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Autore: pandina01    14/05/2014    0 recensioni
La rividi davanti alla porta, con gli occhi gonfi, si stava avvicinando a me... prima che potessi rispondergli mi ritrovai a baciarla, ne era valsa la pena aspettare per farlo non concluse la frase parlò ancora a fior di labbra delle gocce gli caddero dagli occhi
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Lemon | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
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A chi è spesso bloccato in un amore platonico
a chi ha vissuto un'adolescenza piena di amori platonici
ne immaginiamo tante ma c'è nè sempre una che lascia di più il segno
e credo che tutte noi torveremo un amore almeno simile a come lo immaginiamo
giorno e notte
questa è la prova di uno dei miei ''amori''




 
UN AMORE FATTO DI PIXEL.
 
                                                                  
                                                           
     ''la connessione a internet può farti stare meglio a volte...''
 
- Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete -
                                                                                                     - Edgar Allan Poe -

 
Non avere un computer ora come ora la vedo una situazione sentimentale che tutti non potrebbero mai interrompere, situazione sentimentale in quanto si passi la maggior parte del tempo attaccati a uno schermo formato da immagini di tanti pixel che con le persone delle quali potremmo anche avere bisogno a vita. Un computer solo platonicamente riesce a farti star meglio, puoi vederti tutto quello che preferisci, ascoltarti musica quando non hai voglia di tenere le cuffie nelle orecchie e ti si è appena rotto lo stereo, vederti un film che non trasmettono in televisione da secoli e fai a gara per trovarlo in un negozio, scaricare illegalmente c'ho che vuoi (che poi alla fine nessuno ti becca), trasgredire e metterti a litigare con qualcuno sotto un'altra faccia, interagire con gli altri, a qualunque distanza essi si trovino, anche se fossero su un'altra galassia riusciresti a rintracciarli in meno di due secondi il tempo che serve a digitare un nome, ma poi quando vuoi trovarlo nella realtà ti ritrovi a fare i conti con te tessa prima che con gli altri, dove vai, cosa dirai, lo guarderai in faccia oppure no, sarai di compagnia come lo sei dietro un computer, non avere un contatto visivo ti aiuta a essere spigliata, c'è uno svantaggio, spigliata è ok, disinibita è un altro (mai scherzare con internet), se ti affretti troppo a rispondere a una domanda via internet, sei fregato non puoi dire che la tua tastiera è stata sottoposta a un incantesimo per cui scrive da sola. Quando ci si trova a dover scegliere tra mondo virtuale e reale, si sceglie il virtuale, puoi comandare meglio le cose, puoi interrompere la tua vita quando vuoi e ricominciarla dopo due minuti con un clic, senza nuocere la vita a nessuno (o quasi), la vita reale è un casino, ma una cosa va saputa, più ci si rinchiude in quella virtuale più fuori il casino aumenta, il problema sta nel convincersi di alzarsi dalla sedia una volta tanto, avremmo tutti bisogno di capire quando si parla di realtà e finzione, ecco.
 
 
Forse ora comincerò la mia vera vita... prima era una domanda, ora è un rito di passaggio,  che non serve più a nulla, il primo trasferimento sembrava divertente, conosci gente nuova, e quando l'hai conosciuta è tutto come quando eri nel luogo precedente, la gente è nuova solo il primo giorno, dopo devi conviverci e non puoi pretendere di incontrare mezzo mondo ogni giorno, questo però ad alcuni capita, perché c'è chi è costretto a viaggiare per lavoro, c'è chi invidia questa gente, io no... io sono stata dietro a mia zia per diciotto anni, cosa c'è di bello nel non avere stabilità in nulla, la prima cosa a cui pensi è se almeno mentalmente sei una persona a posto, tutti quei viaggi portano alla pazzia a una ragazzina, se avessi trovato una ragazza disposta a fare la mia vita, avrei ceduto il posto, e avrei atteso qualche sua parola che screditasse c'ho pensato in passato, i viaggi sono belli, ma -almeno per me- non se ne devi fare un abitudine di vita.
 
