Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Danya    15/05/2014    6 recensioni
Vide Mew Puddy trascinata da un piede. Aveva gli occhi socchiusi e mormorava qualche cosa.
I suoi istinti felini la aiutarono a capire.
“Addio, Strawberry. Ti voglio bene”.
**
La guerra è ormai finita da un paio di settimane ma la pace tarda ad arrivare. Le Mew Mew si ritrovano rapite e portate via, sul pianeta alieno. Ryan, Kyle, Pai, Gish e Tart le stanno cercando per salvarle ma le cose non vanno nel verso giusto. Vecchi amori, nuovi incontri, incontri inattesi e nuovi poteri si affacciano nella vita delle nostre eroine, questa volta in lotta per salvare se stesse e chi amano.
Genere: Azione, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Mint Aizawa/Mina, Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come promesso un capitolo postato a poca distanza dall’altro. Sto riprendendo punti? XD
La mia intenzione per questa storia è assolutamente… pessima. Avevo conservato varie bozze ma credo di star degenerando e di usare questi poveri pg come… valvola di sfogo (Povera me ndPuddy T.T)
Ringrazio di CUORE KiriaL e mobo che hanno commentato lo scorso capitolo. Credetemi, siete state veramente care!
Detto ciò, vi lascio al capitolo senza altri indulgi … =)
 
 
Capitolo 12
 
“Nemico” Disse una voce fredda nella testa.


Gish aveva portato Strawberry al Caffè Mew Mew.
 
“Uccidili” Insisteva.
Era buio ma riusciva a distinguere un’ombra davanti a sé.
        
Era il primo luogo che gli era sembrato sicuro per la ragazza, inerme fra le sue braccia. Gli occhi rosa erano spalancati e vitrei, fissi sul soffitto mentre la bocca si muoveva freneticamente come se stesse pregando. Gish, per un attimo, pensò che si fosse fuso il cervello.
 
“Traditori” Ringhiò ancora la voce.
Due occhi profondi e neri la fissarono e sentì come se la stessero strozzando. Boccheggiò, disperata.
 
Era ancora trasformata in quel vestito sgargiante e rosa, forse troppo eccentrico e ogni tanto le mani guantate avevano spasmi, si chiudevano a pugno per poi riaprirsi tanto da far sembrare che le dita volessero staccarsi.
 
“Sono qui per distruggere la razza umana” e a Mew Berry non sembrò una bugia.
Era vero.
Dannatamente vero.
Sentiva le braccia dell’alieno sul suo corpo e provò disgusto.
 
Ryan e Kyle furono subito su di lei, scostando Gish in mano modo e la confusione richiamò anche Pai e Tart.
 
“Alieni”abbaiò ancora, rabbioso.
 
- Mew Berry?- la chiamò ancora Kyle.
 
Mew Berry. Sveglia.
 
La ragazza era stata messa seduta su una sedia e la sua coda nera riprese a muoversi, facendo tintinnare il grande campanello, quando si riprese.
Ryan si chinò su di lei –Va tutto bene? Sei ferita?
Lei scosse la testa e si guardò –Rimarrò per sempre così?- chiese, sentendo uno strano ronzio nelle orecchie. La voce insisteva, le riecheggiava nella testa. Provò a mettere a fuoco Ryan e la stanza ma non riusciva. Che fosse diventata miope tutta in una volta?
Ryan scosse il capo, rispondendo alla sua domanda –No. Basta che tu ti rilassi e pensi a te stessa umana. Tornerai come prima –Pai, per piacere, raccogli i dati che ti trasmetterà Mash.
Mew Berry alzò lo sguardo sui tre alieni e sentì montarle dentro una rabbia assurda. Loro li vedeva chiaramente i loro contorni erano chiari in quel mondo sfocato.
Strinse i pugni.
-Voi- soffiò, mentre il corpo scattava in posizione di attacco.
 
