Questa fic h partecipato al Sasu/Naru - Naru/Sasu
Themed contest e si è classificata quarta!
Sono troppo soddisfatta! *_*
Consideratela un regalino per chi segue Behaviours, che purtroppo non potrò aggiornare per un po’!
Autore: Vavvymalfoy91
Titolo: Il Giardino della Paura.
Rating: Arancione.
Pairing: SasuNaru.
Tema/i: Fear and Suicide.
Genere/i: Dark, introspettivo, drammatico.
Avvertimenti: One-shot,
Non per stomaci delicati, Angst.
Sommario/introduzione:Dopo
quello che avrebbe dovuto
Il Giardino della Paura
Il tempo passa.
Tic, tac. Tic, tac.
Il tempo scorre.
Tic, tac. Tic, tac.
Gocciola il sangue, gocciola.
Plic, plic. Plic, plic.
Si allarga il confine di una macchia che non può essere lavata via.
Gocciola il sangue dalle tue ferite, si allarga il confine della macchia ai tuoi piedi.
Senti che annegherai.
Io non ho paura.
Soffochi.
Io non ho paura.
Spalanchi la bocca per gridare, ma non emetti alcun suono.
Ho paura.
Sprofondi. Annegherai. Gridi. Arranchi.
Annegherai nel tuo sangue, Naruto. Annegherai nel tuo dolore.
Ho paura.
Gocciola il sangue dai tuoi polsi recisi. Gocciola, gocciola, gocciola.
Si allarga il confine di una macchia che non può essere lavata via.
Gocciola il tuo dolore, si allarga ai tuoi piedi, ti inghiotte, soffochi, annegherai.
Corvi dilaniano i resti. Serpenti stritolano tra le spire.
Questo è il giardino del tuo dolore. Questo è il giardino della tua morte.
Gli alberi sono cadaveri delle persone che hai ucciso, delle vite che hai stroncato. Per cosa? Per cosa?
Il prato è il sangue che hai versato, a fiotti si riversa nel terreno tingendolo di rosso. Tanto sangue hai versato. Per cosa? Per cosa?
Non hai più lacrime per piangere i morti, non hai più fiato per pregare.
E chiami me assassino?
Gocciola il sangue dai tuoi polsi recisi. Vuoi morire, Naruto? Hai paura?
Ho paura.
Vuoi morire, Naruto?
Ho paura.
Il tuo sangue gocciola dai polsi che hai reciso. Vuoi morire, Naruto.
Ho paura.
Gli alberi sono cadaveri delle persone che hai ucciso, delle vite che hai stroncato.
Il prato è il sangue che hai versato, a fiotti si riversa nel terreno tingendolo di rosso. Tanto sangue hai versato.
Voglio morire,forse.
Sprofondi. Annegherai. Gridi. Arranchi.
Ho paura, di morire.
Gocciola il sangue dai tuoi polsi recisi. Perché?
Ho paura. Ho paura.
Ti ho chiesto perché.
E' un'illusione. Non è reale.
E' un'illusione, si. Ma il tuo sangue gocciola dai polsi che hai reciso. Il suicidio non è un'illusione, Naruto.
Non è reale. Non è reale.
Tsukuyomi.
Naruto si svegliò di soprassalto, ansimando. La stoffa del pigiama aveva aderito al corpo sudato, costringendolo in una morsa opprimente e fastidiosa.
Il cuore premeva dolorosamente contro la cassa toracica, le budella si attorcigliavano disordinate, lo stomaco tentava di fagocitare se stesso.
Il corpo scosso dai brividi sembrava voler espellere la sua essenza e la mente ancora offuscata dalle immagini dell'incubo, pareva contenta di essere espulsa.
Sasuke dormiva beato al suo fianco.
Era tornato.
Stavano insieme.
Erano felici.
Ma tutte le notti, Naruto riviveva lo stesso incubo, lo stesso tormento patito durante il loro ultimo scontro. Tsukuyomi. Un'illusione troppo reale per poter essere dispersa.
Aveva paura di se stesso, Naruto. Come ne aveva avuta di lui Sasuke, durante quella battaglia.
Perché quello che aveva vissuto in quell'illusione, non era stato pianificato dal suo avversario. Non tutto, almeno.
