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Autore: Justice Gundam    28/07/2008    2 recensioni
(MegaMan Battle Network / NT Warriors) La World Three è stata sconfitta, e la vita prosegue tranquilla, quasi noiosa, per il piccolo Netto Hikari e il suo NetNavi MegaMan.EXE. Ma ora è il momento di tornare in azione: un pericolosissimo virus sta facendo impazzire i NetNavi in tutto il CyberWorld, e toccherà a Netto, MegaMan e ai loro amici fare luce su questo mistero...
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Transmission-26

MegaMan Battle Network Transmission

Una fanfiction di MegaMan Battle Network / NT Warrior scritta da: Justice Gundam

 

Ed eccoci di nuovo qui, signore e signori, per il consueto appuntamento con la mia saga di MegaMan NT Warrior, di cui questa fanfiction sta iniziando a volgere al termine! Tutti gli eroi e antieroi si sono riuniti, e tutti, chi più chi meno, hanno un conto da regolare con la WWW-Dash, il Dr. Doppler e i suoi scagnozzi! Il che significa fare una bella incursione nella tana del cattivone, e mandare all'aria il suo piano di distruggere la rete, prima che il Life Virus R scateni la sua potenza distruttiva! Sembra tutto molto semplice, no? Ma il server della WWW-Dash è ben protetto, e anche con l'aiuto di Zero, non sarà molto facile penetrare al suo interno e sconfiggere i NetNavi della 'squadra dei miniboss' di Doppler!

Ognuno dei quali ha, a sua volta, qualche conto da regolare con i nostri eroi: Megan e i gemelli Futa, assieme a TimeMan e GeminiMan, hanno ancora delle ruggini personali con Netto e MegaMan, mentre Seiya e CrashMan non si faranno certo scappare questa nuova occasione di affrontare e sconfiggere ProtoMan (come se la cosa fosse nelle loro possibilità...). Oh, e non dimentichiamoci del misterioso Kenji e di ToxicMan, che MegaMan non è riuscito a sconfiggere la volta precedente... e che sicuramente, questa volta, non gli faranno la grazia di una ritirata strategica! Basteranno i nuovi chip e un pò di strategia a fare sì che i nosri due eroi sconfiggano il braccio destro di Doppler? E Kenji, non potrebbe avere qualche asso nella manica in più, oltre a quelli che abbiamo già visto?

Per non parlare del fatto che i tre "misteriosi NetNavi" che hanno mandato StarMan a spiare, e il Life Virus stesso, potrebbero avere delle sorprese in serbo per tutti...

Bene, per questo aggiornamento, non aspettatevi troppa azione: questo capitolo avrà lo scopo, molto semplicemente, di preparare lo scenario dello scontro finale, e di schierare i giocatori in campo! Dal prossimo capitolo, prevedo che vedremo gli scontri decisivi, e concluderemo, spero in maniera degna, questa prima parte della saga! Ovviamente, ci sono ancora un sacco di personaggi da introdurre, e di avventure da raccontare, quindi non pensiate che finisca qui!

Ma per adesso, concentriamoci sul capitolo. E, già che ci siamo, rispondiamo allerecensioni che mi avete lasciato!

 

KillKenny: Il cattivo doveva pur fare quella che lui CREDEVA essere la sua mossa decisiva, ad un certo punto... e contava sul fatto che gli Ufficiali non scoprissero il suo nascondiglio finchè non fosse stato troppo tardi per fare qualcosa! Non ha fatto i conti con la vecchia 'squadra dei miniboss' del Dr. Wily, a cui tra l'altro aveva fatto lo scherzetto del Virus Zero... e adesso, come dire, il karma è venuto a prendersi la sua rivincita su di lui! Certo, però, che la WWW-Dash ha pur sempre, a sua disposizione, un bel pò di virus facilmente programmabili e sacrificabili, oltre che delle trappole con cui impegnare i nostri eroi. Per ogni sviluppo, comunque, bisognerà leggere questo e i successivi capitoli. Ti dico solo che potrebbero esserci sviluppi imprevisti, in questa storia...

 

Bene, possiamo ripartire! Il destino della rete dipende dagli sforzi dei nostri eroi... tifiamo per loro!

