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Autore: 8Kanemi8    25/07/2008    3 recensioni
storia ambientata nel ventunesimo secolo..questa storia parla di una storia d' amore tra il capo di una banda di teppisti e una ragazza che dopo 12 anni ritorna nella sua terra!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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15

(15) Buon Natale!

 

 

Calore.

Il confortevole calore delle coperte.

Il calore del suo letto, della sua casa.

Quanto lo adorava? Tantissimo.

Si alzò stiracchiandosi e stupendosi quando, guardò la sveglia, vide che erano le 6:35.

Non era mai capitato, ma infondo il pensiero della sera precedente la rendeva troppo felice per dormire.

Finalmente Inuyasha le aveva detto ti amo… Inizialmente aveva creduto che era un sogno, poi capì che era realtà.

Scese dal suo comodo e caldo letto, andando ad aprire la tapparella della finestra e rimase estasiata quando vide che l’ intero tempio era ricoperto di neve. Non perse altro tempo. Si infilò la vestaglia e le ciabatte e corse fuori, nel cortile. Adorava la neve! Amava l’ inverno! Per lei, anche se era la stagione più triste perché il paesaggio era spoglio, era bellissima perché si passava più tempo con la famiglia d’avanti ai camini, ai giochi di società e a festeggiare. In realtà, Kagome, amava tutte le stagioni per le proprie particolarità.

Uscita nel cortile prese tra le mani un po’ di neve e rabbrividì sentendo il freddo penetrarle il corpo, poi la lanciò in aria  e sorrise felice. Fra poche ore sarebbe arrivato Shota e la sua nuova ragazza, il giorno dopo sarebbe partita con Inuyasha e i suoi amici, fra qualche ora tutti avrebbero festeggiato il natale e si sarebbero scambiati i regali! Già i regali. Insieme a Sango aveva svaligiato tutti i negozi per fare i regali…certo quello di Sango lo aveva preso con Inuyasha, naturalmente.

-Kagome!!!!!!!-

-buon giorno mamma! Hai visto? questa notte ha nevicato! non è bellissima?-

-si tesoro, ma così ti buscherai un raffreddore e dopo ti rovinerai le vacanze…vieni a bere un po’ di cioccolata calda-

-arrivo tu inizia ad entrare…io aspetto che il sole sorga-

-ok…ma fai presto!-

Kagome si coprì meglio con la vestaglia aspettando che il sole sorgesse… visto che quando si era alzata erano le 6:35 il cielo era illuminato solo dell’ aurora mattutina del sole. Si prospettava una bellissima giornata…con il cielo sereno, sole alto e la neve!

Kagome aspettò ancora un po’… e fece bene! Quando il sole sorse e i raggi colpirono la neve, il tempio iniziò a luccicare, era magnifico. Respirò un’ ultima volta l’ aria fredda e ritornò in casa.

Aveva le gambe indolenzite dal freddo, ma quel formicolio non le dispiaceva.

-guarda sei tutta infreddolita… ho acceso il camino nel salotto, ci troverai anche una coperta vai, io ti porto la cioccolata.-

- grazie mamma!- la ringraziò Kagome dirigendosi nel salotto dove il camino illuminava la stanza e il piccolo alberello che, la mattina precedente, lei e la madre aveva decorato.

-ecco qua…mi racconti che sorpresa ti ha fatto Inuyasha?- chiese sedendosi accanto alla figlia.

-allora mi ha portato al faro rotto dove papà mi portava sempre, ci sono stati come sempre i fuochi d’ artificio, ma la sorpresa non era quella!- disse bevendo un sorso dalla tazza.

-ah no?- chiese la madre curiosa.

-no…la sorpresa e che ha fatto riparare il faro per me, e ieri è stato acceso di nuovo!e…-

-che dolce! E…e cosa?-

- avevi ragione mamma. Il giorno in cui mi avrebbe detto Ti Amo sarebbe arrivato presto, infatti ieri mi ha detto che mi ama!- disse contenta sprizzando gioia da tutti i pori.

-oh sono felice per te tesoro…felicissima!-

-anche io, poi mi ha portato in città e abbiamo fatto in giro tra i negozietti e siamo andati a cenare in un ristorantino italiano, molto carino-

-te l’ ho detto che quel ragazzo e pazzo di te!-

Kagome annuì e poi insieme alla madre iniziò a ridere.

Dopo aver passato un po’ di tempo a parlare, si andò a vestire e, dopo aiutò la madre a iniziare a preparare gli antipasti per la cena.

Din Dlon

-deve essere Shota…Kagome vai ad aprire, io arrivo subito-

-ok-

Kagome si asciugò le mani e corse alla porta felice di rivedere il fratello e contenta di conoscere Ashley. Ma invece, dei due ragazzi, si ritrovò un fattorino di qualche negozio di fiori, dall’ aspetto scocciato (infatti era strano che qualcuno alla vigilia lavorasse),con un enorme mazzo di rose rosse con una bianca al centro, in mano.

