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Autore: Pynno_97    13/05/2014    0 recensioni
The Pokémon of the Legend è una storia che narra delle gesta quasi eroiche di due personaggi, Nick Lutheroup e Paul A. per combattere ciò che agli occhi di molti sembra destino.
Antichi demoni stanno per risvegliarsi e l'arcaica guerra della creazione e della distruzione sta per vedere un'altra colossale battaglia che trascenderà Tempo e Spazio.
Personaggi nuovi attendono i malaugurati protagonisti che dovranno farsi strada nel futuro, nelle loro menti e nei loro cuori per sconfiggere il male.
Kyurem sta per essere risvegliato nella sua vera forma, le cinque bestie sacre sono ormai disperse nel mondo, le chiavi, antichi meccanismi capaci di diffondere il potere sacro nel globo, assopite.
Spazio. Tempo. Chaos. Creazione. Distruzione.
Siete pronti ad un'avventura epica?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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Quasi mi ero dimenticato del mondo esterno. Effettivamente quando Nick raccontava qualcosa sapeva trasportarti nel suo racconto. Il raccontro di questa volta era diverso, Nick non continuò il solito discorso alla tavola della mensa, no, Nick mi disse di venire dietro di se

«Vieni Paul, questa volta la storia te la racconterò in un posto diverso, seguimi»

Lo seguii nella colossale fortezza costruita nella montagna del mondo distorto

I corridoi enormi che consentivano di passare anche al più grande dei Pokémon possono apparire tetri nel silenzio del mondo Distorto, quella zona… Mi ero avvicinato ogni tanto ma avevo trovato solo un’enorme paratia chiusa, Nick si avvicinò, inserì un codice nel tastierino di accesso e la paratia si aprì rivelando una piccola stanza con scritto

“Camera Stagna 1”

«Nick, che diamine? Cosa è questo?»

Chiesi io

«Volevo che tu lo vedessi… siediti pure per terra, ti racconterò qui la storia oggi»

Guardai in giro quella stanza, era pieno di macchine strane e aveva un grosso cristallo blu conservato sotto una teca di vetro sopra un tavolo

«Allora, eravamo arrivati a quando Giratina mi attaccò con Oscurotuffo mi pare, se non ricordo male…

 

“Vola via, diamine!”

Iniziammo a sfrecciare via, Giratina ci stava dietro

“Easo terra, contro quell’isola”
Giratina se ne fregò altamente di avvicinarsi troppo, la stessa isola venne sbalzata via quando la colpì in pieno

“Oh diamine, cosa vuole?”

“Sembra che tu sia stato colpevole di aver alterato l’ordine del mondo… Probabilmente temporale, questo ha creato degli squilibri del Chaos, Giratina ti ritiene colpevole”

“Oh diamine, tutti con me?”

Non sapevo nemmeno cosa avevo fatto, che si riferisse alla storia di Celebi?

“Non so cosa dirti, non me lo aspettavo!”

“Pensa a volare, come fa a starci dietro?”

“Questo è il suo mondo! Spazio e Tempo obbediscono alle sue regole, ci sta rallentando!”

Ci raggiunse, o almeno andò vicino abbastanza da sfiorarmi la schiena con la punta dei tentacoli, dura come la pietra, appuntita come una lancia

“Ahia, diamine, più veloce!”

“Non serve, dobbiamo trovare un modo per levarcelo di torno senza la velocità, tieniti a me!”

Latios fece un’impennata verticale, Giratina proseguì in avanti schiantandosi contro l’isola che avevamo di fronte, non si fece molto male, tre secondi dopo riprese a inseguirci

“Ok, abbiamo guadagnato tempo! Dobbiamo fare qualcosa ora e alla svelta!”

“Guarda li”

Gli dissi, c’era un’enorme montagna, con una piccola grotta sul lato, che fluttuava su un’isola davvero grossa rispetto alle altre

“Si, e quindi?”

Avevo un'idea

“Vola nella grotta, veloce!”

“Non so dove vuoi arrivare Nick ma mi fido di te, andiamo!”

Latios accelerò quanto possibile ma Giratina ci era alle costole, poco tempo dopo ci aveva quasi raggiunto ma la montagna era vicinissima, come avevo pianificato, Latios entrò nella grotta che si rivelò essere un tunnel, Giratina ci seguì ma era troppo grande per passare, l’intera fiancata della montagna gli franò addosso

“Nick! Giratina è svenuto! Ora, la Mist Ball!”

Mi disse Latios telepaticamente

“Certo”
Pensai, presi la Mist Ball e la lanciai, catturando il Dio del Caos

Lo richiamai, era quasi a pezzi, aveva pochissima energia eppure era sveglio

“Latios, sai parlargli?”

