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Autore: polkadotz7    28/07/2008    4 recensioni
Le salì in testa una sola frase, un sol pensiero che disse, senza pensare .
“ se mi lasci io muoio , Tom “
Lui sorrise e le baciò i capelli, poi la fronte
“ allora non morirai mai “ disse tutto d’un fiato.
“ perché ? spiegami perché Nicole non può venire in tour con noi “
“ beh tanto per cominciare perché se si venisse a sapere le altre fan come minimo la lapiderebbero … lapidare vuol dire lanciare dei sassi contro un malcapitato , Tom …”
“so cosa vuol dire, grazie … senti David, dai, ti prego … ci tengo veramente tanto che lei ci sia … “
“ Kaulitz, se è un’altra delle tue infatuazioni da – devo svuotarmi le palle – scordatelo … ci sono già abbastanza voci che girano sul tuo conto , tra l’altro che secondo me che ti sopravvalutano … per cui …
sperando vi piaccia, un commentino è sempre gradito ^^
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Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La voce di Bill Kaulitz. Così profondamente leggera, rauca e seducente. Bella. La voce di Bill iniziò a diffondersi per la sala. Le sue parole, le parole che componevano la canzone, che le davano corpo.

 

 

Jetzt sind wir wieder hier
Bei dir oben auf´m Dach
Die ganze Welt da unten kann von mir aus
Untergehen heute nacht

Il suono melodioso cessò mentre Nicole portava timorosa il microfono alla bocca, incitata da Bill a continuare da sola. Tom suonava attento ai vari passaggi, ma come un gatto che dorme con un occhio solo chiuso, parte della sua attenzione era rivolta a lei. Rivolta a quella ragazza che in punta di piedi si stava arrampicando verso il gancio con attaccate le chiavi del suo cuore.  Gustav alla batteria tendeva anche lui l’orecchio curioso. Georg con il suo basso alzò gli occhi per osservare anche lui le prime parole in musica della rossa.

Erano lì, con il fiato sospeso, in attesa.

Nicole prese coraggio. Se avesse steccato e avesse fatto una figura pietosa davanti a Tom, davanti a Bill e agli altri ? Se avesse toppato qualche parola nel testo ? Improvvisamente si rese conto che doveva cantare che la breve intro di Bill non le era servita a nulla per tranquillizzarsi. Eppure sapeva cantare. Lo sapeva fare. Perchè agitarsi tanto per una cosa in cui era portata ? Poi quando incontrò gli occhi di Tom capì. Era per lui. Non voleva deluderlo.

 

 

Sind wir zum letzten Mal zusamm´
´s hat doch grad erst angefangen

Wenn dieser Tag der letzte ist
Bitte sag´ es mir noch nicht
Wenn das das Ende fur uns ist
Sag´s nicht
Noch nicht

 

L’acuto nella sua voce salì come niente. E quando Bill e gli altri sgranarono gli occhi non fu certo per aver udito qualcosa di brutto o stonato. Erano sorpresi. Brava questa Nicole, veramente! Tom sorrise. Lo sapeva. In cuor suo lo sapeva che questa tipa, che aveva trovato per caso, che aveva voluto seguire, conoscere, era qualcosa per cui valeva la pena comportarsi in modo diverso dal solito. La ascoltò e fu davvero felice di poterla accompagnare con la sua chitarra.  La musica continuava, lei seguitava a cantare sorridendo ora al suo partner musicale, Bill. Si sorridevano compiaciuti e allegri fino a quando …

 

Das ist der letzte Tag
Das ist der letzte Tag
Ist das der letzte Regen bei dir oben auf´m Dach
Ist das der letzte Segen und unsere letzte Nacht
Hat unser Ende angefangen, egal wir sind ja noch zusamm´

 

Si misero tutti quanti a saltare.

E saltarono, saltarono. Ridendo e spezzando le parole della canzone per il continuo muoversi.

Quando ebbero finito, rimasero ad applaudire loro stessi ridendo ancora.

 

 

 

Erano le tre di notte quando, alla fine, rientrarono in albergo. Ancora una volta, Nicole aveva ceduto a Tom, ai baci di Tom, alle coccole di Tom, agli abbracci di Tom. Non era riuscita a dire di no a quel

“ dormi con me sta notte ? “

Ed eccola ancora, con una maglietta di Tom addosso, i lunghi e ondulati capelli rossi sciolti. Semplice e bellissima seduta a gambe incrociate sul letto matrimoniale a fare zapping in tv. Se ne stava lì tranquilla quando Tom le uscì dal bagno a torso nudo.

