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Autore: AmoHoran    10/05/2014    0 recensioni
TRATTO DALLA STORIA:
“Penso solo che sia stato tutto un grandissimo errore..”;dico,mentre mi giro i pollici.
“Realizzare il tuo sogno!?”;mi chiede,incredula.
“Sì,è stato uno sbaglio..Seguito da tanti altri..”;sbuffo mentre mi passo una mano tra i capelli.
* * * * * * * * * *
“E’ il tuo ragazzo?”;mi chiede,e i suoi occhi mi trasmettono rabbia.
“Non credono siano affari tuoi!”;sbotto,infastidita da quella sua reazione.
“Sì,invece. Devo saperlo:lo è sì o no?”;chiede,ancora,incrociando le braccia al petto,in modo autoritario.
“Non devi saperlo,come io non sapevo che TU eri fidanzato!”;dico.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*”Mamma,ti prego,non andare!”;urlo piangendo.
 “Tesoro,devo farlo..Tuo padre mi aspetta..”;dice,sempre sorridente.
“Salutalo da parte mia e digli che gli vorrò sempre bene”
“Certo,lo farò..Ma svegliati se non vuoi che Angelo ti sfondi il letto..”*

Mi sveglio di soprassalto. ,penso tra me e me,venendo interrotta da quell’idiota del mio migliore amico.
“Era ora! E’ mezz’ora che salto sul letto per svegliarti!”;mi dice,dandomi un bacio su una guancia.
“Ma sei scemo o cosa!?Come ti viene in mente di svegliarmi?”;sbotto,letteralmente infuriata.
“Cosa e..Sai,è il 20 dicembre e dovremmo andare a scuola..”;sghignazza.
“Oh cazzo,è vero!Ma,come fai a stare in boxer con sto freddo?”;chiedo,perplessa,ricevendo un’alzata di spalle come risposta.
Dato che è tardi lo caccio immediatamente fuori.
A proposito,devo presentarmi. Sono Hope Marchisio,sì,la figlia del famoso giocatore della Juventus. Ho 16 anni,ma ne farò 17 tra una settimana,e frequento il quarto anno del liceo linguistico. Abito a S.S. Cosma e Damiano,un paesino della provincia di Latina,nel Lazio..Insomma:in Italia. Più precisamente nell’orfanotrofio “S. Barbara” del mio paese. Già,come tutto il mondo sa,i miei sono morti in un incidente stradale,gli agenti sociali non volevano lasciarmi né ai miei nonni,né ai miei fratelloni e,così,eccomi qua. Prima abitavo a Torino,per via del lavoro di mio padre,dove avevo molti amici,tra cui la mia migliore amica:Alicia. Dato che,con i miei genitori,sono morti anche quelli di Angelo,il mio migliore amico (l’idiota di prima),ho deciso di trasferirmi qui,per stare nel suo stesso orfanotrofio. Ormai sono 3 anni (quasi 4) che sono qui e diciamo che mi trovo abbastanza bene. Ho molti amici,ma non ho dimenticato quelli di Torino,con cui sono sempre in contatto. Il padre di Angelo era il procuratore di mio padre,perciò ci siamo conosciuti e siamo diventati amici,anche se a distanza. Poi ci siamo ritrovati ad avere lo stesso destino e mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo solo.
Comunque,esco dal bagno del piano di sopra e scendo giù in mensa,mentre provo a domare i miei capelli castani,sempre spettinati.
“Buongiorno gente!”;esclamo,mentre prendo una brioche.
“Buongiorno,signorina Marchisio”;dice,cortesemente,Suor Clarissa.
“Mh..Buongiorno anche a lei,Suor Clarissa..”;dico,mentre mangio.
“Può trovare il suo zaino nel ripostiglio,mi sono presa la premura di prenderglielo,dato che stava facendo tardi.”;dice,nella sua infinita .
“Bene,la ringrazio!”;dico,dirigendomi nel ripostiglio,dove trovo Suor Michelle che spolvera.
“Buongiorno Michelle”;dico prendendo il mio zaino,preparato la sera prima.
“Ehi,Hope..Tardi anche oggi,eh?”;ridacchia,mentre incatena i suoi occhi nei miei.
“Eh,sì..Ora vado,che Angelo mi starà aspettando..A dopo,bellezza!”;dico,andando al portone,dove Angelo e Manuel mi stanno aspettando per andare insieme alla fermata del pullman.
“Giorno Lamantino,giorno Man..”;dico,lasciando ad entrambi un bacio sulla guancia.
“Genio,noi ci siamo salutati prima!”;dice,mentre iniziamo a camminare,Angelo.
“Lo so,ma ti ho aggredito,quindi..Ciau!”;dico,ridendo.
Per la strada,incontriamo Marika,una mia amica e compagna di classe. Io e lei ci allontaniamo da quei due,che iniziano a parlare di calcio, e parliamo della giornata che ci aspetta. Arriviamo alla fermata giusto in tempo..
“Buongiorno Antò”;saluto l’autista della nostra linea.
“Buongiorno..”;mi dice,guardando sempre la strada.
Molto stranamente,la corriera è semivuota. Cosi,mentre Marika va a sedersi vicino a Michela,nostra amica e compagna di classe,che le ha occupato il posto,io mi siedo nel primo sedile libero e caccio il mio IPod dallo zaino.
Metto le cuffie ed inizio ad ascoltare la musica dei miei idoli:One Direction. Loro sono Harry,Liam,Louis,Niall e Zayn:i miei 5 angeli con il microfono. Tre anni fa mi hanno salvata ed anche oggi continuano a farlo. Sono immersa in questi pensieri,mentre risuona nelle cuffie.

