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Autore: bolt    15/05/2014    0 recensioni
Pochi mesi erano trascorsi dalla fine della battaglia contro il ‘’padre’’.
Ormai la città di Amestris aveva ripreso a vivere serenamente, nonostante i cittadini fossero ignari di tutto.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Elric, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry, Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VILLA DEL COMANDANDE GRUMAN
Roy: “Acciaio che ci fai tu qui, e come sapevi dove mi trovavo?”
Edward con il suo solito sorriso strafottente rispose:
-Salve colonnello, ops generale, come se la passa?
-Come sempre rispondi alle mie domande con altre domande, Edward Elric cosa ci fai qui?”      disse con un tono alquanto alterato.
-Sono contento di vedere che la mia presenza qui ti rallegri, ma torniamo a noi, sono un ulteriore aiuto, con me c’è anche Wirny, così potrà stare un po’ con il tenente, a proposito dove si trova?
-è al piano di sopra che riposa, (rivolse lo sguardo alle spalle di Ed) piacere di rivederla signorina Rocktbell, se vuole può andare di sopra, è la seconda porta sulla destra.
-Anche per me è un piacere rivederla, ma come mai il tenente è a letto, non sta bene? Spero niente di grave?
-Strano che chi vi ha informato non vi abbia detto tutto.
-Il grande capo ha detto che ci avresti spiegato tu la situazione.
- Wirny, tu vai ti dirà tutto il tenente.
La ragazza fece un cenno affermativo con la testa e si avviò verso il piano superiore, non appena scomparve alla vista i due si diressero verso i divani poco distanti, Roy fece accomodare Ed e lui pese posto di fronte, voleva osservare ogni minima espressione del ragazzo, ormai dopo anni passati a lavorare con lui sapeva capire al volo quello che pensava:
-Acciaio devi sapere che io e il tenente abbiamo dato le dimissioni.
-Come scusa, ma ti ha dato di volta il cervello, ancora qualche anno e saresti diventato comandante, ti sei stancato della vita di militare? (ma guardandolo in viso capì che il problema non era quello, ma cosa? pensò) Cos’è successo?
-Beh, questo dipende dai punti di vista e comunque per quella carica non ho due anni da aspettare.
-Non capisco, perché?
-Non ci arrivi proprio, pensaci un po’, io e il tenente diamo le dimissioni, lei di sopra che riposa, da quando la conosci quante volte lai trovata a riposo.
-Non mi dica che……. (viso sconvolto di Ed), ma chi è il padre???????????????
-Ahhh!!!!!! Non ne ho la minima idea, uno che non conosco, che la mollata non appena ha sputo che era incinta, (sospiro profondo di Roy), sveglia Acciaio sono io il padre.
Faccia sconvolta di Ed e subito dopo sorriso sarcastico.
-Complimenti generale, ha fatto il colpo grosso.
-Edward ti prego tieni per te questi commenti.
-Ok capo, spero che ci sia una stanza libera?
-Si è pieno di stanze, (ora toccava a lui stuzzicarlo) a proposito tra te lei come va?
-Non mi posso lamentare.
-Tutto qui, non è più divertente stuzzicarti, vieni ti faccio fare il giro della villa e ti mostro la stanza.
CAMERA  DA LETTO DI ROY E RIZA
Wirny era arrivata alla porta e bussò, dall’interno una voce rispose:
-Da quanto in qua bussi?  ma quanto la porta si aprì ed entrò la ragazza Riza rimase alquanto sorpresa.
-Scusi il disturba, il generale mi ha detto che potevo salire.
-No, vieni nessun disturbo, sono solo sorpresa, mi ha detto che c’erano delle visite inaspettate, ma non pensavo a te, ma immagino ci sia anche Edward?
-Sì è di sotto con il generale, non vedeva l’ora di punzecchiarlo.
-Si staranno prendendo a botte?
