Quando
arriviamo a casa sua, Teresa
prende i suoi documenti mentre io faccio la guardia, in caso lo sposo
dovesse
farsi vivo – non ho problemi a credere che chiunque conosca
bene Teresa,
famiglia o amici, preferisca vederla con me, perciò non sono
preoccupato per
loro – e ora che ci penso, è parecchio strano.
Teresa è una tale brava persona, fedele, leale
e buona, con un cuore
così puro che ami avrei pensato di meritarla.
Lo creduto così a lungo che l’ho
quasi persa, eppure, vedere il dubbio
scritto sui volti della sua famiglia mi ha fatto mettere coraggio e
confessarle
i miei sentimenti.
Mentre
la guardo correre in camera,
mi appoggio alla finestra, conscio che sono stato un bastardo
incredibilmente
fortunato, perché dirle quello che provo è una
cosa. Ma Teresa non mi ha solo
ascoltato: ha lasciato il suo sposo e mi ha detto che mi ricambiava; ho
sempre
saputo che provava qualcosa per me, ma non ho mai potuto dire cosa
fosse e
quanto fosse profondo. Eppure, eccoci qui, pronti a scappare a Las
Vegas a
sposarci clandestinamente. Nel giorno in cui avrebbe dovuto sposare
Marcus
Pike.
Nonostante
le mie suppliche, quando
mi raggiunge in salotto vedo che si è cambiata con qualcosa
di più comodo; non
so cosa provo. Insomma, avrei amato guidare fino a Vegas con lei al mio
fianco,
vestita come la mia sposa, ma so perché preferisce jeans e
maglietta. Almeno
prendo con sé il vestito, e no, anche se era il vestito che
aveva scelto per un
altro, anche se non era quello che avrebbe scelto per sé,
non mi importa – se
non l’ha fatto Wayne, posso farlo anch’io. E poi,
voglio sposarla di nuovo il
prima possibile. Il matrimonio che ha sempre voluto, e lo
organizzerà lei (col
mio aiuto, logico. Non sarò il fidanzato/marito/padre che
non condivide i compiti
col suo amore).
Magari
potremmo sposarci a Natale. O
al nostro primo anniversario. O magari… sorrido e mi
lacrimano gli occhi mentre
oso immaginare quello che un giorno potrebbe essere realtà.
Non sono credente,
né ho alcun tipo di fede, ma se Teresa ed io dovessimo avere
dei figli, li
farei battezzare, e supporterei ogni sua decisione. Perciò,
chissà. Potremmo
sposarci al battesimo del nostro primogenito.
“bei
pensieri?” mi chiede mentre mi
bacia sul retro del collo, mentre io guardo ancora fuori dalla
finestra. Mi
giro nelle sue braccia e
sorridendo, la
bacio dolcemente. È solo una carezza me mi sembra avere
molto più sentimento di
ogni altro bacio che ci siamo scambiati finora, o che io abbia mai
dato. Non
chiedetemi perché, ma ho sempre pensato che piccoli baci e
carezze a fior di
labbra siano l’espressione più alta di amore e
affetto ed intimità.
Sorrido
e l’abbraccio, come ho fatto
quando sono tornato dal Sud America e l’ho trovata ad
aspettarmi ad Austin, ed
è incredibile quanto tutto sia simile: allora ho trovato
Lisbon dopo due anni
di lontananza, oggi ho ritrovato Teresa quando ormai la credevo perduta.
“Sei
pronta?” le chiedo, mano nella
mano e occhi negli occhi. Quello che intendo è sei sicura di volere tutto questo? Non
è il suo amore per me che
metto in discussione – credetemi, ora che abbiamo messo tutto
fuori, riesco a
leggerla come un libro aperto – ma non voglio che faccia
qualcosa per il motivo
sbagliato. Voglio che mi posi perché mia ma e non
può immaginare la sua vita
senza di me – una bella spinta per il mio ego e la mia
sicurezza interiore, e
prima che lo chiediate, sì, sono un concentrato di
insicurezze. Ma non vi ho
detto che porto sempre maschere, dopo tutto? – e non
perché teme che mi possa
rimangiare tutto, o che ero troppo eccitato al matrimonio da parlare
senza
connettere cervello e bocca, così da non sapere cosa le
abbia detto.
