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Autore: SkyFullOfStars_    14/05/2014    2 recensioni
Regionali. Nuove Direzioni contro Warblers.
Blaine e Sebastian fanno conoscenza. L'usignolo cerca di sedurlo, ma Blaine è restio. Cosa succederà? Sarà amore o solo uno stuzzicarsi a vicenda?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Nuove Direzioni, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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10. Here In Your Arms
 
 
 











 
 
 
 
-David, ti avevo detto di non bere troppo!- sbraitò Jeff al suo ragazzo, mentre lo accompagnava fuori dal locale.
Blaine e Sebastian ridevano pochi metri dietro di loro, mentre si tenevano per mano.
Jeff prese a braccetto il suo fidanzato ridente, mentre l’altro giocava goffamente con i suoi capelli color giallo grano.
Si erano proprio divertiti quella sera: avevano parlato di tutto quello che si erano persi per tutto il periodo in cui non si erano visti…Tante risate, tante storie.
-Ok, ora ti porto a casa, mh? Ragazzi,- chiamò Jeff fermandosi nel parcheggio del ristorante e rivolgendosi ai due piccioncini poco dietro di loro, -è meglio se accompagno questa checca a casa sua, visto che non regge l’alcohol!- e lo guardò ridacchiando.
-Beh, almeno tu sai dove abita e puoi riaccompagnarlo!- parlò Sebastian.
Blaine, sentendosi interpellato, gli diede una gomitata sul fianco, con il viso quasi imbronciato.
-E dai, era solo una battuta…-
Il biondo gli si avvicinò pericolosamente e con una mano gli sollevò il mento con un piccolo accenno di barbetta, donandogli un fugace bacio.
-Non mi dispiace se ti ubriachi…Meglio per me, no?-
Blaine ridacchiò e seguì il suo ragazzo fino alla macchina, solo dopo aver salutato Jeff e David i quali, ormai, si stavano dando da fare nella loro macchina.
-Prego, Monsieur.- intervenne Sebastian, aprendo la portiera dell’auto con evidente eleganza.
-Hai studiato francese?-
-Si, alle medie, ma solo per rimorchiare i ragazzi, sia chiaro.- ammiccò l’altro, mentre saliva in macchina, lasciando dietro di sé una sensuale scia di profumo.
Blaine inalò a fondo, fino a riempirsi i polmoni di quell’essenza così…virile.
Questo lo eccitava. Parecchio.
Non poteva resistergli, sapeva che non sarebbe durato molto, se vicino a lui aveva quel corpo arrapante che si muoveva.
I bicipiti.
I capelli.
Gli occhi.
Le mani.
-Ok, ora ti porto a casa. E non ammetto obiezioni!- precisò Sebastian, risvegliando il moro dai suoi pensieri poco casti.
-E…allora ti va di rimanere a dormire da me? I miei genitori sono…via.-
Un sopracciglio del biondo si alzò, ma non fece in tempo a replicare.
Quanto detestava essere imbarazzato davanti agli altri? Ma in quel momento doveva farlo. Voleva davvero che, colui che ora poteva chiamare ragazzo, rimanesse a fargli compagnia quella sera.
Non voleva dormire solo quella notte.
-E-e poi non voglio che torni a casa da tuo padre, che ti picchia…- cercò di buttare lì, per convincere ulteriormente quegli occhi colmi di malizia (ma nello stesso tempo stupiti) che lo fissavano, proprio come si osserva una torta al cioccolato.
-Lo rifarei mille volte pur di difenderti.-
Le labbra del biondino si avvicinarono spinte dalla malizia, intrepide di venire a contatto con quelle morbide del riccio, il quale fu costretto ad appiattirsi maggiormente al sedile.
La lingua fu lo strumento colpevole del piacere che provarono nel ritrovarsi, quella sera.
Erano riusciti a restare senza bisogno di baci durante la cena, per non sbaciucchiarsi in continuazione davanti a Jeff e David; ci erano riusciti, a stento, almeno per Sebastian.
-Insomma? Non mi hai risposto…- si lamentò Blaine, staccandosi volontariamente da quel bacio appassionato.
-Beh, se ci sarà del sesso…-
-Sebastian!-
-Sto scherzando! Sto scherzando!- ridacchiò, mentre allontanava la sua mano curiosa, già da tempo appropriatasi della sua calda carne.
Dopo essersi fatto spiegare per bene dove abitasse, senza che dovesse aggiungerci delle canzoni dello zecchino d’oro in mezzo come quand’era ubriaco, l’auto di Sebastian uscì dal parcheggio del locale.
-Musica?-
-Oh, ovviamente.- rispose fermamente Blaine, da bravo usignolo.
-Usignolo una volta, usignolo per sempre.- ammiccò il biondo, alzando un po’ il volume della radio.
 
