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Autore: Chocolate_15    14/05/2014    3 recensioni
“EHI ALEXIS!” e adesso che vuole…
“CHE CAZZO VUOI, IDIOTA!” grido, così da farmi sentire.
“Vuoi davvero sapere com'è una come te? Ti accontento subito: quelle come te sono loro stesse soltanto con le persone di cui si fidano veramente. Quelle come te ci pensano due volte prima di fare qualcosa. Quelle come te si mostrano fredde e antipatiche, solo per non soffrire. Quelle come te si credono forti e sicure, quando alla fine sono fragili e sensibili. Quelle come te, se tengono davvero ad una persona, possono anche donarle tutto! In sostanza, quelle come te sono SPECIALI! Si, tu sei speciale! Sei speciale per me! come fai a non capirlo?!” Grida lui, rimanendo quasi senza fiato.
Ok, va tutto bene, ho solo perso un battito.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Mom…sorry.

 

Secondo lui adesso mi faccio prendere in giro così, con due semplici parole. Si, certo, si vede che non mi conosce. Si, è vero, sono stata colpita da quelle parole ma adesso mi sono ripresa…solo che, provo ancora della rabbia nei suoi confronti: crede davvero di conoscermi quello lì? Sa a malapena il mio nome e gioca a fare il ragazzo compassionevole e romantico. Ma non mi faccia ridere va.

Adesso svegliati Alex, ritorna in te, non farti prendere in giro per la seconda volta oggi. Rispondigli in modo naturale, calmo, fagli capire che sei rimasta indifferente a ciò che lui ha detto, anche se è tutta una bugia.

“Come potrei mai capire parole che non sono vere? Sono tutte frasi perse nel vuoto, queste che hai appena detto, specialmente le ultime. Credi davvero di conoscermi? Credi davvero di sapere , o tanto meno capire ciò che ho passato? No perché, tu non sai un cazzo di me e giochi a fare l’amico che risolve tutti i problemi! E poi…e poi io sarei speciale?! PER TE?!” risposi a testa bassa, così da non far vedere i miei occhi lucidi.
No, Alex, non dirlo…”Cazzo, ero così importante-” non dirlo, ti farei solo del male “ p-per te anche mentre ti baciavi con quella troietta nel parco, eh? EH?! Porca puttana, sei una testa di cazzo Matthew!!”

Non devi piangere, non adesso, non qui, non davanti a lui. Corri, vai verso casa, lì avrai un cuscino ad attenderti, pronto ad accogliere tutte le tue lacrime. Corri, vai!       

Ovviamente, io non ascolto nessuno, tanto meno la mia coscienza. Non so cosa mi blocca, adesso, forse il mio orgoglio, forse il fatto che non mi piace scappare davanti ai problemi o il semplice fatto che non riesco a muovermi.

Lui mi fissa, immobile. Non parla, sta zitto, la schiena curva e uno sguardo perso in volto. Dopo non aver ricevuto neanche una risposta, e meglio andare, chiuderla li.

“Immaginavo, non hai neanche le palle di rispondermi.” Dico con un sorriso sarcastico in volto. “Non meriti neanche un saluto, sei solo un bugiardo testa di cazzo.”

Dopo aver sputato quelle parole con immenso disprezzo, mi incammino, finalmente, verso quei 4 scalini.

1…sto per andare.
2…ancora non rispondere, si vede che era tutta una bugia.
3…non ho mai conosciuta una persona così tanto falsa, davvero.
4…ormai è inutile, avevo ragione io.

 

*****

3 ore dopo…

 

“Cioè, ti rendi conto che spavento mi hai fatto prendere?! Ma sei completamente scema? Cosa hai in quel cervellino che ti ritrovi?!” grida lei, continuando a camminare avanti e indietro per il mio salotto, bloccandomi la visuale della televisione.
“Scusami Ely, ti potresti spostare? Come vedi sto giocando alla play.” Dico sorridendo.
Lei mi guarda con sguardo assassino e io poso il joystick della mia Playstation sul divano, come a dire: ok, ti ascolto.

“Senti Ely, ho capito, è inutile ripeterlo ancora. Non lo farò più, basta.” Dico, stufa di quella situazione.
"Ci conto eh.”, dice sorridendo e abbracciandomi di colpo.
Io ricambio l’abbraccio ma subito l’allontano, e le propongo di fare una partita alla play.
Fortunatamente, lei accetta, fatto sta che anche se lei non avesse accettato avrei giocato anche da sola.
Passare un pomeriggio tra patatine, pizza, coca cola, tv, play e pc, per di più con la tua migliore amica è davvero la fine del mondo, senza dubbio. Lo è fino a che non arrivare qualche topo a romperti le scatole.