Mina, Lory, Puddy e Pam furono informate subito tramite una veloce mail di Ryan che Mew Berry era stata attaccata e che Gish la stava riportando al Caffè.
Corsero a rotta di collo verso la loro base operativa e l’auto della manager di Pam le raccolse per strada, risparmiando loro molto tempo.
Ma quando arrivarono, non si aspettarono di vedere quello spettacolo.
Il Caffè Mew Mew dava su un enorme parco e il cortile e alcuni piccoli alberi, per non parlare della strada erano molto danneggiati e sembrava che proprio lì si fosse consumata un’aspra battaglia.
Lampi di luce rosa mandavano bagliori all’orizzonte.
-Fiocco di luce… massimo splendore!- sentirono urlare ma il bersaglio dell’attacco della ragazza fu subito chiaro: Gish che volò sopra di loro, evitando il fascio rosa.
Pai e Tart furono subito accanto a lui, armi alle mani ma sembravano indecisi, specialmente il ragazzino che sputava parole senza senso contro la ragazza.
- Strawberry!- urlò Mina, guardando allibita l’amica.
Corsero verso la ragazza che aveva i capelli irti come il pelo di un gatto e lo sguardo folle.
-Cosa aspettate?- urlò alle ragazze –Quelli sono nostri nemici!- disse.
- Ma cosa stai dicendo?- Pam guardò allibita la sua leader –Loro sono nostri alleati!- disse.
La rosa le soffiò contro –No! E’ colpa loro! E’ colpa degli alieni se siamo ridotte così! Se la gente muore!
- Strawberry, torna in te!- urlò Tart.
Mew Berry lo guardò con astio, fulminandolo con lo sguardo e un raggio rosa provò a colpirlo ma Pai fu più veloce, scostando il fratello minore dal pericoloso attacco, ma finendo ferito a un braccio. Quello si tenne la parte lesa, stringendo i denti. Sentiva il braccio in fiamme!
- Tart, è inutile. È andata di testa!- disse Gish.
Mina si mise accanto a Strawberry, cercando di farle abbassare il braccio armato.
–Ascolta un attimo…!
La Mew gatto la guardò con rabbia –Se non siete con me… siete contro di me!- urlò, carica di rabbia. Afferrò Mina per il polso e glielo torse dietro la schiena per poi lanciarla via con una forza mostruosa. Mina rischiò di spaccarsi la testa o rompersi l’osso del collo ma due braccia forti l’avevano afferrata saldamente: Gish. L’alieno era riuscito ad afferrarla prima che cadesse.
Mina lo guardò con gratitudine prima di riportare lo sguardo sull’amica –Cosa le è successo?- scrutò l’alieno. Era pieno di tagli sulle braccia e uno profondo sulla guancia e respirava a fatica.
-Non ne ho idea!- disse quello –L’ho portata al Caffè e si è svegliata così!
Ryan e Kyle li notò allora: erano dietro a dei cespugli. Il biondo sembrava ferito mentre Kyle aveva in mano il suo computer e batteva in modo febbrile dei tasti.
Non trovò altra soluzione se non trasformarsi –Mew Mina… Metamorphosis!- urlò.
In lampi di luce colorata le sue compagne la seguirono, ma la situazione era immobile: attaccare Mew Berry col rischio di ferirla? Lasciarsi colpire?
- Ryan, cosa dobbiamo fare?- chiese Mew Pam.
-Trattenetela!- abbaiò il biondo, chinandosi su Kyle.