“Teresa…”
la chiamo, la voce bassa e
roca. Quasi grugnisco, perché lei ora è la mia
Teresa e dalla mia posizione vedo la sua camera da letto. Ed
il suo enorme
letto. Ho quasi
voglia di dirle che
magari per un po’ di giorni potremmo mettere da parte la
questione del
matrimonio e scegliere un approccio più tradizionale, quando mi rendo conto che
no, non c’è modo
che io possa fare l’amore con lei in quel letto, mai, mai.
Lei e Marcus hanno
dormito insieme in quel letto: so che è da pazzi- mi
sposerà col vestito con
cui doveva sposare lui, dopotutto- ma non posso dormire con lei
lì. Le mie
finanze sono ancora bloccate dopo l’incontro con il gran
giurì per decidere se
dovessi essere processato per la morte di John il Rosso- cavolo, la
legge è
svelta a congelarti i bei, ma quando deve sbloccarli, ci mette almeno
un anno –
ma anche se la mia
busta-paga all’FBI
non è proprio pesante, credo di potermi permettere un letto
nuovo. E nuove
lenzuola. Ed un nuovo materasso. Oh, e nuovi cuscini. Molti nuovi
cuscini. La
mia Teresa ama i suoi cuscini, dopotutto.
In
pratica dovrei comprale una nuova
camera da letto, punto. Ma mi chiedo se dovrei comprarle
un’intera casa nuova,
appena possibile. Nonostante tutto, questo è un appartamento
da single, non per
una famiglia, e se Teresa dovesse essere d’accordo, credo che
potremmo iniziare
da subito a lavorare ad un erede. Nel senso di oggi, appena sposati.
Dopotutto,
non siamo più giovincelli, e c’è una
buona possibilità che non si concepisca al
primo tentativo.
“Voglio
questo.” Mi dice, baciandomi
al margine delle labbra. “Voglio te.” Chiarisce
prima di baciarmi sulla bocca –
dove ho detto che è la camera da letto? –e rido, e
sorrido. E piango. Di nuovo.
Dio.
Teresa mi ha sempre detto che
sotto sotto sono un brav’uomo, ma immagino che da adesso
dovrà aggiungere che
sono sdolcinato, perché non ricordo di essere mai stato
così… emozionato. Se
non al fianco di Teresa: lei è un’alfa, e le alfa
influenzano la produzione di
progesterone nelle persone a loro vicine. Forse deve avere il ciclo e
mi sta
passando la sua sindrome- non ridete, è vero. L’ho
letto in un libro. Credo. O
era un film? Chiedo scusa, ma non ricordo molto del tempo passato a Las
Vegas,
dato che ero ubriaco fradicio il 90% del tempo.
Lasciamo
l’appartamento, il vestito
da sposa sui sedili posteriori della Citroen, e mentre salgo in
macchina mi
chiedo se debba fare un salto al trailer e cambiarmi anch’io:
Vegas è a 18 ore
da qui, e non voglio essere sudato e stropicciato dopo tante ore al
volante. Ma
il trailer è nel parcheggio dell’FBI, e se andremo
la ci sono forti possibilità
di incontrare qualcuno che ha sentito del matrimonio, o peggio, che
erano là.
Ho tutto quello che mi serve: documenti e un po’ di soldi nel
caso mi voglia
comprare qualcosa, e immagino dovrò accontentarmi.
Non
parliamo molto lungo la strada.
Teresa ed io non abbiamo mai avuto bisogno di parlare molto, uno
sguardo era
abbastanza. Il nostro problema era che portavamo sempre delle maschere.
Adesso
basta: perciò, sorrido per le prime ore del viaggio- mi fa
male la faccia, ma
non mi importa –quando ci fermiamo a Sweetwater e facciamo
pranzo. Prendo te e
uova, dato che stamattina non ho fatto la mia solita colazione dato il
nodo
allo stomaco, mentre Teresa sceglie caffè ed insalata-
temendo di non entrare
più nel vestito se dovesse esagerare. Povera cara, appena
sposati ordinerò
fragole, cioccolato, panna, gelato e champagne al servizio in camera, e
la farò
indulgere nelle sua fantasie sessuali-culinarie quanto
vorrà.
“Tocca
a me adesso.” Mi dice mentre
prende dalla borsa un piccolo navigatore satellitare. “E no,
non puoi
negoziare.” Mi ordina, e sorrido. Non credo sarò
mai in grado di sentirla darmi
ordini senza pensare che lei sia la padrona del mio corpo.