-Conoscendo Ed poco ci manca, se non sono indiscreta, come mai lei è qui?
-Primo dammi del tu, secondo è quel testone che non fa altro che dirmi che devo stare a riposo, vedi aspetto un bambino.
-è stupendo, quanti mesi sono che……(ma frenò la lingua), mi scusi non volevo essere invadente.
-Non ti preoccupare, fai pure tutte le domande che vuoi, sono di un mese.
-Posso rendermi utile in qualche modo.
-Non ti preoccupare, basta una persona a viziarmi.
-Posso farti una domanda un po’ personale.
-Dimmi pure.
-Perché avete lasciato l’esercito?
-Devi sapere che c’è una regola che vieta i rapporti tra militari, quindi se questa storia veniva fuori quando ancora ricoprivamo le nostre cariche, il generale avrebbe avuto seri guai, la mia idea era quella di dare solo le mie dimissioni ma conosci com’è lui.
-Ancora non capisco, se vi siete dimessi, perché vi danno la caccia, cosa vogliono.
-Perché l’esercito non vuol perdere una risorsa come il flame alchemist.
-Non voglio sminuire il generale ma di alchimisti l’esercito ne ha molti.
-Vedi, ma che rimanga tra me e te, altrimenti qualcuno si monta ancor di più la testa, il generale oltre ad essere un alchimista di stato è anche il miglior stratega dell’esercito, in oltre è a conoscenza della “verità”.
-Ecco ha chiesto ad Ed di venire qui.
-Sai dirmi chi è la persona che ha chiesto ad Edward di venire qui? Quel testone non mi ha voluto dir nulla e non ne capisco il motivo.
-Non so chi sia, ha parlato solo con Ed.
-Se riesci ottieni qualche informazione, ma non insospettirli.
-Ci proverò.
-Senti mi sono stancata di stare qui, non ho avuto ancora la possibilità di vedere la villa, ti va di curiosare in giro.
-Si, con piacere.
-Cominceremo dalla soffitta, ma prima dei cuscini sotto le coperte, conoscendolo si affaccerà un bel po’ di volte per controllare che io riposi.
-Spero che ci caschi.
-Se se ne accorge lo sentiremo urlare.
Finito di sistemare le coperte si avviarono verso le scale che portavano alla soffitta, entrarono e trovarono cose di ogni genere il tutto avvolto da veli di polvere, giochi d’infanzia, mobilio antico e quadri, ma quello che colpì Riza era qualcosa che dalla forma ricordava proprio un quadro ma era coperto da un pesante telo.
-Aiutami a togliere questo telo.
Questo cadde a terra sollevando non poca polvere, le ragazze alzarono gli occhi e d’avanti a loro trovarono una cornice maestosa che racchiudeva il ritratto di un matrimonio.
Wirny non conosceva le persone ritratte, quindi si voltò verso Riza per chiederle se lei sapeva chi fossero ma trovò la ragazza pallida e con occhi pieni di lacrime, cominciò a preoccuparsi:
-Tutto bene,sembra che tu abbia visto un fantasma.
-Io, io…..        ma non riuscì a terminare la frase che svenne, a prenderla prima che toccasse terra fu Wirny, che cominciò ad urlare nella speranza che qualcuno corresse da loro.
Sentendo le urla i due ragazzi e il resto della squadra si precipitarono in direzione delle urla, ad arrivare per primo fu Roy seguito da Ed, varcarono la soglia e superati alcuni ostacoli trovarono Riza stesa a terra priva di sensi, con la testa poggiata sulle gambe di Riza.
Roy con un grande passo raggiunse  le due e si chinò a terra:
-Cosa è successo e perché è svenuta?
-Abbiamo tolto il telo da questo quadro e lei è dopo averlo guardato è impallidita e poi svenuta-    disse Wirny con le lacrime agli occhi.
-Ma chi sono queste persone, aspettate questa donna somiglia al tenente-   disse Ed chinandosi anche lui  vicino Wirny.
