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Autore: _Camelia    12/05/2014    4 recensioni
-Non dire stupidaggini Ash-
Lo ammonii. Sapevo che aveva una ragazza, ma davvero mi risultava impossibile non flirtare un po’ con lui. Impossibilissimo.
Mi mise una mano sul fianco, attirandomi a se sorridendo quasi imbarazzato
-Sai è tutta sera che mi chiedo una cosa.-
Chinai il capo, curiosa di sapere cosa si stesse chiedendo dall’inizio della serata. Probabilmente che taglia di reggiseno portassi, o cose simili, che mi avrebbero fatto vedere quanto coglione fosse quel ragazzo.
Sorrise, passando a fatica una mano fra i capelli bagnati
-Chissà com’è baciarla? Davvero, hai baciato Calum, Michael, persino Luke che è sempre schivo. Me no. Mi è dispiaciuto…-
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Questa è la mia prima FF sui 5sos. Spero possa piacere. Love you all
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora penserete : “se ne uscirà dicendo che non ha mai amato le feste di quel tipo”.
Sapere che vi dico?! Io amavo le feste in grande stile! Amavo ballare, divertirmi parlando con altre persone, ridere fino a farmi scendere i lacrimoni e colare il trucco. Amavo bere fino a non sentire più il dolore dei tacchi alti, e parlare con i ragazzi senza preoccuparmi della mia timidezza.
Certo, alcune volte l’alcool non faceva altro che farmi fare brutte figure, come quella volta, due anni addietro, quando mi trovai a provarci insistentemente con un ragazzo gay. Immaginatevi come poteva esser stato, per me, risvegliarmi il giorno dopo e cercare il contatto di questo su Facebook. Ve lo dico io. Era stato davvero, davvero imbarazzante vedere lui che, in una foto, si baciava allegramente con quello che doveva essere il suo ragazzo. Pessima situazione.
Non che avessi smesso di bere alle feste, anzi. Non per dire che ero alcolizzata, perché non lo ero, ma se mi offrivano un goccetto non rifiutavo. Come più o meno la maggior parte dei ragazzi della mia età, d’altronde.
Portai una mano fra i capelli, passandovi le dita per tutta la loro lunghezza
-Certo che c’è un sacco di gente!-
mi voltai a fissare Skye che, con lo sguardo, cercava qualcuno fra la folla. Abbassò lo sguardo verso di me che, nonostante portassi tacchi ero comunque più bassa di lei, sorridendo allegra per annuire
-Certo. Suona, lo sai? Conosce un sacco di gente per quello. A dire il vero qua sono piuttosto conosciuti!-
Continuò a cercare fra la folla, fino a che non trovò chi stava tanto cercando. Mi prese per mano e mi trascinò con se da quella parte dove, finalmente, riuscii a capire chi volesse trovare.
Mio fratello, sui cugino e i loro amici, se ne stavano a bordo piscina, complottando fra di loro su chissà quale missione segreta. Appena ci videro arrivare, smisero di parlotto lare e si voltarono verso di noi, sorridendo. Calum si inginocchiò rivolto a me, alzando le braccia verso il cielo come a voler rendere grazie alla Madonna in persona
-Oh qual visione! Iris è uscita dal proprio antro per venire ad una festa, scesa fra i comuni mortali per una sera!-
La battuta provocò una risata generale che coinvolse tutti, tranne me ovviamente, che mi trovai ad alzare gli occhi verso il cielo, così come le mani, per imitare il ragazzo
-Oh Signore.  No sul serio Signore….fulminalo. So che ne sei in grado.-
Calum si alzò da terra, venendo ad abbracciarmi calorosamente. Che problemi avevano questi ragazzi? Erano tutti abbracci, baci e sorrisoni da grandi amici mentre io, a loro contrario, ci avevo messo una vita a dire persino alla mia migliore amica che le volessi bene. Ricambiai goffamente l’abbraccio del ragazzo, per poi picchiettargli sulla spalla e farmi lasciare. Pensando di aver finito con le coccole e le carezze, mi rilassai, solo per poi vedermi venire assalita da Michael che, come l’amico, mi salutò con un bacio sulla guancia e un grosso abbraccione. Non riuscii a non ricambiare il suo, mi stava simpatico e mi infondeva tanta di quella tenerezza da far invidia a un grasso grosso panda.
