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Autore: Little Firestar84    14/05/2014    1 recensioni
Le persone normali stanno zitte quando sentono la frase "parli ora o taccia per sempre". Ma Patrick Jane non è normale- e nonostante voglia al felicità di Lisbon, forse, la vita che Teresa ha scelto per sè non sarebbe così felice come sembrano credere tutti quanti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Quando arriviamo a casa sua, Teresa prende i suoi documenti mentre io faccio la guardia, in caso lo sposo dovesse farsi vivo – non ho problemi a credere che chiunque conosca bene Teresa, famiglia o amici, preferisca vederla con me, perciò non sono preoccupato per loro – e ora che ci penso, è parecchio strano.  Teresa è una tale brava persona, fedele, leale e buona, con un cuore così puro che ami avrei pensato di meritarla.  Lo creduto così a lungo che l’ho quasi persa, eppure, vedere il dubbio scritto sui volti della sua famiglia mi ha fatto mettere coraggio e confessarle i miei sentimenti.

Mentre la guardo correre in camera, mi appoggio alla finestra, conscio che sono stato un bastardo incredibilmente fortunato, perché dirle quello che provo è una cosa. Ma Teresa non mi ha solo ascoltato: ha lasciato il suo sposo e mi ha detto che mi ricambiava; ho sempre saputo che provava qualcosa per me, ma non ho mai potuto dire cosa fosse e quanto fosse profondo. Eppure, eccoci qui, pronti a scappare a Las Vegas a sposarci clandestinamente. Nel giorno in cui avrebbe dovuto sposare Marcus Pike.

Nonostante le mie suppliche, quando mi raggiunge in salotto vedo che si è cambiata con qualcosa di più comodo; non so cosa provo. Insomma, avrei amato guidare fino a Vegas con lei al mio fianco, vestita come la mia sposa, ma so perché preferisce jeans e maglietta. Almeno prendo con sé il vestito, e no, anche se era il vestito che aveva scelto per un altro, anche se non era quello che avrebbe scelto per sé, non mi importa – se non l’ha fatto Wayne, posso farlo anch’io. E poi, voglio sposarla di nuovo il prima possibile. Il matrimonio che ha sempre voluto, e lo organizzerà lei (col mio aiuto, logico. Non sarò il fidanzato/marito/padre che non condivide i compiti col suo amore).

Magari potremmo sposarci a Natale. O al nostro primo anniversario. O magari… sorrido e mi lacrimano gli occhi mentre oso immaginare quello che un giorno potrebbe essere realtà. Non sono credente, né ho alcun tipo di fede, ma se Teresa ed io dovessimo avere dei figli, li farei battezzare, e supporterei ogni sua decisione. Perciò, chissà. Potremmo sposarci al battesimo del nostro primogenito.

“bei pensieri?” mi chiede mentre mi bacia sul retro del collo, mentre io guardo ancora fuori dalla finestra. Mi giro nelle sue braccia  e sorridendo, la bacio dolcemente. È solo una carezza me mi sembra avere molto più sentimento di ogni altro bacio che ci siamo scambiati finora, o che io abbia mai dato. Non chiedetemi perché, ma ho sempre pensato che piccoli baci e carezze a fior di labbra siano l’espressione più alta di amore e affetto ed intimità.

Sorrido e l’abbraccio, come ho fatto quando sono tornato dal Sud America e l’ho trovata ad aspettarmi ad Austin, ed è incredibile quanto tutto sia simile: allora ho trovato Lisbon dopo due anni di lontananza, oggi ho ritrovato Teresa quando ormai la credevo perduta.

“Sei pronta?” le chiedo, mano nella mano e occhi negli occhi. Quello che intendo è sei sicura di volere tutto questo? Non è il suo amore per me che metto in discussione – credetemi, ora che abbiamo messo tutto fuori, riesco a leggerla come un libro aperto – ma non voglio che faccia qualcosa per il motivo sbagliato. Voglio che mi posi perché mia ma e non può immaginare la sua vita senza di me – una bella spinta per il mio ego e la mia sicurezza interiore, e prima che lo chiediate, sì, sono un concentrato di insicurezze. Ma non vi ho detto che porto sempre maschere, dopo tutto? – e non perché teme che mi possa rimangiare tutto, o che ero troppo eccitato al matrimonio da parlare senza connettere cervello e bocca, così da non sapere cosa le abbia detto.