 

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Capitolo 26 - Verso la battaglia decisiva

 

"Ma cos...? Non posso crederci! Dottor Doppler! Abbiamo un imprevisto!" esclamò Megan, sgranando gli occhi non appena il terminal al quale era seduta diede un'indicazione di allarme. Rapidamente, la hacker occhialuta si alzò dal suo posto e chiamò a sè il suo superiore, indicandogli lo schermo. "I nostri sistemi di monitoraggio... hanno rilevato un accesso alla linea della Metroline segreta che usiamo per i nostri spostamenti! Non credo che possa trattarsi di nessun altro, se non degli Ufficiali!"

Il contegno dello scienziato malvagio, che fino a quel momento era sembrato spocchiosamente convinto della riuscita del suo progetto, si incupì all'istante, e Doppler si affrettò verso la postazione di Megan, seguito dagli sguardi di Seiya, Kenji, Hiroshi e Takeshi. "Cosa? Ne sei sicura, Megan? Qualcuno ha scoperto le vie di comunicazione sotterranee che noi usiamo per spostarci... e le sta usando per dirigersi qui?"

"Precisamente, Dottor Doppler!" rispose la giovane hacker, piazzandosi di nuovo al suo posto e digitando furiosamente una linea di comandi sulla tastiera. Diverse file di numeri e lettere apparvero per pochi secondi sullo schermo, prima di scomparire. "Al momento, sto cercando di modificare la password di accesso alla linea... ma temo che non sarà sufficiente! Se sono davvero in gamba come mi è parso di capire, troveranno il modo di aggirare la protezione e usare comunque i nostri stessi mezzi di trasporto per raggiungerci!"

"Ne sei davvero sicura, Megan?" chiese Seiya, impegnato a fare gli ultimi controlli sul PET rosso che conteneva CrashMan. "Come fai a dire che riusciranno ad aggirare anche la nuova password che hai messo?"

"Usa il cervello, una volta tanto!" sbottò TimeMan dal suo PET. Davvero, non riusciva a capire come facesse Megan a sopportare quel bulletto tutto muscoli e niente zucca, che sembrava non capire neanche le cose più semplici. "Gli Ufficiali sono appositamente addestrati per combattere gli hacker come noi, quindi conoscono bene i trucchi del nostro mestiere, e se necessario non si fanno problemi ad applicarli a loro volta! Non credere che per loro sia tanto difficile aggirare un sistema di password... e se con loro c'è anche chi sappiamo bene noi..." Fece una pausa, lasciando intuire agli altri presenti di chi stava parlando. "Allora anche quello che Megan sta facendo servirà al massimo a rallentarli! Dobbiamo prepararci ad accoglierli!"

"Ben detto, TimeMan..." affermò Doppler, sistemandosi il congegno semitrasparente che portava sull'occhio, e cercando di assumere un tono da leader. "Allora, non perdete altro tempo! Radunate tutti i virus che potete, potenziate le misure di sicurezza, e attivate tutti i firewall! Non dobbiamo permettere agli Ufficiali di penetrare fino al nucleo del nostri sistema! Ci vorrà ancora un pò di tempo prima che il Life Virus sia operativo, e in questo periodo di tempo è ancora indifeso! Non possiamo permetterci di perderlo adesso, che siamo così vicini al nostro traguardo finale!"

"Ricevuto, dottore!" esclamarono ad una sola voce i gemelli Futa. "GeminiMan è già pronto a combattere!"

Doppler annuì, ricordandosi poi di una raccomandazione che doveva fare ai due giovanissimi Net-criminali. "Questa è una buona cosa, gemelli... ma ricordatevi del punto debole della vostra strategia! Se uno dei due GeminiMan che create con lo sdoppiamento viene danneggiato, anche l'altro subisce lo stesso danno... quindi usate questa tecnica solo in casi estremi, mi sono spiegato?"

"Certamente..." rispose l'altro, in tono più sommesso. Per quanto i due gemelli mascherati sembrassero freddi e determinati, ascoltandoli bene si poteva sentire un accenno di incertezza nella sua voce. Tra sè, in effetti, entrambi pensavano che non potevano permettersi di fallire... la missione della WWW-Dash di distruggere la Net-Society non poteva fallire proprio adesso... altrimenti, il loro obiettivo di creare un mondo migliore sarebbe andato in fumo all'istante. E loro avevano dedicato tutta la loro vita, fino a quel momento, allo scopo di fare sì che la rete che loro odiavano scomparisse...