-è lei  Higurashi Kagome?- chiese.

-si sono io!- disse lei sorpresa.

-ecco questi sono per lei…arrivederci e Buon Vigilia di Natale- disse porgendo il mazzo a una Kagome sorpresa e dirigendosi verso le scale del tempio.

-grazie anche a lei- lo salutò e chiuse la porta.

-Kagome!? Non è Shota?- chiese la madre affacciandosi dalla cucina.

- No era un fattorino, mi ha portato questo mazzo di rose…oh c’è un biglietto!- esclamò Kagome appoggiando le rose sul tavolo della cucina.

 

Sul biglietto:

A te che hai rubato il mio cuore,

a te che hai rapito la mia anima,

 a te che ho detto Ti Amo.

Ti Amo Kagome!

Inuyasha.

p.s. BUONA VIGILIA.

 

Kagome sorrise felice portandosi il biglietto al cuore. La madre la guardò e sorrise capendo che quelle rose erano da parte di Inuyasha.

-forse e meglio se lo chiami e lo ringrazi!-

-si corro!-

Salì le scale a due a due, arrivando in camera sua in meno di un minuto. Afferrò il suo telefonino e compose il numero di Inuyasha, e si gettò sul suo lettino aspettando che lui rispondesse. Ci mise poco a risponde.

-Ti Amo da impazzire!- esclamò lei senza dargli il tempo di dire buon giorno.

- credo che i fiori siano arrivati sentendo la tua felicità- disse lui sghignazzando.

-sono semplicemente stupendi-

-sono felice che ti siano piaciuti-

- e come! Ma ti ho svegliato? Hai visto la neve?-

-no non mi hai svegliato. Sono appena uscito dalla doccia. E si la neve l’ ho vista è bellissima. -

-capito…hai preparato la valigia?-

-mmm si, una piccola-

-come una piccola? noi dobbiamo stare fuori per quasi  2 settimane! Io ne ho 5!-

-piccola, io ho tutto lì…tutto l’ occorrente invernale lo trovo lì…l’ occorrente estivo lo trovo nella casa a mare! Capisci?-

-non ti vantare delle tue case e dei tuoi soldi!-

-ma io non mi vanto!-

-certo, certo! Senti stasera passi a casa mia?-

-certo! Devo portarti il regalo di Natale e ne ho preso anche uno a tua madre e a tuo fratello!-

-come anche a loro?-

-logico!io conosco la tua famiglia e di conseguenza…-

-bhè non avresti dovuto! Ma grazie lo stesso…io hai tuoi parenti non l’ ho fatto, perché tu conosci la mia famiglia e io conosco, solo di vista, tuo fratello!-

-ma non ti preoccupare, non è importante.-

- me li farai conoscere?-

-si…un giorno!-

-come un giorno?-

-senti piccola cambiamo discorso?-

-uff… e va bene…allora a che ora partiamo?-

- alle sei Miroku passa a prendere Sango…quindi io vengo da te e poi li raggiungiamo li da lei.-

-perfetto…emh ci entreranno le mie valige in macchina?-

- hahahaha…si non ti preoccupare andiamo con la grande-

-non ridere!-

-e chi sta ridendo?-

-tu prima!-

- ma non è vero-

-e invece si! Quando ti ho chiesto se le mie valige ci entravano!-

-hahhahah-

- vedi lo hai fatto di nuovo? Che c’è da ridere!-

-vorrei essere lì in questo momento, perché quando ti arrabbi sei bellissima!-

Kagome arrossì. Non si aspettava una cosa del genere.

-b-bhè che fai? Cambi discorso?-

-e adesso sei arrossita e sei ancora più bella….e voliamo scommettere che adesso ti faccio sorridere?-

-mmm non ci riuscirai! Ma voglio scommettere-

- cosa?-

-se vinci tu…farò tutto quello che mi chiederai…se vinco io… vale lo stesso-

-perfetto…preparati a perdere-

-non ci riuscirai!-

-Ti Amo piccola-

Silenzio. Inuyasha rise. Lo Sapeva che così avrebbe vinto.

-ok hai vinto!- disse Kagome sincera.

-hahahah lo sapevo!-

-se se!-

-cmq hai perso, e devi fare tutto quello che ti dico!-

-fidati!-

-non fare la furba!-

-uff e va bene!hai qualche richiesta adesso?-

-mmm… per adesso no!-

 

TocToc

-aspetta un secondo…avanti!-

-disturbo?-

 

- Inu adesso ti lascio ci sentiamo dopo. Un bacio.-

-ok a dopo!ciao piccola. -

 

-ciao Shota!!!!!!!!!!- esclamò Kagome buttandosi tra le braccia di Shota.