Il suicidio non è un'illusione, Naruto.
Troppo sangue aveva versato.
Per cosa? Per cosa?
Troppe vite aveva stroncato.
Per cosa? Per cosa?
Non aveva più lacrime da piangere, più fiato per pregare.
[Tsukuyomi: un genjutsu che porta la vittima in mondo irreale, per distruggere psicologicamente l'avversario.]
Anche le illusioni possono sfuggire di mano, Sasuke. Possono distruggere la psiche. Distruggere l'avversario, per sempre. Possono mostrare l'invisibile, ciò che è reale.
Gli alberi sono cadaveri delle persone che hai ucciso, delle vite che hai stroncato.
Il prato è il sangue che hai versato, a fiotti si riversa nel terreno tingendolo di rosso. Tanto sangue hai versato.
Corvi dilaniano i resti. Serpenti stritolano tra le spire.
E hai avuto il coraggio di chiamare lui, assassino?
Lo ami. Ti ama. Siete felici.
Non hai più lacrime da piangere, più fiato per pregare.
Per cosa? Per cosa?
Sasuke ti ha mostrato la verità, con le sue illusioni.
L'amore non può cancellare la verità.
Cosa sei diventato?
Si allarga il confine di una macchia che non può essere lavata via.
Il suicidio non è un'illusione, Naruto.
Sprofondi. Annegherai. Gridi. Arranchi.
Di cosa hai paura?
Gocciola il sangue dai tuoi polsi recisi. Gocciola, gocciola, gocciola.
Il suicidio non è un'illusione, Naruto.
*.*.*.*
Allora, questa fic è in tutto e
per tutto un esperimento. Se sia riuscito o meno, lo
lascio decidere a voi, visto che io non so ancora decidere se essere
soddisfatta o no.
Dopo aver letto parecchie fic
scritte in questo modo, a me completamente estraneo, ho deciso di cimentarmi
anch'io! E' un po' ripetitiva e contorta, ma è voluto.
Comunque la spiego va, che è meglio.
Durante un ipotetico scontro tra Naruto
e Sasuke (ovviamente shippuuden),
l'Uchiha utilizza lo Tsukuyomi, ovvero l'illusione che era solito usare Itachi. In questa illusione che Naruto si trova a vivere, deve affrontare il peso delle
azioni che come ninja ha compiuto. Volevo riflette infatti sulla differenza che intercorre per i ninja tra uccidere e uccidere il nemico.
Nell'illusione, Naruto capisce che la differenza tra
questi due concetti non esiste, e dunque comincia ad essere disgustato da ciò
che è diventato. Disgusto che alla fine, porta al suicidio sia nell'illusione
che nella realtà e neanche l'amore di Sasuke, che
giustamente si sente in colpa per aver mostrato a Naruto
questa verità, potrà fare niente per cambiare la situazione.
Quarta classificata:
VavvyMalfoy91 – Il giardino della paura
Ortografia e punteggiatura: 8
Originalità: 8
Forma: 7.5
IC dei personaggi: 7.5
Stile: 7.5
Punteggio totale: 38.5
Una buona fanfic, purtroppo penalizzata dal poco
sviluppo dei temi e dalla sua ‘comprensibilità’.
I temi che hai usato ci hanno sempre appassionato particolarmente, ma se li
avessi sviluppati di più sarebbe sicuramente risultata
più comprensibile.
Infatti, hai avuto bisogno di inserire una spiegazione della fanfic alla fine e, sinceramente, se non ci fosse stata
quella, noi avremmo dato alla fic
tutto un altro senso. E, a nostro parere, non
si deve aver bisogno di una spiegazione per colpire il lettore, perché,
davvero, la storia ci ha colpito: è molto intrigante.
Anche se pensiamo che la ripetizione dei periodi – fin troppo
corti, a volte – sia leggermente eccessiva e tenda ad appesantire la lettura.
Ma resta comunque una buona storia, che di sicuro
avrebbe potuto meritare di più.
Un bacio a tutte le altre partecipanti e alle podiste… mi sono divertita un sacco in questo contest!
E grazie in anticipo a chi recensirà! Vi voglio bene!