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Autore: Forviata    12/05/2014    16 recensioni
"Dovevate solo assistere ad un concerto come siete finite in questo disastro?!"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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LA SALA PROVE VENTIQUATTRO
PARTE TERZA
CAPITOLO VENTESIMO
AN ABSURD SUCCESSION OF EVENTS

 






Gahye era stanchissima, finalmente rientrava dal lavoro, dopo il debutto la mole di fatica era notevolmente aumentata e nonostante tutto doveva comunque sorridere.
Aprii la porta della nuova casa e lanciò il suo cappotto in un punto indefinito dell’ingresso.
Andò a stendersi sul divano.
Iniziò a rilassarsi fin quando non sentì delle urla provenire dal seminterrato.
Dovete sapere che Gahye era una che viaggiava molto con il cervello, insomma non dovete stupirvi se il suo primo pensiero fosse stato “Madonna, cosa succede, perché qualcuno sta gridando aiuto.
Calmiamoci, cosa può essere?
...
Mok ha sicuramente rapito la tipa Girls day che ha detto che Kyungsoo è il suo tipo ideale e la sta torturando.”
Decise che sarei stata un’avversaria temibile e che quindi era necessario affrontarmi con un’arma.
Prese un mestolo di legno dalla cucina e si mise una padella in testa, poi con molta cautela scese giù in cantina cercando di non fare rumore.
Ritrovatasi davanti all’entrata, spalancò la porta ed urlò a pieni polmoni.
-MOK NON SI TORTURANO LE PERSONE SOLO PERCHE’ HANNO IL TUO STESSO ULTIMATE-
Mi lanciò il mestolo in faccia.
Rimasi lì a fissarla con dei pancake affogati nello scotch in bocca ed il mio prosciutto distrutto dai pugni a fianco a me, con un’aria innocente.
-Ma veramente il mio ultimate è PSY.-
Fu allora che Gahye si rese conto della situazione in cui ero.
Ricorderete di sicuro i miei tre modi principali per combattere il nervosismo.
-Massacrare di botte un prosciutto gigante.
-Mangiare urlando come una scrofa per lamentarmi della società.
-Bere fino a vomitare sulla roba che sto picchiando.
Soltanto in momenti di totale disperazione, quando uno solo di questi non mi bastava a combattere l’ansia, sfruttavo una combo di tutti e tre i metodi trasformandomi in un’ubriaca violenta rigonfia di cibo e odio politico.
E quello fu uno di quei momenti.
-Mio Dio Mok! Che ti succede?-
Per spiegare il motivo per cui mi sono ritrovata in un tale disastro bisogna tornare al giorno prima.
Io e Kyungsoo ci eravamo ritrovati da soli in una delle sale prove, era il nostro primo mesiversario, eravamo in uno degli angoli l’uno sull’altra e stavamo limonando con tanta foga che la cosa stava davvero iniziando a farsi bollente.
Ad un certo punto lui si staccò dalle mie labbra e mi fissò con gli occhi spalancati ed uno sguardo serio.
-Mok…-
Mi limitai ad annuire, morivo dalla voglia di farmelo e potete capirmi tutti quanti visto che sono già venti dannati capitoli che attendo.
-...Sei sicura?-
“SI’ DANNAZIONE KYUNGSOO LASCIATI CAVALCARE CHE DIAMINE”
Se non l’avessi baciato di scatto di sicuro quelle parole sarebbero uscite dalla mia bocca ed era meglio di no, avevo usato lo stesso metodo per non dire cose inappropriate il giorno del nostro primo bacio.
Lui iniziò ad allungare le mani, ma poi, quando infilò le dita sotto la maglietta.
Signore e signori, è finalmente giunto il momento più atteso di tutta questa storia.
Sto per parlarvi del porno di mio cugino.
