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Autore: ringostarrismybeatle    15/05/2014    3 recensioni
"Odio il sole.
Odio il mattino.
Odio quei raggi che raggiungono i miei occhi e mi costringono a svegliarmi.
Odio qualsiasi cosa possa portarmi di nuovo lontano da lui."
[Raccolta di OS sulla base delle citazioni del contest organizzato da Two of us, "Tell me what you write"]
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You Like Him Too Much                                                          “La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo.” (Albus Silente da “Harry Potter” di Joanne Kathleen Rowling)



Arriverà un giorno in cui Paul e John non litigheranno?

Un giorno in cui la smetteranno di gridare, mentre sono in sala prove? Un giorno in cui parleranno soltanto di musica, senza entrare nei dettagli dei loro affari privati?

Ecco, stanno litigando di nuovo. Sembrava una giornata tranquilla, una di quelle giornate in cui si può provare, registrare, e poi tornare a casa per un po’ di meritato riposo. Invece no. Mi sbagliavo.

Ringo mi guarda dalla sua batteria, mi volto verso di lui e sospiro, sapendo già dove si andrà a finire. Almeno, abbiamo guadagnato una pausa. Appoggio la chitarra al muro, ma decido di restare seduto. Non ho voglia di avvicinarmi a loro. Mi trasmetterebbero tutto il nervosismo che hanno addosso.

Sapete, i loro litigi sono strani. Iniziano con un accordo sbagliato, con una nota persa o con una parola cantata diversamente dal solito, ma poi si spostano sempre sul personale. Paul accusa John di essere troppo disordinato, di lasciare la camera nel caos più totale, ogni mattina in cui fugge da quelle lenzuola per tornare da Cynthia, dopo aver inventato una scusa per restare fuori la notte. John accusa Paul di essere troppo ‘precisino’, troppo attento a questi dettagli e poco interessato a portare avanti ciò che davvero conta nella loro storia.

Cambiano raramente argomenti. Ormai io e Ringo potremmo ripetere ogni frase nello stesso ordine, così abituati ad assistere a queste scene.

“John, a volte vorrei soltanto ucciderti!”

Tipica frase di Paul. La utilizza sempre, quando le accuse verso John diventano troppo ripetitive e poco efficaci.

“Avanti, uccidimi, almeno non dovrò più sentire le tue lagne!”

Tipica risposta di John. Tono offeso, occhi al cielo, perché guardare Paul in quel momento sarebbe impossibile.

Perché, poi, litigano sempre davanti a noi, mi chiedo? Non potrebbero soltanto spostarsi nell’altra stanza? Sarà meglio accendersi una sigaretta, come stanno facendo anche loro.

Lancio il pacchetto tra le mani di Ringo, che ha terminato le proprie, ed entrambi in silenzio assecondiamo i due che, ancora in piedi al centro della stanza, si stanno fronteggiando a qualche centimetro di distanza.

In questi casi, ognuno rimane al proprio posto. Non è mai una saggia decisione alzarsi e pensare di andare via da lì. Ormai abbiamo imparato a godere dello spettacolo che Paul e John stanno mettendo su, dopo qualche ora passata a provare in pace.

Guardatelo, come fuma nervosamente. Se Paul potesse, lo colpirebbe sul viso con tutta la forza possibile. Non che non l’abbia mai fatto. Giusto due settimane fa, John lo ha accusato di aver utilizzato un profumo da donna. E Dio solo sa quanto Paul adori sentirsi uomo, soprattutto mentre suona. Lo schiaffo che gli ha rifilato ne è stato la prova.

“Avevamo un po’ di tempo per noi, ma tu hai preferito andartene!”
“Sarei dovuto restare da te per sentire le cazzate che avevi da dirmi, John? No, grazie, sono stato meglio a casa mia, da solo!”

Ogni tanto io e Ringo ci scambiamo sguardi confusi. Questa volta non sappiamo davvero di cosa si tratti. Non sembra la solita situazione. Dunque, so di per certo che Cynthia e Julian sono andati in campagna per una settimana, da alcuni cugini, ma John ha scelto di restare a casa per le ‘prove’. Certo, portare Paul a casa e farlo restare a dormire lì sicuramente significa fare le prove. Neanche in questo momento, in cui dovremmo davvero suonare lo stiamo facendo. Figuriamoci quando sono da soli in casa.

Ma cosa è successo, stavolta? Chissà cosa ha detto quell’idiota di John. Sicuramente ha tirato fuori qualche discorso che a Paul non piace, il suo tono sembra portare a questo. Non credo l’abbia offeso in qualche modo. Non questa volta. In quei casi, Paul è ancora più infuriato con lui.

“Ma il coglione sono io, John! Io che, nonostante tutto, continuo a stare con te!”

