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Autore: TheAnonymous    11/05/2014    1 recensioni
Il racconto due due ragazzi, amici da sempre che passo dopo passo scopriranno di amarsi ma verrano ostacolati da un seccedersi eventi paranormali che scombussoleranno la vita dei due giovani facendoli entrare nel mondo dell'inimmaginabile. Demoni della notte e altri essere che per i due ragazzi erano soltanto figure mitologiche. Comincia tutto in un giorno nuvoloso di scuola dove un gesto abbastanza pietrificante farà scattare la voglia di avventura nei due ragazzi, avvicinandosi sempre di più a Lucas. Un racconto dove l'amore riuscirà a trionfare sconfiggendo ogni tipo di male. Una storia romantica ma piena di avventura che vi porterà nel magico mondo del soprannaturale. Spero che la storia vi piaccia, non dimenticate di recensire, i consigli sono sempre accetti. Un saluto a tutti e buona lettura.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il Sacrificio.

In ritardo come sempre, disse la madre di Jacob, mentre il ragazzo scendeva dalle scale. La sveglia non era suonata ed era davvero in ritardo per la scuola, ma un qualcosa dentro di lui tentava di fermarlo, sarà stata la giornata nuvolosa, pensò Jacob afferrando un cornetto al volo e uscendo di casa.
[…]
Anche Elise era in ritardo quella mattina, aveva fatto una doccia che era durata circa un’ora, il calore dell’acqua che le scendeva lungo tutto il suo corpo era così rilassante per lei che sarebbe rimasta volentieri lì dentro per altre 2 ore, ma era tempo di uscire e vestendosi di corsa prese l’autobus che l’avrebbe portata dritta a scuola.       
Arrivarono a scuola contemporaneamente e guardandosi negli occhi scoppiarono a ridere, si capivano al volo, entrambi in ritardo, in entrambi la stessa voglio di marinare la scuola quel giorno. Entrarono dritti in classe e si sistemarono, aspettando l’arrivo del professore di fisica che come al suo solito, ritardavo spesso. Elise odiava la fisica e con l’orologio in mano attendeva la fine dell’ora che sembrava non arrivare mai. Ebbene, all’udire del suono della campana, Jacob sì affacciò dalla finestra e vide centinaia di studenti che si affrettavano a correre. Una prova di evacuazione pensò, ma subito dopo, le mura della scuola erano sommerse da grida di gente spaventata che correva da tutte le parti. La classe dei due ragazzi si affrettò ad uscire dalla scuola. Erano ormai tutti fuori e stavano per oltrepassare la soglia del cancello scolastico, quando Jacob si fermò a guardare e lo vide. Vide un uomo ricoperto di fiamme che si stava facendo morire senza emettere fiato. Rimase pietrificato e fu Elise a portarlo fuori. Ciò che successe nei minuti seguenti fu tutto confuso. Jacob era curioso, l’immagine di quell’uomo in fiamme non gli abbandonava la testa e così decise di tornare dentro, nella parte esterna della scuola. Il professore lo seguì insieme ad un piccolo numero di studenti e con Elise. Corpi, disse Jacob a voce bassa. Sull’asfalto vi erano i corpi di 10 uomini, ormai morti. Più lontano da lì, disteso su un tavolo, l’uomo che il ragazzo aveva visto bruciare. Si avvicinò ad esso e capì che si trattava del preside. I pianti erano diveuti la musica di quel giorno che non prometteva niente di buono. Erano tutti dei suicidi ma sebbene la polizia tranquillizzò i ragazzi facendoli tornare a casa, Jacob non si metteva l’anima in pace. Cominciò a pensare ad una spiegazione, perché quei 10 uomini si erano tolti la vita? Perché il preside scolastico li aveva seguiti dandosi fuoco? Troppe domande senza risposta. Chiamò Elise e dopo una lunga chiacchierata la convinse a tornare a scuola per scoprire qualcosa in più. Jacob e la ragazza avevano sempre avuto questo spirito investigativo, quel qualcosa in più degli altri che li portava ad effettuare scoperte che nessuno potesse immaginare. Del resto loro due insieme erano una coppia fantastica, anche se il termine ‘’coppia’’ non era molto gradito tra Jacob ed Elise.
Arrivarono lì, i corpi erano stati rimossi ma la polizia aveva disegnato sull’asfalto le sagome dei 10 uomini. Il tavolo dove giaceva il preside era ancora lì, e Jacob non riusciva a spiegarsi come mai il tavolo non si fosse bruciato. Si avvicinò e la prima cosa che vide fu una scritta, qualcosa di illeggibile che però lui sapeva leggere. Chiamò Elise urlando e la guardò fissa negli occhi; -Elise, è peggio di ciò che mi immaginavo-.
La ragazza lo guardò storcendo il viso e si avvicinò al tavolo ma non vide nulla, fu allora che Jacob cominciò ad allamarsi. Perché era l’unico in grado di leggere ciò che vi era scritto. Ma questo era forse l’ultimo dei suoi problemi, sul tavolo, inciso proprio dove si trovava il cuore del preside vi era scritto: ‘’Il sacrificio di 10 uomini aprirà la porta oscura e un corpo in fiamme tornerà in vita per Lucas.’’. Jacob raccontò tutto ad Elise che prendendolo per pazzo lo portò via da lì.
[…]
Il giorno era ormai giunto al termine, era calata la notte e il silenzio nella piccola cittadina di Gori, in Georgia. Erano le due di notte e nel cuore della notte, Jacob si svegliò spaventato per un sogno che aveva fatto. Vide in sogno la nonna, defunta ormai da 12 anni che gli consigliava di stare lontano da tutto questo, che qualcosa di brutto stava per succedere e che il suicidio di massa era un chiaro esempio che Lucas era tornato in vita. Pensò immediatamente alla frase e al preside in fiamma. Se la frase era corretta, l’uomo in fiamme sarebbe tornato in vita per Lucas. Nel sogno la nonna gli consegnò anche un ciondolo che raffigurava il viso di un demone e dalla parte opposta vi era una foto del fondatore della città. Jacob non sapeva cosa significasse quel sogno e cosa stesse succedendo, credeva di essere diventato pazzo, che forse quella storia lo aveva preso un po’ troppo e cercò di non pensarci più ma sapeva che tutto questo era reale, che sarebbe successo veramente qualcosa. I telegiornali non facevano altro che parlare di questa scuola, di quelle 11 persone che si erano tolte la vita e in poco tempo Gori diventò una città conosciuta da tutto il mondo solo per questi suicidi. Niente scuola per una settimana, in compenso era questo quello che avevano guadagnato e così, dato il giorno libero, Jacob invitò Elise per un picnic in campagna, così da staccare la mente da quei brutti pensieri che ormai gli tormentavano la testa. Passarono una bella giornata, ed era ormai pomeriggio quando Elise si allontanò per andare nel bagno lì vicino al bosco. Un soffio di vento aprì le pagine del libro che la ragazza stava leggendo e Jacob si avvicinò per chiudere il libro ma non appena scorse il viso rivide il ciondolo che la nonna le aveva consegnato nel sonno. Prese tutto e aspettando Elise si mise in macchina. Aprì il ciondolo e lo vide, si era proprio lui…
  
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