-ciao…eri a telefono con Inuyasha?-

-si! Ti aspettavo molto prima!-

-si lo so, ma l’ aereo ha fatto tardi-

-capisco…ma la tua ragazza?- chiese sorridendo Kagome.

-è giù, parla con la mamma!-

-bene andiamo! Comunque sono felice di rivederti!-

-anche io- Shota strinse di nuovo Kagome e le baciò la fronte, poi la prese per mano e scesero insieme al piano inferiore.

Quando entrarono nel salone videro la madre e Ashley parlare e ridere.

- Ashley ti presento mia sorella Kagome…Kagome lei è Ashley-

 Ashley si alzò e andò ad abbracciare Kagome, che ricambiò l’ abbraccio.

-piacere di conoscerti Kagome!-

-piacere mio…sei davvero molto bella complimenti-

- ma tu non sei da meno! Aveva ragione tuo fratello quando diceva che sei bellissima!-

- non esageriamo- arrossì Kagome.

Ashley era davvero bella. Alta. Fisico da modella. Bionda e occhi azzurri. Un sorriso perfetto.

E in più parlava il giapponese!

Passarono un po’ di tempo a parlare. Ashley non fece altro che ripetere che il tempio imbiancato era bellissimo e che anche l’ intero Giappone lo era.

-dove andrete allora adesso?-chiese Kagome.

- lei voleva vedere la torre di Tokio. Così la porto li, poi andremo a fare un giro per la città, con la macchina che ho affittato.-

-perfetto…io invece aiuterò la mamma per stasera. Allora buon divertimento.-

-grazie…a dopo ciao Kagome!- la saluto Ashley.

-ciao-

 

Kagome passò l’ intera giornata ai fornelli…preparando ogni bene.

Ben presto arrivò il buio e con essa tornarono anche Shota e la ragazza che, andarono in camera della mamma a disfare le valigie.

Quando furono pronti, e la tavola fu apparecchiata con l’ aiuto di tutti…si disposero in torno al tavolo e dopo aver pregato…visto che Shota e la madre erano cristiani…si diedero il buon appetito e iniziarono a mangiare.

Dopo aver mangiato, passarono la serata ridendo, raccontandosi storie e giocando.

La mezza notte arrivò ben presto e a quel punto tutti si scambiarono i regali augurandosi il buon natale.

Shota regalò a Kagome un bellissimo bracciale, Ashley le regalò un paio di orecchini tutti brillanti nati. La madre invece le  regalò un piccolo gattino bianco, con una piccola macchia nera sull’ orecchio destro, era maschio, e decise di chiamarlo Luce.

Kagome regalò alla madre un profumo, a Shota un bracciale di caucciù e argento e ad  Ashley regalo una borsa di marca importante e molto costosa.

Per il resto della serata Kagome salì in camera per controllare se aveva preso tutto e a giocare con il micino che la madre le aveva regalato. Improvvisamente sentì Shota che parlava con qualcuno, e capì che, quel qualcuno, era Inuyasha.

Lasciò quello che stava facendo e corse verso il salone e appena lo vide lo abbracciò forte.

-ciao piccola. Auguri.- la salutò lui ricambiando possessivo l’abbraccio.

-ciao! Auguri anche a te! Vieni ti presento una persona…Inuyasha lei è Ashley la ragazza d mio fratello, Ashley lui è il mio ragazzo…Inuyasha- presentò.

-oh piacere- la salutò Inuyasha porgendole la mano.

-piacere mio…Sai Kagome avevi ragione…è davvero moto bello!-

Inuyasha arrossì leggermente, ma sorrise per il complimento.

-emh purtroppo non sapevo che c’era anche la ragazza di tuo fratello, e quindi non ho un regalo per lei- disse un po’ imbarazzato.

- oh non ti preoccupare per me.- lo rassicurò lei.

-allora…Signora Higurashi? Questo è per lei-

-oh grazie mille caro!-la signora aprì quel pacchettino blu e ne rimase molto colpita…era una spilla a forma di farfalla con piccoli brillantini sopra..

-oh caro…è bellissima e mi piace molto, ma non posso accettare…ti sarà costata molto, e il mio è solo un misero regalino- spiegò la madre dispiaciuta.

-non si preoccupi di quanto sia costato, è un regalo e va accettato…lei mi è molto simpatica e per questo le ho fatto un regalo così…la prego lo accetti- la pregò lui.

La madre di Kagome guardò prima la spilla e poi Yasha, poi di nuovo la spilla e infine guardò Inuyasha di nuovo.

-se è questo che vuoi…lo accetto con piacere! Ecco questo è il tuo!-la signora prese il pacchettino da sotto il piccolo alberello e lo porse a Inuyasha che sorridendo lo prese.

Inuyasha, ricevette un portachiavi di metallo con il suo nome inciso sopra dalla madre di Kagome, e un gioco per la ps2 che lui non aveva ancora, da Shota. Non si aspettava che la famiglia di Kagome gli avrebbe fatto dei regali. Lui li aveva fatto per rispetto, il natale a casa sua non esisteva…cioè si cenava insieme si, ma non c’ era l’ usanza dello scambio dei regali. Ma era molto felice.