“Teresa…” la chiamo, la voce bassa e roca. Quasi grugnisco, perché lei ora è la mia Teresa e dalla mia posizione vedo la sua camera da letto. Ed il suo enorme letto.  Ho quasi voglia di dirle che magari per un po’ di giorni potremmo mettere da parte la questione del matrimonio e scegliere un approccio più tradizionale,  quando mi rendo conto che no, non c’è modo che io possa fare l’amore con lei in quel letto, mai, mai. Lei e Marcus hanno dormito insieme in quel letto: so che è da pazzi- mi sposerà col vestito con cui doveva sposare lui, dopotutto- ma non posso dormire con lei lì. Le mie finanze sono ancora bloccate dopo l’incontro con il gran giurì per decidere se dovessi essere processato per la morte di John il Rosso- cavolo, la legge è svelta a congelarti i bei, ma quando deve sbloccarli, ci mette almeno un anno – ma anche se  la mia busta-paga all’FBI non è proprio pesante, credo di potermi permettere un letto nuovo. E nuove lenzuola. Ed un nuovo materasso. Oh, e nuovi cuscini. Molti nuovi cuscini. La mia Teresa ama i suoi cuscini, dopotutto.

In pratica dovrei comprale una nuova camera da letto, punto. Ma mi chiedo se dovrei comprarle un’intera casa nuova, appena possibile. Nonostante tutto, questo è un appartamento da single, non per una famiglia, e se Teresa dovesse essere d’accordo, credo che potremmo iniziare da subito a lavorare ad un erede. Nel senso di oggi, appena sposati. Dopotutto, non siamo più giovincelli, e c’è una buona possibilità che non si concepisca al primo tentativo.

“Voglio questo.” Mi dice, baciandomi al margine delle labbra. “Voglio te.” Chiarisce prima di baciarmi sulla bocca – dove ho detto che è la camera da letto? –e rido, e sorrido. E piango. Di nuovo.

Dio. Teresa mi ha sempre detto che sotto sotto sono un brav’uomo, ma immagino che da adesso dovrà aggiungere che sono sdolcinato, perché non ricordo di essere mai stato così… emozionato. Se non al fianco di Teresa: lei è un’alfa, e le alfa influenzano la produzione di progesterone nelle persone a loro vicine. Forse deve avere il ciclo e mi sta passando la sua sindrome- non ridete, è vero. L’ho letto in un libro. Credo. O era un film? Chiedo scusa, ma non ricordo molto del tempo passato a Las Vegas, dato che ero ubriaco fradicio il 90% del tempo.

Lasciamo l’appartamento, il vestito da sposa sui sedili posteriori della Citroen, e mentre salgo in macchina mi chiedo se debba fare un salto al trailer e cambiarmi anch’io: Vegas è a 18 ore da qui, e non voglio essere sudato e stropicciato dopo tante ore al volante. Ma il trailer è nel parcheggio dell’FBI, e se andremo la ci sono forti possibilità di incontrare qualcuno che ha sentito del matrimonio, o peggio, che erano là. Ho tutto quello che mi serve: documenti e un po’ di soldi nel caso mi voglia comprare qualcosa, e immagino dovrò accontentarmi.

Non parliamo molto lungo la strada. Teresa ed io non abbiamo mai avuto bisogno di parlare molto, uno sguardo era abbastanza. Il nostro problema era che portavamo sempre delle maschere. Adesso basta: perciò, sorrido per le prime ore del viaggio- mi fa male la faccia, ma non mi importa –quando ci fermiamo a Sweetwater e facciamo pranzo. Prendo te e uova, dato che stamattina non ho fatto la mia solita colazione dato il nodo allo stomaco, mentre Teresa sceglie caffè ed insalata- temendo di non entrare più nel vestito se dovesse esagerare. Povera cara, appena sposati ordinerò fragole, cioccolato, panna, gelato e champagne al servizio in camera, e la farò indulgere nelle sua fantasie sessuali-culinarie quanto vorrà.

