"Juvia
togliti il
vestito" disse Gray chiudendo con un piede la porta della stanza
d’albergo
e sfilandosi la camicia
La maga
della pioggia
annuì arrossendo violentemente
"è
tutto bagnato e
stai tremando" constató il mago mentre le posava una mano
sulla fronte,
preoccupato per l’insano rossore delle sue guance
"Stavolta
vai tu per
prima a fare la doccia, usa pure tutta l'acqua calda, tanto io la
faccio
fredda!" disse Gray spingendo Juvia nel bagno e chiudendole la porta
alle
spalle.
Juvia
tiró un sospiro,
per un attimo aveva pensato che Gray le stesse dicendo…. la
sua testa
ricominció a fumare, a chi serviva una doccia calda se
l'acqua di cui era fatto
il suo corpo stava bollendo?
Gray
attese il suo turno
in accappatoio, i vestiti erano fradici ma non gli sembrava il caso di
girare
nudo per la stanza ora che lui e Juvia... beh insomma.. non era il
caso.
Juvia
tiró fuori un
braccio dalla porta del bagno "Gray sama?" lo chiamó con la
voce
imbarazzata
"mm?"
rispose
lui voltandosi
"Gray
sama, ermh.. Juvia
è entrata in bagno senza cambio e i
vestiti sono bagnati quindi Juvia non ha niente da mettere potresti..
ehm..
passarmi una maglia? è nella mia valigia"
Lo aveva detto tutto d'un
fiato quindi Gray
ci mise qualche secondo per capire che Juvia era dietro
quella porta
semiaperta, nuda.
Decenni
di allenamenti
sull'autocontrollo furono appena sufficienti per trattenerlo dallo
sbirciare.
Riuscì a pronunciare solo uno scomposto "oh oh ok" con il
viso in
fiamme prima di dirigersi verso la valigia di Juvia
"Juvia?"
domandó sollevando una maglia che gli sembrava abbastanza
grande per coprire il
più possibile, era meglio abbondare!!
" Questa
maglia
somiglia ad una delle mie.."
Gray
sentì Juvia
deglutire prima di rispondere:
"ehm si Gray sama
è tua" ammise la
maga, scoperta "Juvia porta sempre qualche tua maglia in valigia
nell'evenienza che tu le perda tutte e rimanga senza"
"oh"
rispose
Gray
Il mago
di ghiaccio non
riusciva a smettere di stupirsi ogni volta che Juvia mostrava di notare
ogni
sua esigenza, lei era sempre lì per lui e il bambino
nascosto in fondo alla sua
anima, che si sera sempre sentito solo e abbandonato, ora non faceva
altro che
sorridere.
Forse a volte era davvero
pazza e avrebbe
potuto trovarla strana ma era solo… Juvia e forse il pazzo
era lui ma lo
trovava adorabile… In fondo era questo che la maga della
pioggia aveva sempre
fatto per lui, gli dava calore in modi spontanei, improbabili e strambi.
"…e Juvia, per
caso, centri niente tu con
la loro riapparizione in gilda qualche giorno dopo che le lascio in
giro?"
disse con il tono serio mentre cercava di trattenere un sorrisetto.
Juvia era
stata scoperta
tanto valeva ammettere tutto "Si Gray sama, Juvia raccoglie tutte le
maglie che trova, le porta a casa, le lava (non prima di averci
dormito, ma
questo era meglio non dirlo) e
poi le
riporta in gilda"
"Mi ero
sempre
chiesto perchè profumassero tanto quando le ritrovavo,
suppongo di aver svelato
il mistero" disse Gray passando a Juvia la maglia nera che aveva preso
in
valigia
"ehm…
Gray sama
potresti dare a Juvia anche un paio di...ehm.. slip?"
Gray
riaprì la valigia di
Juvia fumando dalle orecchie e si coprì gli occhi mentre con
le mani tastava il
contenuto, quando trovó un pezzo di stoffa che sembrava
sufficientemente
piccolo lo sollevó e senza guardare lo passó al
braccio di Juvia che faceva
capolino dalla porta del bagno.
"Grazie"
disse
la maga prima di uscire.
Gray
aprì le dita della
mano che aveva sugli occhi guardandoci attraverso: Juvia aveva i
capelli
sciolti e bagnati, la maglia, la sua maglia, era troppo larga e le era
scivolata lasciando una spalla scoperta, era lunga ma
non abbastanza visto che la punta del marchio
di Fairy tail sulla coscia faceva capolino per richiamare la sua
attenzione… ed
effettivamente aveva tutta la sua attenzione! Vestita così,
con una sua
maglia addosso
Juvia era… dannatamente
sexy.