Risi divertita, ascoltando le proteste da parte di Calum che non credeva possibile il fatto che non volessi abbracciare lui, ma Michael si
-Scusa. Tu non hai dei capelli fighi quanto quelli di Michael! Insomma…non avresti nemmeno il coraggio di tingerteli di biondo, lui invece li ha blu ora! Capisci! Blu!-
Sottolineai la cosa puntando il dito sul ciuffo colorato del ragazzo che, orgoglioso, prese a gongolarsi gonfiando il petto, facendomi ridere ancora.
mi girai, in fine, a salutare Luke e Ashton; il primo si limitò a stringermi in un frettoloso abbraccio, il secondo a sventolare la mano sorridendo allegro. Nulla a che vedere con gli altri due affettuosi e cari pinguini di Madagascar.
-Allora Ashton…quando compi gli anni?-
Gli chiesi. In fondo quella era la sua pseudo festa di compleanno, no? Si presupponeva, quindi, compisse gli anni presto, più presto di quanto potessi immaginare, sicuramente prima del sabato che sarebbe venuto.
Sorrise alzando le spalle
-Il 7 Luglio, fra pochi giorni!-
Annuii sorridendo. Qualche giorno prima di me, o qualche settimana, il che lo rendeva a tutti gli effetti più vecchio di me. Mi trovai a ridere a quel pensiero, trovandomi gli occhi di tutti puntati  addosso
-Oh… Nulla, pensavo solo al fatto che fosse più vecchio di me!-
Portai le mani dietro la schiena, imbarazzata da tutte quelle attenzioni. Calum scoppiò a ridere divertito, i suoi occhi si fecero piccolini e gli zigomi si tirarono; trovai quell’espressione tanto divertente da trovarmi a sorridere per riflesso incondizionato
-Quanto vecchio Iris?-
Riuscì a chiedere con voce strozzata dalle risate. Contai i giorni velocemente, alzando le dita ancora nascoste dalla schiena, per poi sospirare
-Qualcosa come diciotto giorni più vecchio di me-
Stavolta fu Luke a scoppiare a ridere. Scosse la testa e mi picchiettò amichevolmente sulle spalle
-Eh questa si è vecchiaia! Vecchietto Ash, vecchio, vecchio vecchio!-
Ash mise il broncio, per qualche secondo, per poi ridere e dire a tutti che sarebbe andato a farsi un giro fra gli altri invitati, invitando noialtri a divertirci come meglio credevamo. Mi trovai a seguire Calum e Michael lontano dalla piscina e vicino al tavolo con gli alcolici, per approfondire le nostre conoscenze sull’alcool. I due iniziarono con una birra, io riuscii a versarmi l’ultimo goccio di spumante, che non si sa il motivo avevan gia aperto, per buttare giù in pochi sorsi il misero bicchiere.
-Sai gira un gioco sul web ultimamente. Si nominano le persone e le si sfida a bersi d’un fiato la bottiglia di birra!-
Disse Calum a Michael, per poi fissare me e sorridere. Quei due me la raccontavano davvero poco bella e io, lo sapevo, non mi sarei mai messa  bere birra così a cavolo. Dovevo essere alticcia per farlo, perché in quel caso non avrei sentito il sapore a me sgradevole. Mi misero in mano una bottiglia di birra, appena aperta e bella fresca, poi uno dei due prese il telefono pronto a riprendere
-Facci vedere che donna sei Iris!-
Sospirai. Davvero non volevo saperne di bermi mezzo litro di birra da sola, d’un fiato, senza nemmeno aver nulla di decente gia in circolo.