Pai e Tart scesero a terra.
-State bene?- domandò Mew Lory. Notò con orrore il braccio di Pai che aveva un profondo taglio dal quale usciva troppo sangue e Tart aveva una guancia gonfia.
-Sì, ma Mew Berry…- Tart guardò la ragazza, con lo sguardo contrito e ferito –Ci ha definiti assassini.
-Fiocco di luce… massimo splendore!- urlò Mew Berry, contro di loro.
Con agilità evitarono tutti gli attacchi e si misero in posizione chi di attacco, chi di difesa.
-Fiocco... d’energia!- la frusta di Mew Pam si avventò sulla rosa, afferrando il braccio con il cuore di peluche, tirandolo verso di sé –Non essere sciocca, Mew Berry. Sciogli la trasformazione!- in tutta risposta, quella mostrò i denti. Con uno strattone tirò Mew Pam verso di sé e la Mew lupo si trovò a una spanna di Mew Berry “Da dove esce questa forza?” pensò, prima di essere colpita da un potente calcio che la scaraventò via dietro alcuni cespugli.
- Mew Pam!- urlò Mew Lory, terrorizzata.
-Fiocco… immobilizza!- il budino di Mew Puddy colpì la ragazza, lasciando libera solo la testa. Mew Berry ringhiò, ma riuscì a liberarsi con semplici strattoni.
-Siete delle traditrici! Non vi rendete conto!- urlò –Fiocco di luce… massimo splendore!
- La barriera!- urlò Mew Mina.
Mew Berry lanciò l’ennesimo l’attacco che era aumentato di potenza tutto in un colpo. Aveva aumentato il raggio di azione e la sua luce era più forte e non riuscirono ad evitarlo. Mew Lory, Mew Puddy e Mew Mina alzarono una barriera, riuscendo a contrastare l’attacco, anche se a fatica. Le loro braccia parvero sul punto di staccarsi, tanto era stata la forza con cui la loro amica le aveva attaccate.
Mew Pam apparve dietro a Mew Berry e la afferrò con la frusta che la avvolse come fa un boa con la sua preda.
- Mew Puddy! Mew Mina!- chiamò.
Le due saltarono in avanti, pronte a lanciare il loro attacco.
- Mew Lory, dovete distrarla!- disse Kyle –Ho quasi finito!
-Che cosa stai facendo?- chiese Gish –Spero sia una cosa geniale perché qui la vedo brutta!
Intanto le tre Mew Mew attaccavano Mew Berry che sembrava essere diventata più forte che mai.
Pai fece per lanciare un suo attacco ma Mew Lory gli si parò davanti –Fermo! Non puoi!
Pai la scostò, schioccando la lingua. Non si sarebbe fatto ammazzare da Mew Berry né le avrebbe permesso di ferire Tart o Gish – Elettro siluro!
La scarica elettrica si abbatté su Mew Berry ma non sembrò scalfirla più di tanto. La Mew Mew saltò addosso all’alieno, scansando la frusta di Mew Pam.
Mew Lory fece per alzare nuovamente le nacchere per difendere l’alieno ma Mew Puddy fu più veloce. Si mise in mezzo, tra Mew Berry e Pai e ricevette il fiocco della ragazza diritto al petto.
Mew Lory buttò un urlo terrorizzato e Mew Puddy cadde a terra senza emettere alcun suono e la sua trasformazione si sciolse mentre Pai la afferra saldamente.
Ryan si mosse allora e sparò un colpo con una strana pistola. Il colpo prese Mew Berry a un braccio e anche quella cadde a terra, priva di sensi.
 
