Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Arvati77    12/05/2014    4 recensioni
Capitan Harlock è un immortale pirata spaziale che da oltre un secolo con la sua corazzata, l'Arcadia, contrasta lo strapotere del governo intergalattico, la Gaia Sanction. Un giorno però sulla nave viene reclutato un ragazzo, Yama, che Harlock decide di affidare alla più giovane a bordo, Kira... e da qui in poi le cose evolveranno in maniera inaspettata. Molti segreti verranno rivelati, altri si trascineranno nel tempo, e le vicende di Harlock e compagni finiranno per intersecarsi con quelle del pianeta di Arreta e della sua imperatrice, Noa, dilungandosi per venticinque anni circa, fino a giungere ad un epilogo in cui tanti misteri ed apparenti certezze assumeranno i loro reali connotati e quanto accaduto in passato apparirà sotto una nuova inedita luce, Gaia Sanction compresa.
Questa fanfiction trae origine dal film diretto da Shinji Aramaki e scritto da Harutoshi Fukui, a sua volta basato sui personaggi creati da Leiji Matsumoto (nella prima parte infatti ci sono citazioni precise e puntuali tratte dalla pellicola). Il tutto corredato da una serie di curate illustrazioni.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Miime, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yama
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Parte di questi personaggi non ci appartengono ma sono di proprietà di Shinji Aramaki, Harutoshi Fukui, e Leiji Matsumoto. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

UN SIMBOLO DI LIBERTA' E SPERANZA

Anno 2977. Gli esseri umani sono all'incirca cinquecento miliardi, disseminati in svariate colonie nell'universo, privi ormai di una patria perché la Terra già da tempo ha esaurito le sue risorse. Il tasso di natalità tuttavia sta calando drasticamente. C'è chi dice che la razza umana presto si estinguerà... Ma nonostante ciò il ritorno al pianeta di origine è impossibile. Dopo la conclusione della guerra di Come Home, scoppiata un secolo or sono a seguito di un movimento che auspicava il ritorno al pianeta madre, la Gaia Sanction, supremo organo di governo interplanetario, dichiarò la Terra un dominio inviolabile, rendendola per sempre inaccessibile a tutti e tramutandola in un simbolo a cui guardare con rispetto e ammirazione da lontano. La Gaia Sanction però ha da sempre un nemico, il ricercato numero uno, Codice S-00999, un pirata immortale che con la sua corazzata viaggia per l'universo contrastando lo strapotere della federazione in difesa della libertà che il genere umano sembra aver dimenticato...
Su una delle tante colonie disseminate nell'universo, all'interno di una modesta locanda d'improvviso un terremoto fa tremare ogni cosa. Poi, un boato, mentre nel cielo una nera nube disegna una scia oscura e minacciosa. No, non è un terremoto... è una corazzata... è l'Arcadia.
Spinti dal desiderio di essere arruolati, quattro individui salgono sulla nave pirata. Tra costoro, un ragazzo, di vent'anni o poco più: Yama. Un manipolo di soldati con divise corazzate si schiera davanti a loro. Che ci siano davvero degli esseri umani dietro quelle minacciose armature? La domanda di rito è:
"Cosa vi spinge a salire su questa nave?".
Uno alla volta i primi tre uomini vengono scartati, gettati nel vuoto: le loro risposte evidentemente non sono risultate abbastanza convincenti. Quando è il turno di Yama di parlare, il giovane ha un attimo di esitazione, distratto dalla figura che dall'alto domina e controlla la situazione. Harlock se ne sta immobile e scruta la scena impassibile, con il nero mantello che si muove come una bandiera al vento ed il fedele Tori (strano volatile dal nero piumaggio ed il lungo collo) sulla spalla. E' un'immagine imponente ed inquietante: i capelli scuri, la benda sull'occhio destro, la cicatrice che marca il viso dai forti chiaroscuri... Ecco il pirata centenario, il nemico numero uno della Gaia Sanction.
L'incertezza di Yama rischia di costargli un bel salto nel vuoto, ma dalle sue labbra d'istinto esce una parola: "Libertà!", e tanto gli basta per essere salvato. A caricarlo sulla nave, con un gesto rapido e deciso, è la bionda ed affascinante Key, ufficiale dell'Arcadia ed una delle tre presenze femminili a bordo, le cui parole suonano come un monito preciso per l'ultimo arrivato:
"Non dimenticare mai questa parola. Libertà è il vessillo di questa nave.".