"Hey, Takeshi..." disse Hiroshi, avvicinandosi al gemello e scuotendogli una spalla per assicurarsi che non avesse problemi. "Takeshi, ci sei? Va tutto bene?"

Con un sobbalzo, Takeshi si voltò verso il fratello gemello, e scosse la testa per schiarirsi le idee. "Ehm... scusa, Hiroshi, mi ero distratto... Sì, sì, va tutto bene... è solo che stavo pensando che... sì, insomma... stavolta noi e GeminiMan dobbiamo veramente impegnarci! Non possiamo permettere a MegaMan e ProtoMan di distruggere il Life Virus R prima che questo si risvegli... o tutto il nostro lavoro andrà in fumo, e la maledetta Net-Society che ci ha abbandonato a noi stessi continuerà ad esistere!"

"Sì, capisco cosa vuoi dire..." mormorò Hiroshi, lo sguardo che si inclinava leggermente verso lo sterile pavimento di piastrelle bianche. "Quando... quando i nostri genitori sono morti, siamo finiti in quel dannato orfanotrofio dove venivano più o meno ignorati da tutti i ragazzi della nostra età, e dove i responsabili ci davano da mangiare e un letto dove dormire soltanto perchè li pagavano... E mai che qualcuno abbia pensato di toglierci da quello schifo di posto... figuriamoci, erano tutti troppo impegnati a godersi il lusso della loro tanto decantata Net-Society per pensare a due 'stupidi orfanelli' come noi!" sibilò, la voce che si faceva sempre più cupa ad ogni istante. "Se non fosse stato per il Dr. Doppler, noi saremmo ancora lì!"

"Per fortuna è venuto lui a toglierci da quella topaia..." proseguì Takeshi, guardando il suo PET vuoto. "E ci ha offerto la possibilità di distruggere la società che ci ha ignorato, e creare un nuovo ordine in cui non ci saranno più bambini come noi! Grazie a GeminiMan e ai suoi poteri, finalmente abbiamo potuto cambiare la nostra vita e fare una differenza in questo mondo!"

"Molto bene, ragazzi, vedo che non avete dimenticato lo scopo della vostra missione..." commentò GeminiMan dal PET di Hiroshi, con un sorrisetto compiaciuto. Nulla di più semplice che sfruttare la rabbia e la confusione di due ragazzini per mandare avanti i piani della WWW-Dash... "Potete contare su di me, farò del mio meglio per impedire agli Ufficiali di rovinare il nostro nobile progetto! E sono convinto che anche voi farete la stessa cosa... questa volta, MegaMan e i suoi compagni non avranno la stessa fortuna che hanno avuto al centro commerciale!"

"Su questo puoi stare sicuro, GeminiMan!" affermò Hiroshi con grinta. "Non gli permetteremo di distruggere il frutto delle nostre fatiche e di quelle del Dr. Doppler!"

Mentre questa conversazione tra i due gemelli andava avanti, Doppler si voltò verso Seiya e il misterioso Kenji. "Voi due! Voi siete i migliori Net-Battlers su cui la nostra organizzazione possa contare... non credo di aver bisogno di ripetervi che mi aspetto da voi il rendimento massimo! In particolare, Seiya, ho da farti un'importante raccomandazione... ovvero, quella di non farti distrarre dal tuo desiderio di combattere ProtoMan ed Enzan Ijyuin! Per quanto mi renda conto che per te questa è un'occasione irripetibile, è fondamentale che tu ti concentri semplicemente sull'eliminare gli intrusi! In ogni caso... non ti preoccupare, perchè avrai la tua occasione di dimostrare quanto vali davvero!"

Seiya grugnì, mormorando un ringraziamento non molto convinto. Era palese che, ancora una volta, aveva intenzione di disattendere gli ordini e fare di testa sua. Nessuno, dal suo punto di vista, aveva il diritto di negargli lo scontro decisivo con Enzan e ProtoMan... non ora che aveva riorganizzato il suo deck, e aveva preparato CrashMan praticamente alla perfezione! Ormai conoscevano bene lo stile di ProtoMan, erano sicuri di averne appreso i punti deboli, e sapevano... SAPEVANO che questa volta, quel dannato spadaccino non avrebbe avuto nessuna speranza di fronte alla loro forza, e al loro nuovo deck! Questa volta, nessuno avrebbe negato loro la vittoria, NESSUNO! Il teppistello dai capelli beige strinse i denti per la rabbia quando Kenji si fece avanti, sempre con quell'atteggiamento misterioso, e cercò di fugare l'apprensione del Dr. Doppler... in maniera peraltro assolutamente calma e tranquilla, quasi il misterioso agente della WWW-Dash sapesse esattamente quali tasti premere per far infuriare Seiya!

