Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Francine    11/05/2014    5 recensioni
E poi ci sono loro. Le infiltrate. Quelle che necessitano di più spazio di quello garantito da cento parole secche. Quelle che non hanno un posto dove andare, come i coralli aggrappati allo scoglio. Quelle che non hanno legami, non hanno radici, non hanno una genesi. Quelle che ho scritto quando avrei dovuto concentrarmi su qualcos’altro. Quelle che sono un tappeto di nuvole. Un’accozzaglia di cause perse, insomma. Le ho raccolte tutte qui, nella speranza che possa farvi piacere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Caleidoscopio'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#11 Figlio d'arte
Prompt: Arancione
Fandom: Saint Seiya – Serie Classica - Primo Film: "La Dea della Discordia"
Personaggi: Cygnus Hyoga / Pegasus Seiya

Tum tum tum tum tum...

C’è qualcosa di ipnotico nel modo in cui Hyoga avanza a canestro. Sembra quasi che voglia che gli occhi di tutti, e quelli di Seiya che lo sta marcando in particolare, restino incollati sulla sfera arancione che rimbalza sul campo dell’orfanotrofio.

Tum tum tum tum tum...

«Oggi niente calcio», ha detto Hyoga ai bambini, affidando l’anguria superstite alle cure di Miho.
Seiya l’ha guardato come se gli fosse spuntata una seconda testa.
«No?», gli ha chiesto.
«No. Oggi faremo qualcosa di diverso», ha detto il Cigno mostrando ai bambini quel pallone a spicchi che ha scovato da qualche parte l’ultima volta che sono passati a trovarli. Ed è sceso in cortile.

Tum tum tum tum tum...

Pegaso sorride.
Non gli sfuggono gli sguardi che Hyoga lancia ad Erii. La cerca, con la coda dell’occhio, quando lei meno se l’aspetta. Anche Andromeda se n’è accorto, ma la piccola Mimiko non lo molla un secondo. Il pensiero di concedere un canestro o due a Hyoga, per farsi bello con Erii, sfiora la mente di Seiya, ma è un attimo. Come un colpo di vento che spalanca una finestra. Hyoga non approverebbe. E poi, lui è un pessimo attore. E lo sguardo che gli sta lanciando Saori, seduta sotto il porticato, è uno di quelli che parla chiaro.
Non ci provare.
E quel che Athena dice – ordina – non si discute, giusto?
Così, Pegaso fa sul serio, sicuro di poter sfilare il pallone dalle mani del Cigno. Che ci vuole? È così grande, e così vicino, che gli basterà allungare una mano, una sola e… E mentre Seiya rimugina, gli occhi incollati al pallone, Hyoga lo scarta, salta ed infila un perfetto slam dunk.
Quando atterra - con grazia, certo. Esiste qualcosa che quest’uomo non sa fare senza che sembri che stia danzando?, si chiede Seiya, stupito e un po’ imbronciato – i bambini gli sono attorno, in un allegro capannello vociante. Hyoga sorride. Come a dirgli Credevi che fosse facile, eh?
«Ok. Dove hai imparato?»
La domanda è uscita da sé. Sarà stato Camus, ovvio. Perché lui è certissimo di non aver mai visto Hyoga con un pallone a spicchi, nei giorni prima della partenza per l’addestramento.
«Da mia madre.»
Hyoga lo dice come se l’altro gli stesse chiedendo dove sorge il sole.
«Era un’ala piccola, all’università…»
Questo è barare, dardeggiano gli occhi scuri di Seiya.
«La mamma… certo…»
Hyoga fa spallucce. «Vedi che essere un mammone, a volte, conviene?»
«Già…», dice, afferrando la mano che l’altro gli porge. «Ma voglio la rivincita», precisa, spolverandosi la terra dai jeans.
«Sicuro?»
«Sicuro», maledetto mammone. «Chi arriva per primo a dieci reti…»
«Canestri», lo corregge Hyoga, una luce comprensiva a scaldargli lo sguardo.
«Fa’ lo stesso. Chi realizza per primo dieci canestri, ha vinto.»
«E?» Perché vuoi che non ci sia una posta in palio quando scommetti con Seiya di Pegasus?
«E chiederà di uscire alla bella Erii…»
Seiya gliel’ha sussurrato. In greco, il vigliacco. Cosicché i bambini non facciano confusione. Cosicché Miho non li capisca. Cosicché la faccenda non arrivi alle orecchie di Shaina, pensa Hyoga. Che annuisce.
«Shun, ci fai da arbitro?», e Andromeda risponde di sì, la piccola Mimiko sempre sulle spalle come un koala vestito di rosa.
«Datemi il pallone e mettetevi in posizione», dice loro Shun.
La palla si alza. Seiya salta, ma Hyoga di più. Perché non gli può concedere questa vittoria. Perché Shaina gli caverebbe gli occhi. E perché, in fondo, avere una scusa per chiedere ad Erii di uscire non gli dispiace affatto…


Nota:
E buona Festa della Mamma a tutte le mamme.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Francine