Kira non è con il resto dell'equipaggio mentre tutto ciò accade. Lei se ne sta nascosta nell'ombra, accanto al capitano. E' la più giovane sull'Arcadia. Ha appena ventun anni. I lunghi capelli color miele, leggermente mossi e solo in parte raccolti dietro la testa, incorniciano il volto dai tratti delicati e femminili, sul quale spiccano due grandi occhi color verde-azzurro. Non sembrerebbe un soldato, o meglio un pirata, ed invece lo è, ed è in un certo senso il braccio destro dal capitano.
Harlock indugia un attimo ad osservare il giovane appena imbarcato, dopodiché si volta ed incarica Kira di occuparsi di lui. Forse è un rischio metterli vicini... o forse, chissà, è la sola via per la salvezza...
Il corpulento Yattaran, con i suoi buffi occhialetti tondi ed il suo classico piglio deciso, incita tutti a tornare ai propri posti e rivolgendosi direttamente a Key le fa notare che sarà lei responsabile del "novellino", dal momento che l'ha salvato.
"Mi occuperò io di lui. Ordini del capitano." è la pronta risposta di Kira, che con la sua camminata felina avanza a passi lenti fino a fermarsi davanti a Yama, salutandolo con uno spontaneo sorriso.
"Per una volta che posso stare con qualcuno della mia età!" continua provocatoria la ragazza, lanciando un'eloquente occhiata a Yatta, per poi tornare ad osservare il giovane che ha di fronte: i tratti proporzionati del viso, i capelli castani, scompigliati, sparsi sull'alta fronte, gli occhi color nocciola dall'intensa espressione...
Non è male, davvero. Stavolta ubbidire agli ordini non sarà poi così difficile! Anzi...
Yama ha appena il tempo di indossare la sua divisa che si trova nel bel mezzo di uno scontro con un incrociatore della Gaia Fleet e da Key viene spedito insieme a Kira alle postazioni di fuoco, mettendosi subito in luce per la sua abilità come artigliere.
Bardati con le loro tute blindate, i membri dell'Arcadia, guidati da Key, Yattaran e Kira, assaltano la nave nemica con l'intento di mettere insieme un buon bottino. Anche Yama partecipa all'assalto, ma con uno spirito ben diverso. Da solo si aggira guardingo per i corridoi. D'un tratto, un soldato della Gaia Fleet gli compare davanti e lo scaraventa a terra, ma invece di sparargli si complimenta con lui per essere riuscito ad infiltrarsi e gli impianta nell'occhio destro un rivelatore ad infrarossi a fissaggio retinico, che gli sarà fondamentale per adempiere al suo compito.
Conclusa la spedizione sulla nave della federazione e rientrati tutti alla base, Kira fa visitare l'Arcadia a Yama, spiegandogli le eccezionali proprietà di autoriparazione che essa possiede. Il giovane per un attimo si scorda della sua missione e con un certo interesse domanda a Kira come mai si trovi sulla nave di Harlock. Lei sorride rispondendo con un allusivo:
"E tu allora?".
Quando la ragazza sta per raccontare la sua storia, arriva Yattaran ad avvisarla che il capitano vuole vederla e lei si allontana indirizzando un eloquente suggerimento a Yama:
"Fatti dire da Yatta quello che volevi sapere. Lui è più bravo di me a raccontare certe cose.".
Yattaran prima di tutto illustra a Yama le infinite risorse del motore Dark Matter, un motore ad energia perpetua posizionato sulla sopraelevata della plancia, dove si trovano anche la regale seduta di Harlock, il timone e due postazioni di co-pilotaggio, ed azionato da Mime, l'ultima discendente del popolo dei Nibelunghi (l'unica razza aliena con cui gli uomini siano venuti a contatto), una creatura dall'apparenza evanescente, sottile e leggera, con i lunghi capelli lisci ed i grandi occhi dalla pupilla a fessura. Dopodiché il veterano ufficiale esaudisce la richiesta del "novellino" e gli racconta la storia di Kira...