Wow, siamo già al momento in cui Paul si attribuisce la colpa? Perfetto.

“Sì, infatti! L’importante è aver ammesso che sei un coglione, Paul!”

E di nuovo iniziano litigare, come sempre. Per quale motivo, non saprei dirlo. Il vero stupido sembrava John, ma adesso è diventato improvvisamente Paul. Nei loro litigi, è impossibile stabilire chi dei due abbia la colpa maggiore. Fidatevi, entrambi hanno colpe.

Poco tempo fa, soltanto per ripicca, Paul si è fatto trovare a letto con una delle ragazze che hanno recitato con noi in ‘A Hard Day’s Night’. John aveva scherzato un po’ troppo con un’altra, proprio davanti a lui, e Paul non deve averla presa particolarmente bene. Così, quando John è entrato nella sua camera d’hotel, si è trovato davanti uno spettacolo che mai avrebbe voluto vedere.

Ma in fondo, cosa importa perché stanno litigando? Loro litigano sempre, loro non trovano mai un punto in comune, loro devono sempre cercare di avere la meglio. Ma alla fine, la cosa che conta, è che tornino a stringersi con un sorriso, capace di dissolvere qualsiasi problema. E vi assicuro che è sempre così.

Insomma, Paul questa mattina è andato via dalla casa di John, per qualche strano motivo. Ma nonostante questo, sappiamo bene tutti che cosa succederà. Tornerà da lui. Al massimo questa sera si presenterà alla sua porta, semplicemente dicendo che non ci sarà una prossima volta, se non inizierà a trattarlo come merita.

E in fondo ha ragione. Perché alcune volte, John non si rende conto di esagerare con le provocazioni. Diventa così pesante persino per lui, che si sforza di mostrare un po’ di senso dell’umorismo, ma che in realtà ne è totalmente privo. Cerca di impegnarsi per non apparire così dannatamente serio davanti ad ogni situazione, ma la verità è che non sopporta il fatto che John ami sempre scherzare. E spesso ha ragione.

Ma cosa conta? Nulla. Paul ha provato tante volte a lasciarlo, ha provato tante volte ad abbandonarlo alla sua triste vita, ma non ha mai avuto il coraggio di continuare. Non ha mai avuto il coraggio di andare via e di lasciarlo solo. L’unica cosa che meriterebbe, ma quella che mai Paul farebbe. Non saprei dire il perché. Forse, semplicemente perché John gli piace troppo. E lui piace a John, non ci sono dubbi.

È così evidente, anche adesso, mentre stanno litigando. Gli occhi di Paul sembrano furiosi, ma in realtà comunicano un amore incondizionato. Vorrebbe smetterla di gridare, vorrebbe solo stringere John al suo corpo e chiedergli scusa per tutto ciò che ha combinato, di qualsiasi cosa si tratti. Non può farlo, solo perché perderebbe tutto il proprio orgoglio, in questo modo.

Ma anche John ci sta mettendo del suo. Agita le mani come se volesse spaventarlo, ma il suo unico desiderio è quello di prendere la sua camicia e attirarlo a sé, per chiarire subito ogni cosa. A John piace davvero, non si può negare. È l’unica persona che riesce a farlo felice, ed è bello quando Paul crede alle sue parole. In quei momenti, sembra quasi che non ci siano problemi, né tra di loro, né all’interno del gruppo. Ma quando subentra la gelosia, quando subentra le sfiducia nei suoi confronti, è come se quelle parole svanissero nel nulla. Come se John non le avesse mai pronunciate, come se Paul non le avesse mai udite.

“Sai che ti dico? Che sono stufo di te. Sto solo perdendo tempo, continuando a stare qui.”

Paul appoggia il basso a terra, allontanandosi dal suo posto e cercando di arrivare il prima possibile a prendere il proprio giubbotto. Ma credete davvero che John lo lascerà andare via?

“Aspetta.”

No, proprio così. Non lo lascia mai andare. Ogni volta in cui Paul cerca di fuggire, John inizia a seguirlo per poi riportarlo indietro, nel posto al quale appartiene. Quale sarebbe questo posto? Beh, le sue braccia. Solo lì Paul riesce a sentirsi al sicuro, solo lì John trattiene tutto ciò che ha di più caro. Non esiste un luogo simile, nel resto del mondo.

“Voglio andare a casa, John.”
“No, tu vuoi restare qui.”

Paul può provare a resistere, ma nulla gli darà la forza per allontanarsi per sempre da lui. Ecco, ha già ceduto. Con le spalle contro il muro, con il respiro leggermente affannato, con i fianchi stretti da quelle braccia che vogliono solo ricongiungersi con lui.

“E io voglio che tu rimanga.”

