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Autore: Thewindy    09/05/2014    0 recensioni
"Nove doni a camminare,
solo di uno ti puoi fidare.
Oh mio dono scegli bene
se amare e bere fiele"
*Primo capitolo è solo una filastrocca di prologo, tutto inizia dal secondo*
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vedi la tenebra che scorre?
Sembra metallo fuso, pronto a divorare col suo cocente calore ogni anfratto di materiale che trova.
La vedi la tenebra che cola?
Sembra colla marcia che, viscosa, precipita in cerca d’appiglio, in cerca di sostanza.
La vedi la tenebra che si tende?
Sembra un tendine pronto a scattare appena la preda si inabissa.
La vedi la tenebra che sorride?
… Io si…
 
 
C’era un tempo oramai andato
Dalle stelle un dono grato
Un uomo bello d’animo e di fattura
Incatenò un cuore in una radura.
Quando parlava sembrava trillasse
Nella voce parole basse
Scritte come nella mente
Parola di cera
Parola suadente.
Ogni gesto un’illusione
Ogni danza una benedizione
Era pioggia
È il sole
Era tempesta
Ora è chiarore
Era carestia
E poi festa
Quando la parola era manifesta.
Dolce e cara
Saggia e arguta
la trovò seduta
Cantava al sole
Un canto nuovo
Si trovò la notte un peso d’oro.
Per aver lasciato il suo cuore andare
Un dono le fu fatale
L’uomo perso aveva conquistato
La donna perfetta per quel rinnegato
Ora quando pioveva tutto brillava
Quando qualcosa nasceva
Maturava
Quando si feriva
Si curava.
La parola che tutto poteva non era solo del viandante senza una meta
Con tanto tepore era stata donata
Alla bella ed amata.
Ora lei compiva prodigi
Maggiori di quelli già visti.
Tutti amavano la gioiosa coppietta
Fino a che arrivò la nave maledetta.
Lui la baciò l’ultima volta sul capo
Lei accarezzò il volto mutato
E fu così che lui ripartì
Ma lasciò l’arma lì
Lei lo sapeva lui era strano
Non di quelle terre nemmeno di lontano
Ciò che lui faceva alla scienza lo doveva
Ma quando il dono a lei fu dato
Come un seme si era impiantato
Delle emozioni era affamato e gioioso era sbocciato
Ma tutto era cambiato
L’amato se ne era andato
Come se la forza fosse perduta
Il potere l’aveva posseduta.
Di dolore era fatta
Dilaniava carne come una matta
Perso il senso della ragione
Corse per il mondo portando dolore
Svegliatasi un giorno per pura fortuna
E
Capito oramai l’oscuro presagio
Nel dolore maledisse l’arcano,
Colpita di spalle da la folla piena di paura
Pianse ed evocò sventura
“I vostri figli patiranno,
ma un dono avranno,
un potere che si può tramandare
solo quando si deve spirare”
E così quella notte nefasta,
libera
serena
ed ora in festa
donò a nove umani
il dono di cambiare il domani
Come ultimo barlume
Prima di andare
Raggiunse l’amato per poterlo salutare
Trovò tanti di un’altra specie
Che chiedevano cosa fosse l’amore
Lei semplice gli diede un bacio e gentile disse
“Ora vi ho legato,
la scienza che voi usate,
non è nulla per come la trattate,
io ho messo al mondo un’arte migliore
che neanche tutti voi potete fermare;
ricordate questo…
Lo schiavo che doveva servire ora è un alleato che vi potrà guarire”
E così alla fine lei scomparve
Lui pietoso morì dentro quell’istante
Proprio lui che ci doveva schiavizzare
Ha donato la speranza per continuare.
Per quanto sia sempre un futuro
9 persone, o meno,
Soffrono forse nel buio
Forse stanno facendo del vero
Oppure la natura stanno ad impiastricciare
Comunque
Ricorda bambino
Anche le streghe vogliono amare.
 
 
 
 
 
 
  
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