Il padre di Kira fu per diversi anni un elemento di spicco dell'esercito della Gaia Sanction. Era entrato a farvi parte per inseguire quegli ideali di libertà e speranza che poi vide infranti proprio da chi reputava dovesse sostenerli, e compreso ciò giunse alla conclusione che il nemico numero uno della federazione era invece colui che quegli ideali stava a suo modo portando avanti. Abbandonò l'esercito quando la figlia era ancora una bambina, per ritirarsi su una colonia con la famiglia, ed auspicando un ritorno sulla Terra o comunque una nuova era di speranza per il genere umano, in segreto cercò un modo per mettersi in contatto con l'Arcadia. La madre di Kira era una donna dal carattere forte e determinato e con una particolare passione per i fiori, e sempre sostenne il marito nella sua ricerca mirata a restituire speranza e libertà all'umanità. Un giorno il tenace uomo, grazie alla sua determinazione ed all'estrema abilità con i sistemi informatici, riuscì finalmente ad infiltrarsi nel canale di comunicazione della nave pirata e per anni aiutò a distanza Harlock, inserendosi nei database della Gaia Sanction e dando perciò delle utili dritte al capitano.
Kira è cresciuta coltivando gli ideali dei suoi genitori. Suo padre le parlò chiaramente di Harlock e le insegnò ad usare computer ed altre tecnologie alla perfezione, spiegandole che se fosse successo qualcosa a lui, lei avrebbe dovuto distruggere tutto il suo lavoro, conservando se possibile i files principali, per poi mettersi in contatto con l'Arcadia.
Quando Kira aveva solo sedici anni, una delegazione dell'esercito si presentò a casa sua per convincere suo padre, reputato ormai una spia di Harlock, a collaborare con la Gaia Sanction. L'uomo e la moglie si opposero strenuamente e ne scaturì uno scontro in cui i due restarono uccisi. Kira vide morire i genitori davanti ai suoi occhi e riuscì per miracolo a sottrarsi ai soldati costringendoli a fuggire dando fuoco alla casa. Scampata alle fiamme, se ne andò portando con sé il computer del padre, grazie al quale trovò il modo di inserirsi nella rete dell'Arcadia ed inviare un SOS. Yatta riconobbe subito la fonte del messaggio di aiuto ed informò immediatamente Harlock, che senza esitare si arrischiò a scendere sulla colonia sicuro che il suo amico e collaboratore fosse nei guai. La nave atterrò su un monte sperduto e Kira vi salì, ricevendo l'accoglienza che ha ricevuto anche Yama, con tutto l'equipaggio munito di armi e divise corazzate schierato davanti a lei. Il capitano in persona le si avvicinò e, dopo aver appreso della morte dei suoi genitori, le chiese se aveva contattato l'Arcadia in cerca di protezione. Lei rispose che non era quello che le interessava ed alla successiva domanda del capitano: "Perché allora vuoi salire sull'Arcadia?", Kira pronunciò soltanto una parola: "Speranza...".
La ragazza fu così imbarcata sulla corazzata pirata e venne addestrata da Key e dallo stesso Harlock, che in qualche modo finì per affezionarsi a lei e, cogliendone le grandi doti strategiche, il coraggio e l'abilità coi sistemi informatici, via via cominciò quasi a considerarla il suo braccio destro, cosa questa di cui mai nessuno si è lamentato sulla nave. Anche perché Kira con la sua energia e la sua allegria è stata capace di conquistare un po' tutti a bordo.
Quello che però gli altri non sanno è che la ragazza col capitano parlò chiaro fin dall'inizio, rivelando solo a lui quali fossero le sue intenzioni. Gli confessò di essere a conoscenza della teoria dei nodi temporali (questa specie di cerniere, disseminate in vari punti dell'universo, che tengono unita la trama del tempo e dello spazio e che se infrante simultaneamente permetterebbero al flusso temporale di riavvolgersi riportando la Terra al suo periodo di splendore e consentendo di conseguenza agli esseri umani, ormai sulla via del declino, di farvi ritorno) e quello che lei desiderava, come lo desideravano i suoi genitori, era di poter rimettere piede sul pianeta d'origine, non necessariamente per restarci, ma semplicemente perché convinta di potervi trovare la risposta fondamentale che l'umanità intera stava cercando, magari senza saperlo. Kira era decisa a portare avanti delle precise ricerche mirate a capire la veridicità della teoria sostenuta da Harlock ed a scoprire cosa nascondessero i files criptati che aveva trovato nel computer di suo padre. Suo papà evidentemente sapeva ben più di ciò che le aveva detto e lei era determinata a conoscere la verità, benché consapevole che non le sarebbe stato facile decriptare quei files né tanto meno inserirsi nel database più remoto della Gaia Sanction per trarne tutte le informazioni riguardanti la guerra di Come Home ed i nodi temporali.
