Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Sognatrice_2000    15/05/2014    3 recensioni
Strani casi di omicidio si verificano nella città di Tokyo,destando lo spirito indagatore del giovane detective Shinichi Kudo,sotto le sembianze di Conan Edogawa. Le vittime,esclusivamente di sesso femminile, sembrano essere accomunate dall'età,intorno ai vent'anni,e dalla professione,nel campo della medicina o della scienza; inoltre,strani indizi compaiono ogni volta sulla scena del crimine,apparentemente privi di significato.
Nel corso delle indagini,Conan scoprirà che il caso è collegato all'Organizzazione nera,ma per motivi totalmente diversi rispetto a quelli pensati da lui. Una persona che gli è molto vicina è coinvolta senza che lui lo sappia in questa terribile vicenda,e alla festa di compleanno di Sonoko,il giovane Shinichi Kudo affronterà una lotta piena di colpi di scena,che lo porteranno a scoprire un' inquietante verità.
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                           3° capitolo :
                                                              Gita in campeggio

 
 
Evviva!! Andiamo tutti in campeggio!!”Urlò Genta entusiasta,seduto sul sedile anteriore di una macchina nera presa a noleggio dal dottor Agasa. Erano infatti sull’Isola della Sirena,dove un po’ di tempo fa Conan,Kogoro,Ran,Kazuha ed Heiji si erano recati per risolvere un caso. I bambini avevano detto che volevano visitarla, così Agasa si era offerto di accompagnarli. Conan si trovava lì perché i suoi amici avevano insistito tanto,mentre Ai per non rimanere a casa da sola,sebbene non fosse una bambina. Ma il solo pensiero di essere scoperta la faceva rabbrividire,e per il momento preferiva restare nascosta,nonostante quel posto le suscitasse ricordi spiacevoli.
L’unico inconveniente era che per risparmiare,il dottore non li aveva portati in albergo, bensì in un campeggio. Se i Detective Boys erano entusiasti,Conan era decisamente seccato.
“Che noia”fu infatti il pensiero del piccolo detective,che osservava distrattamente il paesaggio dal finestrino. Non sopportava quelle gite,assieme a dei bambini così infantili. Per di più,ora non poteva stare molto tranquillo,dati gli ultimi omicidi,e il fatto di essere lontano da Tokyo. A quanto pare c’era qualcuno che si divertiva ad uccidere giovani donne,sempre con le stesse caratteristiche,in luoghi particolari e lasciando volutamente indizi della propria presenza. Chissà chi mai poteva essere questo misterioso individuo … e la donna che stava cercando così disperatamente. Eppure,per qualche strano motivo,lui sentiva di conoscerla. Non avrebbe saputo dire il perché,era solo un presentimento che affiorava ogni volta che vedeva quei visi innocenti macchiati di sangue. Gli ricordavano maledettamente qualcuno,qualcuno a lui molto vicino,ma per quanto si sforzasse la risposta restava avvolta nella nebbia.
“Ancora nel mondo dei sogni,Kudo?”Conan si voltò d’improvviso,in direzione della voce che aveva sentito,scontrandosi con il sorriso di scherno di Ai.
 “A cosa stavi pensando?”continuò la bambina bionda che gli sedeva accanto, sempre con lo stesso tono.
Il bambino scosse la testa,assicurandosi che gli altri non lo sentissero. Per fortuna, Ayumi e Mitsuhiko erano impegnati a chiacchierare e ridere tra di loro,mentre Genta si era appisolato.
“Agli ultimi casi di omicidio. Quelli di cui ti avevo parlato a scuola qualche giorno fa, ricordi?”rispose dunque con indifferenza,fissandola con i suoi occhi blu profondi e indagatori.
“Ci sono novità?”chiese,tranquilla come al solito,sfogliando annoiata una rivista.
“Nessuna. Non riesco proprio a capire il senso di questi omicidi. È come se l’assassino volesse farsi scoprire a tutti i costi. Ma non dalla polizia … da qualcun altro”Conan fece una breve pausa,sospirando “ e come se non bastasse,è probabile che le vittime non finiscano qui.”
Ai si interessò improvvisamente di più : “Ti dispiacerebbe spiegarti meglio?”
“Il killer vuole formare un messaggio,una parola attraverso le boccette di profumo ritrovate ogni volta sulle scena del delitto. Ma dato che quelle tre lettere da sole non significano nulla,è ragionevole supporre che si serva di altri omicidi per completare il suo messaggio”Conan interruppe la sua spiegazione un po’ troppo saccente, spalancando gli occhi all’improvviso “ E’probabile che abbia un significato speciale anche quello … “
Ai sorrise,non con allegria,ma con evidente sarcasmo.
”Che tipo … lasciare del profumo sulla scena del delitto. È senza dubbio un malato di mente.”
“Già”convenne Conan “figurati che i poliziotti si erano spaventati,temendo che contenesse chissà quale sostanza pericolosa … ma quando l’hanno fatta analizzare,è risultata essere una semplice fragranza di rosa “concluse  con una risatina.
“Hai detto … rosa?”Ai deglutì con fatica,fissandolo stranita. I suoi occhi riflettevano paura,angoscia,incertezza.
“Sì … perché?”Conan abbandonò il suo tono divertito,fissandolo anche lui stranito. Era strana,molto strana. Cos’era che la turbava tanto?
“Nulla. E l’ultima lettera qual’era?”Ai si sforzò di apparire rilassata,ma era più difficile di quanto pensasse.
”La S,la H e la E. Messe insieme,formano “She”,che non significa nulla”fu la risposta dell’amico.
La bambina non rispose,si limitò ad annuire. In realtà,un fuoco interiore la stava divorando. Le era bastato un attimo per capire chi fosse il killer,ma era solo una supposizione,che poteva rivelarsi solo frutto della sua fantasia,cosa che lei avrebbe desiderato ardentemente.
Di una  sola cosa era certa : Conan non avrebbe dovuto saperne nulla. Il segreto celato nel suo cuore doveva rimanere tale,perché era troppo orribile per raccontarlo a qualcun altro. Non avrebbe potuto permettere che ne venissero a conoscenza né il professore,nonostante gli fosse molto affezionata,né Shinichi,il suo più caro amico.
 
