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Autore: RadioPotter    09/05/2014    0 recensioni
Storia in versi sui fondatori
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Salazar Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Il volere del despota
Di Gughy

Tanto tempo fa, in un luogo isolato
Quattro persone camminavano insieme
Due uomini e due donne con fiato abbreviato,
E una le mani sul petto preme.
 
Erano quasi arrivati al loro obbiettivo
Non potevano fermarsi.
Innalzarono uno scudo protettivo
E finalmente ebbero la possibilità di sistemarsi.
 
Una grande radura intorno a loro si apriva
- Che celestiale visione – disse la donna in giallo e nero
- Però Tosca guarda quanta nebbia arriva –
Disse un'altra donna appoggiandosi ad un pero
 
 - Priscilla questo non è un problema – disse il bell’uomo
Dallo sguardo fiero e forte
L’ultimo uomo non parlò e rimase fermo
Brutto d’aspetto e con le gambe storte
 
Ma una fierezza e un orgoglio immane si notavano dal suo sguardo.
- Salazar che ne pensi va bene questo posto? – chiese con un sorriso smagliante
- è un posto come un altro Godric siamo in ritardo –
Rispose Salazar in modo intollerante
 
- Se risolviamo il problema della nebbia può andare
Questo posto, già vedo le alte torri – disse Priscilla
- E la foresta dove gli animali potremo curare –
continuò Tosca che di felicità era brilla
 
Passarono alcuni mesi
E tre dei fondatori erano in armonia
Ma il quarto li riteneva dei pesi
Da curarli come da una malattia
 
I tre ritenevano che anche i nati babbani
Potessero la magia imparare
Ma Salazar non amava quei ruffiani
E voleva le conoscenze magiche ai purosangue riservare
 
I tre fondatori non vollero sentir storia
- Ma sei pazzo o cosa? – chiese il primo Grifondoro
- Ragiona Salar, non c’è motivo di queste inguirie –
Disse la Corvonero con in testa il suo tesoro
 
- Non capite le priorità – disse Salazar Serpeverde
- Salar non credo sia il caso di escludere costoro –
Disse la Tassorosso molto discorde
- Non ti permetterò di escluderli – gli disse Godric Grifondoro
 
- Sentitemi tutti oppure lo urlerò
In questa scuola mai più metterò piede
Ma un mostro in una stanza chiuderò
E ad aprila sarà solo il mio erede
 
Quelli che voi tanto proteggete
 Saranno la causa del vostro male
E la scuola voi distruggete
Per questa vostro desiderio criminale –
 
Detto questo con fare altezzoso
Girò i tacchi per mai più ritornare.
Ogni fondatore era assai pensieroso
E se era davvero pericoloso in quella scuola studiare?
 
Mille e mille ricerche si fecero
Ma della camera nemmeno una traccia
Quindi con cuor leggero
Dimenticarono di salazar la minaccia
 
 Che errore madornale fecero,
La storia della camera dei segreti passò alla storia
Ma come una leggenda, nulla di vero
Ma ahimè Salazar aspirava alla gloria
 
Da questa vicenda il tempo si allontanava
Quando ad Hogwats arrivò un giovanotto,
Tom Orvoloson Riddle si chiamava
e il potere cercava, in modo ininterrotto.
 
Passati gli anni Tom capì
Chi lui era e cosa doveva fare
Quindi il suo dovere compì
E il basilisco riuscì a sfruttare
 
Il volere di Salazar Serpeverde era adempiuto
La camera dei segreti era stata aperta
E il cadavere di un babbano era caduto
Li nel bagno giacerà per sempre la vittima sofferta.
 
 
   
 
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