-invece questo è tuo!- Inuyasha passo il pacco a Shota.

-wow è bellissima…grazie amico…come mi sta?- Inuyasha gli aveva regalato una giacca di pelle, e senza aspettare, la indossò per vedere come gli stava.

- amore ti sta proprio bene!- esclamò Ashley abbracciando e baciando dolcemente.

-Kagome?- la chiamò Inuyasha.

- si?-

-questo è tuo!- quello di Kagome era un pacchettino piccolo e blu.

Lo aprì, sfilando delicatamente il fiocchetto che lo teneva chiuso.

Il suo viso si illuminò di un bellissimo sorriso, quando vide il contenuto. Era una catenina d’ oro con un ciondolo a forma di cuore e sopra c’ erano incise due lettere: K-I .

Abbracciò di slancio Inuyasha che, non aspettandosi una reazione simile, stava per cadere.

-grazie è bellissimo!-

-ma non quanto te!- gli sussurrò dolcemente e le diede un bacio a fior di labbra.

-adesso tocca a te… questo è tuo!- gli porse un pacchettino rosso.

Inuyasha lo aprì e sorrise compiaciuto. Kagome gli aveva regalato un bellissimo e costosissimo rolex.

-grazie! È bellissimo!- e le baciò la fronte.

-bhe adesso che ci siamo scambiati i regali che ne dite di un po’ di dolce?-propose la madre.

Sul volto di tutti si accese un enorme sorriso… indicava che, il dolce era gradito in quel momento.

La madre si spaventò un po’ per le facce che i ragazzi avevano fatto. Sembravano affamati e pronti a mangiare un intero mammut… ma come facevano se avevano da poco finito di mangiare la cena di natale? Bhò mistero!

-Inuyasha? sei venuto già con la macchina?-chiese Kagome dopo aver mangiato il dolce.

-no piccola…sono qui con la Lamborghini…adesso torno a casa, mi riposerò un paio d’ ore e poi ti vengo a prendere il viaggio è abbastanza lungo- spiegò.

-c-come? Hai una Lamborghini? La posso vedere?- esclamò Shota comportandosi come un bambino che vede per la prima volta qualcosa.

-certo vieni è nel cortile- disse infilandosi il giubbotto.

-ah mamma?- la chiamò Kagome.

-si cara?-

-come mai non mi hai mai detto che c’ era una strada dietro al tempio?-

-non credevo che ti interessasse visto che non guidi!-

-a ecco! Va bhè io accompagno Inuyasha, con Shota e Ashley-

-ok-

Kagome uscì raggiungendo i ragazzi che parlavano della macchina.

Dopo essersi salutati, tutti rientrarono in casa e Kagome andò in camera sua per dormire un po’.

Quando la sveglia suonò alle 5 e mezza si alzò e si andò a preparare. A breve sarebbe partita, non era più nella pelle.

Scese giù in cucina sorprendendosi di trovare la madre ancora in piedi.

-mamma!-

- oh Kagome sei già in piedi?-

Kagome annuì sedendosi al tavolo.

-tieni, un po’ di caffè...vi ho preparato anche dei spuntini per il viaggio- la informò.

-oh grazie….Shota e Ashley? Dormono?- chiese sorseggiando il liquido nero che amava.

-si…ma stanno nel salotto…mi hanno chiesto di dirti che prima che parti li devi svegliare…ti vogliono salutare- le disse la madre sedendosi d’ avanti a lei.

-senti Kagome…- disse la madre attirando l’ attenzione di Kagome -…io ho trovato un lavoro-

-come?- chiese sorpresa.

-si…in un negozietto, farò da commessa.-

-ma mamma non ne hai bisogno! Ricordati che sono ricca…che siamo ricchi….papà ci ha lasciato un enorme patrimonio.-

-tesoro quei soldi sono solo i tuoi lo decidemmo io e tuo padre…e poi prima o poi finiranno…quindi e meglio conservarli per ogni evenienza! E un lavoretto per mantenerci serve!-

- ma mamma…-

-niente ma…Kagome ti facevo più matura! Quei soldi da oggi in poi li userai solo in caso di emergenza e per la scuola ,basta! Non li puoi sperperare così!-

- lo so!però…-

-e poi lavorare non mi farà male! Ho bisogno di stare un po’ fuori e non sempre in casa-

-fai come vuoi!- disse alzandosi e uscendo fuori.

- Kagome ma…-

-lasciala stare mamma, e solo un po’ delusa che non può aiutarci con i suoi soldi perché noi non li voliamo…ma si riprenderà.- esclamò Shota che aveva sentito tutta la conversazione.

- mi dispiace, ma è per il suo bene- esclamò la madre rattristandosi e guardando la sedia vuota dove prima si trovava Kagome.