-Ma anche no?-
Calum inarcò un sopracciglio, ficcandomi in mano la bottiglia e facendomi sedere su di una sedia
-Sorridi e bevi, piccolo pettirosso!-
Azlai gli occhi al cielo, osservai al bottiglia e valutai la riuscita del progetto. Sarei di certo riuscita a cacciar giu tutto, la bella domanda era: sarei riuscita a tenere dentro tutto? Hum, forse.
Presi un bel respiro e appoggiai la bottiglia alle labbra
-Vi odio!-
Dissi, prima di buttar giu la birra intera. Odiavo il saporaccio di quell’alcolico, sul serio, ma una sfida era una sfida e io non mi tiravo indietro facilmente. Una volta finito di bere, cercai di tener giu tutto prendendo bei respiri profondi. Michael, che teneva il telefono, si mise a ridere cercando di non farmi uscire dall’inquadratura
-Ora nomina!-
Alzai un sopracciglio, conoscevo quel gioco e non ci ero cascata quando andava di voga in Italia, di certo non lo avrei fatto ora
-Non nomino nessuno! Ora mettete via quel coso e andiamo a ballare!-
Mi alzai e indicai la folla di gente in giardino, davanti la console del dj improvvisata.
Presi i due per mano, orami diventati miei grandi amici di bevute li portai con me anche a ballare; quella era la regola, la mia e dei miei amici Italiani: se si beve in compagnia, si va anche a ballare. E io ero una che rispettava certe regole, davvero.
Con la musica alta e la gran folla attorno a noi, non ebbi tempo di deridere i due ragazzi per via del loro strambo modo di ballare; fui infatti presa poco dopo, o forse dopo interi lunghissimi minuti, da due enormi mani che mi fecero fare una piroletta su me stessa. Scoppiai a ridere divertita, lasciando svolazzare liberamente la gonna del vestito, la quale lasciò scoperte le gambe chiare.
Sorrisi appoggiandomi appena al petto del ragazzo con le mani
-Che fai Ash?-
Chiesi divertita, ricevendo come risposta un suo sorriso. Dio, quelle fossette.
-Non bevi qualcosa con me? Sono il festeggiato, sei obbligata a farlo!-
Annuii divertita. Non si rifiutava mai un invito a bere, soprattutto se ti veniva fatto da un bel ragazzo come lui. Certo, dovevo costantemente ricordare a me stessa che fosse fidanzato e…a proposito, dov’era la sua ragazza?
-Ashton! Dov’è la tua ragazza?-
Chiesi, osservandomi attorno mentre lo seguivo verso il tavolo ancora affollato. Ma quanta gente aveva invitato?! Certo con una casa così poteva permetterselo, poi non tutti erano come me, che invitavo solo la gente che davvero contava.
Alzò le spalle, passandosi una mano fra i capelli ricci
-E’ ad Adelaide. Non vive qua, quella sera era venuta giusto per sentirmi esibire, oggi non ha potuto-
Sospirò, chiudendo il discorso in modo palese. Il suo tono di voce era piatto e non ammetteva replice, la cosa non mi interessava troppo e quindi decisi di finirla li.
Prese due bicchieri, una bottiglia di non so che e versò tutto in uno dei due, per poi aggiungere altro, unire i bicchieri e shakerare a mo di shaker da barman. Rimasi a osservarlo, le sue mani erano tanto grandi da poter contenere entrambi i bicchieri senza troppi problemi. Che invidia.
