L’adolescenza viene descritta sui libri, sui giornali, tra adulti come gli anni più belli della vita di un individui, anni pieni di risate, scherzi tra amici, pazzie, divertimento senza pensare a niente, sereni. Fiori in primavera, ecco come dovrebbero essere gli adolescenti, appena sbocciati, freschi e colorati. In primavera tutto è più bello, la natura prende colore, prende vita, il sole illumina le foglie e i fiori sugli alberi, rendendoli luminosi e con quel bagliore che ti riscalda l’anima. Siamo tutti contenti quando arriva la primavera, dopo tanti mesi di freddo, pioggia e giornate grigie, uscire di casa e vedere il giallo del sole che illumina le strade e i palazzi, e il verde dei prati e degli alberi che fanno da cornice, viene la gioia. Ma purtroppo, anche se siamo in primavera, c’è chi sente dentro di sé l’inverno. Questi sono gli adolescenti di oggi, potrei definirli come fiori d’inverno: freddi, scuri, appassiti e senza vita. Senza quel colore sgargiante che ti rallegra alla vista. Fiori pieni di spine che servono da scudo per allontanare gli altri da sé stessi, pronti a pungere se qualcuno cerca di avvicinarsi a loro. Senza emozioni, ecco come si sentono. Senza quella voglio di vivere che contagia tutti, perfino un anziano che magari sta poco bene e che cerca la luce in un periodo buio. Si sono arresi, non cercano più la felicità, la primavera, per paura di restare delusi un’altra volta; rimangono lì soli al buio e al freddo dell’inverno aspettando che qualcuno li salvi, ma quel qualcuno purtroppo non c’è. E allora si accontentano e cercano di convivere con quel buio costante dentro l’anima e con quegli occhi spenti, che magari una volta erano capaci di donare mille emozioni, ma adesso non più. Magari si sta pure bene a vivere soli, con quel buio dentro, perché si pensa che è quello che si merita. Ma non è così, nessuno deve meritarsi di vivere con l’inverno dentro. Tutto questo è anche opera della società, degli adulti che chiedono sempre di più e che si aspettano sempre di più da un ragazzo debole e sull’orlo del precipizio. Ma le cose devono cambiare, e bisogna combattere per cambiarle. Bisogna cercare di rialzarsi, uscire dal buio dell’inverno, rivedere la luce, e sbocciare di nuovo più colorati e più solari che mai come fiori in primavera.