*Here In Your Arms- HelloGoodbye*
 
-Ohh, fermi tutti! Adoro questa canzone!- esclamò il moretto, posizionandosi meglio sul sedile, mentre sorrideva come un ebete.
Sebastian alzò gli occhi al cielo, lamentandosi del suo romanticismo smielato.
Accompagnato dal limpido arpeggio di chitarra, il riccio cominciò a cantare…

I like where we are,
When we drive, in your car…
 
E suscitò un piccolo sorrisetto da parte del biondo quando simulò ironicamente di avere un volante tra le mani.
“Me ne potevo cercare uno un po’ meno cretino.”- si disse Sebastian.

I like where we are…Here.

Oh.
Quando le dita di Blaine andarono a posarsi sul punto preciso del suo cuore, il biondo sentì un brivido fargli visita, così forte quasi da farlo sussultare.
Cause our lips, can touch
And our cheeks, can rush
Cantò ancora il riccio, dandogli un pizzicotto sulle guancie.
Sebastian si scansò, cercando di essere infastidito da quel gesto visto che quando era piccolo lo odiava, ma fatto da  Blaine…No, non riusciva ad odiarlo. Lo amava.

Well, you are the one, the one that lies close to me
Wisper’s “Hello, I miss you quite terribly”

Ok, questo era troppo.
Troppe emozioni.
Troppi brividi.
Avere quell’usignolo lì, a pochi centimetri da lui, il quale ora gli stava dedicando quella canzone.
Quello lo faceva emozionare.
Blaine lo faceva emozionare.

I fell in love, in love with you suddenly
Now there’s no place else I could be, but here in your arms.

Eccolo lì.
Quello sguardo che aspettavano da tempo, entrambi. Eccolo lì.
Quello sguardo pieno d’amore, quello in cui entrambi potevano giurare, in quell’istante, di essere in un paradiso parallelo.
Possibile che un solo sguardo li facesse sentire liberi?
Blaine arrossì leggermente…Non aveva mai dedicato una canzone a qualcuno.
Ma sentiva che quello era il momento giusto.
La canzone giusta.
La persona giusta.
Sebastian lo schernì con una piccola ed innocente risatina, accorgendosi del rossore improvviso del nano.
-Sei…sei troppo sdolcinato, Anderson.- parlò l’usignolo, tentando di non mostrare la sensazione di dolcezza che ora vagava in lui.
Quella canzone, gli era piaciuta troppo.
-Ma hai cantato con me.- replicò il riccio soddisfatto, notando una lieve esitazione nel viso del biondo.
-Solo per farti un favore.- ridacchiò, gustandosi un finto broncio da parte di Blaine.
Sebastian cercava di non dare a vedere che quel gesto gli era piaciuto tantissimo, e lo aveva anche eccitato.
Blaine, ovviamente, si era reso conto che il biondino fingeva.
-Credo che questa sia la nostra canzone, sai?- aggiunse poi.
-No, la nostra è…Toxic.-
-Dai, che ti è piaciuta la mia dedica…ammettilo…ammettilo…-sussurrava avvicinandosi a lui, mentre l’altro cercava di non farsi distrarre da quelle moine…piacevoli.
Ora le labbra del moro si erano posate sul collo del biondo, andando a costringere l’altro a scostarsi.
-Ehi, tu…Se continui così potrei saltarti addosso in due secondi, ed addio vita terrena!-
-Vedi, so provocarti.-
-Psf, ma piantala, na-net-to.- rispose, scandendo bene l’ultima parola, che sapeva lo faceva andare fuori di testa.
-Non sono un nanetto!- s’irritò il moro, mostrando la sua solita espressione da hobbit arrabbiato.
-Come ti pare, comunque, siamo arrivati.-
 