“Wo”
esclamò prima di
coprirsi la bocca con le mani
Gray
chiuse gli occhi per
riprendere fiato. Imbarazzante era l’altro aggettivo che
associava sempre al
viso della maga della pioggia, ogni volta lei riusciva sempre a farlo
sentire
così…nervoso, impotente rispetto al sangue che
iniziava a pulsargli veloce
nelle vene, alle sue reazioni scomposte, ai suoi pensieri ingarbugliati
e addio
al suo comportamento da ragazzo tutto d’un pezzo…
si trasformava in un pezzo di
imbecille, davanti a tutti, era imbarazzante. Anche adesso con gli
occhi chiusi
e fermo come uno stoccafisso doveva sembrare un idiota.
Dì qualcosa imbecille!! – si ordinò
“Non
ti sta male”
cincischiò
Non ti sta male? Oh che cosa patetica da
dire. Bravo
Gray imbecille.- si schiaffeggiò mentalmente
aprendo finalmente gli
occhi
Ma quando
riacquisì la
messa a fuoco, lei era più vicina e lo guardava con lo
sguardo innocente che
gli faceva bollire il sangue. Ma che aveva quella ragazza ? e sembrava
non
facesse davvero niente di proposito per farlo reagire cosí
"Gray
sama è
arrabbiato con Juvia?"
"Co..
cosa?"
chiese lui. Di tutte le sensazioni che provava in quel momento la
rabbia non
era proprio contemplata "P..perchè dovrei?"
"Perché
Juvia prende
le maglie di Gray sama, forse a Gray non sta bene questo lato un po'
pazzo di
Juvia e non vuole più stare con Juvia" disse lei abbassando
gli occhi e
iniziando a tremolare.
Gray
aveva capito ora e
le mise due dita sotto il mento per sollevarle la testa "Non
saprei.." rispose sghignazzando " A Juvia sta bene essere la ragazza
di un tizio che si spoglia pubblicamente e senza controllo?"
Alle
parole "essere
la ragazza" Juvia squittì rumorosamente e si
lanció tra le braccia di Gray
saltandogli al collo.
Gray la
afferró
trattenendola con una mano dietro il collo. Finalmente sembrava aver
detto la
cosa giusta e gli era uscita bene. La reazione di Juvia gli
sembrò una
ricompensa accettabile.
Bravo Gray- si autocomplimentò
Un batter
d'occhio e la
maga della pioggia si ritrovó le mani del suo principe di
ghiaccio che le reggevano
il viso come se fosse la cosa più
preziosa del mondo, lui si chinó e il suo respiro caldo che le sfiorava il collo
le fece venire un
brivido, pochi attimi ancora e Gray
catturó le sua labbra
con le
proprie, il modo in cui lei lo guardava, fece cadere ogni suo
controllo, lo
stomaco di Juvia sussultó quando lui fece scorrere, piano,
la lingua sul suo
labbro inferiore, una piacevole
coercizione per ottenere l'ingresso alla sua bocca. Juvia annaspó, era
troppo bello, ancora non ci
credeva e forse non ci si sarebbe mai abituata,
questo fu l'ultimo pensiero
coerente prima di lasciarsi trasportare. Gray le
circondó la vita e la
sollevó dal
pavimento senza interrompere
il bacio ma anzi rendendo più profondo il loro contatto
mentre con le mani
percorreva su e giù, a ritmo lento, la lunghezza della sua
schiena, stringendo
la presa. Juvia gli accarezzava il viso e
senza accorgersene
era passata a stringere e tirare il bordo dell' accappatoio che lui
portava
ancora addosso. Pochi secondi ancora e la maga era con la schiena
contro il
materasso morbido e le mani infilate tra i capelli di Gray che sopra di lei si reggeva
sugli avambracci e
intanto aveva smesso di baciarla sulle labbra solo per darle dei
piccoli morsi
sul lobo dell'orecchio e scendere accarezzando il profilo del suo viso
fino al
collo.