-lo so mamma, lo so.-

 

“sono inutile! Odio quei soldi, li odio, li odio! Non servono a nulla solo a farmi soffrire! Ma io mi chiedo perché Shota e la mamma non vogliono un aiuto? Io non li capisco! Forse perché mi odiano?

Si è probabile…perché mi hai lasciata sola papà? Perché?” Kagome, con lo sguardo perso nel vuoto, piangeva. Era seduta su una panca d’ avanti all’ entrata del piccolo tempietto.

Era così distratta che non si accorse che qualcuno le si era avvicinato. Soltanto quando l’ abbracciò lei si ridestò dai suoi pensieri e conoscendo quel profumo e quella lunga chioma argentata, ricambiò l’ abbraccio e iniziò a singhiozzare.

Nel frattempo Inuyasha la dondolava cercando di consolarla e di farla sentire al sicuro. Quando sentì che si stava calmando decise di chiederle cos’ era successo.

-sono inutile Inuyasha- rispose semplicemente continuando a piangere.

-tu non sei inutile…e adesso mi dici cosa te lo fa pensare?- disse lui prendendo il viso tra le mani e costringendola a guardarlo.

Lei le raccontò della conversazione con la madre di poco prima e delle domande che si stava ponendo.

-tu non sei affatto inutile…sei sciocca si, ma non inutile- esclamò lui asciugandole una lacrima.

-ma io…- cercò di ribattere.

-senti Kagome tu non sei inutile, e non voglio sentire ma…chiaro?- la rimproverò.

Kagome lo guardò negli occhi…vedendo la sua determinazione e la sincerità annuì e sorrise.

-ok…hai ragione!-

-perfetto…adesso andiamo a prendere le valige che siamo già in ritardo.-

-ok…oh guarda sta nevicando!-esclamò mettendosi sotto la neve e allargando le braccia.

Inuyasha la osservò… quando la vedeva piangere aveva un tuffo al cuore e vederla sotto la neve, la vedeva come una bambina costretta a crescere troppo in fretta e ad avere delle responsabilità….infondo la capiva, era proprio come lui. Le si avvicinò e cingendole la vita, l’ attirò a sé e la baciò.

Kagome rispose immediatamente a quel bacio mentre gli abbracciava il collo con le braccia. Quando si staccarono si guardarono negli occhi per un tempo, cha a loro parve infinito. Poi Inuyasha la prese per mano.

-andiamo dentro, che stai tremando!- e si avviò verso casa.

Inuyasha risalutò tutti poi con l’ aiuto di Shota presero le valige di Kagome e le portarono in macchina. Per Inuyasha non erano pesanti, ma per Shota erano il contrario e fece più fatica a portarle.

Kagome salutò uno per uno facendo mille raccomandazioni, e ricevendone altrettanto.

E dopo che anche Inuyasha ebbe salutato e rassicurato Shota si avviarono alla macchina, che mise in moto.

- pronta?- si rivolse a Kagome sorridendole.

-si- rispose ricambiando il sorriso.

Partirono e dopo poco tempo arrivarono a casa di Sango dove si scambiarono tra loro i regali. Poi dopo aver salutato anche la famiglia di Sango partirono verso la loro meta…la casa in montagna.

Fu un viaggio molto lungo. Poiché Miroku guidava la sua macchina, lui e Inuyasha non si potevano dare i cambi e così erano obbligati, a sostare negli autogrill per prendere del caffè e riposarsi un po’, per poi ripartire.

Per circa la metà del viaggio, sia Kagome che Sango dormirono come ghiri. Per l’ altra metà del viaggio, invece, non fecero altro che parlare a telefono fra loro. Inuyasha, anche se concentrato sulla strada, con la coda dell’ occhio osservava la sua Kagome che, con quel viso felice di una bambina, lo faceva star bene.

In quell’ istante Inuyasha, ripensando anche a quello che le aveva detto prima di partire Kagome, si rese conto che di lei non conosceva molto e neanche lei di lui. Per questo aveva progettato anche quella vacanza. Inoltre ripensò anche a suo padre…già suo padre. Ancora gli doveva parlare.

Sbuffo attirando l’ attenzione di Kagome.

-che c’ è Inuyasha sei stanco?- chiese lei guardandolo.

-no piccola…non ti preoccupare- disse accarezzandole una guancia con la mano che aveva sul cambio.

-dai ci fermiamo qui? Così scattiamo anche due foto…c’ è il sole, dinanzi a noi ci sono le montagne innevate, sulla strada stiamo solo noi e lì c’è uno spazio s.o.s. daiiiiiiiii?- Kagome sbatté più volte le palpebre, assumendo così uno sguardo da micino bagnato.

-Chiama Sango e digli che ci fermiamo…per poco però!sono le 11 e ancora dobbiamo arrivare!-le raccomandò.

