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Autore: Cryss97    08/05/2014    1 recensioni
Kagome e InuYasha, due ragazzi di quattordici e sedici anni. Due giovani che si sono trovati il destino legato a causa del matrimonio dei loro genitori. Inizialmente per loro è odio profondo, ma con il passare del tempo l'odio si è trasformato in amore. Ma può un amore tra due fratellastri sopravvivere? Entrambi hanno un sogno e sarà proprio questo ad allontanarli definitivamente... oppure li avvicinerà ancora di più?
[Capitoli revisionati 3/6]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

Sono passate circa un paio d’ore dalla partenza e le ho trascorse leggendo un buon libro di criminologia. Per caso alzo lo sguardo e noto due hostess che stanno farfugliando tra loro.
«Oddio, ma hai visto quanto è carino il pilota?» chiede una, andando in estasi.

La guardo e mi chiedo se sia normale il fatto che si parli di questo tipo di cose sopratutto se a un metro di distanza c'è la porta che porta alla cabina di pilotaggio.
«Si, mi fa venire anche con il solo sguardo!» risponde l’altra emozionata.

Addirittura.
«Inuyasha è così sexy!» continua la prima con aria sognante.

Inuyasha, eh?
«Si! E’ entrato da sei mesi nella compagnia, però è già molto conosciuto da tutti, soprattutto da noi hostess!»
Chiudo gli occhi e con essi il libro. Lo poggio sul sedile vuoto accanto a me e mi alzo. Sistemo il tailleur dalle pieghe e con nonchalance mi alzo.
«Mi scusi, signora, è vietato alzarsi» mi richiama una hostess spostando il suo sguardo su di me e squadrandomi.
«Lo so, sto solo andando in bagno» rispondo prontamente.
Annuisce e torna a parlare del pilota insieme alla compagna.
Pochi secondi dopo mi trovo con davanti la porta che da accesso alla cabina dei piloti e a destra quella del bagno.
Ovviamente scelgo la prima.
La apro con poca fatica e trovo lui che sta ai comandi senza distogliere lo sguardo dalle nuvole davanti a se.
«Ciao» dico osservandolo da dietro.
Lo vedo sussultare e voltarsi verso di me. Per tutta risposta l’aereo va una piccola virata verso destra. Immediatamente inserisce il pilota automatico, si slaccia la cintura e viene di fronte a me. Riesco a osservare tutto il suo corpo avvolto dalla divisa. Il fisico alto e asciutto, con dei muscoli al punto giusto. Il viso morbido e caldo. I capelli neri e lunghi leggermente spettinati e occhi che se volesse sarebbero in grado di leggerti perfino l’anima. Un sorriso che sarebbe perfino capace di sciogliertela, l’anima.
«Ciao» risponde diventando rigido.
«Mi hai riconosciuta?» chiedo.
Indosso un tailleur nero con una rosa al centro come fermaglio. La gonna è anch’essa nera e attillata mettendo in mostra le gambe. Le scarpe sono tacco dieci e anche con quest’altezza mi mancano ancora diversi centimetri per raggiungerlo. Non che io sono bassa. Senza tacchi sono più di un metro e sessantacinque. I capelli, neri pece, sono lasciati sciolti sulle spalle mettendo in risalto gli occhi color cioccolato.
«Si. Sai che non dovresti essere qui?» mi chiede freddo.
«Si, ma ho sentito parlare di te e ho voluto venire a salutarti. Se non mi vuoi me ne vado. Ciao» dico, leggermente delusa e mi volto, sto per aprire la porta, ma una sua mano mi blocca il polso, stringendomelo.
«Aspetta» sussurra «è passato tanto tempo. Parlami di te»
«Sono anni e ora ho venticinque anni e tu ventisette. Mi sono laureata in criminologia in America e sto tornando a casa dopo una conferenza. Tu?» rispondo velocemente e cercando di essere impassibile. Da quando sono partita i nostri contatti sono diventati sempre più sporadici fino a diventare inesistenti.
«Ho finito la scuola e dopo l’università sono riuscito a diventare pilota.» risponde distaccato.
«Complimenti. Siamo riusciti a realizzare entrambi i nostri sogni» rispondo. «Scusami, ma ora devo tornare di là»
«Aspetta» mi sussurra avvicinandosi a me e stringendomi in un abbraccio. Rimango immobile come una statua a farmi cullare dalle sue braccia. Da quanto non sentivo il suo profumo? Troppo.
«Sei diventata una vera donna»
«Grazie. Anche tu sei cresciuto molto, non sei più il ragazzo che ho visto l’ultima volta»
«Mi sei mancata» sussurra tra i miei capelli stringendomi ancor di più.
«Scusi capitano» irrompe un hostess fulminandomi con lo sguardo.
Mi lascia subito e sposta il sua sguardo alla ragazza appena entrata.
«Lei che ci fa qui? Le avevo detto che non poteva venire qui!»
«Si. Mi scusi. Adesso me ne vado»
«Lei chi è?» mi domanda.
«Sono Kagome Higurashi»

 

 

 

[modificato in data 15/04/2020]




 
- Angolo Autrice - 
Buon giorno a tutti!
Ecco, si. L'avevo già pubblicata ieri, ma poi mi sono accorta che il titolo era uguale a quello di un altra fic perciò non avenvo altre idee al momento ho deciso di eliminare la storia. Stamattina mi è venuto in mente questo titolo e così ho rimesso la storia. (Se è uguale a qualche altra fic, avvisatemi, provvederò a cambiarlo)
Comunqueeee passando alla storia... i nostri due protagonisti sembra che si siano divisi diverso tempo fa, ma cosa sarà successo? Cosa invece accadrà? 
Dal prossimo capitolo la storia riprenderà diversi anni prima per poi arrivare a questo punto e di cose ne accadranno ;) 
Scusate la presenza di errori! Grazie per la lettura! 
Fatemi sapere cosa ne pensate! Accetto anche critiche (affinchè siano costruttive u.u) :D
A presto!
_ Cry :)


Ps. dimenticavo: ovviamente i capitoli dal prossimo saranno molto più lunghi xD


 
  
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