Juvia non si era mai sentita
così, non aveva
mai provato niente di simile a quello che ora sentiva crescere dentro
di sè e
la portava a sistemarsi sotto Gray e le faceva stringere le dita
intorno ai
suoi capelli e tirarli. A quel gesto Gray lasció andare un
gemito misto al suo
nome "Juvia" e lei senti il sangue bollire al richiamo, la maga
tirandolo per la collana di argento che aveva
al collo lo
riavvicinó alle sue
labbra, lui raggiunse il lembo
inferiore
della maglia e fece scorrere le dita fredde sulla sua schiena a
contatto con la
sua pelle. Dopo un tempo che sembrava sospeso nell'infinito si
staccarono per
riprendere fiato e
quando lui si chinó
con un nuovo slancio
e le bació il punto
del collo che pulsava all'impazzata, anche dalle labbra
della maga venne fuori un suono di
apprezzamento e senza averne il controllo Juvia fece scorrere la mano
sul torace
definito di Gray e sollevó i fianchi, ruotandoli e
attorcigliando una gamba
intorno al suo
bacino per prendere più
contatto, non sapeva cosa stesse facendo sapeva solo che lo voleva
più vicino,
sempre più vicino.
Con quel
gesto peró il
mago sgranò gli occhi e si allontanó, mettendosi
a sedere con il respiro
affannato.
Mille
scenari si aprirono
nella mente di Juvia indecisa se restare immobile, sciogliersi in una
pozza
d’acqua o chiedere a Lucy di prestarle Virgo per scavare una
buca sotto i suoi
piedi e sparire nel terreno.
Dannazione,
l’effetto che
Gray le faceva anche solo se lo guardava da lontano era quello di farla
evaporare per la temperatura che raggiungeva il suo corpo di acqua, ora
che era
così vicino aveva decisamente perso il controllo, aveva
esagerato come al
solito e proprio ora che finalmente le cose stavano andando bene, forse
Gray si
sarebbe rimangiato tutto.. Forse .. Forse… aaaah.
La mente
di Juvia era un
groviglio indistinto di pensieri orribili.
Gray si
ricompose e
sussultò quando si girò e vide l’aura
nera di imbarazzo che emanava il corpo
della maga della pioggia. Avrebbe voluto ridere ma forse non era il
momento
adatto…
Doveva
essere nervosa
almeno quanto lui e stranamente questo lo mise a suo agio. Era strano,
per la
prima volta nella sua vita aveva ammesso e dimostrato di tenere a
qualcuno.
Aveva una ragazza. Juvia era la sua ragazza.
Fino a due minuti prima pensava che sarebbe morto di
imbarazzo perche
Juvia stava per avvicinarsi tanto da accorgersi della
“reazione” che aveva scatenato
nel suo corpo e invece ora che la guardava si sentiva completamente a
suo agio.
Come se fosse finalmente la cosa giusta da fare stare lì con
lei. L’aveva fatta
avvicinare fino a questo punto senza accorgersene? Mentre lui credeva
di
respingerla lei non faceva altro che farsi posto dentro di lui fino a
diventare
l’unica presenza che lo faceva sentire nel posto giusto e in
pace?
Gray
posó la fronte sulla
sua e le diede un bacio sulle labbra "Sarà meglio che vada a
farla
ghiacciata la doccia" le disse lasciandola lì con il respiro
spezzato
mentre lui ridacchiava.
Quando
tornó in camera
Juvia si era nascosta, mettendo anche la testa sotto il lenzuolo. Gray
si
avvicinó all'altro lato del letto e sollevó le
coperte infilandocisi e
sbirciando con la coda dell’occhio la reazione della maga.
Juvia portó le
mani sulla faccia sempre
intenzionata a nascondersi ma il mago di ghiaccio le passó
un braccio sotto le
spalle facendola girare su un fianco e le tolse le mani dal viso
posandole sul
suo torace poi le spostó, con le dita, i capelli che le
erano caduti sugli
occhi e si sollevó appena per darle un bacio sulle labbra e
ritornare giù
stringendola.
"Allora
Juvia"
disse con naturalezza "sotto la doccia pensavo che ci sono ancora un
milione di cose che voglio sapere di te!"
"Davvero
Gray
sama?" rispose lei rassicurata e felice per l'interesse che stava
mostrando
"Già..
per esempio
cosa ti piace di più?"
Juvia
stava per
rispondere Gray ma lui la interruppe " eh non vale rispondere Gray
sama" disse ridacchiando
La maga
ci pensó "Mmm
allora a Juvia piace il profumo di mare nell'aria e il rumore delle
onde e le
farfalle e i fiori e tutto ciò che riguarda il sole e la
primavera visto che è
tutto nuovo per Juvia"
Gray
sorrise "bene,
quella delle farfalle la sapevo" ammise arrossendo "Il colore
preferito? No, aspetta, questa la so, l'azzurro!"