“Alex, adesso voglio giocare io con la playstation, te ne vai a farti le unghie?”, dice quel soggetto che dovrebbe rappresentare mio fratello.
“Non mi va. Nel bagno, primo cassetto del mobile piccolo bianco ci sono tutti gli smalti che vuoi. Divertiti.”, rispondo sorridendo, dandogli una bella pacca sulla spalla. Lui mi guarda con un sorrisino malefico, che sinceramente, non promette nulla di buono.
“PAPA’, ALEX MI PRENDE IN GIRO E MI INSULTA, LA FAI SMETTERE!!”, grida con quella sua voce squillante.
Devo ammettere che è furbo questo nano da giardino.
Come mi immaginavo, papà appare da dietro la porta del salotto, con lo sguardo incazzato e la sigaretta in bocca.
“Si può sapere che succede? Alex, hai 18 anni, smettila di fare la bambina e lascia stare tuo fratello una buona volta! Sei peggio di una neonata quando ti ci metti.”, dice sbuffando.

Non ho mai avuto un bellissimo rapporto con mio padre e, di questi tempi, le cose stanno peggiorando. Sta sempre fuori, per lavoro e non. Mia mamma si spezza la schiena ogni giorno, mentre lui non fa niente, indifferente a tutto questo. Se ratto sta male, o tanto meno io, c’è sempre mia madre che corre in nostro soccorso, lui no.
Da quando sono stata vittima di bullismo a scuola tutto è cambiato. È diventato freddo nei miei confronti, e in quel periodo il rapporto tra lui e mia mamma è quasi andato in frantumi. Lui le dava sempre la colpa per quello che mi era successo, dicendole che non mi aveva educata bene e che non prestava attenzione a ciò che facevo.

C’è stato un  periodo in cui lui è andata via di casa, lasciando mia mamma da sola, senza nessuna spiegazione. Lei, troppo innamorata, dopo quello che aveva fatto, l’aveva perdonato, facendolo tornare a casa. Sapevo benissimo che qualcosa non andava, ero ingenua, si, ma non stupida. Capivo che piano piano, anche la loro storia, come quella tra mio nonno e mia nonna, stava andando in frantumi. Mia mamma era sempre convinta che a piccoli passi tutto sarebbe tornato come prima, felici come una Pasqua il giorno di Natale ad aprire i regali che il famoso “Babbo Natale” ci aveva portato. In ogni modo mia mamma cercava di sistemare tutto, di sistemare il rapporto che c’era tra me e mio padre facendo un passo nel passato, quando amavo stare con mio padre il giorno di Natale e aprire i regali insieme a lui. Poi scappava un piccolo bacio nella guancia da parte mia e correvo nella mia stanzetta a giocare con la nuova Barbie appena ricevuta. Amavo tutto quello ma, sfortunatamente, adesso sono cresciuta e non si può più ritornare indietro, e di conseguenza non si può aggiustare quello che oramai è rotto da tanto, troppo tempo.

Un giorno chiederò scusa a mia mamma perché so che tutto questo è successo solo per colpa mia.


Giro il mio sguardo verso Ely, che seduta nel divano guardava la scena in silenzio. Lei capisce che con quello sguardo le chiedo aiuto e, alzandosi in piedi, cerca in tutti i modi di trovare una scusa decente per andare.

“Mi scusi signor Cooper ma noi dobbiamo proprio andare. Mia mamma ci aspetta, oggi Alex viene a dormire a casa mia. Sa, siamo ragazze, un bel pigiama party ci può anche stare.”, dice sorridendo e prendendo la mia mano.
“Arrivederci e buona serata.”

Salgo le scale, prendo il mio zaino, metto il pigiama, lo spazzolino, il cambio per il giorno seguente, il deodorante, il carica batterie del telefono e le cuffie dentro di esso e lo chiudo.
Prendo una felpa, la indossa, metto il telefono nella tasca e scendo giù.
Vedo Josh davanti alla porta, e non posso fare a meno di guardarlo schifata.
Esco da quella che si potrebbe definire “casa mia” e raggiungo Ely.

La guardo e sorrido; tra noi due non c’è bisogno neanche di una parola, ci capiamo con un solo sguardo.
Le sussurro un ‘grazie’ prima di iniziare a camminare e come risposta ricevo un sorriso, uno di quelli dolci, uno di quelli che ti fa capire che la persona che hai davanti non ti tradirà mai.

 

 

Angolo autrice:

Ciao a tutte, scusate per il mega ritardo ma ho avuto tantissime cose da fare. Spero che il capitolo vi piaccia!
Al prossimo capitolo,
Chocolate_15!

  
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