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Autore: luciana1975    15/05/2014    2 recensioni
Ellen ormai raggiunto l'apice del suo successo lavorativo, si accorge che nella sua vita, tutti i cocci lasciati per strada trovano finalmente una risposta, i quali le sconvolgeranno completamente l'esistenza.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Nell’aria aleggiava un profumo di primavera, e a prima vista tutto sembrava cosi silenzioso. Ellen appena alzata si affacciò alla finestra, rimase li a godersi quel momento, nella sua mente continuavano a vagare pensieri, che non permettevano di estromettersi da lei. Gli aspettava una giornata estenuante, fatta di incontri di lavoro, il lavoro che lei aveva sempre desiderato fare, finalmente era reale, dopo tutti i sacrifici, le sconfitte che aveva dovuto subire, era raggiunta al suo obiettivo. Una donna in carriera, Ellen amava essere ammirata, temuta, e perché no anche odiata, non traspariva insicurezza in quello che lei faceva, anzi spesso veniva paragonata dai suoi colleghi più fredda di un iceberg, ma dopotutto quello che a lei interessava di certo non erano i loro commenti ma l’avanzamento della sua posizione, era il suo chiodo fisso. Non ci sarebbe stato nulla che le avrebbe impedito di raggiungere la sua ambita posizione, nulla che la distogliesse, la distrasse, insomma pareva nata soltanto per una cosa, il suo lavoro. Non aveva una vita brillante sotto l’aspetto affettivo, era quasi sempre sola e sommersa di avventure per il giornale dove lavorava. I suoi legami erano più che altro altalenanti, non riusciva a stabilire un rapporto che durasse nel tempo. Ventisettenne, bella e raggiante, la sua carnagione olivastra i suoi occhi neri e profondi, tratti somatici che facevano pensare che fosse ungherese , nata da un amore che non ha avuto un risvolto positivo, sua madre non gli aveva mai detto chi fosse suo padre e lei mai glielo aveva chiesto. Non aveva un buon rapporto con la sua famiglia, attriti che tirava avanti da anni con sua madre e con il padre che l’ha cresciuta, viveva e ha sempre vissuto fuori dagli schemi, pensava ed agiva in ogni occasione istintivamente, senza ripensamenti, senza pentimenti. Queste sue caratteristiche gli permisero di arrivare all’apice del successo. A guardarla pareva che avesse tutto dalla vita, ma lei sapeva nel suo cuore che se non avrebbe sciolto quell’aspetto gelido, nessun uomo mai si sarebbe innamorato di lei. Ogni tanto le sfiorava questo pensiero, il fatto di rimanere sola la faceva sentire inumana. Era stata innamorata in passato, ha dovuto fare una scelta e sicuramente non è stata quella dettata dal cuore. Uscita fuori chiamò un taxi diretta in redazione, oggi come tutti i giorni avrebbe dovuto controllare le notizie che poi sarebbero state pubblicate , sarebbe dovuta poi partire per Los Angeles dove avrebbe avuto un incontro d’affari. << Buongiorno Matt voglio tra cinque minuti sulla mia scrivania il tuo articolo, senza scuse eh già che ci sei preparami un caffè molto lungo, ho un sacco di cose da fare questa mattina… >> << Ehm Signorina Stedan, mi chiedevo per quanto riguarda questo articolo se potessi avere una proroga di qualche ora, ho delle informazioni più interessanti, soltanto che non ho avuto il tempo di buttarle su carta…>> << Oh Matt… me ne frego delle tue informazioni più interessanti, diamine ma che cavolo hai fatto fino a ieri? ti do 20 minuti, voglio quell’articolo e lo voglio tra venti minuti sulla mia scrivania, per quanto riguarda il caffè… datti una mossa che il tempo vola! >> Nel frattempo Matt, nervoso e preso da quel dannato articolo, doveva consegnarlo nel termine da lei stabilito, la odiava sperava che le capitasse qualcosa di brutto cosi da togliersela davanti per sempre, non era mai stata cortese con lui, mai una parola di incoraggiamento, mai un sorriso… La sua scrivania sembrava un tornado, fogli svolazzanti a destra e a sinistra, alla sua destra un cestino carico di carta stracciata, lo era sempre, divenne insicuro nel momento in cui si mise a lavorare come suo subordinato. Ma aveva dimenticato nella foga di preparargli quel caffè, che gli avrebbe portato via preziosi minuti. -Al diavolo il caffè, disse – che se lo prepari da sola Decise di consegnarlo così com’era rimasto, e se avesse avuto da ridire, l’avrebbe piantata in asso lei e tutta la CBC.
   
 
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