Kagome contenta chiamò Sango e le spiegò tutto. Inuyasha seguito da Miroku si accostò e scese dall’ auto. Kagome si infilò la sciarpa e i guanti e poi lo seguì.

-ragazzi ci facciamo una foto?- propose Sango.

-si, si…prima io e Inuyasha!- disse Kagome prendendo il braccio di Inuyasha.

-ok…mettetevi in posa!-

Inuyasha si posizionò dietro Kagome abbracciandola per la vita e intrecciando le dita con quelle di lei, e appoggiando la sua testa lateralmente e sorridendo e anche Kagome sorrise. La macchinetta scattò la foto.

-perfetto…adesso tocca a me e a Miroku-  esclamò contenta Sango.

Miroku sorrise, e mettendosi dove prima c’ erano i loro amici, prese Sango in braccio che arrossì.

Kagome ridacchiando scattò la foto.

-fatto…eravate bellissimi…hahahah-

-non ridere Kagome!!!- esclamò Sango prendendo un po’ di neve dall’ asfalto, la modello a forma di palla, e la lanciò contro Kagome che, non essendo preparata, la ricevette in pieno volto.

-adesso chi riderà secondo te? hahhaha- rise di gusto Sango.

-me la paghi…prendi questo! Adesso rido io- anche Kagome aveva lanciato una palla di neve.

Così, le due ragazze, iniziarono una lotta di palle di neve mentre i ragazzi appoggiati sul muso della macchina se la ridevano.

Ma sfortunatamente, le ragazze, li colpirono… e anche loro iniziarono la lotta di palle  di neve. Donne contro uomini. Poi la situazione cambiò e si ritrovarono Sango e Inuyasha e Miroku con Kagome. Si divertirono da matti schivando e  prendendo palle di neve.

-Stooooooooooooooooop!- esclamò Kagome improvvisamente. Si è fatto un po’ tardino, che ne dite se ci rimettiamo in viaggio?- propose.

- si giusto! e poi voi state tremando, salite in macchina prima che vi becchiate qualcosa- ordinò Inuyasha.

Le ragazze annuirono e salirono in macchina seguite dai ragazzi. Il viaggiò durò altre due ore e si ritrovarono, con gioia soprattutto dei ragazzi che erano molto stanchi, d’ avanti al cancello della casa in montagna di Inuyasha.

Se si poteva chiamare “casa”. Per le ragazze era una reggia!

Era stupenda.

Era rettangolare, con il tetto spiovente e aveva le pareti dipinte di azzurro. Aveva grandi finestre e d’ avanti c’ era un enorme giardino tutto imbiancato dalla neve. E tutt’ intorno alla casa c’ era il recinto.

Dopo aver aperto il cancello con il telecomando, Inuyasha e Miroku entrarono e parcheggiarono le macchine nel garage.

-ragazze benvenute nella mia umile dimora!- esclamò scherzando  Inuyasha, avanti alla porta principale.

-alla faccia della umile dimora!- esclamò  Sango che continuava a guardarsi intorno, come Kagome.

Inuyasha sorrise divertito poi suonò il campanello. In meno di un minuto la porta si aprì, mostrando un cameriere piuttosto anziano e due cameriere nel lato opposto.

-bentornato signorino! E tanti Auguri- esclamarono facendo un inchino.

- Auguri anche a voi… Totosai! Come te la passi qui?- chiese Inuyasha stringendogli la mano affettuosamente.

-molto bene grazie signorino…ma perché restate ancora sulla porta? Entrate presto che fuori si gela, anche se c’è un bellissimo sole- li rimproverò dolcemente.

-hai ragione…forza ragazze entrate- Inuyasha fece segno alle ragazze di entrare.

-oh… ecco perché mi avete fatto preparare le altre due stanze, quelle più belle- sorrise il vecchietto.

-hahahhahaha…si Totosai! Ecco ve le presento…lei è Kagome la mia ragazza, e lei è Sango la ragazza di Miroku ve lo ricordate vero?- presentò.

- e come dimenticarlo ahaha….comunque molto piacere di fare la vostra conoscenza signorine e buon natale…Signorini avete davvero un buon gusto…sono davvero graziose, e quando arrossiscono sono ancora più carine- sorrise ancora.

Kagome e Sango arrossirono dall’ imbarazzo… troppi complimenti.

-ma prego…date pure alle ragazze i vostri cappotti, nel frattempo accomodatevi pure nel salotto, fra poco vi porterò della cioccolata calda. Per quanto riguarda i bagagli…lì manderò a prendere immediatamente- spiegò con calma e gentilezza Totosai.

- perfetto grazie…avanti ragazze seguitemi- disse poi Inuyasha.

Arrivati nella stanza affianco si accomodarono sui morbidi divani e iniziarono a parlare.

-mi sembra molto simpatico e dolce il signor Totosai!- esclamò Kagome sorridendo e prendendo per mano Inuyasha , che a sua volta strinse la sua.