“Ovvio… sembra che non si ricordi niente di cosa è successo, solo un freddo enorme… e poi il nulla, lo stesso nulla che ha combattuto tempo fa”

“Quel coso è stato posseduto?”
La cosa peggiore a cui potevo pensare era del Chaos Oscuro

“Pare di si, ora andiamocene, Arceus ci aspetta, Giratina aprirà un portale, ritiralo e varcalo”

Come predetto da Latios Giratina aprì un portale, lo ritirai e lo varcai sopra Latios, ero di nuovo nel tempio di Arceus, questa volta però non eravamo soli, Arceus era li, al centro del Tempio eppure... era una figura quasi eterea. Non riuscivo a definirne il contorno con certezza, assomigliava a ciò che potrei definire un ologramma, una visione.

«Nick, mi sono risvegliato, finalmente, ho visto che hai incontrato Frank»

«Si, sono scappato da lui»

«Anche se illogico sapevo che lo avresti fatto, avresti generato un paradosso bloccandolo li»

«E sono andato a Canalipoli»

«Lo so, li Darkrai ti ha addormentato, hai anche avuto modo per vedere il potere di Kyurem»

«Se intendi il potere che aveva preso Giratina… si, è quello il potere di Kyurem quindi?»

Se era quello il potere che dovevo affrontare dovevo aver paura

«Il potere di Kyurem è quello del Nulla, dal Nulla riesce a generare i Pokémon ombra, è meglio fare attenzione se Kyurem possiede qualcuno nessuno può salvare la sua anima»

«Allora dimmi, Arceus… Perché io? Non so nemmeno dove iniziare, non è il mio mondo, non so nemmeno di cosa stai parlando e non riesco minimamente a capire perchè in una situazione reputata impossibile sia necessario il mio aiuto»

«Potrei prendere mille stolti da questo mondo, abituati ad una visione ferma delle cose, abituati al mondo calmo e fermo, abituati a questo mondo che non capiscono cosa sta rischiando o potrei prendere un solo folle da un altro mondo, portarlo qui in modo da fargli vedere un mondo nuovo e fargli capire la situazione nel suo complesso, fra tutti i possibili prescelti di quel mondo tu eri il primo, per l’M-EC forse, per le tue doti o per altro ancora... potresti trovare mille motivi per non essere il prescelto e questo è il motivo principale per cui lo sei»

«Non capisco… Cosa dovrei fare?!»

«Trovare un modo per impedire la resurrezione di Kyurem, scoprire come risorgerà e bloccarlo, Kyurem e io siamo una parte dell’essere originale, Kyurem e io insieme siamo Dio ma siamo fatti per annullarci a vicenda, i poteri dell’uno sono instabili nel corpo dell’altro, non possiamo ucciderci l’un l’altro ma possiamo distruggere e creare, Kyurem non mi ucciderà ma potrebbe distruggere il mondo, anzi, i mondi»

«Potrebbe? Quindi potrebbe non farlo?»

«Più o meno ci sono le stesse possibilità che un assassino smetta di mangiare carne perché gli sembra un omicidio, Kyurem non è una coscienza, è una bestia, sblocca solo il lato oscuro di persone e Pokémon, ha un solo desiderio, distruggere tutto il mondo. L'unico modo per fermarlo è riuscire a colpirlo prima che questo suo istinto si risvegli»

«Aspetta, ci sarà mica un legame fra i cataclismi attuali e Kyurem?»

«I Pokémon leggendari stanno diventando Ombra e stanno perdendo il controllo del loro elemento, si, è Kyurem il responsabile di tutto questo»

Ci fu un attimo di silenzio che Arceus ruppe parlando

«Nick, c'è altro. Jir torna a dormire in un cristallo di ghiaccio temperato ogni 7 giorni per mille anni, restano solo due giorni ma… Il potere di Kyurem è troppo elevato, Nick, è un miracolo anche solo che Jir sia vivo, non posso ritirare la maledizione che vige sul suo sonno, mi dispiace»

«Vuoi dire che potrei perdere Jir da un momento all’altro?»

Feci uscire Jir dalla Mist Ball e lui mi saltò sulla spalla.

«Jir!»

Disse strofinando la sua testa sulla mia guancia in quello che doveva essere un gesto di affetto

«Che razza di Dio permette tutto questo? Se davvero sei un Dio dimmi, perchè mi fai tutto questo? Perchè non posso fare altro che soffrire qualsiasi cosa io faccia? Perchè ogni volta che penso di poter adattarmi alla mia tristezza qualcosa stravolge tutto? Che razza di Dio potrebbe mai lasciare che ciò accada?»
Dissi adirato

«Un Dio incompleto, un Dio impotente che non può fare niente, mi dispiace per Jir, so come ti senti… Devo conservare le forze, potrebbe attenderci una guerra, il quantum spazio temporale è stato modificato da te, non so come, non so quando, potrebbe accadere qualsiasi cosa, ho bisogno di essere nel pieno delle mie forze»

Disse lui vago

«Facciamo un patto»

Dissi freddamente

«Un patto?»