John non può perderlo. John non può resistere senza di lui, non può sopportare l’idea di una vita senza Paul. È persino pronto ad ammettere di aver sbagliato, pur di non farlo andare via. E se John Lennon ammette di essere nel torto, allora Paul deve essere davvero importante per lui.

“Non voglio soffrire.”
“Non succederà.

Passa le mani sul suo petto, salendo fino al suo viso ancora spaventato. John sembra quasi voler consumare qui quell’amore così particolare che colma la loro storia, ma si rende conto che, davanti a noi, non può che limitarsi ad un bacio.

Un bacio che restituisce sicurezza a Paul, che lascia sparire ogni singolo tratto di quel litigio che, poco fa, ha fatto sì che le prove terminassero.

Ma, sapete, in fondo non è stato così male. Io e Ringo abbiamo avuto modo di riposarci, e credo di avere un’altra idea in mente. Sarà meglio prendere subito un foglio per scrivere, sembra che quei due ne abbiano ancora per un po’.

“Cosa fai?”

Mi volto verso Ringo, così curioso da non darmi neanche il tempo di iniziare a scrivere.

“Forse ho avuto un’ispirazione.”

Sembrerà stupido, sì, ma tutta questa situazione è servita a qualcosa. È come avere un testo già pronto davanti ai miei occhi, è come se ogni mio singolo pensiero possa trasformarsi improvvisamente in qualcosa di più concreto. Beh, ma per prima cosa, direi di scrivere il titolo. Non è una cosa che faccio spesso, preferisco sviluppare prima un testo e poi pensare a come si chiamerà il brano. Ma questa volta, ogni cosa è già al proprio posto.

“He likes him too much.”

No, c’è qualcosa che non mi convince. Non posso esplicitamente dire che ad un ragazzo piace un altro ragazzo. Sarà meglio cambiare.

“You like him too much.”

Sì, già va meglio. Ma c’è ancora qualcosa che non va. È vero, a Paul piace troppo John, ma forse dovrei modificare tutto e far sembrare questa canzone come dedicata ad una ragazza. Ecco, come se fossi io a dedicarla a Pattie.

“You like me too much.”

Vediamo. Ho cambiato molte cose. Ma adesso questo titolo sembra suonare molto meglio. Credete sia buono? Secondo me potrebbe andare. E quando quei due mi chiederanno a chi di loro è dedicata questa canzone, si sentirà rispondere che è valida per entrambi.

Perché a John piace troppo Paul.

E perché a Paul piace troppo John.

Nessuno dei due permetterà all’altro di finirla, perché è vero: questi due si piacciono troppo.

Ecco, ho finito di scrivere le mie annotazioni. Ci vorrà un po’, ma almeno ho la base.

Mi chiedo come farei, se non ci fosse la musica. Addolcisce ogni istante della mia vita, mi permette di affrontare ogni situazione con un sorriso, anche quando le cose sembrano difficili. Se in questo momento non avessi avuto la possibilità di esprimermi attraverso queste parole, non avrei avuto un’altra possibilità per farlo. Non sono il tipo che interviene all’interno delle discussioni private o che dice la sua, in questi casi.

La musica è.. La musica è tutto.

È la mia voce, il mio spirito, la mia vita.

È una magia al di là di tutto ciò che facciamo. Un incantesimo che ci dà modo di intervenire, sempre, e di gridare al mondo il proprio pensiero.

La musica è un vero e proprio sentimento.

“Ricominciamo?”

Eccoli, sorridenti, che si tengono per mano e si avvicinano nuovamente a noi, come se nulla fosse accaduto.

“Ricominciamo.”

E la musica torna ad unirci.




Ciao a tutti :D Allora, nuova ispirazione, nuova os per la raccolta :D Purtroppo per voi, molto spesso queste idee mi vengono in mente e devo per forza scriverle :D

Beh, che dire? Io adoro “You like me too much", è una delle canzoni che adoro cantare e non potevo non scrivere nulla ;) Doveva per forza inserirla in questa raccolta!

Poi, altra annotazione. Ho scritto dal punto di vista di George, questa volta, ed è una cosa molto particolare per me, perché non l’avevo mai fatto. Avevo deciso di scrivere queste os sempre in prima persona, ma in ogni caso dal punto di vista dei nostri due bellissimi protagonisti :3 George, George perché.. Beh, perché mi sembra quello più indicato per dei pensieri simili sulla musica. Il mio perfetto Ringo lo terrò per altro :3

Bene, allora grazie a tutti coloro che stanno seguendo la raccolta :) Grazie a Kia85, che come sempre mi consiglia e corregge le mie storie. E grazie alla mia dolce metà, la mia musica di ogni giorno :)

A presto!

Peace&Love,

ringostarrismybeatle
  
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