“Tocca a me adesso.” Mi dice mentre prende dalla borsa un piccolo navigatore satellitare. “E no, non puoi negoziare.” Mi ordina, e sorrido. Non credo sarò mai in grado di sentirla darmi ordini senza pensare che lei sia la padrona del mio corpo.

Forse dovrei iniziare a lavorare solo con Kim, la presenza di Teresa mi distrarrebbe solo. A meno che… beh, se Teresa usasse il sesso come arma di ricatto, credo non avrei problemi a trasformarmi in un umile consulente per lei.

Ci fermiamo ogni quattro ore, alternandoci alla guida. Sorrido, e una volta mi addormento anche, un miracolo per un insonne come me, e sono andato per quasi tutti il turno di Teresa. Quando mi sveglia e mi offre uno spuntino di mezzanotte (in realtà sono quasi le due, e noi abbiamo guidato per oltre sedici ore)  mancano un apio di ore a Vegas, e tocca a me guidare. Mi sveglia con una tazza di te- orribile, ma meglio di niente- e un bacio sulle labbra. Apro gli occhi e la vedo, il suo sorriso luminoso, e non credo di averla mai vista così felice.

Mi fa quasi piangere sapere che si sente così per me.

Che è tutto vero.

Che è mia.

Perciò, il bacetto che mi voleva dare si trasforma presto in una sessione bollente, con tanto di mani che esplorano e palpano parecchio, avide. Ci sono anche un paio di tentativi di sbottonare camicie e abbassare le cerniere dei pantaloni, ma degli adolescenti ci fischiano mentre passano, incoraggiandoci e metterci nudi e darci dentro, e così saltiamo via l’un dall’altra, col fiatone.

Grugnisco sbattendo la testa contro il finestrino, non potendo lasciare la macchina al momento- il mio corpo ha reagito al tentativo di cavalcarmi e strapparmi i vestiti di dosso Teresa in un certo qual modo-  e giuro che appena saremo nella nostra camera  (ovvero appena trovato un qualsiasi hotel disponibile) le salterò addosso strappandole i vestiti.

Sì, sono un vecchio maiale pervertito, orgoglioso di esserlo perché è lei a renderli tale. E poi, sono certo che nonostante il comportamento da scolaretta di scuola cattolica, Teresa sia un a belva sotto le lenzuola (ricordate il mio discorso sulle donne disordinate? Ne avevamo già parlato) perciò sono certo che non sarà dispiaciuta per la mia (mancanza di) educazione.

Durante le ultime due ore del nostro viaggio, guido io, e chiedo a Teresa di cercare sul suo smartphone informazioni sui matrimoni a Las Vegas; avrò pure pensato di sposarmi lì, ma ammetto che non ho pensato a tutto, e per quanto grande sia il mio palazzo della memoria, "come sposarsi a Las Vegas" non ha una stanza.

Per ora.

Teresa mette nel GMS l'indirizzo dell’ufficio delle licenze matrimoniali di Clark County, e parcheggiamo l'auto nelle vicinanze- non apriranno per altre tre ore - e nel frattempo prendo, dall'ultima cabina telefonica a Las Vegas, le pagine gialle, e mentre Teresa prende un altro caffè in una tavola calda, faccio qualche telefonata, sia alla cappella per fare una prenotazione per oggi alle 10:00, e poi per un hotel in città; so già dove trascorreremo le nostre prime ore come coppia sposata, e non mi importa se Teresa dirà che dobbiamo tornare ad Austin al più presto: non appena lei sarà mia moglie, le darò un assaggio della luna di miele, qualche ora al Venetians. Non è come la vera Venezia, ma per ora ci dovremo accontentare. E poi, un giorno ... Un giorno, le darò tutto quello che vuole, il matrimonio prefetto e la luna di miele in Europa, proprio come lei ha sempre sognato.

