Dedicata a Kiko90.
Che oggi diventa un pò più vecchia.
Ma resta sempre la migliore! 
Un altro anno è passato insieme!
Auguri Doza!



Erano passati ormai tre mesi, tre mesi da quando Nami aveva lasciato l'unico uomo che potesse darle alla testa.
L'aveva lasciato, senza preavviso, senza motivazione apparente.
Ma doveva.
Vent'anni di differenza non erano troppi, ma per le persone al di fuori di loro due si.
Potevano nascondersi, vedersi raramente a casa di lui, appena lei trovava una scusa correva da lui.
Saliva in macchina e si dirigeva dal suo cuore.
La paura diventava eccitazione, la voglia di stare insieme non riusciva mai a soddisfarli.
Voleva di più, volevano di più.
Nelle poche ore alla settimana che si vedevano esprimevano il loro amarsi e non solo carnalmente ma anche intellettualmente.
Anche se la passione esplodeva in un lampo.
Mentre mangiavano, mentre guardavano un film.
Una carezza di troppo ed erano nudi, sudati, si mordevano, si baciavano.
Nel loro mondo potevano fare quello che volevano.
Ma al di fuori, lei commessa e lui cliente.
Nulla doveva far intendere un'attrazione.
Nonostante fosse una città, era piccola e le voci giravano veloci.
Dovevano faticare, a volte avevano paura di esser beccati per uno sguardo di troppo.
Lui non l'andava mai a prendere, raramente la portava vicino casa in macchina se non coperta da un cappello, non troppo vistoso, ma per farla coprire in caso di traffico.
Ma doveva lasciarlo, era stato l'amante più straordinario che mai poteva immaginare.
I suoi genitori iniziavano ad avere dei dubbi, e la sera preferiva restare a casa.
Le sue amiche si erano offerte di aiutarla ma non voleva approfittarne, doveva troncare quella relazione e presto, anche se il danno ormai era stato fatto dal momento che uscivano.
Non voleva ferir nessuno Nami, aveva sofferto già troppo.
Una sera, decise che doveva finire tutto, che quell'uomo dai capelli verdi, alto e muscoloso non poteva più far parte della sua vita.
Si incontrarono al solito posto, iniziava già a piangere, sapeva che il cuore non avrebbe mai rinunciato.
"Mocciosa vuoi salire o vuoi star li?"
La risvegliò dai suoi pensieri, sorrise e salì in macchina.
"E non chiamarmi mocciosa che non lo sono!".
"Ahahahah, guarda hai anche il broncio da mocciosa..." 
Erano i loro classici battibecchi prima di andare a casa a consumare il loro amore.
"Sai, hai ragione, sono una mocciosa, stasera resti in bianco.."
Cacciò fuori la lingua Nami.
"Brutta strega ora ti farò vedere io..."
Arrivarono in fretta in quella casetta, isolata dalla città, con giardino e piscina.
I vestiti presto toccarono il pavimento freddo.
Le bocche da prima unite da baci carichi di passione, ora erano separate da gemiti profondi.
Ed erano musica per loro, il rumore dei loro corpi uniti, compatti, invece era la melodia.
Che mutava in droga.
E non puoi più farne a meno.
Dentro di lei c'era un tornado di emozioni, rabbia, felicità, tristezza e infine amore.
E per amore rinunci anche al bene più prezioso.
Nel suo letto consumarono l'ultima serata insieme.
Dentro di lei gli giurò amore eterno.
Dentro di lei qualcosa si spezzò.
Quella sera fu veramente l'ultima notte insieme.
Lo lasciò, inventandosi mille scuse che non attaccarono.
Ma lui così orgoglioso,così testardo,che lei avesse ragione la lasciò per sempre andare.
Una lacrima nascosta scese nei loro visi.
Una lacrima che sentono cadere ancora ora.





Angoletto:
Allora non sempre le storie finiscono bene.
Allora mi sono buttata in questa strada.
La differenza di età non è sempre un bene, come si vedono nei film, sia da una parte o dall'altra.
Buona giornata e Grazie a tutti che leggono.
A quelli che recensiscono e mettono tra le Preferite/Seguite o da ricordare:)
GRAZIE DI CUORE A TUTTI! 
Un bacione enorme! 
A presto ;)