Le due ragazze erano in condizioni differenti.
Strawberry era stesa su un letto del Caffè, legata con delle cinghie che le bloccavano mani e piedi, ma era stabile e veloci controlli non avevano riscontrato alcuna anomalia.
Il cuore di Puddy, invece, aveva smesso di battere. Pai era stato velocissimo, aveva cominciato un massaggio cardiaco, ributtando aria nei suoi polmoni. E alla fine, il petto della ragazzina si era mosso, aveva riaperto i grandi occhi per un paio di secondi per ricadere nuovamente nell’oblio. Ma almeno era viva. Per ora.
Gish l’aveva saldamente presa in braccio –Pai, la portiamo sulla navicella?- chiese e il fratellastro annuì, pallido e teso. Guardò i due umani –Abbiamo delle apparecchiature per casi… urgenti.
Ryan annuì –Teneteci informati.
 
La situazione era tesissima. Mina, Pam e Lory erano al piano centrale del Caffè, tese e Tart sembrava impazzino. Aveva gli occhi iniettati di sangue e se gli era rivolta parola, scattava come una molla. Puddy era quasi morta, davanti ai suoi occhi. Il solo pensiero gli faceva venire voglia di vomitare.
Ryan e Kyle monitorarono Strawberry per un’ora intera ma niente diceva loro del perché la ragazza avesse incominciato ad attaccare gli alieni in quel modo.
Kyle si stropicciò la faccia –Forse è stato lo choc - propose.
Ryan si strinse le spalle, non rispondendo. Si sedette accanto a Strawberry –Va dalle altre… e vedi se hanno notizie di Puddy.
No, nessuna notizia della mew scimmia. Pai e Gish non erano ancora tornati.
Mina sembrò sul punto di esplodere ma lo schiocco del teletrasporto attirò la loro attenzione.
Gish era appena atterrato, il viso pallido e tirato –Come sta?- lo aggredì Pam.
Gish sorrise debolmente –Non è morta. L’attacco di Mew Berry l’ha conciata malissimo… è andata nuovamente in arresto cardiaco ma voi Mew Mew siete toste. Ora Pai la sta monitorando ma è stabile. È dentro la Capsula di Rigenerazione che abbiamo sulla navicella.
Lory lo guardò –Possiamo vederla?
Gish scosse la testa –Domani. Ora ha bisogno di calma. Pai ha cacciato pure me!- disse, sorridendo senza sentimento.
Tart guardò il fratellastro –Vado da lei.- annunciò.
Gish scosse la testa, afferrandolo saldamente per le spalle e s’inginocchiò davanti a lui, guardandolo in quegli occhi enormi e umidi –Ascolta: Pai è un asso in queste cose, ha preso da nostra madre. Puddy non morirà sotto le sue mani. Ti prometto che domani la rivedrai, va bene?
Tart annuì, poco convinto.
Gish guardò Tart, questa volta sorrise – Ehy, fratellino, perché questa notte non fai un pigiama party dai suoi fratelli? Tanto li conosci già, no? Sono sicuro che vi divertirete un mondo- disse, facendo un occhiolino –E saresti di grande aiuto per Puddy.
Tart annuì e si teletrasportò via.
-Cosa non ci ha detto?- chiese Kyle. Gish aveva mandato via Tart per parlare con più calma, ne era certo.
Gish si sedette su una sedia, esausto. Si stropicciò il viso con una mano –Se quell’attacco avesse preso Pai, me o Tart ci avrebbe uccisi all’istante, invece sembra che i vostri attacchi abbiamo meno effetto su voi stesse. Ha lesioni interne non indifferenti. Però si sta stabilizzando ma sarà fuori uso per un po’.
Kyle annuì, grave.
- Strawberry, invece?- chiese l’alieno – Come sta?
Kyle si scompigliò i capelli –Sta bene. Dorme- sospirò e sulla fronte comparvero rughe di preoccupazione –Faccio due telefonate. Avvertirò che vi stiamo portando in montagna per il fine settimana così Strawberry potrà rimanere qui monitorata.
Convincere i signori Momomyia non fu semplice ma la buona dose di pazienza di Kyle e Masha che riproduceva la voce della ragazza, convinsero i genitori a lasciarla partire, pretendendo però una telefonata ogni tanto. Il problema erano i fratellini di Puddy. Non potevano stare soli ed era impensabile che Tart si occupasse di loro.
-Potremmo farli venire qua- propose Pam, non vedendo altra soluzione.
Kyle annuì –Forse, ma dobbiamo stare attenti a non farci scappare nulla sulle condizioni della sorella.
 