* * * * * * * * * *

“Ehi,ragazzi!”;urlo,con la mia voce squillante,mentre oltrepasso il cancello della scuola ed entro in quella sottospecie di cortile,con Angelo e Manuel.
“Giorno,Hope”;dice,Simone,con il suo cappellino di lana in testa.
“Ehi,figlia del mio idolo!”;dice,sorridendo,Christian.
Poi arriva Jacopo,tutto assonnato,e scoppiamo tutti in una fragorosa risata.
Dopo,mi dirigo verso i miei compagni di classe e loro verso i loro amici. Oltre le inseparabili Marika e Michela,ci sono anche Miriam,Chiara e riesco a vedere Giuseppe poco lontano che parla con qualcuno..
“Ciau classe,siamo solo noi?”;chiedo,perplessa.
“No,credo debba arrivare Giusy..”;dice Chiara.
“Oh,ecco Valentina..”;dice Marika.
Poco dopo suona la campanella e siamo costretti ad entrare e a subirci una lezione d’inglese con la prof. Napolitano. Nel frattempo che facciamo la lista dei panini e consegniamo i cellulari,arrivano gli altri e tutti prendiamo posto. Io vicino,come da un mese ormai,ad Ilaria,una della mia :una Directioner. Mentre la prof comincia a fare l’appello,noi cominciamo a chiacchierare delle ultime novità sui ragazzi.

* * * * * * * * * *

Sono le 4 del pomeriggio e sono appena tornata in orfanotrofio con Angelo e Manuel. Per evitare di incontrare quella strega di Suor Clarissa,corro di sopra e mi fiondo nella mia camera.
Uno dei miei vantaggi è l’avere una camera singola,con tanto di letto matrimoniale. Un comodino,un armadio decente,la mia chitarra appesa al muro e dei poster dei 1D e di Katy Perry (sono anche una KatyCat) un po’ in giro. La maglia di mio padre,autografata dal resto della squadra,i miei zii adottivi,incorniciata e appesa sulla parete accanto il mio letto. Una finestra con le tende a fantasia londinese,abbinate al mio copriletto.
Mi giro e mi ritrovo davanti la mia parete dei ricordi,stracolma di foto. Ognuna di esse ha un significato e racchiude in sé un ricordo. Penso alla fortuna che ho avuto nell’avere una famiglia che mi ha amato.
A quando ho incontrato Alicia,la ragazzina mingherlina e sempre un po’ impacciata,che poi sarebbe diventata la mia migliore amica.
Ai miei amici di Torino:Davide,Giovanni,Thomas,Stella..
Ad altri miei due grandi amici,figli di calciatori come Alicia:Sebastian e Darwin.
A quel ragazzino biondo e con gli occhi color cioccolato,un anno più piccolo di me,che poi è diventato il mio migliore amico:Angelo.
Alla squadra,al mister,alla Juve e ai raduni.
Ai nonni e ai parenti di papà a Torino,che,forse,si sono anche scordati di me.
Penso alla famiglia di mamma,che abita qui,anche se di origini inglesi,e che mi ha accolta inizialmente.
Ai miei fratelloni adottivi:Pasquale ed Emanuele.
A quel ragazzino dai capelli rossastri e lunghi,con gli occhi castani ed un ego enorme:Simone.
A quel tappetto dai capelli mori e gli occhi pure,juventino fino alla morte:Christian.
A quello scemo con i capelli e gli occhi castani,che sembra cada sempre dalle nuvole:Jacopo.
A quel biondino con gli occhi azzurri,tranquillo sempre,tranne durante le partite:Manuel.
A quella che,da ormai 4 anni,è la mia classe.
Alla mia vita qui e a quanto mi trovi bene. E pensare che partire da Torino mi sembrava una tragedia!
Poi sento una lacrima rigarmi il viso,per l’emozione dei ricordi. Mi tiro su la manica della maglia e osservo i segni del tempo:i miei tagli,il mio dolore. Autolesionista da quando avevo 11 anni,i miei non l’hanno mai scoperto,lo sa solo Angelo. Mi sono fatta un taglio per ogni volta che non ho potuto realizzare i miei sogni.
Mentre ripenso a tutto questo,sento la porta aprirsi..
“Ehi mostriciattola,che hai!?”;mi chiede,premuroso come sempre,Angelo,che corre ad abbracciarmi.
Io lo stringo forte,mentre piango. E’ strano:lui,un anno più piccolo di me,che riesce a farmi stare tranquilla.
“I-io,stavo ripensando a tutto..”;dico,incatenando i miei occhi ai suoi e facendo un mezzo sorriso,che lui ricambia.
“Capisco,ma ora,sciacquati il viso:ci stanno aspettando al Pilone!”;esclama,esaltato,ed io non posso fare a meno di ridere.

