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Autore: SynesthesiA    12/05/2014    2 recensioni
Syr è impulsiva e ribelle e le regole le stanno strette.
Ginger è troppo intelligente per non porsi domande.
Sniper vorrebbe solo che suo padre lo lasciasse libero.
Trevor porta sulle spalle il peso di un'eredità antica.
Quattro ragazzi che vengono da quattro mondi differenti, legati solo da un eterno conflitto. Quando l'equilibrio viene stravolto da inspiegabili eventi, la scelta è solo una.
Cercare chi è il vero Nemico.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Sniper~
Rosso e Blu

Per la benedizione di una qualche divinità, la campanella finalmente suona. Il brusio leggero di fondo che accompagnava la lezione di storia diventa un boato mentre venticinque tra ragazzi e ragazze raccolgono penne e quaderni disseminati per i banchi e si fiondano fuori dalla porta gridando un "arrivederci" frettoloso al professore.
«Ehi, Snip» dice un ragazzo, cercando di sovrastare il frastuono generale di sedie spostate e conversazioni sparse.
«Ti va un salto allo Starless Night questo pomeriggio?»
Il diretto interessato, Snip, scuote la testa, facendo volteggiare una treccina sottile che gli scende di lato, dietro un orecchio, fermata con due perline dorate.
«Non posso oggi, Jon» risponde. «È il mio turno di ronda»
«Peccato. Sei con Maryanne, vero? Salutala da parte mia». Solleva la mano in una specie di saluto militare distorto, sorridendo.
«Ci si vede, Snip»
Il ragazzo con la treccia ricambia il saluto. Aspetta che se ne vadano tutti ed esce dalla classe con calma, passando nel corridoio praticamente deserto. È sabato, la scuola si è già svuotata.
Fuori piove. Snip sbuffa, mentre Glithre saltella qua e là schizzando vapore dalle pozzanghere. Il ragazzo si è sempre chiesto perché diamine uno Sprite di fuoco dovesse divertirsi così tanto con la pioggia. Glithre si scuote energicamente in una nuvola di vapore, fiammeggiando la criniera infuocata in giro ovunque. Il ragazzo con la treccina sospira e tira su il bavero del giubbotto militare. A lui la pioggia non piace per niente, invece.
Casa sua sarebbe a un paio di stazioni della metropolitana, ma lui non ha nessuna voglia di andarci. Snip odia quel posto, e tutto quello che sta a significare.
Decide di passare le due ore seguenti girando per le strade grigie, sotto un cielo grigio, perdendosi nei pensieri e tra le strade senza pensare a una destinazione. Glithre lo segue da vicino, scodinzolando allegro e sbuffando fiammette che fanno evaporare all’istante la pioggia. Chissà cosa vedono gli altri… vapore che compare all’improvviso dal nulla? Oppure proprio niente? Snip non lo sa. Non è mai stato una persona normale.
*
La pioggerellina sottile non accenna a smettere. Ormai Snip ha il giubbotto mimetico interamente bagnato, e comincia ad avere freddo.
Si ritrova quasi senza volerlo nel bar dove Maryanne gli ha dato appuntamento. È in anticipo, ma decide di entrare lo stesso.
Un campanello suona mentre il ragazzo apre la porta, ma nessuno degli altri clienti sembra farci caso. Il locale è piccolo, ma ha un’aria calda e accogliente. Ci sono gli Aerosmith in sottofondo, e l’enorme barista canticchia stonato il ritornello di Livin’ on the Edge mentre versa del liquore rosso fuoco in un bicchiere.
Il bar è quasi vuoto, tranne che per due tizi seduti a uno dei tavoli, che ridacchiano tra loro davanti a due boccali di birra. Maryanne ancora non c'è.
Snip toglie il giubbotto bagnato e si siede al tavolo più lontano dalla porta, aspettando la compagna. Come al solito, si perde nei pensieri, mentre il tempo passa. Forse poteva anche fare un salto allo Starless con Jon e gli altri, ma non ne ha voglia. Non è decisamente dell'umore.
Il barista finisce di sghignazzare con i due uomini dell'altro tavolo e gli si avvicina con un mezzo sorriso.
«Non ti ho mai visto da queste parti» attacca. Snip spera che non sia di quei tizi che non sono capaci di stare zitti. Ha voglia di solitudine.
«Infatti, è la prima volta che vengo. Sto aspettando una mia amica»
«Io sono Daniel» Il barista tende una mano gigantesca al ragazzo, che la stringe. «Ma tutti mi chiamano Dan»
«Io invece sono Duncan» si presenta il ragazzo «ma tutti mi chiamano Snip»
«Soprannome davvero strano. Ha un significato?»
«Diciamo che è una storia lunga» sorride Snip, tentando di sviare il discorso. Sarebbe una storia davvero lunga e complicata da spiegare a una persona normale.
«Ehi, Snip!»