Camminiamo per un po’- è una bella zona della città, questa, e poi Teresa e in grado di badare a se stessa, e so che ha una pistola con se, ed il suo distintivo- odierebbe essere fermata perché ha un'arma nascosta, il mio amore. Non prendiamo troppo tempo, però, se, dato che vogliamo essere i primi non appena apriranno alle otto; ottenere la licenza può essere una cosa da pochi minuti, ma ci sono ancora alcune da sistemare prima delle 10:00; ci dobbiamo cambiare tutti e due - e devo ancora comprameli, i vestiti, per di più - e abbiamo bisogno di trovare i fiori. Sì, lo so li potremmo avere alla cappella, ma 110 $ per pochi fiori? Dovranno passare sul mio cadavere.

Quando l'ufficio apre, siamo i primi ad entrare, e quando la signora di sessant’anni circa, priva simpatia e decisamente infastidita chiede nostri documenti di identità, le do il mio tesserino dell’ FBI e la mia patente di guida; lei mi guarda con aria interrogativa, come se non potesse credere che un tizio del genere possa lavorare per l'FBI (non sono sicuro se è un complimento o un insulto), e mentre afferro le spalle di Teresa, spiego con un sorriso che ci siam incontrato al posto lavoro, e che quasi morire ci ha costretti a rivalutare le nostre priorità, e così siamo fuggiti a Las Vegas nel bel mezzo di un'indagine per omicidio.

È una bugia, ma stiamo solo giocando un po'; tutti qui a Las Vegas sono qualcuno che non sono, è il fascino della città, dopo tutto. Quando sono venuto qui quasi quattro anni fa, anche io fingevo di essere qualcuno che non ero, e ora ...

Oh. Ho appena realizzato quanto tutto questo sia ironico. Sto per sposare Teresa nella stessa città in cui, quattro anni fa, le ho detto che ero troppo eccitato per ricordare cosa provassi per lei. È davvero OK con tutto questo? Dopo tutto, abbiamo deciso per Las Vegas (beh, l’ho deciso) perché è l'unico posto che conosco dove quando vuoi sposarti, ti sposi, ma forse ci sono ricordi troppo dolorosi da sopportare per lei qui, e io potrei essere un mostro che non ha preso (e non prende) in considerazione i di lei sentimenti.

Paghiamo i nostri 60 $ di tassa, solo contanti, e nonostante io faccia del mio  meglio per essere il suo cavaliere in armatura scintillante, non riesco a convincercela  a lasciarmi pagare tutto di tasca mia, e finiamo per fare a metà- ma se lei pensa che le permetterò di pagare per la suite luna di miele al Venetians, oh, non sa quanto ha torto.

Prima di raggiungere la cappella  sulla Strip- la “Wedding Bells Chapel”, famosa per i sui imitatori di Elvis- mi fermo ad una banca locale che ero solito utilizzare quando potevo spesso essere avvistato a Las Vegas; ho ancora una cassetta di sicurezza lì, e c'è qualcosa che devo recuperare prima del matrimonio, ma voglio che sia una sorpresa per Teresa. Mi fa il broncio quando la mollo in macchina, ma le do un bacio sul naso, dicendole che le piacerà questa sorpresa e  che alla fine ne sarà valsa la pena.

 Faccio quello che mi ero riproposto, e poi, come abbiamo raggiunto la zona della cappella, giriamo finché non troviamo quello che ci serve. Penso per prima cosa al mio abito, e per un capriccio acquisto un tre pezzi Kalvin Klein nero, con l'aggiunta di una cravatta (perché so che Teresa amava il gilet, ed ancora lo fa. Penso che sia in molte delle sue fantasie erotiche su di noi), e quando vedo che le pupille  di Teresa si dilatano quando mi vede provarmi il complete, so che è quello giusto; acquistiamo poi gli anelli (fedi nuziali celtiche, le “Claddagh”, visto che siamo entrambi di origine irlandese) e poi fiori per entrambi; opto per  il bianco, in quanto è il colore del suo vestito, ma invece di rose, scelgo tulipani e fresia, e un tocco di verde smeraldo con l’edera; il mio fiore all'occhiello è un semplice bioccolo di fresia, ma mi sento come se fosse la cosa più preziosa dell'universo adesso.

Raggiungiamo la cappella verso le 09:50, e il personale ci scorta verso i camerini, dove cambiamo nei nostri nuovi vestiti eleganti; poi, come se fosse un matrimonio "reale" (capite quello che voglio dire, giusto?) l’aspetto all'altare, con il mio testimone (un ragazzo che potrebbe essere mio figlio e lavora lì come testimone per quelli che scelgono di fuggire all'ultimo minuto, come noi) e le note nuziali tutto intorno a noi.

