Capitolo 3

La principessa pallida stava osservando i preparativi per il matrimonio dalla cima della torre con un’aria soddisfatta, tutto stava procedendo come previsto, ma non riusciva a togliersi di dosso quella sensazione, come se ci fosse qualcosa che non andava.
“Princess Celestia!” grido l’alicorno viola irrompendo nella sua stanza
“Che cosa è successo  Twilight?” chiese lei leggermente infastidita sia per l’irruzione che per essere stata interrotta dai suoi pensieri .
“mi dispiace disturbarla, ma una delle mie amiche mi ha riferito di aver avvistato una strana creatura  in una grotta fuori Ponyville” disse lei
“Che tipo di creatura?”domando Celestia
“Ha fatto questo”disse Twilight porgendole un bozzetto fatto da un’ancora traumatizzata Rarity
Celestia fu scioccata nel vedere il disegno,sembrava più un modello per un vestito, ma lei aveva già visto tempo prima qualcosa di somigliante,ma poteva,doveva essere soltanto un caso.
“Bisogna trovarlo, potrebbe essere pericoloso”disse Celestia “Ma non voglio che nessun altro a parte te e le tue amiche sappia di questo, non voglio che si diffonda il panico,di alle tue amiche pegaso di cercarlo e se lo trovano di venire a riferirlo a noi” disse
“Si principessa”disse Twilight uscendo dalla stanza.
“Quel puledro” pensò Celestia rimasta da sola “mi ero proprio scordata di lui” rifletté mentre la sua espressione s’incupiva “ma forse posso volgere la cosa a mio vantaggio” disse mentre guardava ancora il disegno.
 

La puledrina con il fiocco era ancora nascosta dietro all’albero di mele osservando spaventata la sagoma, rivelatasi poi un pegaso scuro che si era schiantato contro l’albero, rialzarsi guardandosi lentamente in giro,
“Mi sta cercando”penso terrorizzata la piccolina “è arrabbiato per avermi mancata e ora vuole prendermi a ogni costo” sussurrò a se stessa nel panico
“Ho forse si sta chiedendo dove è finita la ragazza che era qui poco fa che ha cercato di aiutare” disse Nightshadow saltandole davanti.
La puledrina non sapeva cosa dire per scusarsi del fraintendimento, ma prima che riuscisse a dire qualcosa, parlò Nightshadow.
“Sei Applebloom giusto?”chiese lui, senza ricevere risposta “scusa se ti ho spaventata, ma stavo passeggiando in questo enorme meleto quando ho visto che non riuscivi a far cadere le mele cosi ho voluto darti una mano” ma lei continuava a fissarlo.
“Mi dispiace d’essermi nascosta, ma mi hai colta di sorpresa” spiegò lei “come sai il mio nome?” chiese lei.
“Me l’ha detto tuo fratello, l’ho incontrato non molto lontano da qui mi ha dato un passaggio fino a qui sul suo carro”
“E tu come ti chiami?” domando Applebloom
“Nightwalker Shadowkeeper, ma gli amici mi chiamano semplicemente Nightshadow” disse lui sorridendole, ma la puledrina poco più giovane di lui stava osservando  il suo fianco
“Da dove vieni?” chiese lei
“Da lontano” disse lui mentendo ancora sulle sue origini
“Perche non sei volato sopra all’ albero per far cadere le mele?” domandò guardandogli le ali
“Non saprei, il fatto e che ho avuto un… incidente che mi ha fatto perdere l’uso delle ali” mentì ancora lui, aveva scoperto di averne perso la sensibilità poche ore prima,stupendosi allo stesso tempo di come la criniera nascondesse il corno danneggiato
La puledrina parve pentirsi di quella domanda ma quando Nightshadow si girò sul fianco per mostrarle le cicatrici piccole ma profonde alla base delle ali lei capì cosa aveva attirato la sua attenzione
“Non hai il cutiemark” disse lei
 “No, perche?”domando Nightshadow
“Io e le mie amiche ci troviamo per cercare di capire quale sia il nostro talento speciale, siamo le Cutiemark Crusaders!” grido lei
“Sembra forte,dove vivono?” chiese Nightshadow
“A Ponyville, vieni cosi ti faccio fare un giro per la città, ci sei mai stato?” disse lei incamminandosi
“No…” disse lui seguendola, l’idea sembrava divertente ma in quel momento a Nightshadow era venuto un dubbio, l’ incantesimo guarito come meglio aveva potuto…
… ma quanto tempo lo aveva fatto restare in quel coma?
 

Il piccolo si era nascosto nel giardino con il suo libro credendo che nessuno lo avesse seguito, ma si sbagliava, lei lo aveva seguito nell’ombra, lui si guardò intorno prima di iniziare a sfogliare il tomo voluminoso mentre lei gli scivolava alle spalle. Quando cominciò a sospettare qualcosa, distolse l’ attenzione dal libro e si giro all’ istante ma lei era a poco distanza dal suo volto
“… mi hai spaventato!” disse il puledrino, ma lei non capì la prima parte della frase e prima che potesse chiedergli di ripeterla una luce abbagliante la accecò.
Luna si svegliò di soprassalto gridando e guardandosi intorno,quando realizzò di essere  al sicuro nella sua stanza decise di calmarsi
“Tutto a posto principessa?” chiese una guardia bussando alla porta
“Si, sto bene, puoi andare” disse lei cercando di essere il più naturale possibile
Quando senti la guardia allontanarsi prese un piccolo libro con una falce di luna sulla copertina da sotto il materasso e appuntò quello che aveva appena sognato
“Succede sempre più spesso” disse leggendo le date sopra alle annotazioni, ma questa volta le era sembrato molto più nidito rispetto alle volte.
“Il sole è ancora alto, forse dovrei provare a dormire” anche se avesse deciso di raccontarlo a qualcuno cosa avrebbe detto?,penso coricandosi,quando senti ancora bussare alla sua porta.
Questa volta però era un alicorno viola che voleva parlare con lei