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Autore: fers94    15/05/2014    2 recensioni
Hanna e Caleb, due anni dopo essersi visti l'ultima volta a Ravenswood ed essersi lasciati andare pur consapevoli di amarsi ancora, si rincontrano per uno scherzo del destino alla NYU. Molte cose sono cambiate da allora, ma i sentimenti sembrano essere sempre gli stessi per entrambi. Quali saranno le loro reazioni quando si ritroveranno?
«No, non è troppo tardi, Hanna. Vivi di me e lascia che io viva di te. So che non è facile, ed io non pretendo tutto e subito, ma... Ma vale la pena tentare. Per noi, vale la pena. Dopo tutto quello che abbiamo passato...»
[Si ringrazia Gloria Bennet per il banner]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Marin, Caleb Rivers, Hanna Marin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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12. Dancing with another man
 
 
"Now my baby is dancing, but she's dancing with another man. Although it hurts, I'll be the first to say that I was wrong. Oh, I know I'm probably much too late to try and apologize for my mistakes."
[When I Was Your Man - Bruno Mars]
 
 
Caleb non forzò la mano per tutta la settimana successiva. Aveva palesemente capito che Hanna lo stesse evitando dalla sera in cui erano stati ad un passo dal baciarsi, e malgrado a lui facesse male, lo accettava. Lui non voleva essere un'imposizione per lei. Le aveva messo in chiaro quali fossero i suoi sentimenti, e che volesse ovviamente tornare con lei, e sapeva anche che per lei era lo stesso. Ma non era ancora pronta ad accettarlo. Le aveva anche scritto un paio di sms per cercare di spezzare quell'imbarazzo, ma Hanna non gli aveva risposto, così si era in un certo senso messo da parte, ad aspettare, zitto, in un angolo.
A lezione si vedevano, si lanciavano occhiate, ma Hanna era sempre sfuggente e si sforzava di essere indifferente di fronte a Caleb. "Per Dave" si diceva. Ma poteva solo fingere indifferenza. Avrebbe potuto nascondere i suoi sentimenti a chiunque, forse, ma non poteva certo nasconderli a se stessa. Sapeva che non ce l'avrebbe fatta ad essere indifferente con lui, lo sapeva anche quando aveva preso la decisione di evitare Caleb. Evitarlo non l'avrebbe certo portata a non amarlo. Anzi, forse la torturava ancora di più. Ma stava provando con tutte le sue forze a staccarsi da lui. Ma chi voleva prendere in giro, se non era riuscita a soffocare quell'amore neppure dopo non aver avuto il minimo contatto con lui per due anni? Come poteva pretendere che adesso ce l'avrebbe fatta dovendolo vedere praticamente ogni giorno? Come poteva pretenderlo quando era innamorata di lui? "Per Dave".
Ma non era una motivazione sufficiente. Non ci sarebbe stato niente che fosse stato sufficiente a negare a se stessa la realtà: l'amore per Caleb.


Ancora qualche giorno dopo, la NYU diede una festa in un locale del centro. Era una serata organizzata dal college, alla quale poteva partecipare chiunque, oltre agli studenti. Hanna sarebbe ovviamente andata, e così sarebbe andata Brit, e allo stesso modo anche Dave. E Caleb? Lui non era tipo da feste, ma volle andarci perché avrebbe scommesso tutto sul fatto che ci sarebbe stata anche Hanna. Ed anche se erano in una situazione non proprio rosea visto che lei a stento lo guardava, a lui sarebbe bastato poterla vedere da lontano. Anche se il non poterla toccare lo uccideva. Anche se lei sarebbe stata lì con il suo ragazzo, probabilmente. Anche se Caleb non avrebbe avuto nessuno con il quale intrattenersi per tutta la sera. Lui voleva esserci perché Hanna era l'unica cosa che contava per lui. Non le avrebbe dato fastidio, se ne sarebbe rimasto in disparte a guardarla. E sì, a sperare che magari lei si decidesse a parlargli dopo più di una settimana di silenzi.


