Titolo: Breathe your smoke into my lungs {Lovers hold on to everything}
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Pairing: NaruSasu
Genere: introspettivo, leggermente erotico
Avvisi: post Shippuden
Rating: arancione, ma abbastanza spinto (lo stanno facendo, ma non si vede nulla e non si capisce neppure)
Note:
Dopo otto anni e qualcosa di carriera come fanwriter, mi sono decisa a scrivere una NaruSasu "pura", senza nessun altro a far da guastatore o comunque a stemperare la coppia. Perché mi sia venuto questo schiribizzo è veramente un mistero (Non v'offendete ma per me sono una BrOTP. Niente cosacce, se non con Sai o Suigetsu insieme. Proprio non riesco a vederli), ma, uhn... vabbé, ormai è andata, rimedierò scrivendo tonnellate di SaiSasu o NaruSai. O SasuSaiNaru. Vabbè.
Non è veramente rossa, perché invece di stare a dilungarmi sui dettagli zozzi, visto che non mi veniva in mente un tubo (!), è piena di paturnie mentali. Ma tanto è breve.
Vabbé, in sostanza... scusatemi vivamente.
Il titolo viene da "Figure 8" di Ellie Goulding
Breathe your smoke into my lungs
{Lovers hold on to everything}
{Lovers hold on to everything}
Inala il profumo dei suoi capelli, lentamente, lascia che l’ossigeno gli inondi i polmoni e li riempia prima di esalarlo in un respiro altrettanto profondo. Sasuke si contorce, mugola, pigola suoni acuti che paiono stilettate dirette al suo udito; e allora deve calmarlo, farlo rilassare, lasciare scorrere le mani sulla pelle tiepida dei suoi fianchi, affondare le dita nella carne flessuosa e stringerlo, trasmettergli la sua presenza, fargli capire che va tutto bene.
Spinge, di nuovo, inevitabilmente e irrevocabilmente attratto da quel calore che appare in grado di fagocitarlo e annullarlo completamente. Spinge, e Sasuke annaspa, spalanca gli occhi rilevando iridi rosse come sangue fresco e petali neri come pece, e lo guarda e Naruto sente la propria coscienza scivolare nelle spire contorte della sua mente, sempre più giù, verso quel core che è dolore e sofferenza e spine e rigetto, vi arriva e vi si insinua, lento e inesorabile, lo avvolge, lo possiede, lo trasforma, lo riempie, lo annienta, lo ricompone.
Arriva dove Sasuke non ha fatto mai arrivare nessun altro e imbeve del suo amore tutte le sue ferite, vi trasuda quella dedizione e quell’affetto immutabile e incommensurabile che non gli riesce di far trapelare in altro modo. Si infiltra in ogni spazio, in ogni anfratto, in ogni crepa, colma e leviga le cicatrici delle piaghe della sua esistenza finché non esiste nient’altro che lui e il suo sorriso e non sono che una cosa sola, una massa compatta di luce e ombra, di luna e sole, di niente e tutto e raggiungono la perfezione.
E quando Sasuke viene, il corpo attraversato da un tremito che culmina nel rilascio dell’orgasmo, quando lo sente gemere disperato nello stringersi attorno a lui e comprende che non vi è redenzione per il danno che ha appena fatto, sa perfettamente di essersi addentrato nella peggiore sventura potesse immaginare.
Ma paradossalmente, non prova assolutamente il desiderio di scappare.
Spinge, di nuovo, inevitabilmente e irrevocabilmente attratto da quel calore che appare in grado di fagocitarlo e annullarlo completamente. Spinge, e Sasuke annaspa, spalanca gli occhi rilevando iridi rosse come sangue fresco e petali neri come pece, e lo guarda e Naruto sente la propria coscienza scivolare nelle spire contorte della sua mente, sempre più giù, verso quel core che è dolore e sofferenza e spine e rigetto, vi arriva e vi si insinua, lento e inesorabile, lo avvolge, lo possiede, lo trasforma, lo riempie, lo annienta, lo ricompone.
Arriva dove Sasuke non ha fatto mai arrivare nessun altro e imbeve del suo amore tutte le sue ferite, vi trasuda quella dedizione e quell’affetto immutabile e incommensurabile che non gli riesce di far trapelare in altro modo. Si infiltra in ogni spazio, in ogni anfratto, in ogni crepa, colma e leviga le cicatrici delle piaghe della sua esistenza finché non esiste nient’altro che lui e il suo sorriso e non sono che una cosa sola, una massa compatta di luce e ombra, di luna e sole, di niente e tutto e raggiungono la perfezione.
E quando Sasuke viene, il corpo attraversato da un tremito che culmina nel rilascio dell’orgasmo, quando lo sente gemere disperato nello stringersi attorno a lui e comprende che non vi è redenzione per il danno che ha appena fatto, sa perfettamente di essersi addentrato nella peggiore sventura potesse immaginare.
Ma paradossalmente, non prova assolutamente il desiderio di scappare.