 
Aspettare che le cose avvengano da sole è proprio quello che ho sempre lasciato fare io, insomma non mi preoccupo più di tanto, non ho mai avuto una situazione davvero esilarante da farmi prendere a tal punto di osare qualsiasi cosa pur di ottenerla o di fi fare qualcosa per gli altri -se non una volta- , è come se in questi diciotto anni non sia successo niente, come se mi fossi svegliata dal coma, un coma nel quale ogni fine traslochi ricadevo, e quando c'era da emigrare nuovamente, aprivo gli occhi e partivo... esattamente così, un'altra mattinata da fine coma, occhi appannati, ossa indolenzite, viso pallido, occhiaie, labbra screpolate, disidratate, corpo immobile ritto sul letto.
Non sono mai stata per lungo tempo in un posto mi sono trasferita sei volte. Di trasferirmi di continuo ne avevo piene le scatole, in questi anni di via vai non ho fatto in tempo a instaurare rapporti con le persone che mi circondavano e ora che ho 18 anni penso che debba cominciare a vivere e se mia zia voleva spostarsi di continuo io non l'avrei più seguita, poi sola del tutto non ero, non era una relazione di amicizia vera e propria ma significava qualcosa per me. in 18 anni non ho trovato una persona, una sola che riuscisse a... in un certo senso risolvermi i problemi, diciamo qualcuno che per un po' facesse la mente e io il braccio qualcuno disposto a darmi consigli come le amiche del cuore dei film americani, come quel migliore amico che ti porta la cena cinese a casa quando sei in quel brutto periodo del mese, quando ti piace un ragazzo e la tua migliore amica ci va a parlare per conto tuo, o la mamma che porta i biscotti e la cioccolata in camera interrompendo un discorso imbarazzante con i tuoi amici o con il tuo ragazzo... non ho idea di cosa significhi tutto questo.
Per questo motivo ho passato diciotto anni immersa nelle letture da quelle per bambine dove Babbo Natale cade dal camino e si mangia i tuoi biscotti e tu lo scopri con la barba zuppa di latte a quelli dove la protagonista viene investita, cade in coma e il ragazzo che gli piace la risveglia con un semplice bacio, o dove la sfigata del primo anno diventa la migliore amica della più popolare della scuola, e le classiche poesie, prati, sole, guerra e amore.
Allora mi ero fatta questo amico virtuale, nessuno sapeva che ci parlassi o chi fosse lui, e lui chi fossi io, di me sapeva che ero del sesso femminile e io di lui che era di quello maschile... per il resto niente, nessuna conoscenza riservata però parlavamo come se sapessimo tutto l'una dell'altro. Avrei solo voluto conoscerlo tempo prima invece era una cosa fresca, solo qualche mese.

PREMETTO CHE AVEVO GIA' POSTATO PARTE DELLA STORIA TEMPO E TEMPO FA, L'HO CANCELLATA OGGI, E AD OGGI LA STORIA E' CONCLUSA E SISTEMATA QUASI TUTTA E VORREI RIPROVARE A POSTARLA, MI BASTANO UN PO' DI VISUALIZIAZIONI PRIMA DI ESSERE CERTA DI PUBBLICARE IL PRIMO CAPITOLO, SE QUALCUNO/A A QUALCOSA DA DIRE MI FA PIACERE :) HO ANCHE UNA PAGINA FB PER CERCARE DI FARE QUALCOSA DI DIVERSO OLTRE ALLA STORIA BASE AVREI IN MENTE QUALCOSA

qui c'è il link del video di presentazione :  https://www.youtube.com/watch?v=86D3b2vQ1Ds
e qui fb (la pagina è stata appena creata) : https://www.facebook.com/unamorefattodipixelMar?skip_nax_wizard=true#

GRAZIE A TUTTIIIIIIIIIII <3 -Mar
  
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