-Quelli sono i genitori del tenente e la persona sulla destra è Gruman.
-Quindi il tenente è la nipote del comandante.
-Si è così, ora andate a riposare, domani ne riparleremo.
Tutti lasciarono la stanza e i due rimasero soli.
-Riza sveglia, su riprenditi.
Si mosse tra le braccia di lui e pian piano aprì gli occhi:
-Scusa mi sono addormentata di nuovo.
-No, sei svenuta, perché ti sei alzata?
-Non ne potevo più di stare ferma.
-La prossima volta chiama e ti porto io in giro, ora andiamo qui c’è troppa polvere.
Presa tra le braccia si avviò verso la stanza, con lei che si accoccolò sul petto.
-Roy tu sapevi che lui fosse mio nonno?
-Si lo avevo intuito, quando eravamo ad Est City ogni volta che si parlava di te il suo viso si illuminava e sembrava ringiovanire, ma ora non ne parliamo, ti metto a letto e ti porto qualcosa da mangiare.
-Mangiamo tutti insieme?
-Per me va bene ma vediamo se gli altri sono d’accordo.
-Per quanto tempo mi vuoi tenere nascosto il fatto che a mandare qui i ragazzi e a metterci a disposizione  la villa sia stato il comandante?
-Lo hai intuito.
-Non brillo per intelligenza ma ha qualcosa arrivo.
-Ti sminuisci,non devi, specialmente ora che sei al mio fianco l’atra mia parte.
-La prossima volta che fai una dichiarazione accompagnala con una scatola di cioccolatini.
-Cominci ad avere le voglie?
-Probabile.
Messa la ragazza a letto scese giù e trovò tutti nel salotto, ne approfittò per chiedere se l’idea di cenare insieme tutte le sere gli andava bene, nessuno obbiettò.
-Bene chi mi dà una mano per la preparazione, Wirny se non ti dispiace puoi salire per fare compagnia al tenente.
-Sì, vado.
In cucina erano tutti indaffarati per la cena e al piano di sopra le ragazze parlavano di vari argomenti tra cui:
-Se posso chiederlo come vanno le cose con Edward.
-Lui non si sbilancia.
Riza si fece seria:
-posso confidarti un segreto?
-Si certo.
-Ma non parlarne con Edward, non vorrei che involontariamente ne parlasse con Mustang, non sopporto questa situazione, ho spezzato il sogno che aveva, e come se non bastasse è braccato dall’esercito, lui dice che non gli importa niente ma non gli credo.
-Secondo me per lui non è stato affatto un problema.
-No, non ci credo, è troppo orgoglioso per dirmelo, Wirny ho preso la mia decisione, voglio scappare, farò perdere le mie tracce, così potrà tornare nell’esercito e realizzare il suo sogno.
-Non farlo, non si darà pace finché non ti avrà ritrovata.
-Per questo ho bisogno del tuo aiuto, gli dirai……….
La porta si spalancò ed entrò un generale molto arrabbiato, a quanto pare qualcuno aveva origliato.
-Puoi lasciarci soli.
La ragazza uscì e si chiuse al porta dietro di lei.
Il ragazzo raggiunse il letto e si sedette di fronte, ma lei guardava altrove, allora lui le prese il mento e la obbligò a guardarlo negli occhi:
-Si può sapere cosa ti sei messa in testa?
Lei non rispose, era come assente.
-Perché non mi parli, non sopporto di vederti così.
Con le lacrime agli occhi disse:
-Non ce la faccio più, ti sto rovinando la vita.
-Ora basta, io ho preso la mia decisione, e puoi stare tranquilla che non me ne pentirò.
-Sei sempre stato un grande attore.
-Si forze, ma ora sarò papà, ascolta la cosa più importante per me ora sei tu, quindi smettila con queste idee mal sane ok?
-Si, ma.
-Niente ma, ora andiamo la cena è pronta.