"In ogni caso, Dr. Doppler, non ci saranno problemi. Nel precedente incontro con me e ToxicMan, Netto Hikari e MegaMan si sono rivelati incapaci di competere con le nostre strategie, e anche in questo caso le cose non andranno diversamente! E comunque, non credo proprio che quello sciocco di Netto Hikari sia preparato alla sorpresa che sto per fargli... lui e MegaMan.EXE sono dei poveri stupidi che credono nell'amicizia! Saranno così sconvolti, che non riusciranno ad opporre resistenza... e le prometto che sarà uno spettacolo molto divertente!" affermò, assicurandosi che gli altri sottoposti percepissero il sorrisetto di trionfo che gli incurvava le labbra. Si sentì anche la risataccia roca di ToxicMan, altro elemento studiato appositamente per creare ancora maggiore irritazione negli altri membri del gruppetto, e Seiya si voltò dall'altra parte, mormorando a bassa voce delle ingiunzioni poco lusinghiere...

Doppler, invece, fu soddisfatto delle rassicurazioni di Kenji. "Molto bene... conto su di te, Kenji. Per quanto riguarda te, Megan, tutte le raccomandazioni del caso te lo ho già fatte di recente... il nostro obiettivo è anche il tuo, quindi mi aspetto anche da te e TimeMan il massimo dell'impegno in battaglia!"

"E noi faremo del nostro meglio, Dottor Doppler..." rispose la giovane hacker, anche lei con un cenno appena percettibile di timore che non sfuggì alle orecchie acute di Kenji, e che lo fece sorridere beffardo. Per quanto Megan si vantasse di essere una ragazza intelligente e razionale - cosa che in effetti era, fino all'esagerazione di essere troppo freddamente logica - anche il suo punto debole, come quello di Netto, erano i sentimenti che provava per i suoi amici. In questo caso, l'unica persona che lei considerasse suo amico, il suo NetNavi...

"Allora siamo d'accordo." tagliò corto Doppler, mentre dava un'ultima, espressiva occhiata a tutti i suoi sottoposti. "Questa sarà la battaglia più importante per tutti noi, e il momento in cui si realizzeranno i grandi ideali del supremo Lord Wily. Vincete, e potremo creare un nuovo mondo più giusto, come era desiderio del nostro leader! Fallite, e la WWW-Dash sarà coperta di vergogna da qui all'eternità, e passeremo alla storia come terroristi e criminali! Non possiamo permetterci di perdere adesso, c'è troppo in gioco! Che ognuno di voi, quindi, sappia della grande missione che adesso dipende da lui, e faccia quanto è in suo potere per completarla con successo! Mi sono spiegato?"

"AGLI ORDINI, DOTTOR DOPPLER!" risposero all'unisono i suoi cinque sottoposti. Soddisfatto, senza mai allentare per un istante quella sua espressione truce, lo scienziato malvagio si voltò e uscì da una porta scorrevole laterale, incamminandosi lungo uno degli sterili corridoi della loro base segreta. Non appena si fu allontanato, tutti i suoi discepoli si misero davanti alla rispettiva postazione computerizzata, controllando con attenzione il sistema in modo da rendersi conto per tempo di eventuali infrazioni...

"E così, siamo arrivati al momento decisivo..." disse tra sè Megan, evidentemente preoccupata nonostante l'aria da fredda calcolatrice che amava dare di sè. "La creazione di un mondo migliore dipende soltanto dall'esito di questa battaglia... e se noi della WWW-Dash perderemo... beh, il Dr. Doppler ha reso fin troppo chiare quali saranno le conseguenze..."

"Hai paura, Megan... non è vero?" chiese TimeMan con tono insolitamente sincero. Conosceva troppo bene la sua operatrice per farsi ingannare dai suoi atteggiamenti, e sapeva bene quando si sentiva triste o in ansia.

