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Autore: LoveLustHateDesire    13/05/2014    1 recensioni
Tratto dalla storia..
"-Signore e signori, sono lieta di annunciarvi che il tributo femmina del distretto sette sarà Johanna .. – si interrompe e il mio cuore comincia ad uscire fuori dal petto.
Johanna… ?!
Johanna cosa?!
-Non riesco a leggere il cognome. – Dice, facendo cenno ad un pacificatore di aiutarla. "
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finnick Odair, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni anno, il giorno della mietitura, mia madre si sarebbe alzata furibonda.
Questa mattina, però, sono completamente sola.
Marie se n’è andata un mese fa, dicendo che il suo lavoro era finito e salutandomi con un “Ciao, tesoro caro”, che non mi dimenticherò mai. Stomachevole, davvero.
L’unica cosa che risuona in questa casa è un assordante silenzio. Mi alzo, lasciando il letto sfatto, come sempre e mi affaccio alla finestra. La gente che passa per strada alza uno sguardo verso il mio vetro, fa un maledetto sorriso di circostanza e se ne va.
Fanculo tutti! Ma non capiscono che è mille volte meglio morire in quella dannata arena?!
Mi vesto e vengo scortata da Blight, uno dei mentori, fino alla piazza del palazzo di giustizia.
Mi siedo, dall’altra parte del palco, questa volta, e resto paralizzata dalla tensione che sta riempiendo tutto il distretto.
Non me n’ero mai accorta, perché ci ero in pieno, ma da questa parte la mietitura non sembra così terribile.
Sembra.. una sorta di passaggio obbligato, una tappa della vita.
Ecco cosa ci hanno fatto, hanno privato del terrore anche la peggiore delle torture a cui siamo sopravvissuti, maledetti bastardi.
Se prendessi una forbice e cominciassi a tagliare l’aria si spezzerebbe e si ricomporrebbe da solo, il muro di paura che ci divide. I volti dei bambini, dolci bambini terrorizzati, sono intrisi di paura.
Vedo uno, in particolare, che mi guarda. Avrà tredici anni, esagerando. E’ magrissimo, un po’ allampanato e penso che non sia neanche  troppo preoccupato. Deve avere solo un paio di tessere.
Arriva Megan, che ha ovviamente cambiato colore dei capelli, mi saluta gentile e mi graffia involontariamente con le sue unghie lunghe quanto il mio mignolo e coloratissime. –Meno male che non c’è un’ascia da queste parti! – dice ridendo.
-Già, perché se ci fosse la prima vittima saresti tu! – Esclamo, ridendo come fa lei. Il sorriso le si ghiaccia immediatamente e fa solo più una smorfia che vorrebbe essere un sorrisetto, ma è davvero mal riuscita.
Ci posizioniamo alle postazioni e comincia con il discorso sulla rivolta. Vedo ombre di noia e di pura ansia alternarsi sui volti dei potenziali tributi. Un po’ come quando hai una lezione noiosa ma sai che l’ora successiva avrai una verifica per cui hai studiato un sacco, ma per cui non potrai mai essere davvero preparato. E allora l’ansia ti attanaglia lo stomaco e ti si interrompe il respiro, decidi di tornare a respirare e ansimi per ritrovare l’equilibrio.
-Ed ora vorrei invitare per il discorso da mentore, la vincitrice in carica, Johanna Mason! – Sento urlare. Un applauso freddo accompagna il mio raggiungere il microfono.
-Beh, Megan, ammetto di essere contenta che tu abbia finalmente imparato il mio cognome. – Dico, per rompere il ghiaccio. Lei ride, ricordando la scorsa mietitura.
Non ho preparato niente.
Dirò una cazzata, me lo sento.
Onore, rispetto, valore. Queste parole vorticano nella mia mente. Devo usarle. Possibilmente senza dire cosa spiacevoli dei Giochi.
Poi, improvvisamente, apro la bocca e comincio a dire cose che non credevo nemmeno di pensare.
-Si parla di onore, di valore, di rispetto. Beh, io ho ucciso, lo sapete tutti, ma i traumi che mi sono rimasti dai Giochi non li cancello con l’onore che mi caratterizza, con il mio valore o con il vostro rispetto. Che poi, che rispetto dell’essere umano vedete nel rinchiudere ventiquattro bambini in una scatola per farli combattere fino alla morte? Vi sembra che chi vince possa avere una qualche traccia di rispettosità o di valore?
Penso che tutto questo faccia essenz.. – Megan mi spinge via.
-Benissimo, abbiamo sentito la nostra vincitrice Johanna Mason! Ed ora passiamo all’estrazione dei tributi di quest’anno. Come da tradizione, prima le signore!
Le sue unghie maledette vorticano nella boccia per interminabili minuti.
Viene estratta l’ex ragazza di Josh.
Mi guarda, impaurita. Le faccio cenno di venire senza paura. Lei avanza, tremante.
-Benissimo, tesoro, tu devi essere Isobel.
-Sì.
-Allora, vogliamo scoprire chi sarà il tuo compagno di distretto? – Lei annuisce. Megan si avvicina alla boccia di tributi maschi.
Pesca il primo foglietto ed estrae un ragazzo di diciassette anni.
Jason Osment.
-Ed ecco Jason! – Esclama.
Grandi occhi azzurri e capelli nerissimi, Jason è uno dei ragazzi più belli del distretto. Dei più belli e dei più stronzi.
-Ma che bei tributi abbiamo quest’anno! – Esclama Megan, mentre si stringono la mano.
Sorrido, poco convinta ai due ragazzetti. 
Per quanto idioti, ci si può lavorare.

Sono tornata! 
Al solito, non so bene cosa dire.. E' più breve degli altri capitoli, ma penso sia meglio che una lunga brodaglia noiosa. 
Ringrazio Krys e Yoyo_Whitehole per le recensioni :)
Alla prossima!

 
  
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