CINQUE  MESI DOPO
Alla villa tutto andava bene, i ragazzi si rendevano utili Edward e Wirny passavano la maggior parte del tempo a discutere e Riza era soffocata dalle premure di una certa persona.
-Sentito qualcosa?   chiese la ragazza
-No, non riesco a sentire niente, perché?
Erano circa trenta minuti che Roy era chinato sul pancione di lei nel tentativo di avvertire anche il più piccolo movimento.
-Non senti nulla perché forse dorme?
-Ma perché dormono?
-Non ne ho idea, suppongo di si, ma sei davvero curioso-    disse lei allungando la mano per accarezzargli la testa e far scorrere le dita tra i capelli.
-Non voglio perdermi niente della piccola peste.
-Peccato che tu non possa sentirlo, ma ti assicuro che scalcia parecchio.
-Uffa, comunque è arrivata l’ora del riposino anche per la mamma.
-Non sono stanca e non ho sonno, voglio parlare ancora-   sbadigliò.
-E di cosa vorresti parlare tenente?      
Disse stampandosi sul viso quel suo sorriso sarcastico, si voltò verso di lei ma la trovò addormentata, le rimboccò le coperte, un bacio sulla fronte e si addormentò anche lui al suo fianco.
Qualcuno bussò alla parta e avvertì Mustang che era ora di partire.
CENTRAL CITY UFFICIO DEL COLONNELLO ARCHER
-li avete trovati? Non possono essere spariti nel nulla, sono passati cinque mesi e di loro nessuna traccia com’è possibile?     -     disse un Archer molto adirato.
In quel momento nell’ufficio entrò il comandante e rivolgendosi al colonnello con tono altamente autoritario disse:
-Colonnello sospenda le ricerche, ho deciso di abolire quella stupida legge, è questione di pochi giorni, naturalmente il generale e il tenente riprenderanno i loro gradi e il loro posto nell’esercito.
-Ma comandante non possiamo fidarci ….
-Ora basta colonnello non permetto ha nessuno di disubbidire ad un mio ordine, domani darò l’annuncio ufficiale del loro reintegro, e lei si tenga alla larga da loro, non permetterò a nessuno di far loro del male, sono sotto la mia protezione.
-Comandante perché ha tanto a cuore quei due?
-Il tenente è mia nipote, ed il generale è come un figlio, ma le dirò di più, Mustang sarà il mio successore, a tal proposito colonnello si procuri un doppio regalo.
-Casa intende?
-Uno per il loro ritorno e uno per il futuro papà.
-Non mi dirà che il generale ha trovato una ragazza?
-Ma dove vive colonnello, è il tenente Hawkeye la ragazza del generale, ora ti lascio, mi assenterò per qualche giorno.
Uscito il comandante, prese la cornetta e compose un numero:
-Ho un lavoro per te, segui il comandante e uccidi il generale Mustang.
Per fortuna il comandante non era uno sprovveduto ed aveva messo le linee telefoniche sotto controllo.
Il colonnello Archer fu convocato nell’ufficio del capo.
-Colonnello spero si ricordi del maggiore Armstrong .
-Si mi ricordo.
-Verrò subito al dunque, lei è in arresto per il tentato omicidio del generale Roy Mustang.
-State scherzando?
-No non stiamo scherzando, abbiamo intercettato la sua chiamata e arrestato il sicario che ha confessato tutto.
Si spalancò la porta e con sorpresa di tutti entrò il generale Mustang più in forma che mai.
-Come va Archer?
-Cosa ci fai qui piromane arrivista?
-Le domande le faccio io, perché ce l’ha tanto con me? Tanto da volermi morto.
-Io non ti voglio vedere morto,ti voglio veder soffrire.
-Non mi minacciare, non provare a toccare le persone a me care o conoscerai le fiamme dell’inferno.
Ma Archer scoppiò in una sonora risata.
-Perché mi odi tanto?
  
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