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Autore: Always Together    11/05/2014    1 recensioni
SPOILER!
Dal libro:
“L’albero di una barca a vela, un paracadute argentato, Mags che ride, un cielo rosa, il tridente di Beetee, Annie nel suo vestito da sposa, onde che si infrangono sulla roccia. Poi è finita.”
Ho preso questi otto momenti e ho scritto brevemente un ricordo e ci ho collegato uno stato d’animo o un’emozione del mangiatore di zollette di zucchero più amato di Panem.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Mags
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Un cielo rosa – Tensione
Finnick ha 19 anni.
Annie è nei suoi Hunger Games e lui è costretto a farle da Mentore.
Solo ora, che ha passato una settimana con lei e Annie è dentro l’arena da due settimane, si accorge di quanto si sentirebbe male e in colpa se non riuscisse a riportarla a “casa” sana e salva.
Gli son piaciuti fin da subito i comportamenti di quella strana ragazza.
Rideva. Annie Cresta alla sua morte certa al 99% rideva.
Il giorno delle interviste Finnick glielo chiese.
Le rispose semplicemente che lei non aveva nessuno. Nessuno si era veramente affezionato a lei. E neanche lei si era affezionata a nessuno. E a lei stava bene così. Le aveva detto che le cose all’orfanatrofio del 4 non le piacevano proprio e che la morte era qualcosa che avrebbe interrotto quella monotonia. Certo, le sarebbe anche piaciuto vincere, avere una casa al villaggio dei vincitori e magari affezionarsi a qualcuno. Ma aveva detto che le sarebbe andata bene comunque.
E Finnick, senza saperlo, si trovò affezionato stranamente da quella ragazza. I giochi quest’anno vanno veloci. Lei è rimasta. È ancora viva. Finnick, senza sapere neanche questo si trovò a promettersi che avrebbe portato a cena fuori quella ragazza, per quanto le regole l’avessero permesso, magari avrebbero potuto cenare insieme in una delle loro case al villaggio dei vincitori. Una smorfia simile a un sorriso apparve sul suo volto. Stava in tensione. Riusciva a sentirla. E mentre quei pensieri si facevano spazio nella testa di Finnick, illudendolo di un futuro perfetto si trovò a fissare un cielo rosa. Quel cielo che si vede sul tetto del palazzo d’addestramento. Un senza voce, quel pomeriggio, dopo che si era rifugiato là sopra a pensare gli aveva portato uno “schermo”* come lo definiva lui. Ah le diavolerie moderne di quella stravagante città. Gli permetteva di controllare le cose nell’arena. A quel punto l’inquadratura andò sulla grande diga dell’arena. A Finnick venne un idea. I Mentori potevano distruggere le cose nell’arena con i soldi degli sponsor? Sicuramente, se nessuno l’aveva mai fatto Finnick sarebbe stato il primo. Aveva accumulato tanti di quei soldi quell’anno. E poi aveva i segreti. Finnick è ancora teso. Ma sa che ce la farà. Per Annie. Perché vuole la sua cena con lei.
 
Il giorno dopo l’arena era allagata.
Ma Finnick, è triste. Annie ha dato di matto dopo che il tributo del 4 è morto decapitato.
È brava a nuotare. Ce la farà. E lui la riporterà indietro.
 
Annie ritorna a casa salva. Ma non sana.
L’ultima persona con cui ha avuto un discorso sensato è Finnick.
E Finnick la riporterà indietro. L’ha promesso a se stesso.
 
*“schermo”: voleva essere una specie di tablet o iPad, chiamatelo come vi pare, tanto stanno in un futuro non meglio specificato, quindi sta roba tecnicamente già esiste.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE CHE NON SI PUO’ CHIAMARE AUTRICE.
 
Il cielo rosa non è molto descritto nella storia, come la tensione, ma spero che vada bene lo stesso.
Ok. Ho aggiornato in ritardo perfino per i miei standard. Chiedo umilmente perdono a quelle povere anime che leggono la mia storia e che magari aspettavano pure sto capitolo.
Per il resto, dopo aver chiesto umilmente scusa, amo chi mi dice come va sta’ storiella e che mi dice che è “carina”. Se scrivente farete una povera bimbetta felice!
Siete tutti simpatici perché leggete la mia storia, ma non recensite.
E vi amo/odio per questo.
Al prossimo capitolo che non so quando verrà,
Always Together.
 
P.S. Dedico sempre la mia storiella alla mia Rorrua perché non vuole leggerla, ha paura di non capire perché non ha letto la trilogia. *disperazione*
Naturalmente questo è il motivo per cui gliela dedico, anche perché le voglio bene, ovviamente.
 
Quando ti costringerò a leggerla sappi che ti chiedo scusa per tutte le volte che mi comporto da amica pessima con te, e per farmi perdonare scriverò la storia della tua vita.
La smetto perché potrei diventare sdolcinata.
*Di nuovo*
Always Together.
 
  
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