Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: Heart    09/05/2014    2 recensioni
Premetto che questa storia risale dal capitolo 89, quando Yuki e Kaname sono stati assieme.
(...)
"Sei solo uno stupido!" Dissi in lacrime.
Guardavo la sua espressione sorpresa, ma non sarei rimasta in silenzio era solo colpa sua.
"Non capisco, che cosa ti ho fatto?" Si difese lui, mentre si copriva la parte lessa.
"Tu... Tu!" Mi buttai inginocchio mentre le lacrime mi coprivano il viso, Kaname s'inginocchio e mi abbraccio, senza riflettere che un momento prima lo avevo schiaffeggiato e insultato mi accoccolai sul suo petto, stringendo con forza la sua camicia.
"Non andare" lo stavo supplicando.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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L'alba

(Quando i nostri cuori parlano)




 

Yuuki
La mente era rimasta in quell’attimo.
Le sue braccia intorno al mio corpo.
Le sue lacrime che si posavano sulle mie guance.
Era un momento tutto nostro.
E non lo avrei condiviso con nessun altro.
Kaname mi aveva preso con dolcezza e mi aveva trascinato in quella camera, nascosta ai miei occhi per troppo tempo, in una camera che per me non esisteva, ma che adesso era il fulcro di tutto.
Mi aveva adagiato con amore e coperto con la trapunta, per poi unirsi a me, in quell’abbraccio che non si voleva sciogliere per nulla al mondo.
Avevo scoperto un lato suo mai visto o forse solo nel periodo della mia fanciullezza, il mio Kaname, era diventato il mio mondo. Non m’importava di nessun altro, lui era mio.
 
Strinsi le sue mani intorno a me, e le condussi vicino al mio cuore; lui non aveva detto più nulla, era rimasto in silenzio.
La sorpresa era alta, sia per me sia per lui. Nessuno dei due aveva pianificato un evento del genere, e adesso avevo paura per il mio, il suo , il nostro piccolino che cresceva ogni giorno di più dentro di me. Sfiorai la pancia e mi resi conto che ero stata solo un egoista, se Kaname voleva troncare la sua vita, forse c’era una ragione, ma ovvie motivazioni lo avevo spinto ad accettare altre responsabilità.
La verità era solo una non avrei resistito senza di lui.
Già in quei mesi di distanza, lo avevo percepito abbastanza, non volevo più separarmi. Io e lui avevamo un legame ed era il nostro bambino.
Mi girai per guardare il viso di Kaname, nel momento in cui lo feci rimasi sorpresa:Kaname dormiva.
Ricordai quella mattina, dopo quella notte di stare assieme.
Lo avevo accarezzato dolcemente, senza farlo svegliare. Purtroppo aveva aperto gli occhi e gli avevo regalato il mio sorriso, ma non era bastato.
Sta volta non si svegliò, valeva a dire che era realmente stanco, così con il fare materno mi alzai un poco per poi far appoggiare la sua testa sul mio petto. La sensazione che provai fu elettrizzante, di sicuro avrei voluto provare di nuovo far l’amore con quest’uomo, che adesso era mio.
 
 
Kaname
 
La mente era sprofondata in un ricordo. Un ricordo che in quel periodo mi aveva aperto gli occhi e cambiato:la nascita di Yuki.
Quella piccola bambina, con quegli occhi grandi e pieni di luce, quelle piccole manine che poi mi avevano stretto allungo.
Ricordavo tutti i momenti passati insieme con lei, a quando piangeva perché aveva fame, quando rideva, quando il suo volto appariva quel sorriso splendido, quegli occhi pieni di umiltà, gentilezza e tranquillità.
A quella notte senza luna per me, quando mi aveva consolato perché mi sentivo solo … “ tu non lo sarai mai, ci sono io con te, fratellone” la sua manina che mi accarezzava la testa, quanto l’ho amata, forse con tutti questi gesti il mio amore sia diventato eterno?
Adesso mi ritrovo in questo letto, un letto che ci accolti come amanti.
L’ho presa qui, lo macchiata con il mio peccato.
Quei ricordi rimarranno dentro di me; ma adesso, non so più che fare. Avevo deciso di porre fine alla mia vita, notavo che Yuki non mi amava più come una volta e allora ho scelto la strada più facile, morire. Poi è arrivata la bomba, la mia piccola Yuki aspetta un figlio da me.
Non sono riuscito a contenere la disperazione, la paura e l’amore immenso che provo per questa creatura.
Yuki.
Apro gli occhi e me la ritrovo vicino, con il viso piegato a destra, mentre la mia testa è posata sull’incavo del suo collo, l’ho abbracciata durante il sonno. Le mani sono posate sul suo seno.
Non capisco cosa sia successo, ma non m’importa, sono qui con lei, è questo mi basta.
Le accarezzo dolcemente i capelli che sono scompigliati e mi chiedo che cosa farò adesso, non riesco a pensare lucidamente, ma sono sicuro che questa volta non la lascerò andare.
 
 
 
 
 
Una nota da me :D
Salve a tutti, ho rivisto i due capitoli della storia,
lo lasciata per molto tempo invariata, ma vi comunico che presto la completerò.
Il problema e che non so come diavolo concluderla, Kaname è un enigma e non sono brava a spiare le sue intenzioni.
Se qualcuno ha qualche bella idea la esporla, almeno potrò trovare qualche spunto.
In fine vi posso dire che ci dovranno essere altri due capitoli è una mini fiction.
Spero che non me la vogliate e aspetto le vostre idee.
(Sempre se qualcuno si faccia vivo.)
Heart
 
  
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