Anche Megan non sembrava essere dell'umore di nascondere la verità. Stando bene attenta a non farsi vedere nè sentire dai suoi 'amici' (che, lei lo sapeva bene, non la consideravano tale e che lei a sua volta rifiutava di vedere come suoi pari), la ragazza occhialuta annuì, rivolgendo lo sguardo allo schermo del suo PET, e guardando il suo NetNavi dritto in quegli occhi inseriti nel quadrante dell'orologio che gli faceva da volto. "Sì... Sì, TimeMan, come puoi ben intuire... sono molto preoccupata per te! Adesso... dovrai combattere anche tu, no? E anche se abbiamo quelle nuove Battlechip... che tanto, ormai non sono più una novità, visto che hanno cominciato a uscire nei negozi... e tu hai dimostrato di sapertela cavare egregiamente, ormai... ho comunque paura che tu venga cancellato! TimeMan, tu... ti rendi conto, vero, di cosa stai rischiando? Per me, realizzare il nuovo mondo voluto dal Dr. Wily è una missione che ha la precedenza assoluta... ma non potrei mai sopportarlo, se per realizzarla, l'unica via possibile fosse sacrificarti! Tu... tu sei un amico troppo importante per me, e non voglio perderti! Sei... sei l'unico che... abbia mai fatto lo sforzo di capirmi!"

La maschera di ragazza fredda e insensibile si era crepata visibilmente, e Megan di tanto in tanto doveva bloccarsi a riprendere fiato mentre parlava. Tuttavia, per quanto TimeMan fosse evidentemente dispiaciuto per quello che stava provando la sua Net-Op, era nondimeno convinto che fosse comunque suo dovere tentare il tutto per tutto, e anche rischiare la vita per realizzare quello che lei voleva... quindi, con un gesto deciso della mano, invitò Megan alla fermezza.

"Adesso stai calma, Megan! Non è da te farti prendere la mano dalle emozioni!" la rimproverò, gentile ma fermo. Vergognandosi un pò di quella temporanea perdita di controllo, Megan si mise la mano davanti alla bocca e tossì per scacciare l'imbarazzo. "Sappiamo entrambi che tu sei una programmatrice e stratega senza pari! Quelli che stiamo per affrontare non sono diversi da quegli stupidi mocciosi che ti evitavano, e ti prendevano in giro per la tua intelligenza quando eri piccola! Dai tuoi genitori che non ti hanno mai trattata come avrebbero dovuto fare con una figlia... dal resto del mondo, che non è alla nostra altezza! Vedrai che li fermeremo! Loro... non sono nessuno in confronto a noi! Io e te realizzeremo il sogno del Dr. Wily... e il mondo intero dovrà inginocchiarsi, e umiliarsi davanti ai creatori di una società nuova, più giusta e più equa!"

"TimeMan..." mormorò la ragazza... poi, le sue labbra si incurvarono di nuovo in un sogghigno gelido, e le lenti dei suoi occhiali luccicarono sinistramente nella penombra. "Hai ragione... scusa se mi sono lasciata prendere la mano! Ora non è il momento di fare i sentimentali! Pensiamo a distruggere quei mocciosi intriganti! Il resto più tardi!"

"Brava, ragazza mia..." si complimentò TimeMan. "Sapevo che non mi avresti deluso..."

 

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"Per qualche motivo, la Metroline è diventata un mezzo di trasporto popolare anche per i Net-criminali, eh?" commentò con sarcasmo Dekao, mentre lui e il resto del gruppo di SciLab seguiva il quartetto della vecchia WWW lungo una scalinata che dava accesso ad una delle tante stazioni della metropolitana di Dentech City. I quattro ex-scagnozzi del Dr. Wily avevano rivelato al gruppetto di Net-Battlers che il nascondiglio sotterraneo della WWW-Dash si trovava ai confini della provincia di Dentech, in una sorta di bunker che l'organizzazione da cui essa era derivata utilizzava come base operativa e come una sorta di punto strategico da cui condurre le loro operazioni di terrorismo informatico. Era inoltre dotata di un sistema informatico con pochissimi collegamenti al CyberWorld esterno, tutti protetti da avanzati firewall che avevano fino a quel momento prevenuto l'individuazione del covo da parte degli Ufficiali. L'ubicazione sotterranea del nascondiglio, inoltre, aveva beffato sistemi di rilevamento visivi, e fino a quel momento aveva permesso al Dr. Doppler e ai suoi scagnozzi di proseguire le loro operazioni di disturbo senza interferenze esterne. In effetti, non erano molti nemmeno nella WWW stessa a sapere con esattezza dove si trovava quel posto... e Mahajarama era riuscito ad isolarlo solo accedendo a dei file che aveva conservato dal collasso della loro vecchia organizzazione, e integrandoli con altri dati trovati on-line, dove una volta si trovava il sito della WWW.