Forse
dovrei iniziare a lavorare
solo con Kim, la presenza di Teresa mi distrarrebbe solo. A meno
che… beh, se
Teresa usasse il sesso come arma di ricatto, credo non avrei problemi a
trasformarmi in un umile consulente per lei.
Ci
fermiamo ogni quattro ore,
alternandoci alla guida. Sorrido, e una volta mi addormento anche, un
miracolo
per un insonne come me, e sono andato per quasi tutti il turno di
Teresa.
Quando mi sveglia e mi offre uno spuntino di mezzanotte (in
realtà sono quasi
le due, e noi abbiamo guidato per oltre sedici ore) mancano
un apio di ore a Vegas, e tocca a me
guidare. Mi sveglia con una tazza di te- orribile, ma meglio di niente-
e un
bacio sulle labbra. Apro gli occhi e la vedo, il suo sorriso luminoso,
e non
credo di averla mai vista così felice.
Mi
fa quasi piangere sapere che si
sente così per me.
Che
è tutto vero.
Che
è mia.
Perciò,
il bacetto che mi voleva
dare si trasforma presto in una sessione bollente, con tanto di mani
che
esplorano e palpano parecchio, avide. Ci sono anche un paio di
tentativi di
sbottonare camicie e abbassare le cerniere dei pantaloni, ma degli
adolescenti
ci fischiano mentre passano, incoraggiandoci e metterci nudi e darci
dentro, e
così saltiamo via l’un dall’altra, col
fiatone.
Grugnisco
sbattendo la testa contro
il finestrino, non potendo lasciare la macchina al momento- il mio
corpo ha
reagito al tentativo di cavalcarmi e strapparmi i vestiti di dosso
Teresa in un
certo qual modo- e
giuro che appena
saremo nella nostra camera (ovvero
appena trovato un qualsiasi hotel disponibile) le salterò
addosso strappandole
i vestiti.
Sì,
sono un vecchio maiale
pervertito, orgoglioso di esserlo perché è lei a
renderli tale. E poi, sono
certo che nonostante il comportamento da scolaretta di scuola
cattolica, Teresa
sia un a belva sotto le lenzuola (ricordate il mio discorso sulle donne
disordinate? Ne avevamo già parlato) perciò sono
certo che non sarà dispiaciuta
per la mia (mancanza di) educazione.
Durante
le ultime due ore del nostro
viaggio, guido io, e chiedo a Teresa di cercare sul suo smartphone
informazioni sui
matrimoni a Las Vegas; avrò pure pensato di sposarmi
lì, ma ammetto che non ho
pensato a tutto, e per quanto grande sia il mio palazzo della memoria,
"come sposarsi a Las Vegas" non ha una stanza.
Per
ora.
Teresa
mette nel GMS l'indirizzo
dell’ufficio delle licenze matrimoniali di Clark County, e
parcheggiamo l'auto
nelle vicinanze- non apriranno per altre tre ore - e nel frattempo
prendo,
dall'ultima cabina telefonica a Las Vegas, le pagine gialle, e mentre
Teresa
prende un altro caffè in una tavola calda, faccio qualche
telefonata, sia alla
cappella per fare una prenotazione per oggi alle 10:00, e poi per un
hotel in
città; so già dove trascorreremo le nostre prime
ore come coppia sposata, e non
mi importa se Teresa dirà che dobbiamo tornare ad Austin al
più presto: non
appena lei sarà mia moglie, le darò un assaggio
della luna di miele, qualche
ora al Venetians.
Non è
come la vera Venezia, ma per ora ci dovremo accontentare. E poi, un
giorno ...
Un giorno, le darò tutto quello che vuole, il matrimonio
prefetto e la luna di
miele in Europa, proprio come lei ha sempre sognato.
Camminiamo
per un po’- è una bella
zona della città, questa, e poi Teresa e in grado di badare
a se stessa, e so
che ha una pistola con se, ed il suo distintivo- odierebbe essere
fermata
perché ha un'arma nascosta, il mio amore. Non prendiamo
troppo tempo, però, se,
dato che vogliamo essere i primi non appena apriranno alle otto;
ottenere la
licenza può essere una cosa da pochi minuti, ma ci sono
ancora alcune da
sistemare prima delle 10:00; ci dobbiamo cambiare tutti e due - e devo
ancora
comprameli, i vestiti, per di più - e abbiamo bisogno di
trovare i fiori. Sì,
lo so li potremmo avere alla cappella, ma 110 $ per pochi fiori?