* * * * * * * * * *

“Sono stanchissima..Enzo mi ha distrutta!”;dico,oltrepassando il portone dell’orfanotrofio con Angelo.
“Oh,buonasera signorini..Siete tornati,ciò vuol dire che ci degnerete della vostra presenza per la notte..”;dice,sarcastica e letteralmente infuriata,Suor Clarissa.
“Siamo stati alle prove,qual è il problema?”;dice il mio migliore amico.
“E’ tardi e,per questo,voi due,non avrete il permesso di uscire domani sera..”
“Oh,ma fanculo..”;dico,iniziando a salire le scale per dirigermi in camera mia.
“Signorina Marchisio!Moderi il linguaggio!”;urla,dietro di me.
Intanto,tramite la porta comunicante,mi fiondo in camera di Manuel e Angelo. Trovo il biondo che mangia caramelle Haribo,mentre guarda il Tg sportivo..
“Man!Se ti scopre la strega sono cazzi,lo sai!?”;gli chiedo,accomodandomi sul letto di Angelo che,invece,è vuoto.
“Sì,ma ne vale la pena,non credi!?”;mi dice,offrendomi un orsacchiotto gommoso,che io accetto immediatamente.
Intanto,entra il mio migliore amico,con alcuni avanzi della cena,che di sicuro avrà sgraffignato per me,convinto com’è che io sia troppo magra.
“Invece delle caramelle,mangia questo..”;dice,offrendomi del pollo.
“Uffa,Gè,sono più grande,so cosa fare!”;sbotto,mentre assaggio ciò che mi ha offerto e gli faccio spazio nel letto.
“Uhm,domenica l’Inter gioca con il Milan..Sarà un gran bel derby!”;dice Manuel,sghignazzando.
“Ah-ah-ah e la Juve con l’Atalanta..Sai che spasso!”;gli fa la linguaccia,Angelo,dando inizio alla solita discussione tra interisti (Angelo) e juventini (Manuel).
“Ehi,ma per noi la vittoria è scontata”;dico,facendo l’occhiolino a Angelo,che sbuffa rumorosamente quando batto il pugno a Manuel.
Dopo,do la buonanotte ad entrambi e mi dirigo in camera mia. Domani sarà l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.



EHI POPOLO!
Ciao a tutti,belli e brutti!Questo è il rpimo capitolo della mia nuova Fan Fiction e spero che vi piaccia.
Principalmente,in questo capitolo,viene presentata Hope,i suoi amici ed il suo mondo.
La storia prende ispirazione dalla mia vita e gradirei che non venisse copiata. Inoltre,spero che vi piaccia e di ricevere almeno qualche recensione.
Alessia xx

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FACEBOOK: Alessia Guidi
TWITTER:  @_horansfood_
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