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Autore: ElisinaSmile    26/07/2008    2 recensioni
Eccomi con l'ennesimo fanfic, mi e' venuta in mente ascoltando American Boy u.u E mi e' venuto subito in mente il mio amato biondino... comunque per vostro interesse, questa fanfic stranamente non e' una RyouxIchigo... diciamo che e' una sorpresa! :D Quindi preparatevi per ogni tipo di sorpresa... Non si sa chi c'è dietro l'angolo hihihihihihih! America. Terra del divertimento, no? Eclatante, abbagliante... Il posto apparentemente perfetto per una storia d'amore. Prendete un biondino cinico, tre alieni scapestrati, un pasticciere che diventa uno scienziato all'occorenza, cinque ragazze dalle più diverse personalità e poi i personaggi sorpresa: ecco il cocktail giusto se volete leggere una storia romantica, simpatica e commovente allo stesso tempo!!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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~American Boy
 
 
II chapter
 
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Sono tornata amichette mie! E shi, sono tornata l'altro ieri dalla splendida Spagna... 10 giorni assolutamente fantastici, passati a ridere e a fare cazzate!!! ahahahahahahha bellissimo, mi sono divertita un mondo e per questo mi sento più ispirata che mai!
Un ringraziamento enorme alle mie recensitrici! siete gentilissime, continuate a seguirmi che ci conto!
Un bacio,
ElisinaSmile
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II chapter
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Mi sto annoiando in aereo. é una vera palla. Giuro che appena vedo Meiko la prendo per il collo per avermi totalmente costretta a venire qua a babbo in America, così, solo perchè non sapeva su che spalla piangere.
Eppure pensavo stesse alla grande. Ho ancora salvato il suo primo messaggio proveniente dall'America, e aveva scritto proprio così:
Mi sto divertendo un mondo (nonostante il lavoro)!
Qua è stupendo (anche i ragazzi).
Il "boss" rompe ogni secondo, non ho un attimo di respiro con lui,
però è un gran figo (non pensare male).
A parte la sua smania per le parentesi, credevo andasse tutto bene, a parte quel non pensare male scritto fra mistiche parentesi. E invece? NO! Insoma, sapevo della sua cotta per il "boss", come lo chiama lei, e a grandi linee tutti gli intrugli che si erano andati a formare, però... non avrei mai pensato che sarebbe arrivata al punto di chiedermi di andare là... non che mi dispiaccia, però...
Manca ancora mezz'ora. Un'interminabile mezz'ora!
Mi sa che l'unica cosa che posso fare in questo momento è una: dormire.
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Mi chiedo cosa abbia spinto Meiko ad assumere la Midorikawa. Sì, è brava è carina tutto quello che vuoi però bisogna stare attenti a non darle qualcosa in mano che se no questa finisce rovinosamente a terra.
è strano perchè Meiko ha sempre scelto bene... Però sta volta ha ceffato.
Essendo l'ufficio della Midorikawa non troppo lontano da quello di Meiko, che sta vicino al mio, vedo ogni volta una sottospecie di cabaret con protagonista quella ragazza con gli occhi color oltremare che non fa che combinare pasticci.
Come in questo istante.
Vorrei ridere ma mi trattengo, mi dispiacerebbe metterla a disagio...
Dovrei dire a Meiko di aiutarla.
Ma forse ha già troppo da fare, poverina... so di essere... pesante? nei suoi confronti, però è come se dipendessi da lei, perchè non è solo una buona impiegata (con un bel cervello) ma è anche un'ottima amica.
Ieri sera per farmi perdonare l'avevo invitata a cena da noi... ma ovviamente mio fratello ha avuto la bella idea di tirare fuori gli alcolici. Fra me, lei e mio fratello non so chi fosse più ubriaco, ma... per fortuna Keiichiro è astemio perciò Meiko è arrivata a casa sana e salva, senza che Ian ci finisse a letto o senza che facesse casini, come è già successo.
Perciò sta mattina non conterò sul suo aiuto, quando l'ho vista salire in macchina aveva un colorito da far invidia a un cadavere... e si è messa e imprecare contro mio fratello, che è un idiota, che sa che lei ama gli alcolici ma nonostante tutto l'ha indotta in tentazione. E in effetti non che avesse tutti i torti, ma d'altronde in presenza di Meiko Ian dimentica tutto quello che di buono ha in testa. Solo che lei non lo sa, perciò ha continuato a lamentarsi finchè non le ho offerto una tazza di caffè.
E si è calmata, stranamente.
Ecco, vedo la Midorikawa che fa cadere... fogli, pile di fogli, o qualcosa di simile.
Non so più che fare.
Okay, basta, vado a darle una mano se no qua mi butta giù tutto...