Presi il bicchiere che mi stava passando, mimando un “grazie” con le labbra, per poi bere. Era forte, che diamine ci aveva messo dentro insomma. Vodka, di sicuro, gin, ne avrei riconosciuto il sapore secco ovunque, forse un filino di qualcosa all’anice…sambuca?? Bah
Tossii appena, facendolo ridere
-Buono? Ho improvvisato sai!-
Alzai gli occhi al cielo, accostai il mio bicchiere al suo e li feci scontrare, brindando
-Se lo butti giù tutto, giuro che mi lascio buttare in piscina senza protestare!-
I suoi occhi brillarono sentendo della sfida, sorrise amabilmente portandosi alle labbra il bicchiere, per poi sospirare
-Fossi in te mi preparerei psicologicamente! Bevi, l’acqua sarà fredda, noi la teniamo sempre un po’ più fredda degli altri!-
Con questo, si mise a bere d’un fiato il liquido alcolico. Quando lo finì, si schiarì la gola che, con molta probabilità, bruciava di maledetto; portò poi una mano alla bocca cercando di non vomitare tutto quello che si era gia passato. Allargò le braccia, sempre sorridendo, e venne verso di me
-Ecco la tua carrozza bella!-
Nonostante le mie proteste riuscì a prendermi in braccio e a portarmi verso la piscina; continuava a dire che avrei potuto anche risparmiare aria, perché una sfida era una sfida e la si rispettava. Dannato il mio orgoglio e la mia voglia di lanciare stupide sfide. Tutti si misero a seguire il festeggiato, chi con lo sguardo chi fisicamente, come Calum, per esempio, che lo incitava di gettarmi senza ritegno in piscina.
Tenendomi saldamente prese a farmi dondolare sopra lo specchio calmo dell’acqua, illuminata da faretti sul fondo e ai lati. Lo guardai sperando di comprarmi la sua clemenza con un faccino dolce, ottenni come risultato solo un suo sorriso e poi il vuoto sotto di me per pochi, interminabili, secondo.
L’impatto con l’acqua fu fulmineo e mi fece trattenere il fiato. Era davvero fredda, quel dannato aveva ragione.
Chiusi gli occhi lasciandomi cadere sul fondo, per poi darmi una spinta e risalire nuotando; gettai i capelli all’indietro, tolsi le scarpe e le lasciai sul bordo. Ash si abbassò verso di me, inginocchiandosi, sorridendo come mai l’avevo visto fare, era divertitissimo dalla cosa
-Allora. Com’è?-
Sorrisi, portando le mani fuori dall’acqua per prenderlo dalle spalle e tirarlo dentro l’acqua. Non so se grazie al suo equilibrio precario, data la posa, o per la sua benevolezza, riuscii a tirarlo con me un acqua. Mi trovai a guardare i suoi occhi, aperti come i miei, sott’acqua prima di risalire e cercare ossigeno. A quel punto tutti, notandoci dentro, decisero che fosse giunto il momento di farsi un bagno e io, decisamente più brilla di prima e poco propense a restare con dei vestiti bagnati, decisi che era giunto il momento di andarmi a riprendere i vestiti del pomeriggio.
Mi issai sul bordo, uscii dall’acqua e filai in casa a piedi nudi, togliendomi il vestito bagnato quando fui certa di non esser vista da nessuno. Lo lasciai all’entrata, non volevo gocciolare per casa come una disperata.
Salii in camera di Skye, levai il reggiseno fradicio e mi infilai la canotta del pomeriggio e i calzoncini, poi le calze e le comodissime Vans.
-Ah ecco dov’eri! Ti cambi? Quel vestito ti stava molto bene!-
Mi girai preoccupata, sospirando sollevata quando mi trovai Ashton, sorridente, appoggiato allo stipite della porta. I ricci cadevano lungo il viso, gocciolando appena, i vestiti bagnati gli si appiccicavano al corpo tonico; le guance erano rosse, invece, mostrando quanto fosse brillo, così come lo si poteva notare guardando gli occhi leggermente appannati. Mi avvicinai a lui, sorridendo, per spostargli un riccio ribelle, fermo proprio in mezzo alla fronte
-Non mi piace tenere vestiti bagnati!-
Giustificai il mio cambiamento di outfit. Mi prese la mano, portandosela ancora sul petto, come poco prima mentre ballavo
-Mi piace quando mi tocchi, sai. Oddio, sembra una cosa perversa e stupida. Non pensar male, ti prego.-
Sbattei le ciglia, confusa, per poi sorridere. Che stava dicendo. Era decisamente ubriaco.
Non che fossi da meno, sentivo i piedi leggeri, così come il resto del corpo, e vedevo i colori affievoliti, come i suoni ovattati. La musica mi rimbombava ancora nella testa come un lontano ricordo, mentre la voce di Ash mi toccava morbida.