“MA COSA STAI DICENDO MOK FINALMENTE STAI PER BOMBARTI KYUNGSOO E SOLO ORA PENSI ALLA STORIA DI TUO CUGINO?!”
Ebbene sì.
Quando avevo sette anni i miei genitori mi portarono a trovare i miei zii  che vivevano nella periferia di Seoul, loro avevano un figlio di otto anni più grande di me, quello era mio cugino Minhyuk ed io gli sono sempre stata molto affezionata.
Così quando raggiungemmo la loro abitazione mi fiondai nella sua camera senza neanche dare il tempo alla mia famiglia di salutare.
La porta era chiusa a chiave, così la sfondai… Lasciatemi stare, da piccola ero davvero una peste.
Beh, una volta nella sua camera trovai mio cugino con i pantaloni calati di fronte alla sua scrivania che guardava un porno.
Solo che questo era particolare perché aveva anche un sottofondo musicale, che altro non era che la canzone di Katy Perry chiamata “Peacock”.
Da quel momento in poi, per tutto il resto della mia vita, ogni volta che mi ritrovavo in una situazione sconcia, nella mia testa risuonava quella precisa canzone, a ripetizione, senza tregua ed io iniziavo a ridere istericamente come un’idiota rovinando tutti i più bei momenti.
E questo succedeva anche con lui.
Lo so, lo so, non corrisponde alle aspettative che avevate, ma la verità è che non vedevo l’ora di raccontarvela per parlare di come mi sono fatta Kyungsoo.
Lui conosceva quella storia ed ogni volta che per colpa mia non riuscivamo a concludere nulla mi perdonava senza farmi pesare la cosa.
Ma io mi sentivo in colpa da morire e per quella stronzata stavo rischiando di perdere il ragazzo migliore che avessi mai conosciuto.
Anche quella volta lui fu tranquillo e rise con me, ma dopo un paio d’ore dall’accaduto mi chiese di vederci il giorno dopo per “parlare”.
“Mi vuole lasciare.”
“Madonna no ti prego io lo amo, non è colpa mia se sono piena di traumi infantili!”
“Se mi faccio arrestare prima di domani non dovrò soffrire questo supplizio.”
Passai tutto il tempo restante alla S.M. nello stesso modo in cui si vive all'inferno.
Tutti intorno a me copulavano come se non ci fosse altro da fare nella vita ed io non ne ero in grado per un motivo tanto demente da far quasi ridere.
Vidi chiunque bombarmi davanti quel giorno.
Beccai Gahye e Luhan nell’ufficio di Sooman, Solji e Jongin nel bagno e Chanyeol e Hyerin in mezzo al corridoio delle sale prove.
Non c’è più religione ragazzi.
Trovai persino Baekhyun che chiedeva di uscire a Sunhee praticamente in ginocchio.
E non finì qui.
Beccai, nella sala prove 24, Tao che cavalcava Kris urlando un “HIIIIIIHAAAAAAA” in modo fin troppo gay con un sottofondo country.
Lo so ragazzi, inspiegabile, siamo tutti sorpresi da questo.
Insomma, chi se lo sarebbe mai aspettato di vedere Tao attivo?
Ad ogni modo tornai a casa e mi segregai in cantina abbandonandomi a tutti i miei vizi, l’alcol, il cibo, la violenza ed i prosciutti.
Dopo aver raccontato la storia a Gahye, lei, colpita dal suo irrefrenabile spirito da crocerossina mi consolò per un po’.
-E adesso che faccio sorella?-
-Non puoi fare altro che affrontare Kyungsoo, ma non penso che voglia lasciarti, dopotutto quel tizio vive in una realtà completamente distorta in cui tu sei perfetta Mok, non avrebbe senso mollarti ora.-
-Forse hai ragione… Pensa che il giorno del primo bacio ebbi per tutto il tempo una risata isterica sulle labbra tipo quella di Chanyeol e lui lo considerò un sorriso dolcissimo.-