-si, mi ha cresciuto lui qui…ho passato più tempo con lui, che con mio padre- spiegò e sorrise tristemente.

Kagome se ne accorse e gli accarezzò una guancia. Inuyasha le sorrise per tranquillizzarla.

-comunque Inuyasha… qui è stupendo!- esclamò Sango che continuava a girare per la stanza.

-si è vero… mi piace molto lo stile di questa stanza!- esclamò Kagome.

- tutto merito di mia madre…e lei che fece costruire questa casa e anche l’ arredamento, di tutta la casa, l’ ha scelta lei.-

-ecco le vostre cioccolate signorino- informò Totosai, arrivando con le due ragazze di prima.

-graz…- cercò di dire, ma fu bloccato dalla scena che vide.

-potrei sapere i vostri nomi, gentil donzelle- e chi poteva essere? Ma certo Miroku.

Le due ragazze in questione arrossirono, e anche Sango, solo che lei arrossì di rabbia.

CIAF!

-così impari Don Giovanni dei miei stivali!- esclamò furiosa Sango dopo avergli stampato 5 dita sulla guancia sinistra.

-ma ma Sanguccia io stavo scherzando!- cercò di giustificarsi.

I presenti da prima rimasero scioccati poi scoppiarono a ridere.

-comunque grazie Totosai-

- di nulla signorino….se mi volete, sapete come chiamarmi…signorino, signor Miroku, signorine…- salutò Totosai.

I ragazzi passarono un’ altra buona mezzora d’ avanti al camino.

- che ne dite di fare un giro per la casa?- propose Inuyasha.

- perfetto- esclamarono le ragazze.

Quella casa era stupenda… nell’ ingresso, dove c’ era la porta da cui erano entrati, si trovava un enorme scala fatta di legno, con il passamano (sempre di legno) lavorato con perfezione e precisione, che dava alla scala qualcosa di principesco. E le pare erano di un bellissimo blu non molto scuro.

A destra della scala c’ erano tre stanze enormi. Il soggiorno, la libreria e un enorme sala da pranzo.

Questa, per Kagome era la stanza più bella di tutta la casa.

Aveva un bellissimo e grandissimo tavolo di vetro sostenuto dai piedi fatti di legno. Enormi tende, rosse con bordi color oro (in tinta con le pareti e con il tessuto che ricopriva i cuscini delle sedie), erano posizionate ai lati delle grandi finestre che illuminavano la stanza. In un angolo c’ era un bellissimo camino di marmo rosso. Sul soffitto, al centro della tavola ,c’ era un bellissimo lampadario di color oro a forma di rose. Sulla parete sinistra c’ era un bellissimo quadro, che rappresentava una ninfa dei boschi che accarezzava il muso di un unicorno in un bosco. E inoltre la stanza aveva quattro tavolini  e due specchi, e su questi tavolini c’ erano dei vasi con tanti bellissimi fiori…e questo era strano visto che il giardino era sommerso dalla neve.

A sinistra della scala,invece, c’era una parete con due archi e dietro a questa parete c’ era la cucina( con 4 cuochi, 7 camerieri e 2 lavapiatti.) e un piccolo bagno per la servitù.

Al piano superiore, come quello inferiore, si divideva in due parti.

Prima di tutto c’ è da dire che, arrivati in cima, c’ era un enorme porta finestre, che affacciava sul giardino posteriore, e altre finestre che avevano anche loro le pesanti tende, ma queste erano in blu e oro.

Le due “ale” della casa non erano divise da pareti, ma era tutto aperto. Cioè l’ intero piano superiore era circondato da una ringhiera di legno, in modo che: chi stava al piano superiore poteva vedere il piano inferiore e poi in questo modo la casa era più illuminata.

Nell’ala, alla destra della scala c’ erano 4 camere da letto…bellissime, ognuna aveva un colore diverso e tutto in tinta…dalla moquette alla tappezzeria. C’ erano un letto a baldacchino, bellissimi bagni (in ogni stanza) e i mobili erano in stile gotico.

Nell’ala sinistra invece c’ era un’ altra camera da letto, ma era chiusa a chiave. Lo studio del padre e la sala da disegno.

Era la sala che la madre di Inuyasha amava di più. Lei ci passava molto tempo dipingendo e Inuyasha spiegò che il quadro, nella sala da pranzo, era uno dei suoi quadri, come anche il resto dei quadri della casa. Kagome era estasiata, sorprese e meravigliata.

Quella stanza era di un rosa chiarissimo, tre finestre che illuminavano la stanza, ma a differenza delle altre loro non avevano le tende. La stanza era piena zeppa di matite, pennelli, fogli, tempere e tutto l’ occorrente per dipingere…anche Kagome amava dipingere, ma nessuno dei suoi nuovi amici lo sapeva.

