Prologo

Mente e corpo in due luoghi diversi

Lei era bella. Lo era, giusto? I sui capelli erano delle onde, lunghe fino al bacino, color pece. Gli occhi, coperti da un ciuffo blu... gli occhi erano diversi. Uno era azzurro... quale? Non se lo ricordava. Aveva smesso di guardarsi allo specchio. L'altro era giallo, sembrava quello di un rettile. O era solo un'altra illusione dello specchio deforme che c'era nella sua mente? La bocca era rosea e carnosa, il seno e le curve prosperose.

Lei era strana, glielo dicevano sempre. Lo sussurravano. Ma lei sentiva. E sapeva di essere 'la Strana'. Ne era fiera. Perché gli umani non sapevano quanto lei fosse diversa. E lei li odiava. Tutti? Forse. Probabilmente. Ma non lo diceva. Non lo diceva quando gli umani della sua classe le parlavano alle spalle. Lo pensava, ma non parlava. Era colpa sua, non aveva alzato abbastanza i 'Punti Carisma'. E poi, vedeva le loro statistiche. Loro erano dei maligni. Sì, perché erano umani.

Ma ancora, non glielo diceva. Perché? Non lo sapeva. Non parlava nemmeno quando gli umani che credevano di essere più grandi di lei la portavano dove nessuno guardava, e la picchiavano. Usavano delle strane mosse, con le loro armi o con i loro arti deformi, e toglievano un po' di punti vita. Ma la loro magia non era potente. Così, lei rideva. Rideva e basta, senza fare nulla. E a loro non piaceva, e l'attaccavano ancora. E poi, quando la lasciavano sola, piangeva, dolorante. Non sapeva perché, ma sentiva dentro di se quelle voci. ' Piangi perché ti fa male, perché vorresti anche te degli amici. Vorresti essere come loro.' sussurrava quella parte ancora consapevole della sua umanità, minuscola, schiacciata da quel maligno e nero tumore che abitava nel suo cuore, nella sua anima.

Poi si alzava, e tornava a casa. Apriva la porta, speranzosa. La trovava sempre vuota. E allora, per la prima volta della giornata, parlava. “ Ciao mamma, papà, sorellina mia. Vi voglio bene, sapete? Mi mancate tanto, quindi tornate presto, ok?”. La sua voce era roca. Parlava poco. Gli umani non volevano parlare con lei, e lei non voleva parlare con loro... giusto? Era così? Non lo sapeva. Non sapeva più niente, in realtà. Poi pensava. E ricordava perché odiava gli umani. Loro li avevano uccisi. La sua famiglia era morta per quello, per gli umani. E ora loro li tenevano rinchiusi, per forza. Altrimenti, perché non erano tornati? Quando si moriva, si tornava alla base con i ' Punti Vita' dimezzati. Ma loro non tornavano, e lei era sempre sola.

Non sempre, in realtà. Venivano due persone a trovarla, almeno una volta a settimana. Non sapeva se erano umani a no, ma le piacevano. Erano gentili. L'aiutavano a pulire la casa. Era troppo grande, da sola non ci sarebbe riuscita. Le portavano dei regali, la spesa, l'aiutavano in tutto. Poi, la portavano a mangiare fuori. O anche in posti come l'acquario, i parchi, il luna park. A volte restavano per molto tempo, e la portavano in vacanza. E le chiedevano cose, se aveva amici, che giorno era, cos'era successo. Lei rispondeva. Poi le raccontavano quel che succedeva nella realtà fuori da quel piccolo mondo che si era creata. Le avevano detto loro che qualcuno aveva ucciso la sua famiglia. E le avevano raccontato che il videogioco che aveva comprato bloccava dentro di sé la mente dei suoi giocatori, che li stimolava ad odiare gli umani ed il mondo, e ad isolarsi. Era stato allora che aveva capito che era lei il problema.. ma non poteva farci nulla. Ma voleva, lo voleva davvero, fare qualcosa, e aiutare gli altri. Così, magari, loro avrebbero aiutato lei.

Mangiò qualcosa. Doveva ristabilire i suoi punti vita, aveva la barra quasi sull'arancione. Oggi erano stati particolarmente crudeli. Si chiese se anche quella fosse un'illusione. Poi andò in camera, e lanciò la sua cartella in un angolo. Non aveva bisogno di fare i compiti, li aveva già finiti. E si era buttata avanti con il programma, l'aveva già finito, quindi non doveva nemmeno studiare. I suoi ' Punti Intelligenza' erano altissimi e lo sapeva.

Si buttò sul letto e accese il casco prima di indossarlo. Una schermata apparve sulla visiera. ' Bentornata, Kaleid'. Sorrise. Finalmente era a casa.

Angolo autrice:

Yo!
Ok, mi voglio far male D:

Ho una long e una storia ad OC in corso e trovo il tempo per pubblicarne un' altra...

Ma sapete, l'ispirazione fa quello che vuole!

Comunque, sono Maya-chan!

Allora, spero che a qualcuno interessi questa storia, veramente.

I posti disponibili sono per 10 maschi e 9 femmine. Può provare chiunque, poi io seleziono quelli che mi piacciono di più.

Ci sono ovviamente delle regole:

• siete umani, quindi le vere caratteristiche fisiche sono da umani, quindi se avete gli occhi rossi siete albini, e se siete albini avete gli occhi rossi. Ma nel caso, esistono sempre lenti a contatto colorate e tinte. Certo, dato che nello stadio iniziale della 'malattia' in cui si troveranno gli OC confonderanno la realtà col videogioco, potrebbero confondere il loro aspetto reale con quello del loro avatar.

• Niente gemelle/i o fratelli/sorelle

• Niente Mary o Gary Sue, please.

• Potete avere degli animali, sia nella vita reale che nel gioco.

• Recensite o vi faccio morire! Non dico ogni capitolo, ma fatemi sapere che leggete e cosa pensate della storia.

Credo siano tutte! Ora passiamo alla scheda.

I campi coll'asterisco sono obbligatori u.u

Nome:*

Cognome: *

Data di nascita: *

Soprannome/ Nickname: * ( è praticamente il nome del vostro avatar nel gioco)

Età: * ( non troppo vecchi, siete sempre dei ragazzi... dalle medie ai primi anni di università sarebbe la fascia d'età perfetta)

Aspetto fisico: * ( quello della vita reale per intenderci. dettagliato)

Aspetto avatar: *( il vostro aspetto nel gioco. Anche qui, dettagliato.)

Carattere: * ( molto dettagliato. E' molto sullo psicologico questa storia.)

Vestiario: * ( sia nel gioco che nella vita reale. Per la vita reale l'abbigliamento non è necessario, ma per il gioco sì)

Segni particolari:

Animale/ Famiglio: ( animale per la vita reale, famiglio per il gioco)

Potere/Armi: * ( potete averli tutti e due. Niente Dragon Slayer, God Slayer o poteri copiati da Fairy Tail... siate originali.)

Ama: *

Odia: *

Paure: * ( almeno 3)

Punti forti: * (almeno 3)

Punti deboli: * ( almeno 3)

Love story: * ( sì o no. Dato che non me la cavo molto bene con yaoi e yuri, preferirei se si potesse evitare, ma se ci tenete proverò comunque.)

Passato: * ( più dettagliato possibile.)

Altro:

Credo di aver detto tutto!

Bè, a presto!

Maya-chan