Le prese un colpo. Riuscì davvero a sentire il proprio cuore arrestarsi e poi ripartire più veloce di prima.

“ hai intenzione di dormire così ? “ domandò lei preoccupata sia per la salute di lui , sia per il suo autocontrollo messo a durissima prova

“ boh, magari si “ fece lui sedendosi accanto a lei e baciandole il collo teneramente

“ ma non hai freddo ? “ fece lei

“ adesso no, però tengo se mi venisse freddo ti abbraccio, che problema c’è ? “

Nicole lo guardò con aria falsamente scettica. Poi cedette e gli sorrise, lo prese dietro la nuca e lo trascinò giù con sé.

Le loro bocche si fusero in una. Tom fece scorrere dolcemente una mano sotto la maglietta di lei, poi lungo le sue cosce, dal ginocchio fino all’anca lievemente sporgente, poi le baciò ancora il collo, poi una guancia, poi tornò sulla bocca di lei mentre con l’altro braccio la stringeva a sé fortemente, in modo possessivo. Lei si separò per prendere fiato. Lo guardò negli occhi e stando ancora sdraiata con lui accanto, appoggiato sul gomito, cominciò a disegnarne i tratti con  l’indice. Percorse la linea della sua mandibola, il contorno delle sue labbra ( che si schiusero in un piccolo e morbido bacio ) la linea del naso, il contorno degli occhi fino ad arrivare alla radice dei suoi capelli, dei suoi meravigliosi rasta. Fu a quel punto che lui si chinò e le diede ancora qualche bacio. Sorridendole, accarezzandole i capelli. La stava guardando in un modo in cui, forse non l’aveva mai guardata prima. Per una volta, non la stava guardando come una donna, come una femmina, ma la stava guardando come un essere umano a cui mai e poi mai, avrebbe voluto fare del male. A questo punto fu lui a tracciare i contorni del viso di lei. Partì da una morbida onda rossa dei suoi capelli e arrivò alle sopracciglia, a quegli occhi grandi da bambola per morire sulla sua bocca rosea. Fu lei a parlare per prima.

“ se ti dico una cosa carina giuri di non prendertela ammale ? “

“ che cosa carina ? “ fece lui incuriosito

“ è una cosa carina … non eccessivamente carina, carina il giusto. È una cosa che in fin dei conti si dice anche agli amici quindi … prometti che se te la dico non ti spaventi ? “

“ dilla “ disse lui incoraggiandola

“ ti voglio bene “

La guardò seriamente. Ecco, i giochi erano fatti. Questa ragazza gli voleva bene. Ora sarebbe stato ancora più difficile lasciarla dopo essersela scopata. Sarebbe stato difficile non avere sensi di colpa dopo averla usata e dopo averla buttata via. Ma poi se la sarebbe fatta e l’avrebbe buttata via ? No, lui sapeva già che la mattina dopo, avrebbe voluto tenerla con sé. Non ce l’avrebbe fatta. Poi sorrise, si chinò e la baciò, poi la fece sedere e l ‘abbracciò forte. La strinse e le mise le braccia dietro la vita. poteva sentirla aderire perfettamente contro il suo torace spoglio. Era evidente, dentro di lui, che dopo quelle parole, non se la sarebbe mai , s o l o scopata. Aveva tra le mani qualcosa, adesso. Qualcosa di caldo, di dolce, di forte. Aveva in mano il cuore di una bellissima ragazza. Tom Kaulitz capì tutto questo quando non riuscì ad esprimerle quello che provava per lei a parole ma dovette farlo attraverso un abbraccio. il più sincero di tutti.

Un abbraccio che gridava forte , a squarcia gola

“ anche io, anche io, anche io “

 

 

rieccomi qui. mi scuso tantissimo per il ritardo con cui pubblico ma in fin dei conti sono in vacanza no ? xD hehehe spero che anche questo capitoletto vi piaccia :) grazie anche a tutte quelle che hanno inserito la storia tra le preferite !!! dankeschooooon ^^ tschuss und kuss
  
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