 
 
 









 
 
-Ti va un caffè? Una cioccolata calda?-
La casa di Blaine somigliava ad uno di quei posti in cui, una volta entrato, non ne vuoi più uscire.
Sebastian provava questo. Osservava il suo ragazzo sgattaiolare da una stanza all’altra, ma tutto ciò che vedeva era un corpo caldo, sexy, sensuale, che gli gironzolava intorno.
-Una cioccolata calda? Mmh, mi tenta…-
Il sorriso di Blaine sorrise spuntando dal salotto, dal quale richiamò Sebastian, per farlo accomodare.
L’atmosfera accogliente che aleggiava in quella stanza, era data grazie ai mobili color ciliegio e dal tappeto dai toni caldi.
“Eccitante”- commentò la mente del biondo usignolo, con un sorrisetto.
-Accomodati pure, io intanto vado a preparare la cioccolata…-
E sparì, un po’ imbarazzato nell’avere quel biondino da urlo, da solo, nel suo salotto, a casa sua.
Sebastian si ritrovò per conto suo, e così decise di osservare gli oggetti che lo circondavano: un orologio senza numeri, un divano, un piccolo tavolo da caffè e quel tappeto…Non sapeva perché, ma lo aveva colpito in modo particolare: sembrava così morbido e comodo…
-Ehm, credo che ci voglia un po’ per la cioccolata…-rise imbarazzato Blaine, facendo capolino dalla cucina lì di fronte.
-Come mai?-
-Beh, non ho il cacao e quindi sto sciogliendo del cioccolato in un pentolino...- rispose, mostrandogli il suo lavoro appena cominciato.
-Vuoi una mano?-
-No, figurati, rilassati pure tu…-
-Potrei prenderti in parola…-
Blaine ridacchiò, scuotendo la testa per le solite frecciatine del compagno.
“In effetti non sarebbe una cattiva idea…”
Dopo essersi mordicchiato il labbro inferiore, decise di…agire.
 
 









 
 