Dovranno
passare sul mio cadavere.
Quando
l'ufficio apre, siamo i primi
ad entrare, e quando la signora di sessant’anni circa, priva
simpatia e
decisamente infastidita chiede nostri documenti di identità,
le do il mio
tesserino dell’ FBI e la mia patente di guida; lei mi guarda
con aria
interrogativa, come se non potesse credere che un tizio del genere
possa
lavorare per l'FBI (non sono sicuro se è un complimento o un
insulto), e mentre
afferro le spalle di Teresa, spiego con un sorriso che ci siam
incontrato al
posto lavoro, e che quasi morire ci ha costretti a rivalutare le nostre
priorità, e così siamo fuggiti a Las Vegas nel
bel mezzo di un'indagine per
omicidio.
È
una bugia, ma stiamo solo giocando
un po'; tutti qui a Las Vegas sono qualcuno che non sono, è
il fascino della
città, dopo tutto. Quando sono venuto qui quasi quattro anni
fa, anche io
fingevo di essere qualcuno che non ero, e ora ...
Oh.
Ho appena realizzato quanto
tutto questo sia ironico. Sto per sposare Teresa nella stessa
città in cui,
quattro anni fa, le ho detto che ero troppo eccitato per ricordare cosa
provassi per lei. È davvero OK con tutto questo? Dopo tutto,
abbiamo deciso per
Las Vegas (beh, l’ho deciso) perché è
l'unico posto che conosco dove quando
vuoi sposarti, ti sposi, ma forse ci sono ricordi troppo dolorosi da
sopportare
per lei qui, e io potrei essere un mostro che non ha preso (e non
prende) in
considerazione i di lei sentimenti.
Paghiamo
i nostri 60 $ di tassa, solo
contanti, e nonostante io faccia del mio
meglio per essere il suo cavaliere in armatura
scintillante, non riesco
a convincercela a
lasciarmi pagare tutto
di tasca mia, e finiamo per fare a metà- ma se lei pensa che
le permetterò di
pagare per la suite luna di miele al Venetians,
oh, non
sa quanto ha torto.
Prima
di raggiungere la
cappella sulla
Strip- la “Wedding Bells
Chapel”, famosa per i sui imitatori di Elvis- mi fermo ad una
banca locale che
ero solito utilizzare quando potevo spesso essere avvistato a Las
Vegas; ho
ancora una cassetta di sicurezza lì, e c'è
qualcosa che devo recuperare prima
del matrimonio, ma voglio che sia una sorpresa per Teresa. Mi fa il
broncio
quando la mollo in macchina, ma le do un bacio sul naso, dicendole che
le piacerà
questa sorpresa e che
alla fine ne sarà
valsa la pena.
Faccio quello che mi ero
riproposto, e poi,
come abbiamo raggiunto la zona della cappella, giriamo
finché non troviamo
quello che ci serve. Penso per prima cosa al mio abito, e per un
capriccio acquisto
un tre pezzi Kalvin Klein nero, con l'aggiunta di una cravatta
(perché so che
Teresa amava il gilet, ed ancora lo fa. Penso che sia in molte delle
sue
fantasie erotiche su di noi), e quando vedo che le pupille di Teresa si dilatano
quando mi vede provarmi
il complete, so che è quello giusto; acquistiamo poi gli
anelli (fedi nuziali
celtiche, le “Claddagh”, visto che siamo entrambi
di origine irlandese) e poi
fiori per entrambi; opto per il
bianco,
in quanto è il colore del suo vestito, ma invece di rose,
scelgo tulipani e
fresia, e un tocco di verde smeraldo con l’edera; il mio
fiore all'occhiello è
un semplice bioccolo di fresia, ma mi sento come se fosse la cosa
più preziosa
dell'universo adesso.
Raggiungiamo
la cappella verso le 09:50,
e il personale ci scorta verso i camerini, dove cambiamo nei nostri
nuovi
vestiti eleganti; poi, come se fosse un matrimonio "reale" (capite
quello che voglio dire, giusto?) l’aspetto all'altare, con il
mio testimone (un
ragazzo che potrebbe essere mio figlio e lavora lì come
testimone per quelli
che scelgono di fuggire all'ultimo minuto, come noi) e le note nuziali
tutto
intorno a noi.
