Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Valerie Clark    13/05/2014    1 recensioni
''Ci dobbiamo quindi perdere o perdonare? E per sempre, definitivamente?
Avevi detto che niente è per sempre, ‘ma noi sì, noi lo siamo, noi saremo per sempre’. ‘Ti ho tatuata sulla pelle’ avevi detto, ed io avevo risposto che rimuovere i tatuaggi fa male, quindi perché rimuoverli? ‘Non ce ne sarà bisogno’ avevamo detto, ‘siamo per sempre’.''
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Perd(on)iamoci
 
 
‘Perdoniamoci’ o ‘perdiamoci’? Qual’è la differenza? Qual’è il confine?
Me la ricordo, la prima volta che ci ho pensato; ero seduta accanto a te, sul treno che ci avrebbe riportate a casa. Ma non lo so, forse su quell’isola eravamo già a casa, non c’era bisogno di tornare da nessuna parte, saremmo potute restare lì per sempre e nessuno ci avrebbe detto nulla. Saremmo state invisibili e indivisibili. Magari tutto sarebbe caduto a pezzi, magari ci sarebbero state macerie e resti, ma avremmo potuto dire ‘fino all’ultimo resto, io resto’.
Ci dobbiamo quindi perdere o perdonare? E per sempre, definitivamente?
Avevi detto che niente è per sempre, ‘ma noi sì, noi lo siamo, noi saremo per sempre’. ‘Ti ho tatuata sulla pelle’ avevi detto, ed io avevo risposto che rimuovere i tatuaggi fa male, quindi perché rimuoverli? ‘Non ce ne sarà bisogno’ avevamo detto, ‘siamo per sempre’.
Ma noi non siamo per sempre, nulla lo è, avevi ragione; non si sfida il destino, non si gioca ai dadi contro quel dio che tanto bestemmiavamo. Chi vince, contro un dio? Di certo non noi, due povere, misere, minuscole persone.
Eravamo forse solo persone? Viene da chiederselo, visto quello che abbiamo fatto l’una per l’altra… evidentemente sì, eravamo solo persone. Magari una la persona dell’altra, quella con cui si è destinati a passare il resto della vita su una piccola isola, quella che è destinata a restarti impressa sulla pelle, ma comunque persone, e le persone sbagliano, le persone feriscono. Dov’è che ti ho ferito, io? Quand’è che ti ho ferito? Come ho sbagliato? Un giorno la nostra vita sembrava un film, il giorno dopo il titolo sarebbe stato ‘Storia catastrofica di me e di te’.
È una catastrofe quando la tua persona ti viene strappata via, sembra che insieme ad essa si sia spento un pezzetto di sole, sembra che insieme ad essa se ne sia andato un pezzetto di cuore.
Io, quel cuore, ce l’ho inciso sulla pelle; piccolo, nascosto agli altri. Nonostante tutto, so che sarà mio per sempre. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Valerie Clark