Mina, Pam e Lory rimasero a dormire lì. Kyle preparò una stanza per le ragazze ma quelle rimasero nel letto a fissare i muri. Il team Mew Mew sembrava sfaldato. I fratellini di Puddy erano nella stanza accanto e dominavano con Tart mentre Gish faceva da guardia a Strawberry e Pai monitorava Puddy.
-E se Puddy muore e Strawberry diventa una pazza assassina?- domandò Lory, stringendosi le coperte al corpo.
Pam non rispose e Mina disse –Non accadrà. Domani andrà meglio, vedrai.
 
- Allora Natsu, hai colpito?- domandò Syrio.
Il Capo si era presentato nella loro dimensione senza preavviso e Nadia era subito esplosa. Guardava Syrio con occhi sognanti e innamorati, beandosi di quella vista meravigliosa.
Syrio era alto, con quei bei capelli morbidi e gli occhi del colore dell’onice…. Sentiva il suo cuore battere violentemente nel petto e, oltretutto, i gli abiti cadevano in modo favoloso, come se fosse un modello.
Portava una casacca nera, con le maniche larghe che si chiudevano sui polsi e dei pantaloni scuri che gli fasciavano le gambe muscolose.
Vide Natsu annuire e si costrinse a prestare attenzione sul rapporto della missione. Infondo erano sulla Terra per un motivo ben preciso, no?
–Sì. Sembra che lo choc abbia risvegliato in lei il suo istinto primordiale e abbia attaccato i tre Ikisatashi dopo il suo risveglio. E ovviamente credo che tu abbia aiutato parecchio- l’ultima frase aveva un che in accusatorio, ma Syrio non ci badò, pensando invece a mostrare il più bel sorriso spietato che aveva –La mente di quella ragazza è sprovvista di protezione, in questo momento. Non ha più memorie, non sa chi sia.
Rei sorrise –Spero le prendano di santa ragione, quei tre- disse, maligno.
Loren e Koda, il vecchio e il bambino stavano in silenzio, e ascoltavano attentamente o almeno così sembrava a Nadia.
Fissò Natsu. I capelli biondi erano perfettamente pettinati all’indietro e gli occhi scuri, di quel bel color nocciola chiaro, erano chini sul pavimento, come non volesse incrociare lo sguardo di Syrio. Poteva anche essere un bell’uomo ma la sua aria sempre contrita la rendeva nervosa e le faceva desiderare di prenderlo a schiaffi.
-L’ordine che ho impartito a Mew Berry non era quello di uccidere gli Ikisatashi - puntualizzò Syrio, guardando Rei –Ma solo di costatare la sua forza. Sapete bene che questo esperimento servirà a voi per imparare a gestire i nuovi poteri.
Rei alzò gli occhi al cielo –Si, si- mormorò, seccato.
-Allora, qual è il risultato?- chiese Koda, il bambino dai capelli bianchi.
Syrio sorrise –Il risultato è stato ottimo. Se si innesta nel cervello un nemico naturale, il vostro nuovo DNA reagirà bene.
Nadia lo guardò, terrorizzata –Dobbiamo farci impiantare qualche cosa nel cervello?
Loren, il vecchio alieno, fu quasi sul punto di strozzarsi a causa della grossa risata e Syrio sorrise, schernendola. Nadia divenne rosso peperone e Rei la guardò, ridendole in faccia –Sei uno schianto, ma in quanto a intelligenza…
Lo guardò con astio –Zitto, Rei. O ti…
-Silenzio!- li interruppe Syrio. Guardò Nadia, questa volta senza sorridere –Avete aderito spontaneamente al progetto e non avrete bisogno di alcun innesto da parte mia, basta che vi focalizziate sul vostro nemico. Ma se sarò costretto a farlo, lo farò, mia cara. La vicenda degli Ikisatashi, se ha insegnato qualche cosa, è quella di non fidarsi mai completamente dei propri sottoposti- Nadia annuì, pensando a Mew Mina. Syrio continuò – Quello che oggi ha mostrato Mew Berry è esattamente come doveva essere allo stato brado un mutante della sua portata.
Rei lo fissò, scettico -Ma così l’hai solo resa più forte. Ora l’avremo contro.
Syrio scosse la bella testa –No. La mia influenza mentale terminerà quando riprenderà i sensi.
 