Dio.
Non riesco a credere a come mi
sento in questo momento, proprio come quando ho sposato Angela. E
allora avevo
diciotto anni. E avevamo programmato il nostro matrimonio, per quanto
semplice
fosse stato. Ma forse ... forse è perché non
riesco ancora a credere che sia
vero. Per quanto ... potente la mia mente può essere, ho
ancora problemi a
comprendere pienamente che Teresa mi vuole e lei è mia ora.
C'è una parte di me
che pensa che presto mi sveglierò nel mio letto nel trailer,
solo per scoprire
che è stato tutto un sogno e lei è sposata a Pike
e in volo verso DC.
"Here
comes the bride"
inizia a suonare e mi giro, vedendo Teresa e la sua damigella d'onore
dipendente/testimone/impiegata della cappella camminare verso di me.
È
bellissima, la mia Teresa. Non so se è per il grande sorriso
che illumina i suoi
lineamenti, o perché, diversamente da ieri, ha lasciato i
capelli sciolti, facendoli
arricciare naturalmente sulle punte. Non glie l'ho mai detto, ma questo
è il mio
look preferito per lei. E penso che lo abbia appena capito,
perché non appena
vede la mia espressione sorrise più.
"Ehy".
Dico quando mi
raggiunge davanti all’altare. Le mie mani sono sudate, e mi
viene da piangere
dalla felicità; con Teresa proprio davanti a me, posso
finalmente accettare che
lei è veramente mia. Improvvisamente
sento il ben noto senso di colpa che mi accompagna da
quando ho ricordi,
e mi chiedo se stia facendo la cosa giusta con lei. Sono tanto egoista
come
Marcus, che le ha chiesto di seguirlo attraverso il paese? Si sente
obbligata a
sposarmi? È questo il tipo di matrimonio che vuole? È difficile per
lei sposarmi qui, a
Las Vegas, dove ho rinunciato
a un decennio di celibato, qualcosa che avrei dovuto fare per lei e lei
sola –
per andare a letto con l'amante dell’uomo che ha ucciso la
mia prima famiglia?
La città dove mi sono rimangiato che l'amavo?
Improvvisamente,
non me la sento più
di farle ancora torto, quindi l’afferro per le spalle, e con
una voce piena di
panico, le chiedo se questo è davvero quello che vuole.
Le
sue parole successive fanno di me
l'uomo più felice del mondo. "Tutto quello che ho sempre
voluto sei tu,
Jane, quindi ... non mi importa come, quando e dove, se questo mi
permette di
farti mio per tutti i giorni a venire ... perciò,
così sia" Sorride e mi
bacia, mentre il ministro, un uomo sulla cinquantina, si schiarisce la
gola, un
po’ seccato con noi, che tagliamo corto con la cerimonia,
facciamo le cose al
contrario e andiamo
direttamente alla
fine.
Teresa,
arrossendo, mi nasconde il
viso nel collo, e approfitto dell'occasione per baciarle i capelli,
ricordando
tutte le volte che l’ho fatto in passato con questo o quel
pretesto, e devo
dire, non vedo l'ora che faccia un lungo bagno profumato alla lavanda,
perché
non c'è niente come il profumo di vaniglia o lavanda sui
suoi capelli, pochi
minuti dopo che ha fatto il bagno o una doccia-sì, lo so che
è spaventoso quanto
sia esperto sull’argomento, e sono consapevole che
è un po’ da
stalker, ma ehy, un uomo fa quello che un uomo
deve fare.
L'ufficiante
sta già iniziando a
parlare, quando improvvisamente mi ricordo che, nelle mie tasche, ho la
sorpresa che ho recuperato dalla cassetta di sicurezza per lei, e non
posso
credere che ero così perso in Lisbon che me n’ero
dimenticato - e mi volto
verso l'uomo, fermandolo alzando un dito. "Uhm, mi scusi,
c'è qualcosa che
devo darle, prima."
Sorridendo
e guardando Teresa, che è
chiaramente confusa (e penso, un po’ spaventata. Non la
biasimo, nemmeno un
po’), prendo l’oggetto nella mia tasca nel pugno,
chiudendogli le dita intorno.