"Se capirò che tu per primo pensi di tradire ciò che tu e l'Arcadia rappresentate, cioè la libertà e la speranza, ti fermerò io stessa. E questo non per tradirti, ma per dimostrarti la mia lealtà.": così parlò la ragazza al capitano, e lui, colpito dalle sue schiette parole, accettò di lasciarle portare avanti la sua ricerca, mantenendola segreta al resto dell'equipaggio.
Tornando al presente, Harlock ha voluto vedere Kira per dirle di fare attenzione con Yama e di non abbassare mai la guardia. Forse è un po' pentito della sua scelta... La giovane ascolta con attenzione le raccomandazioni del capitano, dopodiché serenamente, senza la minima incertezza, a tono risponde:
"Se non ti fidi di lui, perché l'hai fato salire a bordo? Io ho scelto di credere in un pirata immortale al comando di una nave fantasma, perché non dovrei credere in un ragazzo che come tutti noi è in cerca di una strada da seguire e di una speranza per cui vivere?".
Kira non conosce la missione di Yama, non sa chi lui sia né da dove venga, ma in fondo non le importa: sente di potergli dar fiducia, e perché allora non dovrebbe farlo?
I giorni passano e Yama sa di doversi sbrigare a portare a termine il compito affidatogli. Un bel momento decide perciò di mettersi ad esplorare la nave per trovare quello che l'hanno mandato a cercare. Nella sua investigazione finisce nella sala del computer principale, il cuore dell'Arcadia, e qui scorge, non visto, il capitano. E' voltato di spalle, chinato accanto all'elaboratore centrale. E' solo. Ma, strano, sembra parlare con qualcuno, con un vecchio amico. Yama si guarda intorno, incerto sul da farsi, ma è costretto a porre fine alla sua ricerca nel momento in cui incrocia Mime, che gli rivolge un eloquente messaggio:
"Non sono qui... Il momento arriverà. Dovrai prendere una decisione.".
Il giovane si allontana di fretta e si incammina per un corridoio, finendo quasi senza accorgersene nella zona in cui ci sono le cabine dell'equipaggio. Perplesso si ferma davanti alla porta chiusa di una stanza, e quando questa di colpo si apre, Yama e Kira si ritrovano ad un passo l'uno dall'altra.
"Ehi, che fai da queste parti?" chiede lei piacevolmente sorpresa.
"Mi stavo guardando un po' intorno." risponde lui elusivo "Non è facile muoversi qua dentro.".
"Dai, entra un attimo che ti faccio vedere qualcosa." prosegue la ragazza, ed il giovane, benché un po' restio, spinto dalla curiosità accetta l'invito e varca la soglia della cabina, sentendo il rumore meccanico della porta che immediatamente si richiude.
Kira si mette a rovistare su un tavolo, girata di spalle, e prega Yama di togliersi i guanti (parte integrante delle divise di tutti, o quasi, sull'Arcadia). Lui non capisce il senso della richiesta ma non cerca spiegazioni e, memore della sua missione, porta una mano alla pistola. Potrebbe agire, adesso, sarebbe il momento giusto. Sì, dovrebbe agire, ma non ci riesce, e alla fine lascia l'arma nel fodero e si toglie i guanti, riponendoli sul letto. Kira si volta di nuovo verso di lui e sorridendo gli mostra dei disegni. Le piace disegnare, è la sua passione, e tra i soggetti che ha raffigurato più volte ci sono i suoi genitori, i membri dell'Arcadia, e tanti diversi tipi di fiori. Yama, piuttosto sorpreso, si sofferma ad osservare con particolare interesse uno dei disegni floreali e confessa con un malinconico sorriso che gli ricorda tanto i fiori di sua mamma.
"Allora, questo è tuo." afferma Kira, mentre prende il foglio dalle mani del giovane e glielo mette in tasca, accompagnando tale gesto con una sollecita raccomandazione:
"Tienilo sempre con te. Ti porterà fortuna.".
I due, seduti sul letto, si mettono a parlare della passione comune delle loro madri, finché ad un certo punto Kira, curiosa, chiede a Yama cosa lo tormenti, perché è evidente che si porta dentro un peso, e scherzando gli domanda se si tratti di una ragazza... Lui esita un attimo, ma alla fine ammette che in un certo senso è così.
"E' la tua ragazza?" chiede Kira.
"Siamo cresciuti insieme, è come una sorella per me." risponde sinceramente l'altro.