**
 
“Che posto meraviglioso!”Ayumi balzò giù dal sedile con un sorriso radioso, osservando affascinata quella piccola radura verde. Le foglie smeraldo degli alberi luccicavano,facendo filtrare tra i rami robusti i raggi dorati del sole,mentre gli uccellini cinguettavano una dolce melodia.
Genta scese,stiracchiandosi,e Mitsuhiko aiutò il dottor Agasa a prendere la tenda, dirigendosi sotto un albero per montarla. Anche gli altri due bambini,Ayumi volenterosa,e Genta, un po’ più pigro,corsero ad aiutarli.
Conan osservò tutto distrattamente,dirigendosi svogliato verso il gruppo,mentre Ai rimase ferma,respirando a pieni polmoni quell’aria così fresca e chiudendo gli occhi.
Era già stata in quella foresta … quanti ricordi …
“Ai,Ayumi,potreste prendere un po’ di legna per accendere il fuoco mentre non prepariamo la tenda? Così prepariamo il pranzo … ho portato con me un sacco di cose buone”le chiamò Agasa.
“Certo” la bambina dal caschetto moro,sempre con il suo largo sorriso,si addentrò tra gli alberi saltellando contenta,e anche l’altra,dai capelli biondi,si limitò a seguirla a passo più tranquillo,perdendo i propri occhi nell’ambiente circostante.
Dopo qualche minuto,entrambe si fermarono a raccogliere alcuni ramoscelli. Si alzarono,preparandosi a fare la strada all’inverso per tornare dagli altri,quando gli occhi di Ayumi si illuminarono all’improvviso per la sorpresa.
“Guarda,Ai,laggiù c’è un mucchio di legna! Andiamo a raccoglierla,è talmente tanta che basta anche per la cena!”Ayumi le indicò con il dito un vialetto seminascosto da un grosso cedro,correndo in quella direzione senza aspettare la sua risposta. Anche quel vialetto era molto familiare …
“Arrivo!”Ai si riscosse,correndole dietro,ma non fece in tempo a muovere qualche passo che sentì un urlo raccapricciante.
Accellerò il passo,preoccupata,fino a ritrovarsi davanti agli occhi carichi di lacrime della bambina.
“Ayumi,cos’è successo? Stai bene?”domandò,osservando i suoi occhi terrorizzati. Lei,però,non smetteva di tremare,e non le dette alcuna risposta.
Ai voltò lo sguardo di lato,assumendo ad un tratto la stessa espressione e trattenendosi a stento dall’emettere un grido.
A pochi passi da loro,giaceva il corpo privo di vita di una giovane donna. Era piena di sangue : sul seno,sui fianchi,sul volto ormai sfigurato,sulle labbra.
 I suoi lineamenti erano occidentali,la pelle del viso bianca come il latte,gli occhi  verdi e i capelli castani,ondulati e a caschetto. Non doveva avere nemmeno vent’anni.
 
