Soffri, soffri con me! Tu, tu l'hai uccisa!
Sciocco sognatore, infatuato delle cose effimere, come i fiori della mamma!
Egoista, hai spazzato via le nostre vite, i nostri sogni e me l'hai portata via per sempre.
Adesso come quel giorno maledetto piangi come un bambino viziato che ha rotto un giocattolo. Ma non si torna indietro, oggi pił che mai.
La sua voce risuona nelle mie orecchie, il freddo metallo dell'alimentatore brucia ancora le mie dita, penetrando fino al cuore, rendendolo cenere, ma che importa? Batteva solo per lei, anche se era solo un'illusione...
Tu l'hai uccisa, oggi come allora.