Indéchiffrable

Nessuno mi capisce davvero. Nessuno che mi comprenda, nessuno che mi appoggi in ciò che faccio, nessuno. O forse sono io a non  voler nessuno, perché da sola sto bene, anche se ho la guerra dentro. Sono una di quelle persone che dice: "sono forte, ce la posso fare" mente piange. Perché le scelte sono due per stare bene in questo mondo: o sei forte o diventi forte, altrimenti sei fregato. Il fatto è che dopo un po' si inizia a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, insomma, non succederà un bel niente domani, né dopodomani, ne fra un mese o fra un anno. E' sempre la solita merda con un nome diverso. Ormai sono stanca di cercare sempre il lato positivo, di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, di fingere che vada tutto strepitosamente bene. Basta. Va tutto male. Si, va tutto male! Io mi aspetto sempre il peggio, in ogni cosa, ed ogni singola volta è sempre peggio di quanto mi aspettassi. A volte penso che io avrei soltanto bisogno di qualcuno che mi dica che non sono così terribile come penso. Non c'è verso di far capire alle persone che la mia non è freddezza, la mia è paura. Paura di rimanerci secca un'altra volta. La mia è paura di fidarmi... Troppe volte delusa, troppe volte derisa, troppe volte criticata, troppe. E' inutile raccontarsi stronzate. Certe cose non si superano, certe ferite non si rimarginano, e lo so, lo so, io sono strana, ci vuole tempo sia per conoscermi che per capirmi, e nessuna ha mai avuto tempo per me. Lui, invece, c'è sempre stato, mi amava, mi coccolava, mi rendeva migliore. Con lui mi sentivo PIENA. Piena di felicità, d'amore, di gioia. Per lui ero bellissima anche in jeans e maglietta, con una coda di cavallo inguardabile e un trucco quasi inesistente. Lo guardavo come si guarda il mare a fine estate. Aveva un sorriso che faceva mancare il fiato. Poi se ne andò, come tutti, del resto. Solo che lui voleva restare con me, ma a quanto pare serviva più a Dio. Lui era tutto. Dicono che tutto passa, ma lui è costantemente incollato nel mio cuore e nella mente. Probabilmente ce l'ho nell'anima, mentre sorrideva, ignaro di tutto ciò che ci sarebbe capitato... E' incredibile come lui tra tante ha scelto proprio me. Basta che sorrideva e mandava via le nuvole, Dio quanto amavo il suo sorriso. Lui era così, scoppiava a ridere per niente, e mentre lui scoppiava a ridere io scoppiavo a vivere. La mia vita era basata su di lui, era tutto per me. Io ero come una vecchia anziana che non sapeva camminare bene, e lui il mio bastone. Ancora oggi non so come andare avanti. Lui se ne è andato così, di botto, senza avvisare, ed io non ho potuto fare altro che morire dentro. Potrebbero passare giorni, mesi, anni, ma il ricordo più bello sarebbe rimasto lui, per sempre. Lui è vita per me. Ho usato "è" perché anche se non c'è io continuo a vivere nel suo ricordo. La cosa che più mi fa star male è che ogni cosa che tocco prima o poi si distrugge, distruggendo anche me. Un'auto distruzione, insomma. E tutto ciò fa male, ti straccia il cuore, ti taglia l'anima. Vorrei solamente mandare tutti a fanculo e andare da lui, per sempre, ma devo stringere i denti e andare avanti. Tutto questo nessuno l'ha mai notato, perché fare finta che tutto vada bene è sempre stato un mio talento. La cosa più incredibile è che io mi sono INNAMORATA. Ma probabilmente non è tanto incredibile. Insomma, era impossibile non innamorarsi di lui. Con lui ogni cosa era indecifrabile.