Dedico questa cosa a Simone, che stasera è in giacca e cravatta da qualche parte e io non posso vederlo.
A Claudia, perchè le piace l'agnst e mia piccola istrice, arriverà anche il fluff e non solo tra queste righe.
Al mio letto, alla quale dedico TUTTO.
A Claudia, perchè le piace l'agnst e mia piccola istrice, arriverà anche il fluff e non solo tra queste righe.
Al mio letto, alla quale dedico TUTTO.
Fifth moment:Figlia del vento.
Max l’aveva fissata a lungo prima di dire:”Signorina Claudia, interrogata.”
L’ha fissata negli occhi e li ha trovati vuoti, inespressivi, persi.
Poi lei ha abbandonato il suo posto per raggiungere la cattedra e avvicinarsi a te, oppure è stata una tua illusione.
In quel momento avresti voluto soltanto stringerla forte e dirle che quegli occhi non le si addicono, che preferisci quando sorride ed è luminosa.
Quando siete insieme, ogni tanto, le sussurri all’orecchio:”Sei figlia del vento, mia piccola Cla” e lei ha sempre sorriso, incerta, come se non
capisse davvero quello che volevi dire.
Sai benissimo che è figlia del vento, perché ti si è infilata tra le ossa, nelle vertebre e nel cuore, scaldandoti come solo il vento estivo sa fare ma
che prima o poi se ne andrà, per raggiungere terre più calde, estive e a te non lascerà altro che il freddo dell’inverno.
Non ti ha mai chiesto cosa significava quel nomignolo, ti ha sempre sorriso e baciato delicatamente, come il soffio del vento.
Ora è lì davanti a te, che si fissa le scarpe macchiate di caffè e non vuole alzare lo sguardo da terra.
C’è solo il gelo e il tuo vento d’estate si è allontanato troppo da te.
La fissi, ancora un minuto e poi:”Mi parli del Rinascimento, signorina Claudia.”
Angolo autrice.
Ehi ciao Istrice, qui Pulcino che parla. Sappi che ho un occhio chiuso e l'altro pure, ma ti avevo promesso il tuo pezzo di immaginazione subquotidiana e quindi eccotelo qui.
Scritto ottocentoventisei giorni fa, questo rappresenta la metà precisa di questa raccolta.
Cinque flash/drabble. Altre cinque e poi è finita.
Anyway, non pensiamoci che mi deprime. Ci mancano ancora tre Clax e due Sise prima di mettere fine a questa raccolta.
Già, la volta buona che concludo qualcosa, non ci credo, potrei piangere se non fossi troppo stanca.
Fondamentalmente ho deciso di dedicare un pezzo anche a Max perchè è un sentimento a doppia mandata e come tale merita una doppia chiave di lettura.
Perdonatemi se non è proprio coerente in alcuni punti, l'ho riletto otto volte prima di riscriverlo a computer e l'ho modificato di nuovo.
Ora, caro mio unico amore della mia vita, mio letto, sto per venire a prendermi le mie amate ore di riposo.
Addio mondo, addio.
Rei.
L’ha fissata negli occhi e li ha trovati vuoti, inespressivi, persi.
Poi lei ha abbandonato il suo posto per raggiungere la cattedra e avvicinarsi a te, oppure è stata una tua illusione.
In quel momento avresti voluto soltanto stringerla forte e dirle che quegli occhi non le si addicono, che preferisci quando sorride ed è luminosa.
Quando siete insieme, ogni tanto, le sussurri all’orecchio:”Sei figlia del vento, mia piccola Cla” e lei ha sempre sorriso, incerta, come se non
capisse davvero quello che volevi dire.
Sai benissimo che è figlia del vento, perché ti si è infilata tra le ossa, nelle vertebre e nel cuore, scaldandoti come solo il vento estivo sa fare ma
che prima o poi se ne andrà, per raggiungere terre più calde, estive e a te non lascerà altro che il freddo dell’inverno.
Non ti ha mai chiesto cosa significava quel nomignolo, ti ha sempre sorriso e baciato delicatamente, come il soffio del vento.
Ora è lì davanti a te, che si fissa le scarpe macchiate di caffè e non vuole alzare lo sguardo da terra.
C’è solo il gelo e il tuo vento d’estate si è allontanato troppo da te.
La fissi, ancora un minuto e poi:”Mi parli del Rinascimento, signorina Claudia.”
Angolo autrice.
Ehi ciao Istrice, qui Pulcino che parla. Sappi che ho un occhio chiuso e l'altro pure, ma ti avevo promesso il tuo pezzo di immaginazione subquotidiana e quindi eccotelo qui.
Scritto ottocentoventisei giorni fa, questo rappresenta la metà precisa di questa raccolta.
Cinque flash/drabble. Altre cinque e poi è finita.
Anyway, non pensiamoci che mi deprime. Ci mancano ancora tre Clax e due Sise prima di mettere fine a questa raccolta.
Già, la volta buona che concludo qualcosa, non ci credo, potrei piangere se non fossi troppo stanca.
Fondamentalmente ho deciso di dedicare un pezzo anche a Max perchè è un sentimento a doppia mandata e come tale merita una doppia chiave di lettura.
Perdonatemi se non è proprio coerente in alcuni punti, l'ho riletto otto volte prima di riscriverlo a computer e l'ho modificato di nuovo.
Ora, caro mio unico amore della mia vita, mio letto, sto per venire a prendermi le mie amate ore di riposo.
Addio mondo, addio.
Rei.