Poi, alzo la mano al livello degli occhi di Teresa, e quando apro
leggermente
la mano, la catena, ancora in mano, danza, come se fosse uno di quei
vecchi
orologi che usavo per ipnotizzare le persone tanto tempo fa .
"Jane,
cosa ..", dice
Teresa, ansimando, sfiorando con un dito perfettamente curato l'oro del
gioiello che le sto presentando. È in lacrime, probabilmente
perché ha
riconosciuto il collier: è quello che le ho comprato otto
anni fa o giù di lì,
quello che pensava avessi dato via. Ma non ho mai fatto: non potevo,
non quando
lei era già la regina del mio cuore. Nella mia mente, ho
sempre pensato che le
avrei dato questo gioiello come regalo di nozze, ma mai, mai, avrei
osato
pensare che l’avrebbe indossato al nostro matrimonio.
"Era
tuo." Le dico mentre
sposto i capelli e le allaccio la collana intorno al collo, decidendo
di
lasciare la croce dove si trova, pensando che in questo modo si
sentirà come se
sua madre fosse con lei in questo momento. "Non potevo
sbarazzarmene." Lei scoppia in lacrime, e mi chiedo cosa
farà quando le
darò gli orecchini del set che ho nell'altra tasca, ma
decido di aspettare
un'altra occasione per darglieli. E poi, a Teresa non piace indossare
troppi
gioielli
La
cerimonia è breve, solo pochi
minuti, e anche se l’officiante non è esattamente
d’accordo (il ragazzo
grugnisce-devo ricordare di mettere una recensione negativa per questo
posto su
Trip Advisor) ci scambiano i nostri voti personali- più o
meno. Teresa ripete
le parole che mi ha detto prima, dicendo tutto ciò che ha
sempre voluto era che
io fossi nella sua
vita e ricambiassi i
suoi sentimenti, e rispondo con i miei voti personali (visto, Marcus?
Se Teresa
è al tuo fianco, non hai bisogno di settimane di
preparazione, né di essere
Shakespeare, per essere ispirato).
"So
che hai sempre pensato alle
mie parole come promesse vuote, ma ora che hai accettato di essere al
mio
fianco, ora che diventeremo una cosa sola, prometto di fare meglio.
Sarò sempre
l'uomo che ero, non posso cambiare, e so che non vorresti che lo
facessi, ma
prometto di essere degno di te. Perché Teresa, tu ispiri
bontà e grandezza, amore
mio."
Non
posso fare a meno di pensare ad Angela
quando lei mi mette l'anello al dito, e quando lo faccio lo stesso con
lei, so
che la sua mente va a Marcus e come ritiene di avergli fatto torto, ma
spero
sappia che è meglio così: saremmo stati tutti
miserabili, se si fossero sposati.
Inoltre, come mi dico, il passato è passato, e riportare
tutto a galla è
inutile. Dopo tutto, non saremmo qui se non fosse per il nostro
passato, quindi
dobbiamo essere grati per chi e cosa ci ha aiutato ad arrivare qui.
Ci
baciamo, e la prendo tra le
braccia, in stile sposa (e lei è la mia sposa, dopo tutto),
mentre torniamo
alla mia auto e ci dirigeremo verso il Venetians (cosa di cui lei non
sa ancora
nulla). Scuote la testa quando parcheggi e l’aiuto a
scendere, ma lei si limita
ad appoggiarsi a me, il suo braccio nel mio, mentre camminiamo verso la
reception; lì, siamo attesi da una giovane donna, uno
spirito romantico che
sembra molto felice di vedere una coppia così
innamorata (ma la verità è che si prende
subito una cotta per Teresa) e otteniamo un upgrade (e tutta la roba
deliziosa che
ho programmato di dare a Teresa) grazie al mio sorriso e al mio affetto
per
l'amore della mia vita -la gente non ci resiste. Ora, cosa pensate che
succederà quando avremo un bambino? Semplice:
sarà il futuro dominatore del
mondo, con il nostro aspetto e il mio carisma e la forza e l'attitudine
per le
armi e per il comando di Teresa, ecco cosa.
Una
volta entrati nella nostra
camera, non la lasciamo per ore, e quando finalmente mi perdo nel suo
corpo, in
lei ... è la sensazione più perfetta del mondo,
il suo viso mentre raggiunge
l’apice è qualcosa che rimarrà con me
per sempre. Proprio come Teresa, perché
io le appartengo, anima e corpo.