire SE te la cavi) ti danno una lettera, o un numero, o un simbolo, ti assegnano la tua stanza e tutto comincia: incarichi, fai soffrire persone, ritorni e poi tutto da capo. Così noioso, così ripetitivo, non mi stupisce che la mente di molti si atrofizzi dopo qualche tempo, non serve, perché mai dovresti pensare se non serve? Perché io penso? Perché non spengo il cervello e mi lascio trasportare solo dai doveri? Perché mi ostino a voler scavare a fondo delle cose? Perché mi faccio domande tanto da farmi pulsare la testa? Perché..... il mio flusso di domande viene immediatamente interrotto da un suono metallico e ripetitivo, un incarico, immaginate il mio entusiasmo. Distendo lentamente braccia e gambe stiracchiandole all'inverosimile, beandomi del lieve scricchiolio che producono le ossa, come il cigolio di un macchinario stato per lungo tempo a riposo a ancora funzionante, dopo di che mi alzo e cammino verso una parete della mia capsula, nell'uscire mi spuntano le mie care ali nere sulla schiena, ah le amo le mie piccoline, utili e bellissime, perché anche l'occhio vuole la sua parte, simili a quelle di un pipistrello ma più robuste, forti e compatte, le sbatto due o tre volte a vuoto, ogni volta che lo faccio mi sento potente, bella illusione no? Spicco il volo, direzione? Terra! Oh sì vi sto venendo a trovare, saremo nello stesso pianeta, non è entusiasmante? Oh la Terra è così....divertente, tanti piccoli organismi che si arrampicano uno sopra l'altro, cercando di scavalcarsi a vicenda per arrivare tutti ad un obbiettivo comune....ecco, la cosa divertente, è che con un piccolo schiocco di dita fermerei la folle arrampicata di uno di loro come se nulla fosse, ma...ma sapete qual è la cosa ancor più divertente? Che per un attimo, un solo attimo, tutti quelli che si arrampicavano contro di lui si fermerebbero a piangerci su.....e fino a un attimo prima pregavano che morisse! Aaaah umani, non sanno mai quello che vogliono, oh non fraintendetemi, neanche io, però ci sono due differenze: io quello che voglio non lo otterrò mai, e io lo ammetto che non so dove sbattere la testa.
Sono arrivato, mi guardo intorno e subito capisco, oh, Roma, Italy, Colosseo, ma quanta arte, il che si può tradurre con "ma quanta roba inutile" roba inutile che l'uomo si ostina a costruire nell'assurda speranza di poter lasciare il segno per sempre. Mi dirigo deciso verso il bordo del Colosseo sedendomici sopra con le gambe a penzoloni, mi frugo in tasca e tiro fuori la pergamena col mio incarico, la leggo e.... non ho voglia, non dico che non sia divertente "uccidere il padre di una numerosa famiglia in modo che questa piombi nel caos più totale" tuttavia è uno schema visto e rivisto, insomma mai una volta che mi capiti un incarco tipo:"fai cadere il mondo nella terza guerra mondiale" mi si apre un sorriso inquietante, sì, quello sì che sarebbe divertente, tutte le conseguenze che ne scaturirebbero sarebbero divertenti! Ah, ricordo come se fosse ieri l'uccisione dell'arciduca Ferdinando, me ne sono occupato io sapete, uno dei lavori meglio riusciti, mi ha fatto passare da D a C, sembrerà insensibile per voi, e probabilmente lo è, ma avevo studiato tutto nei minimi particolari, tendendo i rapporti tra gli stati dominati al massimo, in modo che un solo fatto potesse far saltare tutto l'equilibrio, giorni, settimane, mesi di duro lavoro per indurre la maggior parte del genere umano a seguire diligentemente i miei piani, quella era passione, architettare, bilanciare, ammetto che per un paio di passaggi ho dovuto chiedere aiuto a E, quello è strato sappiatelo, più di me, io sono sadico, megalomane e un filo masochista, ma lui, oh, lui....è...è...diciamo indefinibile, non lo capisco e, sentie un po' la novità, non mi interessa. Ma ciancio alle bande, spicco immediatamente il volo e mi dirigo verso questo Francesco Cambrini, speriamo di non incontrare Angeli, se possibile la loro vita è ancora più noiosa della nostre, il che è tutto dire, andiamo, chi mai vorrebbe essere al posto di un angelo mh? Sicuramente un idiota: hanno la nostra stessa identica vita, con la differenza che loro devono far gioire le persone..... nonononononoia, tutto il tempo avvolti da..sorrisi....e risate, no, il lavoro di Angelo non fa per me, essere avvolti tutto il tempo in un atmosfera zuccherosa e appiccicosa che ti invischia, mentre penso a queste cose non posso evitare che sul viso mi spunti una smorfia schifata, come si fa a provare piacere rendendo migliore la vita degli altri? Oh non osate guardarmi male, voi non potete capire!