 
Non è possibile … non può essere … allora è come pensavo io …
 
Ai era pietrificata in una morsa di terrore,il cuore che martellava incessantemente nel petto,gli occhi vuoti e spenti,fissi su quel corpo davanti a lei,un senso di nausea che le attanagliava la gola. Stava sudando freddo,non riusciva più a ragionare.
“Ragazze! State bene?”Conan giunse alle spalle di entrambe con il fiatone “ ho sentito gridare e mi sono spaventato”si portò una mano al petto,sospirando di sollievo.
Ayumi si asciugò le lacrime,balbettando : “S- sì”,mentre Ai fece un sorriso amaro, indicando la ragazza stesa a terra ”Noi stiamo bene,ma purtroppo …”fece un ampio segno allusivo.
“Che cosa?!”Conan era attonito,ma dopo qualche secondo notò la boccetta di profumo accanto al cadavere “Un'altra volta … è lo stesso assassino “esclamò,quasi arrabbiato,con una punta di spavento “Voi non muovetevi di qui e non toccate assolutamente niente,io chiamo la polizia!”dopo queste parole,corse via come una lepre,lasciando sole le due bambine.
Ai ignorò le sue indicazioni,prendendo tra le mani quel profumo che le era sempre piaciuto,e impallidendo quando vi lesse sopra la lettera R. Non poteva essere di sicuro una coincidenza. Ma perché? Qual’era il motivo di questi delitti?
“Ai,che stai facendo?”la rimproverò Conan,guardando quel reperti che la bambina stringeva tra le dita.
Glielo tolse delicatamente con un fazzoletto,riprendendo a parlare : “ Ho chiamato la polizia locale,saranno qui fra poco. Ma c’è qualcosa che non va,Ayumi?”aggiunse, vedendo la bambina fissare con insistenza il volto della vittima.
Lei scosse la testa : “Era molto bella. “disse tristemente “Mi ricorda molto Ai … “
Il piccolo la osservò meglio,spostando lo sguardo dalla bambina al cadavere più volte.
Ma certo,come aveva fatto a non pensarci prima? Che stupido era stato! Aveva sempre avuto la soluzione sotto i suoi occhi,come aveva potuto essere così cieco?
Età intorno ai vent’anni,capelli a caschetto,lineamenti occidentali,professione nel campo della scienza o della medicina … tutto combaciava alla perfezione. Ma l’Organizzazione che ruolo poteva avere in tutto questo? Solo perché la stavano cercando e volevano ucciderla? Non poteva trattarsi solo di questo,il suo intuito gli suggeriva che sotto c’era molto di più. Una storia oscura che però lui ancora ignorava,anzi,non si sarebbe nemmeno sognato di immaginare. Anche perché,erano passati mesi da quando era fuggita,e non avrebbe avuto senso agire solo ora. C’era solo un’ ipotesi possibile : le sue deduzioni erano sbagliate,perché se c’era di mezzo l’Organizzazione,cosa molto probabile,il movente a cui aveva pensato era tutto da rivalutare,sicuramente perché era errato. A questo avrebbe pensato più tardi,però. Ora c’era una faccenda molto più urgente da risolvere.
“Sherry”disse in un sussurro,fissando la bambina bionda.
Lei spalancò gli occhi : “ Cosa stai dicendo?”
“Sherry”ripeté lui,calmo “ è il nome che quell’assassino voleva scrivere”effettuò una breve pausa “e questo significa … “
Seguì un lungo silenzio. Conan la fissò negli occhi,Ai non li abbassò. Le ultime parole pronunciate dal giovane detective furono come una folata di vento gelido.
“ … che l’assassino vuole eliminare te. Sei tu il suo bersaglio.”
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Sognatrice_2000