Arceus parve incuriosito. Stavo tentando un Dio e la cosa mi piaceva.

«Io ti aiuto, tu mi riporti indietro»

Dissi in tono brusco

«Mi dispiace... Non posso Nick, quando ci avrai aiutati sarai parte di questo mondo, andartene sarebbe paradossale»

Voleva forse dire che non avrei rivisto il mio mondo, il mio paese, mio zio?

«Ma… ma…»

«Nick, un altro giorno è passato, il tempo scorre e nemmeno gli Dei possono fermarlo in eterno, è inevitabile, invece che pensare a come essere ricompensato svolgi il tuo compito come guardiano e prescelto»

Come può un uomo fare ciò che nemmeno un Dio sa fare?

«Ma… Arceus…»

«Mi dispiace sembrare duro, il mondo è duro, dovrai abituarti, potrebbe accadere qualsiasi cosa, ora devo andare via, Nick, preserva la Mist Ball, preserva te stesso, preserva il mondo»

Aprì un altro portale, al centro del disegno e si ritirò in un’altra dimensione

Restai a fissare l'enorme dipinto sul soffitto che doveva rappresentare la creazione di Arceus, iniziai a chiedermi cosa ci fosse al posto di quel cratere.
Richiamai Jir, era tanto tempo che non passavamo tempo insieme

«So che capisci cosa dico… perché devi morire?»

Gli chiesi io con un velo di tristezza

«Jir...»

Rispose lui

«Ti prego… Perché?»

«Jir!»

«Almeno tu non mi abbandonare…»

Jir non rispose

«Ho capito, manca davvero poco alla tua morte?»

«Jiir…»

«Rendiamo indimenticabile questi ultimi giorni… Jir, mi dispiace se ti ho trascurato»
Dissi senza nascondere la mia tristezza e la mia contrizione

«Jir»

Iniziò a volarmi intorno, mi veniva da piangere, giocammo tutta la notte, la mattina dopo ero esausto, stavo per addormentarmi in quel tempio stretto a Jir

Poi iniziai a pensare, quel genere di pensieri fra il sonno e la veglia

“Freddo.. alle mani… un momento… Freddo?”

Mi svegliai di botto, avevo freddo ai polpastrelli, come se stessi toccando il ghiaccio

«JIIIIR!»

Era un verso quasi di dolore

Mi scostai da lui e lo guardai, la punta dei piedi… era congelata!

«Jir! Cosa succede?!»

“Nick, sta finendo il suo tempo”

Disse tristemente Latios

«Di già? Manca un giorno!»

“Si ma Kyurem sta riacquistando potere, Jir ha meno tempo, la maledizione si sta risvegliando nella sua forma originale e Arceus non ha abbastanza poteri per impedirlo...”

Avevo le lacrime agli occhi

«Ti prego, aiutami, Latios!»

Latios fece un attimo di silenzio

“non posso, mi dispiace”

«Jir… ti prego, resisti!»

Gli urlai io

Il ghiaccio continuava ad estendersi, su quel suo corpicino minuscolo, gli coprì in fretta la pancia

«JIIIIR!»

Urlò di nuovo

«Jir ti prego, senza di te non posso fare niente»

Aveva l’affanno

«Jiir… Jirr… JIIIIR»

Il ghiaccio aveva coperto il terzo occhio, ora era spuntato anche sopra la testa, solo il viso non era congelato

«Jiiiir! Respira! Non demordere!»

Jir aprì il suo terzo occhio

«Jir…»

Aveva uno sguardo quasi felice, come quello di chi accetta la morte

«Ti prego, non arrenderti, respira!»

«Jir…»

Disse con un filo di voce

Aveva il ghiaccio su buona parte del viso, avanzava verso la bocca, aveva le labbra sporgenti tentando di respirare

Mi parve di vedere una lacrima sgorgare dai suoi occhi

«Ji...»

Mi parve di sentirgli dire il mio nome, era quasi un addio, il ghiaccio coprì la sua bocca, il suo terzo occhio emise un lampo e il cristallo si completò

«Addio… Jir»

Dissi in lacrime

Un bagliore enorme, poi si aprì un varco nel punto dove era prima Arceus

“Quello è un portale… per il tuo mondo?”

Disse Latios

Non lo sapevo, non me ne fregava, ero troppo scosso per Jir

«Addio… Non ti dimenticherò mai»

 

 

Nick parve nascondere una lacrima

«Stai piangendo?»

Gli chiesi io alla fine del racconto

«Paul stai bene, io piangere? Non essere ridicolo...»

Stava piangendo, negava l’evidenza, alzò la teca dal cristallo, lo accarezzò con la mano destra e disse

«E non ti ho dimenticato… non è vero, Jir?»

 

  
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