-Vedrai che andrà tutto bene.-
Mi tranquillizzai un po’, Gahye aveva questo dono di calmare la gente, ma passai ugualmente la notte insonne rigirandomi e rigirandomi nel letto.
Il giorno seguente io e lui ci incontrammo nei corridoi, mi prese per le braccia e mi trascinò nella sala prove 24.
Abbassò le luci e mi fece sedere di fronte allo specchio.
-Kyungsoo ma cosa ci facciamo…-
Lui mise un disco in una delle radio nella stanza ed iniziò a cantare.
Era l’answer di sorry sorry dei suju.
In assoluto una delle mie canzoni preferite.
Rimasi a fissarlo rapita dalla sua voce così limpida che risuonava nelle mie orecchie.
Ad un certo punto smisi completamente di ragionare, Kyungsoo non aveva mai cantato per me, nonostante fosse sicuramente la cosa più bella che potesse donarmi.
Mi alzai lentamente ed andai verso di lui.
-Sta zitto, ti prego…-
Lo presi per il colletto costringendolo a far incontrare le nostre bocche.
Venimmo travolti dal fuoco, dalla passione, e sinceramente io ero arrapata come poche volte in vita mia.
La musica che risuonava coprì completamente i miei pensieri impedendomi di ascoltare la mia mente.
Ebbene sì ragazzi, scopammo, ed anche alla grande.
Posso assicurarvi che per quanto Kyungsoo sia minuto non è messo proprio niente male.
Beh amici miei, è stato in questo modo che ho perso la mia verginità, certo c’è voluto parecchio ma ne è decisamente valsa la pena.
Peccato che sia morta poco dopo schiacciata da un autobus.
Va bene, va bene! Sto scherzando, però ammettetelo che sarebbe stato un finale veramente pazzesco.
Ad ogni modo, questa è la mia storia, il continuo susseguirsi di eventi assurdi che mi ha spinto a volervi raccontare la mia vita.
Certo, spesso parlando di questa roba mi sono state fatte domande come 
"Dovevate solo assistere ad un concerto come siete finite in questo disastro?!”
Ma devo ammettere di essere davvero felice di aver riempito di botte quella matta quel giorno, mi sono divertita un bel po’.
Dieci anni dopo Chanyeol e Hyerin se la spassano in giro per il mondo, Baekhyun ogni tanto fa ancora da baby sitter a sua moglie, Gahye e Luhan sono strapieni di figli con cui hanno creato una squadra di calcio, Solji e Jongin scopano ancora ovunque ci sia una superficie piana e mio padre crede che Kyungsoo abbia partorito nostra figlia Kyung.
Ah e Tao e Kris, beh hanno capito quali ruoli attribuire alla coppia, a Tao piace più ricevere che donare.
Ma questa è un’altra storia.

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Salve! Sono Kim Jongin, forse vi ricorderete di me per essere stato il primo a fare sesso ed a prendercele da mamma grizzly durante il corso di questa storia…
Ci siamo divertiti tanto sta sera, ma dobbiamo sempre ricordarci che la cosa più importante, l’unica che potrà portarci la pace eterna è la felicità che comporta il donare, come dovremmo tutti noi
imparare da Kris.

Datela di più ragazze, e rendete felici i vostri mariti.
HAI SENTITO SOLJI?! ME NE FOTTO DEL MAL DI TESTA.




Ebbene amici miei, la fine è giunta.
Beh “peacock” è questa qui https://www.youtube.com/watch?v=OoBC2cSH7U4 
L’answer di sorry sorry dei suju invece è quest’altra https://www.youtube.com/watch?v=a507jISnumU
Ammetto di aver pubblicato il più tardi possibile questo capitolo perché io stessa non volevo che finisse, ma gli eventi sono finiti, e beh
Va bene così.
Grazie per aver seguito la mia storia ragazzi, spero possiate ricordarla per tanto tempo \(*^*)/

  
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