Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Manry    24/12/2004    2 recensioni
Una ragazza considerata soltanto un'errore dalla famiglia potrà riuscire a cambaire la sua vita? e se ad aiutarla ci pensasse..un'incidente?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella stessa sera decisi di parlare con Benji,ma non della festa.Avevo deciso di andare con Jess a fare spese per la festa la mattina dopo e perciò dovevo saltare la scuola,ma per farlo avevo bisogno che lui se ne stesse zitto con la nonna.Il primo tentativo che feci fu con le buone

“Benji ti potrei chiedere un favore?”

“che ce?” disse non troppo interessato al mio discorso…

“bhe ecco....domani mattina voglio andare a far spese in centro con una mia amica....”

“perciò salterai la scuola giusto?” improvvisamente si era fatto più interessato…la prospettiva di potermi mettere nei guai lo divertiva parecchio.

“giusto,ero venuta proprio per questo,potresti non dirlo alla nonna?”

“e perché dovrei,cosa ci guadagno?” il solito approfittatore,se il suo aiuto non mi fosse stato necessario l’avrei mandato al diavolo in due secondi ma dovevo tenermelo buono.

“se mi fai questo favore io te ne farò uno. Allora?”

“mmm....ok,non dirò niente,tanto avevo deciso fare fuoco anche io domani mattina” disse con tono beffardo.Non ci potevo credere,mi aveva incastrato mi aveva costretta a fare una promessa e lui praticamente non mi ha fatto nessun piacere.Decisi di lasciar perdere ,infondo quello che volevo l’avevo ottenuto,anche se lui mi piaceva sempre meno.

La mattina seguente arrivò.Mi vestii e scesi e come se niente fosse uscii di casa con Benji,ma appena arrivammo su una strada un po' appartata cambiai direzione per raggiungere la mia amica .Benji non mi salutò e io feci lo stesso.Nonostante mi desse molto fastidio dovevo ammettere che noi eravamo piuttosto simili,nonostante io fingessi in quel momento. Eravamo testardi e orgogliosi,e anche lui aveva un bel caratterino.Eravamo troppo simili per poter andare d’accordo.Ma tornado alle compere...anzi è meglio di no,con tutto quello che abbiamo comprato ci metterei giorni per descrivere tutto .Ovviamente portò tutto a casa Jess,tranne i vestiti per la festa della sera dopo.

Prima di entrare decisi di aspettare Benji così che alla nonna non potesse avere nessun dubbio.Lo vidi arrivare in lontananza ,ma non era da solo.Cera un’altro ragazzo con lui,ma ancora non riuscivo a vederlo bene,ma poi lo riconobbi.Era quel suo amico carino,Tom.Quando arrivarono Tom mi salutò,mentre Benji fece fatica a guardarmi. Tom si che era un ragazzo gentile,ed era pure carino

“che ci fai qui?”mi chiese Benji”

“dobbiamo tornare insieme o vuoi che la nonna scopra tutto” mi rivolse uno sguardo e poi si girò verso il cancello

Entrammo in casa,la nonna ci salutò e poi io andai in camera mia.Non uscii dalla mia camera fino all’ora di cena.Una volta arrivata nella sala da pranzo ebbi una bella sorpresa

.Tom era rimasto a cena e la cosa mi stupì parecchio.Non che non ne fossi felice solo che Benji non mi sembrava affatto il tipo da invitare a cena dei suoi compagni,ma forse l’idea era stata della nonna.

Per tutta la durata della cene i due ragazzi non fecero altro che parlare della squadra di calcio e degli allenamenti,i loro dialoghi si limitavano all’argomento calcio,il che non mi entusiasmava troppo.Arrivati al dolce la nonna si intromise nel loro discorso

“allora ragazzi cosa avete pensato di fare domani sera ?uscite?”

“si nonna”disse di malavoglia Benji

“e dove andate di bello?”

“andiamo a una festa in un pub in città” rispose più gentilmente Tom

“divertitevi,ma non combinate cose strane!a proposito Samanta tesoro ,perché non vai con loro?”

“cosa?” si preoccupò subito quell’adorabile ragazzo di nome Benji

“ho già un’impegno ,te ne ho parlato prima non ricordi?” le ricordai

“a già,me ne ero scordata.Sai l’età....” La nonna non me la raccontava giusta.ero più che certa che il suo fosse un piano per far uscire me e Benji insieme.anzi ne ero certa.Non era il tipo da dimenticarsi certe cose ,sopratutto se cerano di mezzo feste e orari da rispettare.

“e dove vai di bello?” mi chiese Tom con un sorriso.

“bhe...ecco...vado a una festa” La domanda mi aveva un po' fatto agitare,sia per l’argomento sia per lo stupendo sorriso con cui Tom me la aveva fatta.

“mi raccomando,non fare pazzie e non dare retta alle persone che non conosci” si raccomandò ancora una volta la nonna

“e cosa vuoi che possa fare.Sicuramente andrà a una festa in chiesa”scherzò Benji.Decisi di ignorarlo,ormai le sue battutine di cattivo gusto non mi toccavano più.Quando Tom se ne andò era piuttosto tardi e la nonna ci costrinse ad andare a dormire,cosa che in fondo non mi dispiaceva affatto ,quella sera ero esausta.

Il giorno dopo a scuola, durante la pausa pranzo i ragazzi si organizzarono per la serata .Patty mi propose di andare con loro ma la mia risposta fu sempre la stessa.Finito il pranzo la campana suonò e fummo costretti a tornare in aula.Mentre camminavo nel cortile una mano mi fermò.era Tom che ,gentile come sempre mi disse

“tieni ti sono caduti” e mi porse dei biglietti poi continuò “ti sono caduti quando ti sei alzata. e così vieni anche tu al Jopp’s”

“già” risposi ridacchiando evidentemente in panico

“come mai non ce lo hai detto?potremo incontrarci la magari,che ne dici?”

“vedremo......mi fai un favore?non dire niente agli altri”

“e perché?...ok,sarò muto come un pesce.Ci vediamo” dicendo così mi salutò con la mano mentre si allontanava.

Cavolo!come potevo essere stata così stupida da farmi cadere i biglietti da in tasca!L’unica cosa che mi rincuorò un po fu il fatto che a trovarli sia stato Tom,sentivo che di lui ci si poteva fidare,però meglio non fidarsi del tutto,non si sa mai.

La tanto attesa sera arrivò.Mi misi i vestiti comprati il giorno prima.Avevo deciso per una gonna formata da tanti veli corti e neri e una canottiera anch’essa nera con degli stivaletti con il tacco alto.Dopo essermi truccata e pettinata scesi.Giù cera già Benji.Anche se mi costa ammetterlo quella sera era davvero uno schianto.Aveva dei pantaloni blu scuro e una camicia azzurra,ma anch’io dovevo aver fatto colpo perché Benji mi fissava anche se non voleva darlo a vedere

“sei molto carina.Ma non ti sembra che il vestito sia un po' troppo corto e stretto?”

“no nonna,va bene così,comunque grazie” poi con tono un po' malizioso chiesi a Benji “ e tu come mi trovi?sto bene?” domandai cercando di non ridere per assumere un tono sexy ma quella non era la mia specialità, dovevo essergli parsa molto buffa perché dopo avermi fissato sorrise leggermente e si volto uscendo dalla porta.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Manry