Kira non porta avanti oltre il discorso ma si avvicina a Yama, lo prende per mano e gli confessa che sua mamma le ha sempre ripetuto che tutte le persone trasmettono un'energia particolare e unica e se si riesce a coglierla si può capire chi si ha davanti.
"Io sento quello che hai dentro anche se non ti conosco molto." continua la ragazza "Chiudi gli occhi e lasciati andare. Lasciala scorrere, l'energia... la senti?".
Yama abbandona ogni difesa ed avverte un rassicurante calore diffondersi dalle sue mani fino a scaldargli il petto. I volti dei due giovani sono sempre più vicini, possono entrambi sentire sulla pelle il respiro l'uno dell'altra. Yama socchiude gli occhi, stringe a sé Kira e la bacia, non trovando in lei alcuna resistenza. Non c'è più modo di fermare quello che ormai ha preso il via, come un inarrestabile fiume in piena che tutto travolge. Non ci sono più missioni, né ruoli da rispettare, ma solo due creature che si cercano e si fondono l'una nell'altra guidate dalla forza più intima e vera che spinge ogni essere umano a vivere.
Intanto, nella stanza dell'astrolabio, Mime e Harlock bevono vino e parlano della situazione venutasi a creare. L'aliena esprime sinceramente la propria opinione e parlando di Yama si rivolge al capitano:
"Sai già tutto, vero? Perché l'hai reclutato a bordo? E perché l'hai affidato proprio a lei? E' un rischio, non credi? Come mettere la paglia vicino al fuoco. Sembra che tu stia aspettando qualcosa...".
"Un miracolo... non lo trovi buffo?" confessa Harlock, sorseggiando il suo vino.
"Io mi limito solo a constatare le cose." conclude Mime.
Chi è dunque Yama? La verità è che è stato mandato da suo fratello maggiore Ezra, il comandante supremo della Gaia Fleet, per uccidere Harlock e recuperare le bombe a vibrazione dimensionale che il pirata centenario ha rubato anni e anni or sono. Lui non avrebbe mai voluto fare il soldato. Da ragazzino sognava di fare il botanico, come sua madre, e di questo parlava spesso con la sua amica Nami, che gli è sempre stata cara come una sorella ed è ora molto preoccupata per lui e per il rischioso incarico che gli è stato affidato. Già, lui non voleva fare il soldato, ma poi, quell'incidente, quel maledetto incidente ha cambiato tutto...

Continua...

 

 

NOTE DELLE AUTRICI


CINZIA E MARTA: Un saluto a tutti gli amici che ci seguiranno in questa nostra prima avventura su efp.
CINZIA: Scrivere non è proprio il mio forte, anche se la fantasia non mi manca, pertanto colgo l'occasione di ringraziare Marta per aver controllato e sistemato, dove necessario, anche le mie parti. Scrivere una fanfiction in due è stato divertentissimo, anche perché io e Marta su queste cose abbiamo sempre avuto una grande affinità fin da bambine. È incredibile come siamo riuscite ad unire le parti scritte dall’una e dall'altra, prestando attenzione ai dettagli, ai ricordi ricorrenti ed agli intrecci degli eventi.
Siamo nate entrambe nel 1977 e i nostri ricordi d’infanzia sono permeati dai mitici cartoni animati degli anni '70 e '80, perciò quando è uscito il film di Capitan Harlock è stato impossibile non appassionarsi di nuovo! E da qui l'idea della fanfiction.
Spero vi possa piacere e che vi faccia divertire.
Le mie parti compariranno più avanti, quindi vi aspetto più in là nella storia per qualche aneddoto sui miei personaggi.
MARTA: Non volevo aggiungere molto a quello che già ha detto Cinzia. Volevo spendere solo due parole sul nuovo personaggio che ho inserito, Kira. E' stato il film diretto da Shinji Aramaki a ispirarmelo, e ci tengo a precisare che nella prima parte le citazioni esplicite e puntuali della pellicola sono volute e riportate con meticolosa cura. Sia il nuovo personaggio che gli eventi ad esso collegati non vogliono assolutamente stravolgere la storia di partenza (che infatti ho riportato con precisione)  ed anzi ho cercato di inserirli in modo che si adattassero perfettamente ad essa. E' questo infatti il punto d'origine di tutto ciò che accadrà in seguito. E non dimenticate di guardare i disegni che abbiamo fatto! Di seguito sono riportati i link per poterli vedere.
CINZIA E MARTA: Buona lettura!

CAPITAN HARLOCK
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YATTARAN
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YAMA E KIRA
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