Juvia
scosse la testa
"Al primo posto c'è il grigio"
"Ah mi
hai
fregato" disse cogliendo il riferimento al suo nome
“Anche
Juvia vuole sapere
qualcosa di Gray sama” disse la maga alzando il viso per
guardarlo dritto negli
occhi
“Beh
vediamo” rispose il
mago fissando il soffitto “Prima che arrivassi tu, fumavo e
mi ero anche messo
un orecchino al lobo sinistro”
Juvia si
sollevò sui
gomiti e iniziò a tirargli l’orecchio per
constatare con i propri occhi mentre
Gray ridacchiava e cercava di sfuggirle allungando il collo e con le
mani sui
suoi fianchi la stringeva per tenerla ferma e stretta.
“Quindi
anche Gray sama
ha attraversato la sua fase ribelle” esclamò la
maga prendendolo in giro
“Già”
ammise il mago
facendo roteare gli occhi all’indietro
“Chissà che avresti pensato se mi avessi
conosciuto allora? Magari non ti sarei piaciuto tanto”
La maga
della pioggia incrociò
le braccia sul petto di Gray assumendo una finta aria pensierosa poi
esclamò “Nah,
Gray sama resta Gray sama e non c’è modo per cui a
Juvia possa non piacere,
Juvia non cambierebbe una virgola di quello che è stato e di
come è adesso”
Il mago
di ghiaccio
ripensò a se stesso e guardandosi indietro sapeva di essere
lentamente cambiato
invece, Natsu aveva ragione, era passato dalle sigarette ad indossare
una
maglia con una farfalla al centro, era più allegro, meno
solitario, più
attaccato alla vita ed era ovvio che la ragazza che gli stava accanto
ora,
aveva un grande ruolo nel suo disgelo. Lui voleva essere proprio come
lei lo
vedeva, voleva meritarla, lei diceva che non avrebbe cambiato niente di
lui e
invece era cambiato tutto.
Gray
sorrise sentendo
crescere un piacevole calore nel petto mentre Juvia giocherellava con
la sua
collana e le posò un bacio delicato sui capelli, poi riprese
con le sue domande
e andó avanti per tutto il tempo, voleva conoscere ogni cosa
che la
riguardasse.
Juvia non poteva credere a
come si stesse
bene, finalmente dopo tanti anni aveva trovato la sua casa tra le sue
braccia e
questo fu l'ultimo pensiero che fece prima di addormentarsi.
Gray
segnó memtalmemte
ogni risposta aggiungendola alla lista “Cose che ho notato di
Juvia”
come il fatto che bevesse
sempre the a
colazione e che probabilmente lo avrebbe bevuto ad ogni ora, che non
sapesse
mangiare cose appiccicose senza sbrodolarsi, che arricciasse il naso
quando
qualcosa la annoiava o stringesse le mani tra loro quando stava per
dire
qualcosa di cui vergognava, che il suo gusto preferito era la menta per
il
gelato ed il fondente per il cioccolato, che non avesse mai caldo, il
modo in
cui curvava le labbra quando era concentrata e il modo in cui sorrideva
quando
arrossiva.
Lui
notava tutto e
ricordava tutto ma voleva sapere di più!
Gray si
schiaffeggió
mentalmente...se voleva continuare ad impersonare, almeno ogni tanto, lo stronzo con il cuore di
ghiaccio... stava
facendo davvero un pessimo lavoro.
Ciao a tutti ragazzi!!! Come va?? State seguendo manga e anime?? devo dire che alcune aggiunte gruviose nell'anime mi hanno lasciata sorpresa e soddisfatta :D voi che ne dite?? Cooomunque... Eccomi qui dopo tanto tempo, troppo (potete anche tirarmi pomodori) ed eccoci con Gray e Juvia che tornano in camera dopo il loro primo appuntamento e primo bacio... Allora cosa vi sareste aspettati? Volevate di più? hihihihi Hanno esagerato??? Come ve lo sareste immaginato? Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti e le vostre recensioni e non siate arrabbiati con me se ci metto tanto a pubblicare T.T Un abbraccio a tutti!! p.s. questa storia della maglia con la farfalla.. ma lo avete notato anche voi che Gray ne indossa una durante i festeggiamenti della Gara?? Io l'ho trovato un particolare carinissimo perchè insomma Gray-- Farfalla--- è ovviamente un riferimento a Juvia KYYYYAAA