 
-Beh, dovrai accontentarti di…-
Il respiro di Blaine fu interrotto.
Il battito aumentato.
Le parole spezzate.
-Che-che cosa fai mezzo nudo sul tappeto, Sebastian?-
-Fammi pensare …mi sto rilassando.-
L’intero corpo del biondino era adagiato su quello che era il morbido tessuto del tappeto del salotto; era sdraiato su un fianco, con un braccio che sorreggeva il capo, il suo inguine velato solo dai suoi boxer.
E che boxer.
-Ma-ma quelli sono cupcakes?!-
-Sono per eccitarti meglio…-
Blaine non poté non scoppiare in una leggera risatina.
-Ok, sei veramente pazzo.-
-Vieni a dirmelo più vicino, però.-
Il moretto sapeva bene a che punto voleva arrivare il suo ragazzo…e non gli dispiaceva affatto.
Per questo si sedette vicino a Sebastian con il vassoio contenente le tazze fumanti di cioccolata ed un’altra piena di panna montata.
-Wo,wo,wo…Mi vizi troppo.- mormorò il biondo adocchiando quella montagna bianca di golosità.
Proprio mentre Blaine stava per porgergli una tazza, lui lo fermò, andando maliziosamente ad immergere un dito nella panna ed a portarselo alla bocca, gustando piacevolmente.
Il moretto deglutì a vuoto e studiò con cura ogni singolo muscolo del biondo.
-E’ buona.-
-Ah…g-grazie.-
-L’hai fatta tu?- continuò, mentre infilava lo stesso dito nella cioccolata calda.
Blaine lo guardò preoccupato.
-Si, l’ho fatta io…Ma non ti scotta?-
-Piccolo, io sono un ragazzo bollente…A me non scotta.- e succhiò via il cioccolato.
Ok, questo lo eccitava.
Alla fine un pensiero tentatore della mente di Sebastian, portò quest’ultimo ad intingere nuovamente il dito nella cioccolata e poi nella panna, così di porgerlo a Blaine.
Questo sembrò per un attimo esitante, ma non poté resistere alla tentazione di quel momento…E si lasciò andare, gustando quel perfetto abbinamento di ingredienti.
Un sorrisetto malizioso da parte di Blaine si fece vedere sul suo viso, illuminato dalla luce non violenta della stanza.
Ad un certo punto lo sguardo di Sebastian cambiò. Da malizioso si trasformò in dolcezza pura.
Grazie a quel sorriso, anche se malizioso, ora il biondo lo stava baciando.
Gli era venuto naturale, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
E quel bacio era diverso: era un “ti amo”, ma senza parole.
E Blaine se n’era reso conto.
Si gettò lentamente col corpo sull’usignolo, fino ad armeggiare con i suoi boxer ed a toglierli definitivamente.
Non aspettavano altro che quel momento.
Quel momento era solo loro.
Ma qualcosa non andava.
-Aspetta Sebastian…Non ce la faccio.- bisbigliòil moretto, dopo un’ampia sessione di baci e morsi.
-So cosa sta per succedere e lo voglio anch’io, tantissimo…Solo che…Non riesco a farmi toccare in modo intimo.-
Sebastian gli carezzò il viso.
-Che intendi?-
-E’-è colpa di quante ne ho prese. Di botte.-
Stava per piangere, ma decise di resistere.
Aveva paura di rovinare un momento bellissimo, ma doveva essere sincero.
-Mi-mi dipsiace…-
-No.-
La voce ferma e decisa del biondo lo costrinse a guardarlo negli occhi.
-Non incolparti, non è colpa tua.-
Blaine si rifiutava di guardarlo, forse per la vergogna.
-Ehi,- sussurrò afferrandogli, con estrema delicatezza, il volto.
-Stasera ci lasceremo tutto alle spalle: i problemi, le botte, gli insulti. Siamo solo io e te. Niente conta di più.-
A quelle parole il cuore del moretto si sciolse e cominciò a pulsare sangue più velocemente del solito.
Si baciarono a lungo, su quel tappeto super morbido, con quell’atmosfera d’amore che li circondava, facendoli diventare un tutt’uno quando si unirono.
Nessuno dei due poteva descrivere cosa stesse succedendo, né cosa provassero…tutto era casuale.
Perfetto.
Quello che successe quella notte fu ciò che nessuno dei due era sicuro di dimenticare per il resto della loro vita.
Le carezze, i “ti amo”, i baci, i morsi, le spinte…Tutti gli elementi, tutti gli strumenti della passione.
Non avevano perso tempo nel guardarsi negli occhi e nel perdercisi a vicenda, come se fossero in un’altra dimensione.
Si addormentarono così, uno avvinghiato all’altro, nel cuore della notte, con la consapevolezza di non essere più soli.
 







 

AnGolo DeLle GiRlsPoWeR------------------------------------------------------------------


*si nascono dietro un muretto e fanno capolino, spaventate...*
Ehilà? C'è qualc....WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!             *scappano dai petardi che ricevono*

Seriamente, HAVE, POPOLO DI EFP!!
Lo sappiamo, lo sappiamo. Siamo due cretine per permetterci di aggiornare solo adesso, ma io che scrivo ho avuto problemi con i mie poveri polsi e l'altra boh...fa un po' come le pare ahahahahah :)
Schezi a parte, non riuscivamo mai a decidere quando incontraci x il capitolo...Ma adesso WE'RE BACK!
Cooomunque....piaciuto?!?!?!?!?! Cioè, parliamo di SeBlaineSex, mica pizza e fichi....*fanno le faccine maliziose*
Speriamo, come sempre, che i vostri ormoni abbiano fatto le valige e se ne siano andati (i nostri ormai sono bruciati proprio :P) e che ci lascerete un piiiiicciolo commento!!

Bye byeeeeeee        
                                                                                                              -GirlsPower :D

  
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