Hanna era seduta su uno degli sgabelli del bancone, in compagnia di Dave e Brit. Stavano bevendo un drink, e si parlavano nelle orecchie per via della musica alta. Centinaia e centinaia di ragazzi ballavano sulla pista, scatenati. Qualcuno era accasciato sulle poltroncine, ubriaco e dormiente, altri pomiciavano, altri ancora fumavano nella zona fumatori. C'era un gran caos.
Caleb entrò nel locale, e subito si sentì fuori luogo. Si fece strada tra la folla e si accomodò su uno degli sgabelli del bancone, ordinando un Cosmopolitan. Sospirò ed iniziò a guardarsi intorno, in cerca di Hanna, ovviamente. Ma la gente era davvero troppa per rendersi conto di dove potesse essere. Non aveva neanche la certezza che fosse lì, anche se sentiva di non sbagliarsi. La barista gli porse il suo drink, quindi Caleb iniziò a berlo lentamente, a piccoli sorsi, continuando a scansionare il locale.
Hanna tamburellava le dita sul bancone, producendo un impercettibile rumore con le unghie contro la superficie, impercettibile a causa della musica assordante. Il suo drink era finito. Dave e Brit chiacchieravano su di un qualche telefilm, e nel frattempo lei guardava i ragazzi ballare, sovrappensiero. Pensava alle poche volte in cui era andata in discoteca con Caleb, quando stavano insieme. Ci erano andati poche volte, e per tutte quelle poche volte, avevano pagato l'ingresso senza motivo, visto che avevano sempre finito la serata a baciarsi contro le pareti dei bagni. Ed era un qualcosa che avrebbero tranquillamente potuto fare a casa, più comodamente, risparmiando qualche dollaro e la fatica di prepararsi per uscire. Hanna sorrise al ricordo.
«Amore, tutto bene?» le chiese Dave, con premura.
Hanna si voltò e gli sorrise, annuendo, quindi Dave le disse che sarebbe andato un momento in bagno. Hanna restò con Brit seduta a quel bancone, con la testa piena di pensieri.
«Sei ancora convinta della scelta che hai fatto, no?» chiese Brit.
Hanna le aveva accennato il fatto che stesse evitando "Calvin" perché sentiva davvero che non avrebbe potuto voltare le spalle a Dave, e Brit le aveva semplicemente risposto che dovesse fare quello che sentiva.
«Credo di non aver scelto proprio un bel niente...» sospirò Hanna.
«Beh, non senti Calvin da un po'...»
«Sì, ma non ti nego che ci penso spesso.»
Brit sospirò, poi fece un verso di disapprovazione, guardando più in là.
«Che ti prende?» soggiunse Hanna.
«C'è quello stronzo dell'assistente di Norton, qualche sgabello più in là.»
Hanna rabbrividì e girò timidamente la testa, scorgendo Caleb a bere quello che sembrava essere un Cosmopolitan. Non solo al college, ora doveva vederlo anche alle feste.
«Perché "stronzo"? Credevo ne andassi matta...» fece Hanna, abbassando lo sguardo per evitare che Caleb si accorgesse di lei.
Brit non le aveva ancora raccontato del loro piccolo confronto della settimana prima.
«Qualche giorno fa, Molly ed io gli abbiamo offerto un caffè, e lui ha detto che non era il caso. A quel punto Molly si è scusata dicendo che non poteva certo sapere che fosse già impegnato, e lui ha detto di essere single, ma ha aggiunto di avere qualcuno a cui pensare prima di dormire. Ha fatto il prezioso, capisci? Ma per favore... Da quel momento, per me è passato da "figo" a "stronzo".»
Hanna si morse un labbro.
«Ha detto così?» chiese.
«Sì, ha detto così.» rispose semplicemente Brit.
Hanna sospirò, guardando Caleb.
«Perché?» soggiunse nuovamente Brit.
Hanna fece spallucce, non sapeva come rispondere.
«Dai, andiamo a ballare... Dave ci raggiungerà dopo!» fece Brit, prendendola per un braccio.
Hanna tentò di declinare la proposta, ma in men che non si dica era già sulla pista a dover fronteggiare una Brit scatenata. L'idea di avvicinarsi a Caleb le bussò alla mente, ma Hanna restò fedele al suo proposito di evitarlo, ancora.
Caleb era perso nel suo Cosmopolitan, cercando con gli occhi Hanna tra la folla, senza però trovarla. D'un tratto, però, vide Dave. Stava uscendo dai bagni del locale, e Caleb lo seguì con lo sguardo, consapevole che l'avrebbe condotto dritto da Hanna. E così fu. La ragazza era sulla pista da ballo, in compagnia di Brit, e non appena arrivò Dave, il ragazzo le allacciò le braccia alla vita ed i due cominciarono a ballare. Vicini, molto vicini. Per i gusti di Caleb, troppo vicini. Caleb continuò a guardare in quella direzione, mentre buttò giù il suo drink tutto d'un fiato, chiedendone subito dopo un altro. Gli dava un fastidio immane, inspiegabile. Sentiva bruciare tutto il corpo alla vista di qualcun altro toccare Hanna, quando lui non poteva, non più. Era una tortura, eppure continuava ad osservare le mani di Dave scendere per tutto il perfetto corpo di Hanna. E chiedeva sempre più alcool nel quale affogare il suo dolore.