Lory uscì dalla sua stanza da letto e si diresse verso la stanza dove era tenuta Strawberry. Aprì piano la porta e vide Ryan seduto su una sedia accanto a lei, addormentato. Richiuse lentamente e scese nella cucina, sperando di trovare Gish e lì lo trovò.
Sapeva che l’alieno non avrebbe lasciato Strawberry ma non sopportava troppo la vicinanza di Shirogane. Gish era seduto nella penombra del salottino, dove accoglievano le clienti. Era seduto su una sedia e i piedi erano sul tavolo. Le braccia le teneva raccolte dietro la testa che voltò appena per vederla –Non dormi?
Lory scosse il capo e senza accendere la luce, si avvicinò all’alieno –La vuoi una tazza di camomilla?
Gish arricciò il naso –Non ho idea di cosa sia- ammise.
Lory sorrise, nel buio e Gish non poté non notare che fosse piacevole, quel sorriso.
-Te la porto subito.
La sentì lavorare in cucina per un paio di minuti e poi tornò da lui con un vassoio e due tazze fumanti.
-E’ calda… desideri zucchero?- lui annuì e Lory lo servì in silenzio. Gish prese la tazza e ci soffiò sopra, e bevve un sorso. Dolce e calda. Buona.
Bevvero la loro bevanda in silenzio –Sono passata da Strawberry, prima- disse Lory –Riposava tranquilla.
Gish annuì, meccanicamente.
Lory prese un respiro profondo –Gish, devo chiederti un favore.
L’alieno la guardò –Chiedi e ti sarà dato- disse, poco convinto.
-Vorrei andare da Puddy. Sono troppo preoccupata per dormire e sono sicura che a Pai farebbe bene riposare-  Gish scosse la testa e la ragazza lo guardò con aria affranta –Per piacere, Gish! Apri che so… un portale. E di certo non sono una che fa confusione o disturberà Pai… anzi! Sono sicura di essergli d’aiuto.
Gish sospirò e tese una mano su un muro e dopo tre secondi si sentì uno schiocco –Porta direttamente alla navicella e hai la possibilità di andare e venire. Ma all’alba si richiuderà, va bene?
Lory gli sorrise –Grazie infinite.
La vide entrare un attimo in cucina e senza più degnarlo di uno sguardo, tenendo in mano un fagotto, entrò nel portale.
 