Dio. Non riesco a credere a come mi sento in questo momento, proprio come quando ho sposato Angela. E allora avevo diciotto anni. E avevamo programmato il nostro matrimonio, per quanto semplice fosse stato. Ma forse ... forse è perché non riesco ancora a credere che sia vero. Per quanto ... potente la mia mente può essere, ho ancora problemi a comprendere pienamente che Teresa mi vuole e lei è mia ora. C'è una parte di me che pensa che presto mi sveglierò nel mio letto nel trailer, solo per scoprire che è stato tutto un sogno e lei è sposata a Pike e in volo verso DC.  

"Here comes the bride" inizia a suonare e mi giro, vedendo Teresa e la sua damigella d'onore dipendente/testimone/impiegata della cappella camminare verso di me. È bellissima, la mia Teresa. Non so se è per il grande sorriso che illumina i suoi lineamenti, o perché, diversamente da ieri, ha lasciato i capelli sciolti, facendoli arricciare naturalmente sulle punte. Non glie l'ho mai detto, ma questo è il mio look preferito per lei. E penso che lo abbia appena capito, perché non appena vede la mia espressione sorrise più.

"Ehy". Dico quando mi raggiunge davanti all’altare. Le mie mani sono sudate, e mi viene da piangere dalla felicità; con Teresa proprio davanti a me, posso finalmente accettare che lei è veramente mia. Improvvisamente  sento il ben noto senso di colpa che mi accompagna da quando ho ricordi, e mi chiedo se stia facendo la cosa giusta con lei. Sono tanto egoista come Marcus, che le ha chiesto di seguirlo attraverso il paese? Si sente obbligata a sposarmi? È questo il tipo di matrimonio che vuole?  È difficile per lei  sposarmi qui, a Las Vegas, dove ho rinunciato a un decennio di celibato, qualcosa che avrei dovuto fare per lei e lei sola – per andare a letto con l'amante dell’uomo che ha ucciso la mia prima famiglia? La città dove mi sono rimangiato che l'amavo?

Improvvisamente, non me la sento più di farle ancora torto, quindi l’afferro per le spalle, e con una voce piena di panico, le chiedo se questo è davvero quello che vuole.

Le sue parole successive fanno di me l'uomo più felice del mondo. "Tutto quello che ho sempre voluto sei tu, Jane, quindi ... non mi importa come, quando e dove, se questo mi permette di farti mio per tutti i giorni a venire ... perciò, così sia" Sorride e mi bacia, mentre il ministro, un uomo sulla cinquantina, si schiarisce la gola, un po’ seccato con noi, che tagliamo corto con la cerimonia, facciamo le cose al contrario  e andiamo direttamente alla fine.

Teresa, arrossendo, mi nasconde il viso nel collo, e approfitto dell'occasione per baciarle i capelli, ricordando tutte le volte che l’ho fatto in passato con questo o quel pretesto, e devo dire, non vedo l'ora che faccia un lungo bagno profumato alla lavanda, perché non c'è niente come il profumo di vaniglia o lavanda sui suoi capelli, pochi minuti dopo che ha fatto il bagno o una doccia-sì, lo so che è spaventoso quanto sia esperto sull’argomento, e sono consapevole che è un po’  da stalker, ma ehy, un uomo fa quello che un uomo deve fare.

L'ufficiante sta già iniziando a parlare, quando improvvisamente mi ricordo che, nelle mie tasche, ho la sorpresa che ho recuperato dalla cassetta di sicurezza per lei, e non posso credere che ero così perso in Lisbon che me n’ero dimenticato - e mi volto verso l'uomo, fermandolo alzando un dito. "Uhm, mi scusi, c'è qualcosa che devo darle, prima."

Sorridendo e guardando Teresa, che è chiaramente confusa (e penso, un po’ spaventata. Non la biasimo, nemmeno un po’), prendo l’oggetto nella mia tasca nel pugno, chiudendogli le dita intorno. Poi, alzo la mano al livello degli occhi di Teresa, e quando apro leggermente la mano, la catena, ancora in mano, danza, come se fosse uno di quei vecchi orologi che usavo per ipnotizzare le persone tanto tempo fa .