Hanna stava ballando con Dave, nonostante le sue mani sul corpo non le provocavano piacere. Si sentiva inadatta lì, appiccicata a quello che comunque era il suo ragazzo, e si sforzava di sentirsi adatta, appunto perché era Dave a sfiorarla. E non qualcun altro. Hanna non osò voltarsi verso Caleb, e sperò con tutto il cuore che lui non si fosse accorto di lei. Si lasciava stringere da Dave, cercando di non pensare a nulla se non a divertirsi. Ma no, la verità era che non si stava divertendo per niente.
Dopo qualche minuto di alcool e torture, Caleb non era più sobrio. Aveva la vista appannata, e lo sgabello sul quale era appoggiato gli sembrava instabile. Continuava ad ordinare e buttare giù drink su drink, mentre gli occhi rimanevano incollati su Dave ed Hanna.
«Hey, tutto solo?» fece una voce alle sue spalle.
Caleb si voltò di scatto, per poi riconoscere a fatica i contorni di Molly. Le sorrise come un idiota, per poi girarsi e scolarsi l'ennesimo bicchiere. Molly non disse nulla e si sedette al suo fianco, prendendo uno shot di tequila.
«Serata storta?» riprese la ragazza.
«Abbastanza.» rispose Caleb, emanando un forte odore di alcool a quelle parole.
Molly capì subito che il ragazzo non fosse del tutto lucido. Buttò giù il suo shot e riprese a parlare.
«Bevi per dimenticare?»
«Forse.»
«È per la persona alla quale pensi prima di dormire, non è vero?»
«Forse.»
«Sai, dovresti smetterla di bere.»
«E tu dovresti farti gli affari tuoi.» sbottò Caleb, prima di ordinare un altro drink.
«Beh, io avrei in mente modi migliori per farti dimenticare...» replicò lei, con voce sensuale.
Allungò una mano e la appoggiò sulla coscia di Caleb. Lui sorrise e scosse la testa.
«Cosa vuoi, Molly?» aggiunse.
«Allora ti ricordi il mio nome...» rispose lei, avvicinando il viso al collo del ragazzo.
«Sì, me lo ricordo...» rispose Caleb, avvicinando le labbra all'orecchio di Molly.
La ragazza soffiò contro il suo collo, e Caleb avvertì un brivido lungo la schiena. Chiuse gli occhi ed increspò le labbra, inalando il dolciastro profumo della ragazza.
«Vuoi ballare?» domandò lei, grattando le unghie contro la stoffa dei pantaloni di Caleb.
Lui era talmente ubriaco da immaginare che ci fosse Hanna al suo fianco. Un rigonfiamento spinse contro il cavallo dei suoi jeans, complice l'alcool, l'immaginazione, e la lussuria di quella provocante ragazza, che di certo non era brutta. Molly si accorse dell'eccitazione di Caleb e ridacchiò.
«Sembra che tu non voglia esattamente ballare, sbaglio?» continuò.
Caleb rise ed accasciò il viso sulla spalla della ragazza. Lei si alzò e trascinò con sé un Caleb barcollante sulla pista, a pochi passi da Dave, Hanna e Brit. Proprio quest'ultima li notò avvinghiati a fare qualcosa più simile allo strusciarsi che al ballare. Brit stava invece ballando con un ragazzo ricciolino appena conosciuto, ma Dave ed Hanna erano proprio accanto a lei. Brit si voltò e picchiettò sulla spalla di Hanna, che si avvicinò per capire cosa volesse dirle.
«Lo stronzo e Molly stanno socializzando!» ridacchiò Brit, indicando i due poco distanti da loro.
Hanna spostò immediatamente lo sguardo dove Brit aveva indicato, e si sentì malissimo quando vide Caleb appiccicato a Molly, con le mani ben più in basso della schiena e la faccia seppellita tra i capelli della ragazza. Vicini, molto vicini. Per i gusti di Hanna, troppo vicini. Caleb alzò a fatica la testa da dove l'aveva ed anche lui guardò Hanna.
Si guardarono finalmente negli occhi, entrambi tra le braccia di qualcun altro, ed entrambi avvertirono una fortissima gelosia pulsare nelle proprie vene. Caleb la guardò però con aria di sfida, come a volerle far capire che le stesse dando una punizione per averlo evitato, anche se riusciva a farlo solo perché era ubriaco fino alle ossa. Ed Hanna lo guardò con tristezza, perché capì immediatamente che avesse bevuto, e che l'avesse fatto perché lei lo stava evitando da ormai parecchi giorni. Avrebbe voluto sottrarsi alla bramosa presa di Dave, correre dov'era Caleb e toglierlo dalle braccia di quell'idiota di Molly, che ad Hanna non era mai stata simpatica. Ma sarebbe stato l'ennesimo colpo di testa. Doveva evitare Caleb, ci stava riuscendo, e non poteva mandare tutto all'aria perché era gelosa. Perché sì, era gelosa. Ed il fatto che Molly stesse chiaramente approfittando del fatto che Caleb fosse ubriaco fradicio, continuava ad abbassare la stima che Hanna nutriva verso quella ragazza. Si morse un labbro e continuò a fissare gli occhi lucidi d'alcool di Caleb, che a sua volta non spostò lo sguardo da Hanna.
Quel gioco di sguardi e provocazioni durò finché Caleb non si tirò via dalle grinfie di Molly per scappare in bagno, sentendo di dover vomitare anche le budella. Hanna se ne accorse e sussurrò all'orecchio dell'ignaro Dave di dover fare pipì, quindi sgattaiolò nei bagni del locale per cercare Caleb. Molly rimase al centro della pista come una bambina alla quale avevano appena tolto il gelato dalle mani, quindi Brit si avvicinò a lei per parlarle. Dave, invece, trovò un suo compagno di corso tra la folla e si mise a chiacchierare con lui, tranquillo sul fatto che Hanna sarebbe presto tornata da lui.
   
 
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