Una ragazza compare sulla porta chiudendo un ombrello bordeaux e si dirige decisa verso i due. Indossa un cappotto lungo sopra una gonna rosso acceso. Anche berretto e sciarpa sono rossi, e anche la felpa che si intravede sotto il cappotto. Ha i capelli castano chiaro sciolti in un milione di ricci, che cadono sulle sue spalle e rimbalzano qua e là mentre cammina.
La ragazza si toglie il cappotto, appoggiandolo allo schienale di una sedia. Glithre le corre incontro tutto felice, e lei fa finta di non vederlo, perché c’è ancora Dan lì con loro. Snip ogni volta si stupisce di quanto le persone siano cieche. Il barista infatti non degna di uno sguardo lo Sprite a forma di cane rosso fuoco che corre avanti e indietro di fianco a lui.
«Ciao, Dan» saluta la ragazza, sorridendo.
«Ehi, Maryanne. È un pezzo che non ci si vede»
«Vedo che vi siete già conosciuti» dice la ragazza, accennando a Snip. Il barista annuisce e sorride.
«È il tuo ragazzo?»
Maryanne arrossisce, e Snip scoppia a ridere.
«Ma certo che no! Siamo amici d’infanzia»
«Eh, ma non si sa mai che l’amicizia non diventi qualcos’altro…» Dan strizza l’occhio a Maryanne, e se ne va, tornando poco dopo con due birre per i ragazzi.
La ragazza squadra Snip con aria critica.
«Niente di rosso nemmeno stavolta» sospira infine.
«Quando comincerai a vestirti in maniera sensata?»
Snip scorre lo sguardo prima sulla sua felpa degli Arch Enemy e sui jeans neri strappati, poi sulla maglia della ragazza, rossa con una specie di spirale appuntita nera che occhieggia dalla felpa semiaperta.
«Io mi chiedo quando inizierai tu a vestirti in maniera sensata. Sei assurda. Nessuna persona normale si vestirebbe di rosso fuoco e bordeaux!»
«Non sono una persona normale, maledizione. Appartengo alla fazione rossa, e come tale mi vesto in maniera adeguata. Lo sai che dovresti farlo anche tu, anche più di me»
«L’appartenenza allo schieramento non si giudica su quanti centimetri quadrati di vestiti rossi hai addosso, Maryanne»
«Se appartieni allo schieramento dovresti dimostrarlo anche così»
Snip sospira, abbandonando la discussione. Maryanne è una ragazza così dolce e gentile e lui le vuole davvero bene, ma è maledettamente chiusa. È da tanto tempo ormai che vanno avanti con quella discussione, e non arrivano mai da nessuna parte.
«Jon ti saluta»
La ragazza sbuffa, esasperata.
«Ma non può proprio starmi lontano per più di dieci minuti, quel ragazzo?»
Snip ride. Anche questa è una cosa che non cambierà mai. Jon che ci prova spudoratamente con Maryanne, e lei che rifiuta sdegnosa ogni volta. Ma Snip è convinto che prima o poi si metteranno insieme, si vede da come si comportano.
*
Sono ormai le tre quando i due ragazzi chiudono la porta a vetri del bar e si rituffano sotto la sottile pioggerellina autunnale. Snip lascia i pensieri liberi di scorrere nel nulla, mentre la ragazza lo guida lungo le strade grigie della città.
Ad un tratto si blocca di colpo. Prende l’amica per un braccio, fermandola in mezzo al marciapiede.
«Maryanne» scandisce, con tono di rimprovero.
«Siamo nella zona dei Blu»
Ha riconosciuto la strada. E sa che non dovrebbero essere lì.
La ragazza sbuffa.
«Sì, siamo solo a due isolati dal confine... e poi chissenefrega, se vogliono combattere, meglio»
«Maryanne, maledizione! Lo sai che odio queste cose...»
«Conoscevo questo posto da molto prima di entrare nei Rossi. Se un paio di stronzi Blu vogliono impedirmi di andarci, li accoglierò con i miei pugnali»
Il ragazzo sospira. Riprende a seguire l’amica, rassegnato a sperare soltanto che nessun Blu faccia la sua comparsa nelle tre ore seguenti.




 
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Ciao! Sono tornata, sono Vyolet, alias il 50% serio della squadra ;)
Grazie a tutti quelli che leggono... E se vi si sta annodando il cervello perchè non capite un'acca della storia non preoccupatevi, è il nostro anzi soprattutto mio obbiettivo, e sarà sempre peggio, muahahah!! *risata malefica* (sì, sono io quella che costruisce i due terzi buoni della trama, e adoro i complotti)
Ovviamente rinnovo l'invito a recensire, se vi va... Ma anche se non vi va *estrae uno spadone a due mani da dietro la schiena e comincia a rotearlo in aria con un'espressione angelica*
Ops, cos'è che dicevo? Seria???
Lasciamo perdere che è meglio, come al solito metto un paio di disegni, perdonate la mia imbarazzante incapacità colossale...

Sniper (by Matrix & me)
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Maryanne (by me)
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Dan (by Matrix)
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