-e questa era l’ ultima stanza!- disse chiudendo la porta.

- è magnifica- esclamò Kagome con occhi sognanti.

-è verissimo, me la regali Inuyasha?- chiese Sango con occhi da cerbiatta.

-ma che spiritosa la mia ragazza- la prese in giro Miroku.

- tu non mi parlare sono ancora arrabbiata con te!- esclamò girando il viso dall’ altro lato.

- ma Sango?!-la pregò.

- niente ma…ragazzi io vado a disfare le valige e vai subito anche tu!...se vuoi farti perdonare…dovrai fare tutto quello che ti ordino!- si rivolse a Miroku.

- si Sango, si mia signora, si mia padrona, si…!- Iniziò a scherzare Miroku.

-adesso smettila!- urlò furiosa  Sango.

- si mia signora, si mia padr…-

SBANG!

-così impari-

-la prossima volta colpisci anche la guancia destra…sai nella sinistra ho perso sensibilità- si lamentò lui.

-così impari!- ripetè Sango scomparendo dietro alla porta della sua camera. E dopo anche Miroku entrò nella sua che era a fianco a quella di Sango. Una camera per ogni ragazzo.

 

Inuyasha e Kagome sospirarono, era sempre così…tutti i santi giorni.

-ah Inuyasha?-

- si Kagome?-

-senti in giro vedo che ci sono molti fiori…ma fuori nel giardino principale tutti i cespugli sono ricoperti di neve, e i fiori in inverno non ci sono. Allora da dove…?- non finì la frase, che Inuyasha la prese per mano e la trascinò giù per la scala.

- Magghie?!- chiamò Inuyasha.

-si signorino?- disse la cameriera, stupendo Kagome che le pareva che fosse apparsa dal nulla.

-portaci i cappotti,la sciarpa e i guanti di Kagome-  le disse.

- subito signorino- e scomparve dietro a una porta che Inuyasha non aveva mostrato…era un guardaroba.

-ecco a voi- Magghie porse gentilmente le cose e poi si congedò con un inchino.

-Inuyasha mi spieghi dove andiamo?- chiese Kagome, che fu presa, nuovamente, per mano e tirata fuori da Inuyasha.

- zitta e seguimi …è una sorpresa!- disse sorridendo e iniziando a salire delle scale poste sul lato destro del giardino. Kagome, prima, non ci aveva fatto caso parchè  troppo concentrata sulla casa.

Iniziarono a salire le scale scavate nella montagna. Quando arrivarono Kagome guardò e rimase a bocca aperta…il paesaggio era bellissimo. Sulle montagne innevate, c’ erano tanti boschi di abete e la neve, sopra questi, luccicava alla luce del sole.

-dai Kagome vieni- la richiamò Inuyasha.

- ma dove siamo?- chiese lei attraversando un’ altro cancello.

-qui c’ è un vivaio, una stalla e una voliera in vetro.- spiegò tirandola e abbracciandola per un fianco.

-vieni iniziamo da qui!- Inuyasha aprì la porta e Kagome rimase a bocca aperta…. era bellissimo!

 

Fineeeeeeeeeeeeeeeeeeee.

Ok lo so vi ho annoiato….di sicuro starete dicendo…ma che ce ne frega a noi di tutto quello che hai scritto? Lo so, ma…però…ecco…e va bene avevo voglia di descrivere la casa….è troppo dettagliata e noiosa lo so…. però volevo far capire quanto fosse ricca la famiglia di Inuyasha. e pensare che questa è solo la casa in montagnaaaaaaaaa!!

Avete visto Kagome come si sente? Poverina mi fa tenerezza! E Inuyasha che ha passato più tempo con un maggiordomo che con suo padre!... e poi visto che carino Totosai? Mi piace troppo!!!

E chissà perché Kagome è rimasta a bocca aperta!.

P.S. forse il cap precedente non è piaciuto molto, visto che ci sono stati pochissimi commenti oppure non avete ci avete fatto caso ma non fa niente.

 

 

Angoletto dei ringraziamenti

Ringrazio anche, chi l’ altra volta non ha recensito! ^^ e chi legge soltanto.

 

E ringrazio soprattutto:

Jessi101: ahhhhhhhhhhhhh almeno a te e a ryanforever è piaciuta….è stato super dolce Inuyasha lo so, mi sono commossa anche io. E anche io ridevo quando Tomoko tremava  muhahhahaha! E grazie mille che continui a seguire questa ff e mi scuso se questo cap ti abbia annoiato! Un kizzulo.

p.s. grazie per i complimenti!

 

Ryanforever: heheheh come ho detto prima Inu è troppo billinuuuuuuuuuuuuuuu! E si quelle bastarde stanno architettando una cosa brutta….mi scuso anche con te se ti ho annoiato con questo cap….ma prometto che il prossimo vi piacerà di più! Un kizzulo.

p.s. ringrazio anche a te per i complimenti!

  
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