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Autore: Astrea9993    12/05/2014    1 recensioni
Regulus aveva iniziato a scrutare quella ragazza con occhi diversi, con una curiosità nuova perché forse attraverso lei che con quegli occhi scuri sembrava penetrare la realtà delle cose e che era riuscita ad entrare così a fondo nel cuore di Sirius sarebbe riuscito finalmente a comprendere quel fratello che per lui era diventato ormai un estraneo, quel fratello che aveva rinnegato e che nonostante tutto non riusciva a dimenticare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Salve a tutti! Prima che leggiate questa one shot ci tenevo ad informarvi che è stata scritta in relazione alla mia long Persona Priva di Poteri Magici quindi (anche se questa storia può essere tranquillamente letta come fine a se stessa) vi consiglierei di leggere prima la long. Grazie


La prima volta che aveva visto Antonella White era stato quasi per caso, era in sala grande e lui stava scrutando come di consueto Sirius, spesso si domandava perché continuasse a ricercare suo fratello con lo sguardo, ormai era chiaro che appartenevano a due mondi differenti, avevano fatto delle scelte diverse e ne avrebbero dovuto pagare le conseguenze, eppure Regulus Black per una strana forma di masochismo non riusciva a smettere di cercare con lo sguardo la figura di Sirius.
Spesso si era ritrovato ad osservare gli amici di suo fratello per cercare di capire, Regulus voleva capire perché suo fratello avesse scelto quegli sconosciuti al posto della sua famiglia, perché preferisse quel branco di pezzenti e traditori del proprio sangue alla propria famiglia, perché si ostinasse a sfidare i suoi stessi genitori... Ma per quanto ci provasse Regulus non capiva:
Vedeva quell'arrogante di Potter atteggiarsi a padrone dell'intera Hogwarts, vedeva quello straccione di Lupin che era convinto di essere tanto intelligente e quello smidollato di Minus che si nascondeva dietro a Potter e a suo fratello bisognoso di protezione. Patetici, ecco cos'erano quei tre, eppure Sirius aveva scelto loro...
Era stato per caso quindi che una mattina aveva scorto Antonella White entrare in sala grande in compagnia di suo fratello e dei suoi amici.
Inizialmente aveva pensato che fosse una delle tante amichette di suo fratello o di Potter ma poi si era dovuto ricredere, certo, le ragazze giravano sempre attorno a quei due ma quella ragazza aveva qualcosa di diverso, i suoi modi di fare non erano per nulla civettuoli e i suoi occhi scuri e indagatori sembravano penetrarti l'anima.
Senza rendersene neppure conto Regulus aveva iniziato a cercarla con lo sguardo ed era così che si era reso conto di un altro paio di occhi grigi che sembravano seguire costantemente i movimenti di Antonella. Era stato allora che aveva scorto qualcosa di diverso negli occhi di Sirius, una dolcezza diversa dalla fedeltà assoluta che sembrava legare suo fratello a Potter, Lupin e Minus, un luccichio che Regulus credeva fosse impossibile vedere negli occhi di Sirius e che sembrava illuminargli il volto ogni volta che scorgeva Antonella...
Regulus aveva iniziato a scrutare quella ragazza con occhi diversi, con una curiosità nuova perché forse attraverso lei che con quegli occhi scuri sembrava penetrare la realtà delle cose e che era riuscita ad entrare così a fondo nel cuore di Sirius sarebbe riuscito finalmente a comprendere quel fratello che per lui era diventato ormai un estraneo, quel fratello che aveva rinnegato e che nonostante tutto non riusciva a dimenticare.
Avrebbe voluto parlarle eppure qualcosa lo bloccava, probabilmente se Sirius avesse conosciuto i suoi pensieri gli avrebbe detto semplicemente che era un codardo, che come aveva paura di ribellarsi ad Orion e Walburga temeva di essere respinto da quella ragazza che gli sembrava l'ultima possibilità datagli dalla sorte per raggiungere seppure indirettamente suo fratello, suo fratello che ormai lo ignorava totalmente. Regulus avrebbe quasi preferito scorgere disprezzo o biasimo negli occhi di Sirius ma quel menefreghismo lo uccideva, era ironico come Sirius, che disprezzava tanto i Black si comportasse alla pari dei suoi genitori e avesse deciso che ormai lui era una battaglia persa che era inutile cercare un dialogo con quel fratello che riteneva fosse ormai stato totalmente plagiato dai  suoi genitori. Suo fratello credeva che lui fosse solo un vigliacco, uno smidollato privo di personalità, invece Sirius non capiva, non capiva che ciò che lui faceva non lo faceva per codardia ma per amore nei confronti dei suoi genitori e che per ogni giorno in cui Sirius diveniva più libero la responsabilità gravava sempre di più sulle sue spalle, che più Sirius disonorava il nome dei Black più lui doveva lottare per riconquistare quell'onore di cui la sua famiglia andava tanto fiera. Lui non era un vigliacco, era Sirius ad essere solo un irresponsabile che nascondeva il proprio menefreghismo dietro la maschera della libertà.
Eppure se davvero non era un vigliacco perché aveva tanta paura di parlare con quella ragazza? La vedeva in biblioteca mentre studiava, la vedeva mentre corrugava la fronte nel tentativo di comprendere un passaggio più difficile degli altri contenuto all'interno del pesante volume di pozioni avanzate che sembrava portare sempre con se ma per quanto bramasse un contatto con quella ragazza non riusciva a raggiungerla. Sapeva che lei avrebbe potuto far svanire tutti i suoi dubbi che lei era la risposta alle sue domande eppure sembrava sfuggirgli tra le mani.
Era stato quando finalmente aveva avuto la prima vera conversazione con Antonella White che aveva capito perché fino a quel momento avesse avuto tutta quella paura di avvicinarla, perché si, quella ragazza avrebbe potuto trovare la risposta ai suoi quesiti ma per fare questo quella ragazza avrebbe abbattuto tutte le sue maschere.
Ma se all'inizio Regulus aveva avuto qualche remore ad avvicinarsi ad Antonella ogni esitazione era venuta meno quando aveva visto la reazione che provocava in Sirius vederlo parlare con lei: Sirius lo aveva minacciato, lo aveva aggredito, gli aveva detto di non azzardarsi a ferirla. Finalmente suo fratello lo vedeva, l'odio, il disprezzo, avrebbe accettato qualsiasi cosa tutto era meglio dell'indifferenza perché ora che lui e Sirius avevano deciso di imboccare strade diverse non potevano più essere fratelli ma non gli avrebbe permesso di dimenticarlo.
Antonella era tutto ciò che aveva, era tutto ciò che lo univa a Sirius eppure nonostante questo ancora non riusciva a capire, non capiva perché Sirius non avesse scelto lui, perché avesse rinunciato alla sua famiglia per degli sconosciuti.
Lo aveva capito solo alla fine, quando ormai era troppo tardi:

"Sirius ha semplicemente scelto di ribellarsi alla sua stessa famiglia per poter fare ciò che ritene giusto, non pensa alle conseguenze, non cerca di mettersi in mostra. fa ciò che fa semplicemente perché crede che sia la cosa giusta da fare. Il coraggio sta sempre nel fare ciò che è giusto, coincide con la giustizia. Esso nasce dal desiderio di fare quel che va fatto, di costruire una società giusta ed essere un buon essere umano."

Quindi era in nome della giustizia? Era in nome di un ideale che Sirius aveva deciso di opporsi ai principi che i suoi genitori avevano sempre cercato di trasmettere loro e aveva inevitabilmente finito per allontanarsi dalla propria famiglia.
Solo adesso Regulus si rendeva conto di quanto fosse stato ceco, di come lui alla pari di Orion e Walburga avesse allontanato il fratello in nome dell'orgoglio e dell'onore perché ai loro occhi Sirius era parso solo come una macchia che disonorava ed oscurava il buon nome dei Black. Non era stato Sirius ad andarsene, erano stati loro ad allontanarlo preferendo l'orgoglio all'affetto di un fratello e di un figlio.
Ora Regulus capiva, capiva perché Sirius avesse trovato una famiglia in quegli amici che lui tanto disprezzava, tutto questo era accaduto semplicemente perché Potter, Lupin e Minus accettavano suo fratello per quello che era non cercavano di trasformare Sirius in ciò che non era. Era stato lui ad allontanare Sirius, a lasciare che gli scivolasse  via come la sabbia scivola tra le dita, e tutto in nome di quel ceco orgoglio che non aveva fatto altro che consumarlo, distruggerlo ed annientarlo. Ma ormai lui aveva deciso, il cammino era stato tracciato. Ormai era troppo tardi per tornare indietro e lui avrebbe fatto tutto ciò che era necessario per il bene della propria famiglia, per quei genitori che sembravano dare più importanza all'onore che ai propri figli e che nonostante tutto lui continuava ad amare.
Per lui e Sirius era ormai troppo tardi.
Aveva finalmente trovato le risposte che cercava, ma capire a che cosa gli era servito?
Probabilmente gli era servito soro a fare ciò che andava fatto, a trovare il coraggio per lasciarsi definitivamente Sirius Black alle spalle.













Angolo dell'autrice
Per prima cosa ringrazio tutti coloro che hanno letto questa one shot e che sono giunti fino a qui.
Volevo poi specificare che ho scritto questa breve storia spinta dalla necessità che avvertivo di spiegare le ragioni per cui, nella mia long, nasca un' amicizia (se così può essere definita) tra Nelly e Regulus nonostante lui, anche se dal mio punto di vista più per compiacere i genitori che altro, abbia ideali alquanto razzisti. Sentivo poi il bisogno di sottolineare il fatto che tra i due non vi sia alcun coinvolgimento amoroso.
Ci tengo in fine a specificare che le parole di Nelly scritte in corsivo sono una citazione tratta dal libro di Daisaku Ikeda Personalità e Carattere.
Spero che questa breve storia vi sia piaciuta. Grazie
Astrea
  
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