Portai l’altra mano sul suo petto, circondandogli il collo per poter giocherellare con i capelli sulla nuca, con quella che invece gia ci stava.
-Non dire stupidaggini Ash-
Lo ammonii. Sapevo che aveva una ragazza, ma davvero mi risultava impossibile non flirtare un po’ con lui. Impossibilissimo.
Mi mise una mano sul fianco, attirandomi a se sorridendo quasi imbarazzato
-Sai è tutta sera che mi chiedo una cosa.-
Chinai il capo, curiosa di sapere cosa si stesse chiedendo dall’inizio della serata. Probabilmente che taglia di reggiseno portassi, o cose simili, che mi avrebbero fatto vedere quanto coglione fosse quel ragazzo.
Sorrise, passando a fatica una mano fra i capelli bagnati
-Chissà com’è baciarla? Davvero, hai baciato Calum, Michael, persino Luke che è sempre schivo. Me no. Mi è dispiaciuto…-
Scrollò le spalle attorcigliandosi una ciocca di capelli sul dito, osservandolo interessato.
Sul serio voleva un bacio? Che tipo.
Mi alzai sulle punte, essendo decisamente bassa, e glie ne schioccai uno sulla guancia, restando ferma qualche secondo. Non ebbi tempo di allontanarmi che si girò fulmineo, facendo combaciare le sue labbra alle mie.
Sgranai gli occhi, decisamente troppo stupita dal gesto, e rimasi ferma immobile. Non cercò di farmi aprire a forza la bocca per infilarci la lingua, fu un bacio castissimo che sapeva di anice e Ash.
Semplicemente premette più volte le sue labbra contro le mie, sorridendo ogni volta di più, per poi staccarsi appena
-Scusami. Mi è venuto istintivo…-
Si scusò, tenendo la fronte appoggiata alla mia. Come se fosse la cosa più cattiva di questo mondo, a me non era per nulla dispiaciuto. Certo lui era fidanzato, probabilmente si era preso una sbandata credendomi quella sua biondina strana. Davvero bella come cosa.
Mi staccai da lui sospirando, per poi sorridere affranta
-Non pensarci Ashton. Non diremmo nulla a nessuno e cancelleremo l’episodio. Ciò che accade quando si è brilli non vale, no?-
Risi poco convinta della mia battuta. Non andava bene come cosa, davvero. Dandogli un leggero pugno sulla spalla, uscii dalla stanza per tornare a divertirmi con gli altri; sarei stata con Calum e Michael, avrei mandato qualche messaggio delirante a Gab e Elif, mi sarei dimenticata di quello stupidissimo e insensato bacio.
Davvero, avrei scordato quella parte di serata come il resto, sapevo anche come avrei potuto fare. Dovevo solo prepararmi per un dopo sbornia da urlo.

Note dell'autore.

Ringrazio per la recensione ricevuta. So che una non è molto, ma mi sono brillati gli occhietti, che hanno anche preso la forma di cuoricino!
Ho finalmente fatto il banner rivelatore....volevo aspettare perchè non mi piace affollarli, quidni solitamente metto solo i protagonisti, ma non volevo nemmeno rivelare nulla di che.
In ogni caso, sappiate che c'è Ashton perchè io lo amo incondizionatamente! Primo perchè ha la mia età, secondo perchè è nato diciotto giorni prima di me (si ok, motivo idiota) terzo perché ha quelle adorabili fossette, quarto...mani enormi. Potrei andare avanti secoli! Ma NON lo farò, vi risparmio questa lagna assurda.
Spero abbiate voglia di lasciarmi un commentino, o aggiungere fra preferiti, ricordati, mia nonna, mia mamma e il mio gatto.
La ragazza che uso per fare Iris, è una modella e si chiama Iga Wysocka. Boh è tenerissima.
Vi amo tutti, in ogni caso, anche chi legge solo e non si fa sentire.
   
 
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