Pai vide apparire Lory senza preavviso e per poco non gli venne un colpo. La ragazza era in piedi, con un pigiama rosa a fiori e in mano aveva un piccolo fagotto. I capelli le ricadevano sulle spalle, lunghi e morbidi e quando incrociò lo sguardo, arrossì fino alla punta dei capelli.
Fece un inchino –Gish mi ha permesso di venire qui- si giustificò, tremando un attimo sotto lo sguardo seccato dell’algido alieno.
Erano in una stanza con poca illuminazione che proveniva da alcuni neon e c’erano un sacco di macchine e computer alle pareti. La stanza non era molto grande e infondo Lory notò delle vasche che collegò subito a quelle di Rigenerazione menzionate ore prima.
Pai sospirò, irritato. Era stanco, si vedeva, e non aveva forza per arrabbiarsi.
-Come sta Puddy?- domandò Lory, avvicinandosi con circospezione alle vasche.
Pai si alzò, avvinandosi –Meglio, ogni tanto riprendere coscienza. Ha la pelle dura.
Lory sorrise al commento. Guardò dentro una vasca e vide il corpicino di Puddy immerso in una strana sostanza gelatinosa e notò, con un po’ d’imbarazzo, che era nuda, ma a coprirla c’era un telo scuro. Era piena di tubi ma non mostrava segni del combattimento.
-Starà bene, vedrai- la rassicurò –Puoi tornare a letto e fidarti delle mie cure.- disse, prendendola per il gomito e riportandola vicino al portale. La ragazza si bloccò e lo guardò, imbarazzata –Ma io non sono qui per lei.
Poggiò il fagotto su un tavolino e mostrò il suo contenuto. C’era un termos e dei bicchieri, un panino dentro della pellicola e un pezzo di dolce. Lory arrossì un po’ di più –Credevo potessi avere fame- poi guardò il braccio di Pai che era stato ferito ore fa. Non si era medicato, aveva solo messo una benda che era rossa di sangue.
Dal fagotto uscì pure un piccolo contenitore rosso con una croce bianca –Fammi vedere il braccio.
Pai le lanciò la miglior faccia intimidatoria che poté ma Lory lo prese per un polso, portandolo su una sedia accanto alla vasca –Non opporre resistenza- disse Lory, seria –Potrebbe infettarsi. Domani chiederemo a Kyle di metterti qualche punto.
Pai la scostò –Ma stai scherzando?
Lory sbuffò –Sono serissima. Puddy si è messa in mezzo per salvarti e di certo non manderò all’aria il suo sacrificio!
La guardò allibito e  Lory cominciò a sciogliere la benda.
Non la sentì emettere un verso. La ragazza disinfettò la ferita, tamponò con garza disinfettata che gli fece prudere gli occhi dal dolore.
Lory esaminò la ferita. Le faceva senso la carne lacerata ma s’impose e le dita non tremarono quando toccarono il braccio.
Tutta la parte superiore del braccio era lacerata e bruciata in altri punti. Era una ferita brutta e sentì per un attimo salirle la nausea…
“Se potessi curare tutte queste cose. Se ne avessi il….potere di farlo”.
Le sarebbe piaciuto, fin da piccola poter curare le persone. Ricordava di giocare con fratello in cortile e quando quello cadeva e si feriva a un ginocchio o un gomito, correva in case a prendere cerotti e disinfettanti per poterlo medicare. Durante la passata guerra aiutava Keiichiro a medicare se stessa e le compagne. Adorava quel ruolo. Essendo poco utile in combattimento riteneva giusto che ricoprisse quella mansione.
Dalle mani di Lory uscì una tiepida luce bianca e Pai si voltò a guardare la ragazza, più spaventata di lui.
Immediatamente tolse le mani dalla ferita, buttando un urlo strozzato.
-Scusami!- disse agitata –Io… non so…
Pai guardò il braccio. La ferita era quasi del tutto scomparsa. Si fissarono sconcertati.
-Rigenerazione- mormorò l’alieno – Fallo ancora- le ordinò.
Lory deglutì, poco convita e riappoggiò le mani sulla ferita In meno di un secondo, la pelle sotto il braccio di Pai si richiuse e della ferita non rimaneva più traccia.
Pai tastò la pelle –Come… cosa…?
Lei lo fissò, con gli occhi enormi e terrorizzati –Io… io…
Istintivamente guardarono la vasca, dove Puddy era immersa.
-Non so cosa tu abbia fatto… ma tentare non costa nulla- mormorò Pai.
 
Angolo autrice:
 
Uhuhuh… ebbe… ecco a voi una piccola chicca! Ho sempre pensato a una cosa del genere e questa storia si presta bene per questi piccoli esperimenti.
Abbiamo appena scoperto una parte dei poteri di Syrio. Cosa altro avrà in mente? 

Puddy si riprenderà? Strawberry cercherà nuovamente di uccidere i suoi compagni?
E cosa hanno in mente Syrio e la sua combriccola? *ç* Lo scoprirete leggendo i prossimi capitoli!
 
Piccolo sondaggio: come la vedete l’idea dei poteri nuovi? Secondo voi le altre Mew Mew cosa dovrebbero avere come nuova abilità? ^_^
Mi racomando, commentare, anche per esprimere una critica... sono sempre costruttive ^^ 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Danya