La mia OTP siamo io e te
Il loro primo incontro fu a dir poco…normale. A posteriori sarebbe bello poter dire che una dolce melodia riempì l’aria, che la temperatura si fece più calda e che gli unicorni presero a volare dipingendo arcobaleni, ma non fu così. Niente di magico o di particolare, erano semplicemente due sconosciute che condividevano un tavolo. Due vite che forse si erano già incrociate nel tempo ma che solo in quel momento iniziavano a viaggiare in parallelo.
Il primo sguardo che la rossa pose sulla riccia fu veloce, curioso. L’aveva vista entrare in sala e salutare il ragazzo all’entrata. Sapeva che si sarebbe seduta vicina a lei, non c’era altro posto e così capitò. La riccia si guardava in giro titubante, vedeva quella ragazza così concentrata davanti ad uno schermo, volumi e volumi che coprivano la sua parte di tavolo e poi il suo viso. Le stava sorridendo, un ciao bisbigliato per non disturbare il silenzio della stanza e via che ritorna allo schermo.
Per tutto il pomeriggio lavorarono gomito contro gomito, in silenzio, scambiando qualche parola ma già per qualche strano motivo complici.
La settimana dopo si ritrovarono e le parole divennero qualcuna in più, così come i sorrisi e le mezze risate. Presto, senza prevederlo, incominciarono ad aspettarsi, a cercarsi e a condividere sempre di più con “la ragazza dell’archivio”.
Le loro vite continuarono, separate ma allo stesso tempo unite da quei pomeriggi insieme che stavano diventando degli appuntamenti fissi a cui nessuna delle due era disposta a rinunciare.
I mesi passarono e le due ragazze si resero conto di non essere più solo conoscenti, ma amiche.
Amiche. Che parola forte ma allo stesso tempo incompleta. Una parola che non è in grado di specificare o catalogare il legame che unisce due anime. Come si fa a racchiudere in una parola un sentimento così forte che sembra essere parte integrante del proprio essere. Come può descrivere la semplicità con la quale l’una era entrata nella vita dell’altra in punta di piedi e ne aveva reclamato il possesso.
Come Sherlock e il suo Jawn, come il Dottore e il suo compagno, come tu sarai il mio Sempre queste due anime non si staccheranno. Potrà succedere l'irreparabile, ma mai potranno dimenticarsi.