"Jane, cosa ..", dice Teresa, ansimando, sfiorando con un dito perfettamente curato l'oro del gioiello che le sto presentando. È in lacrime, probabilmente perché ha riconosciuto il collier: è quello che le ho comprato otto anni fa o giù di lì, quello che pensava avessi dato via. Ma non ho mai fatto: non potevo, non quando lei era già la regina del mio cuore. Nella mia mente, ho sempre pensato che le avrei dato questo gioiello come regalo di nozze, ma mai, mai, avrei osato pensare che l’avrebbe indossato al nostro matrimonio.

"Era tuo." Le dico mentre sposto i capelli e le allaccio la collana intorno al collo, decidendo di lasciare la croce dove si trova, pensando che in questo modo si sentirà come se sua madre fosse con lei in questo momento. "Non potevo sbarazzarmene." Lei scoppia in lacrime, e mi chiedo cosa farà quando le darò gli orecchini del set che ho nell'altra tasca, ma decido di aspettare un'altra occasione per darglieli. E poi, a Teresa non piace indossare troppi gioielli

La cerimonia è breve, solo pochi minuti, e anche se l’officiante non è esattamente d’accordo (il ragazzo grugnisce-devo ricordare di mettere una recensione negativa per questo posto su Trip Advisor) ci scambiano i nostri voti personali- più o meno. Teresa ripete le parole che mi ha detto prima, dicendo tutto ciò che ha sempre voluto era che io fossi  nella sua vita e ricambiassi i suoi sentimenti, e rispondo con i miei voti personali (visto, Marcus? Se Teresa è al tuo fianco, non hai bisogno di settimane di preparazione, né di essere Shakespeare, per essere ispirato).

"So che hai sempre pensato alle mie parole come promesse vuote, ma ora che hai accettato di essere al mio fianco, ora che diventeremo una cosa sola, prometto di fare meglio. Sarò sempre l'uomo che ero, non posso cambiare, e so che non vorresti che lo facessi, ma prometto di essere degno di te. Perché Teresa, tu ispiri bontà e grandezza,  amore mio."

Non posso fare a meno di pensare ad Angela quando lei mi mette l'anello al dito, e quando lo faccio lo stesso con lei, so che la sua mente va a Marcus e come ritiene di avergli fatto torto, ma spero sappia che è meglio così: saremmo stati tutti miserabili, se si fossero sposati. Inoltre, come mi dico, il passato è passato, e riportare tutto a galla è inutile. Dopo tutto, non saremmo qui se non fosse per il nostro passato, quindi dobbiamo essere grati per chi e cosa ci ha aiutato ad arrivare qui.

Ci baciamo, e la prendo tra le braccia, in stile sposa (e lei è la mia sposa, dopo tutto), mentre torniamo alla mia auto e ci dirigeremo verso il Venetians (cosa di cui lei non sa ancora nulla). Scuote la testa quando parcheggi e l’aiuto a scendere, ma lei si limita ad appoggiarsi a me, il suo braccio nel mio, mentre camminiamo verso la reception; lì, siamo attesi da una giovane donna, uno spirito romantico che sembra molto felice di vedere una coppia  così innamorata (ma la verità è che si prende subito una cotta per Teresa) e otteniamo un upgrade (e tutta la roba deliziosa che ho programmato di dare a Teresa) grazie al mio sorriso e al mio affetto per l'amore della mia vita -la gente non ci resiste. Ora, cosa pensate che succederà quando avremo un bambino? Semplice: sarà il futuro dominatore del mondo, con il nostro aspetto e il mio carisma e la forza e l'attitudine per le armi e per il comando di Teresa, ecco cosa.

Una volta entrati nella nostra camera, non la lasciamo per ore, e quando finalmente mi perdo nel suo corpo, in lei ... è la sensazione più perfetta del mondo, il suo viso mentre raggiunge l’apice è qualcosa che rimarrà con me per sempre. Proprio come Teresa, perché io le appartengo, anima e corpo. 

   
 
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