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Autore: xcallianlove    12/05/2014    0 recensioni
Cosa devo dire?
I Callian si commentano da soli, questa storia si incentrerá su litigi, pericoli, amicizie...
Buona lettura, spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA LETTERA.

Due giorni dopo...

POV GILLIAN

Sono passati due giorni da quando Cal ha trovato quei maledetti documenti. Non sarebbe mai dovuto venire a sapere di questa faccenda. Avrei dovuto bruciare quelle carte subito dopo averle ricevute... Che stupida!
In questi due giorni mi ha completamente ignorato, arrivava al lavoro, si chiudeva nel suo ufficio e usciva solamente quando ne aveva bisogno. Una parola nei miei confronti non gli é uscita dalla bocca...

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Era buio pesto. La cittá era immersa nell'oscuritá assoluta. Le macchine sfrecciavano sulla strada e se guardiamo meglio, in una di quelle macchine, al volante troviamo la dottoressa Foster. 
Era appena uscita dal lavoro, era stata una giornata sfiancante e come sempre Cal non le aveva rivolto parola.
Distrutta, non solo fisicamente, ma distrutta dentro. Quello che aveva fatto era imperdonabile e lei lo sapeva.
Arrivó a casa, scese dalla macchina e si diresse alla porta. Mentre cercava le chiavi nella borsa, con lo sguardo rivolto verso il basso, vide una lettera depositata sotto la porta. Confusa, si chinó a prenderla. Entró in casa, aprí la luce e la guardó meglio. Era bianca, c'era scritto solo il destinatario. Non c'era il mittente...
Presa dalla curiositá Gillian scartó la busta e prese il bigliettino al suo interno. Si sedette sul divano e inizió a leggere.
"Gillian, cara Gillian... Forse 8 anni fa non siamo stati ben chiari o forse tu non hai voluto capire. La faccenda non doveva venir fuori. Hai fatto un grosso sbaglio.

                           -Anonimo"
Dopo aver letto la lettera, alla dottoressa tornarono in mente le immagini di 8 anni fa.

*flashback*
Era appena uscita dal Pentagono quando due uomini con il passamontagna le si piantarono davanti.
"Dottoressa Foster, giusto?" Ghignó.
"Si sono io" disse spaventata, stringendo la borsa al petto.
"Stia tranquilla, non le faremo del male.... se fará la brava" disse gelido l'altro.
"Questi sono per lei.. Sappiamo che Cal Lightman é suo paziente, se solo lui viene a sapere del contenuto di questi documenti, lei non sará piú tanto al sicuro dottoressa" disse avvicinandosi pericolosamente a lei.
"Cosa sono?" Disse cercando di non far notare la sua preoccupazione.
L'uomo ghignó "Le legga" disse per poi dargliele e andarsene con il compagno.

*fine flashback*

"Ma se sono davvero stati quei due uomini a metterle la lettera sltto la porta, come hanno fatto a sapere che Cal ha scoperto tutto?" Pensó Foster. 
Appoggió i gomiti alle ginocchia, piegó la testa e si mise le mani fra i capelli. Non aveva neanche la forza di preoccuparsi per se stessa in quel momento, era troppo stanca. Decise di andare a letto e domani avrebbe indagato piú affondo.

POV CAL

Era notte fonda ed ero steso a pancia in sú sul divano. Questa sera ho guardato quattro, cinque o forse sei, ho perso il conto, il video di mia madre. 
Dicono che la notte porta pensieri ed é vero. 
Magari il video é stato modificato, sul video di mia madre hanno riportato espressioni di depressione proprio per farmi pensare di non essere riuscito a salvarla e invece magari mia madre non era depressa e non aveva istinti suicidi. É stata solamente privata della sua vita. Ma privando lei hanno colpito anche me. 
É difficile da spiegare, ma la nostra vita non é solo nostra, la nostra vita é legata anche alle persone che ci vogliono bene e quando ci succede qualcosa di brutto, ne risentono anche quelle persone.
Qualcuno apre la porta. Ê Emily.
"Hey papá!" Esclama con un sorriso splendido.
Eccola lí. La mia bambina. Mi alzo senza dirle niente e la avvolgo in un caldo abbraccio.
Le sussurro all'orecchio "Promettimi di restare sempre cosí. Promettimi di salutarmi con il tuo sorriso di sempre, quello non devi perderlo mai. Promettimi che starai accanto a me, anche se un giorno diventeró pazzo. Promettimi di non andare via e di restare la mia piccola Emily." La strinsi forte e le diedi un bacio in fronte.
"Papá.. stai bene?" Disse piano, ancira fra le mie braccia.
"Sto bene tesoro, sto bene." Le presi il viso fra le mani e le sorrisi.
"So che per quante volte io possa chiedertelo tu mi risponderai sempre 'Sto bene' ma se solo fosse successo qualcosa, io sono qui papá, sono accanto a te" mi sorrise.
Ah, la mia piccola Emily.
Le sorrisi di rimando.
"Va a letto adesso"
"Va benr, notte" mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
Restai lí inerme. 
Restare solo mi fa paura.
Io non voglio essere solo.
Troppo silenzio che dá potere al mio cervello di realizzare nuovi pensieri.
Dubbi, paure nella mia mente, é tutto cosí complicato, é tutto cosí silenzioso.


CAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN

Ecco il secondo capitolo! Recensite e all prossima<3
  
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