"Aspetta, ti aiuto io" le dico abbassandomi per raccogliere alcuni fogli, lei inizia ad agitarsi e ad arrossire, a muovere le braccia e a sistemarsi i capelli, nonostante tutto ha un suo fascino.
"No, no, no, no non... non ce n'è bisogno! Io...". E ora balbetta. è una ragazza veramente dolce.
"Sta tranquilla".
Smette di agitarsi, così le passo i fogli.
"Ehm... attenta, questa volta".
Tanto so che ricadranno.
Ci fissiamo per un istante che pare eterno. Mi specchio in quegli occhi stupendi e quasi mi sembra di avere le vertigini.
"Ryou...".
Mi volto. è Meiko. Mi guarda in maniera strana. Quanto sono rimasto immobile?
"D-dimmi...".
"Balbetti?".
"Ti sbagli".
"Ok, meglio non discutere oggi".
Anche lei è strana. Le trema la voce. E poi ha gli occhi più scuri, come se fossero velati di uno strato sottile di nebbia.
"Dimmi, che succede?".
"Devo andare a prendere mia sorella all'aereoporto... ricordi?".
"Ah, sì, certo! Vai pure".
"Grazie...".
La sua voce non era che un sussurro.
Non so perchè, ma vedere quegli occhi innocenti mi fanno sempre sentire in colpa... per nessun motivo.
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Odio la Midorikawa. Io e le mie splendide idee...
è... incredibile come la guardava! Sembrava fosse sulle nuvole! Non guarda così nemmeno le modelle che girano attorno a lui in maniera incessante... non ha mai guardato nessuna in quella maniera, mai.
E mi da fastidio. Anche troppo fastidio.
Adesso non devo fare altro che concentrarmi solo sulla strada, fare un respiro profondo e scacciare via quell'immagine di loro due che si guardano come due che hanno avuto un colpo di fulmine.
Eppure è strano da parte mia perchè non sono mai stata una persona gelosa.
Vai al diamine, Ryou Shirogane. Ti odio, ti odio, ti odio.
Ti odio così tanto da non accorgermi che sono arrivata, fai te!
Infatti eccola là, la mia Ichi che si sbraccia per farsi vedere.
è cresciuta dall'ultima volta che l'ho vista, non è più una bambina adesso è molto più... donna.
Ci mette mezz'ora a caricare la valigia nel portabagalgli, poi si siede al posto del passeggero.
"CIAO SORELLONA" mi urla abbracciandomi, sotto a questo caloroso saluto c'è un "perchè mi hai fatta venire fin qui"... la conosco troppo bene.
"Ciao, Ichi..." le dico, non urlando, non mi piace urlare.
"Che brutta faccia!".
"Vorrei vedere la tua se ti svegliassi dopo una sbronzata da paura".
"TI SEI UBRIACATA?!".
"Non è stata colpa mia".
"Guarda un po' te con chi devo stare".
"Ho più di vent'anni e mi voglio divertire".
"A parte le tue cavolate... che succede?".
"Mmh... niente, non so".
"Ma... riguarda sempre lo stesso?".
"Sì".
"E magari un'altra impiegata".
"Sì".
"Che non è bellissima ma sembra piacerle!".
Mi guarda come per dire "o cavolo, ci ho azzeccato", forse perchè mi sono fermata e mi sono messa a piangere come una scema, accorgendomene solo qualche istante dopo perchè dopo ieri sera il mio cervello elabora a scoppio ritardato.
"Me-meiko... piangi?".
Mi asciugo gli occhi e riparto. Non mi va proprio di parlare.
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Che brutto effetto vedere mia sorella piangere... Giuro che a quello lo uccido!
Credo che stiamo andando dove lavora lei, per chissà quale motivo, magari deve firmare qualcosa per uscire...
è un edificio grande ed elegante, deve essere bello lavorare lì dentro.
Mi ha detto che il suo ufficio è all'ultimo piano, vicino a quello di Ryou essendo praticamente la sua segretaria. La salita in ascensore è lunga, noiosa, pensa se uno ha fretta, deve rotolarsi giù dalle scale! Questo pensiero mi fa ridere e tutti mi guardano male, anzi, malissimo.
Amen. Non potevo fare a meno di ridere al pensiero di qualcuno che rotola per piani e piani dalle scale!
Quando arriviamo c'è tanta gente, tutti indaffarati in chissà quali progetti.
Svoltiamo a sinistra, percorriamo una specie di tubo, e arriviamo all'ufficio che, come ha detto lei, è quello di Ryou.
Bussa. Le dice di entrare. Per fortuna ho preso un po' di lezioni di inglese...
Quando entriamo lui è seduto sulla sua sedia e ci squadra, o almeno mi squadra.
"Ah, lei deve essere tua sorella..." dice, si alza e si avvicina a noi, guarda mia sorella per qualche istante, secondo me si è accorto che ha pianto, lo capisco dalla sua espressione "Piacere, Ryou".
"Ichigo".
Ora conosco il mistico Ryou.
Alzo lo sguardo e lo guardo.
è come perdersi in un pezzo di cielo.
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Hanno gli stessi occhi. Due perle di cioccolato.
Su quei capelli rossi però fanno un'altro effetto.
Già, totalmente diverso.
  
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