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Autore: luciana1975    16/05/2014    1 recensioni
è difficile , sapere di amare qualcuno e doverlo lasciare andare....è un dolore che ti soffoca il petto, ti lascia senza fiato e a volte guardi fisso dritto a te ed inevitabilmente sei triste e tutto per una vita che nemmeno ti appartiene. Cecile.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sangue paura morte Una sera d’inverno Lucas uscì a buttare la spazzatura, era ad un passo da casa sua due traverse più avanti in un vicolo stretto.. faceva cosi freddo che si intorpidirono le mani e la faccia in un istante. Gli alberi che nel piccolo vialetto erano mossi dal vento parevano quasi parlare come se avessero intuito che c’era qualcosa di oscuro che si avvicinava cautamente e che avrebbe creato un caos inimmaginabile. Improvvisamente si alzò una fitta nebbia che non permise di vedere ciò che vi era intorno, Lucas scoraggiato rimase fermo per qualche istante assalito da una strana paura , riprese a camminare , con molta fatica cercando di farsi un po’ di luce con un a piccola torcia che aveva in tasca. Riprese a tornare verso casa, quando si imbatte in uno strano tipo vestito di tutto punto, con mantello , bastone e cilindro, aveva il viso pallidissimo, gli occhi parevano talmente incavati, da incutere tanta paura. Lucas rabbrividì , sembrava fosse uscito da un film dell’orrore, e pensò che sarebbe stato un make up fantastico per le prossime feste di Halloween, credette che fosse un attore di teatro che probabilmente tornava a casa dopo una serata… l’inquietudine e i pensieri si accumulavano, in fondo gli attori avevano i camerini per ripulirsi dai panni dei loro personaggi, non sapeva che pensare, aveva quasi un presagio di Morte. Riprese a camminare o meglio tentò invano di tornare a camminare verso casa ma l’uomo che aveva incrociato lo aveva soggiogato impedendogli di fuggire verso la salvezza e con stupore e incredulità si disse di quanto stupido fosse stato a non accorgersi subito del pericolo, aveva gli occhi pieni di terrore , cercava di gridare ma non riusciva ad emettere un suono, l’uomo gli si avvicinò e disse che non gli sarebbe affatto dispiaciuto ridare alla natura una carcassa di carne ed ossa, ma senza il suo sangue perché egli si sarebbe cibato finché la sua vittima ne avesse avuto in corpo. Lucas si aggrappò all’ultima sua speranza e con molta fatica tentò invano di respingere il nosferato , con un taglia carte appeso al suo portachiavi, sfregiandogli il viso. Tutto fu inutile, la morte era calata su quel ragazzo, cadde al suolo stramazzato. Cecile che aveva assistito a tutta la scena, uscì allo scoperto ed affrontò il vampiro, lo sguardo fulmineo, la cattiveria della sua natura, la brama di sangue, si aggrovigliava ingorgiamente nelle sue membra, prossima a diventarne sua vittima. Cecile d’altra parte non era sprovveduta, sapeva che avrebbe avuto la sua vittoria, bastava soltanto che lo baciasse e che egli si sarebbe trasformato in un mucchietto di cenere. Si avvicinò a lui, sprezzante di paura, capì che non era temuto da lei, e se ne chiese il motivo, sorvolando, quando ella voluttuosamente si accostò a lui, e senza dire una sola parola, lo avvolse tra le sue braccia, quasi a rendersi complice del macabro assassinio commesso poco prima, e lo baciò. Povero nosferatu che di colpo si trasformò in semplice polvere da camino. Il bacio della dama, era la sua arma vincente contro ogni creatura malvagia sovrannaturale. La punizione, il castigo, l’esito finale della loro esistenza.
   
 
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