"Beh, che vi possiamo dire? Finora, ha funzionato..." commentò Kenichi con un'alzata di spalle, mentre faceva cenno ai membri della spedizione di seguirlo. Normalmente, un gruppo così numeroso - consistente di Netto e dei suoi amici, Enzan, i Net-Agents, Meijin e i quattro ex-operatori della WWW - avrebbe avuto problemi a muoversi nella stazione della metropolitana, a causa della grande quantità di persone che ogni giorno, a tutte le ore, utilizzava la linea sotterranea. Tuttavia, l'annuncio del Dr. Doppler, poche ore prima, aveva quasi completamente svuotato le strade, e ora non si vedeva altro che qualche sparuto, nervoso passante che sembrava svicolare da un posto all'altro più che andare davvero in giro. La tensione e la paura regnavano sovrane, come era successo dopo l'annuncio dell'operazione EndGame... ma questa volta, Netto e MegaMan non andavano da soli ad affrontare il pericolo! Al loro fianco, c'erano alcuni dei migliori agenti che SciLab avesse mai annoverato tra le proprie fila, oltre che i suoi amici Dekao, Meiru, Tohru e Yaito, che pur non essendo molto esperti, rimanevano comunque determinati a non essere messi da parte...

"Ecco, a questo punto dovrebbe esserci il pannello di controllo della linea segreta..." affermò improvvisamente Mahajarama, tenendo la voce bassa per non farsi sentire dai pochi ancora in giro. Con un cenno della testa, indicò un passaggio laterale del corridoio nel quale si stavano immettendo, e si fece seguire dal gruppo attraverso una serie di claustrofobiche gallerie che si snodavano attraverso i sotterranei della capitale di Electopia, illuminati in maniera oppressiva da lampade alogene appese al soffitto e ai muri. Netto, MegaMan e i loro compagni non poterono trattenersi dal notare come, nonostante l'avanzatissima tecnologia dell'anno 200X, l'atmosfera delle stazioni della metropolitana desse comunque l'impressione di un posto inquietante e per certi versi 'sporco', soprattutto adesso che i corridoi erano praticamente vuoti.

"Ragazzi, non so voi... ma a me questo posto mette un pò i brividi..." commentò Meiru, mentre si guardava attorno. Per un istante, sentì la sua voce riecheggiare tra i muri in maniera sinistra. "E' un pò troppo... vuoto per i miei gusti!"

MegaMan deglutì sonoramente. "Già... si direbbe quasi che si possa incontrare un fantasma o cose del genere, da queste parti..." mormorò, sentendo un brivido percorrergli la spina dorsale alla menzione della cosa che più gli faceva paura al mondo.

Finalmente, dopo quella che sembrava essere un'eternità di giri a vuoto, Mahajarama e i suoi compagni si fermarono in quello che sembrava essere un vicolo cieco, terminante in un muro bianco reso opaco dalle impurità che vi si erano posate sopra. Dietro di lui, anche il resto del gruppo rallentò fino a fermarsi... ed Enzan, mantenendo la sua espressione sospettosa (dopotutto, quelli che collaboravano con loro erano pur sempre Net-criminali, o ex-tali!), camminò lentamente verso il capogruppo, fissando il muro davanti a sè.

"Quindi, è da qui che si prende la linea segreta per il quartier generale di Doppler." affermò il giovanissimo Ufficiale dai capelli bianchi, con una calma che nascondeva, anche se non troppo, il desiderio di concludere quella farsa il più rapidamente possibile. "Spero per voi che non stiate facendo il doppio gioco, altrimenti le conseguenze saranno molto serie."

Jack Electel alzò gli occhi al cielo. "Cavolo, ragazzo, ancora con 'sta storia?" esclamò il conte rockettaro, a metà tra il divertito e l'esasperato, mentre si avvicinava al muro spoglio davanti al gruppo. "Ve l'abbiamo già detto un sacco di volte, che aiutarvi torna utile anche a noi, e che abbiamo un conto in sospeso con quei mocciosi che servono Doppler! Quindi, tradirvi non è nel nostro interesse, non vi sembra?"

"Può darsi, ma come si suol dire, fa sempre bene ripetere le cose." tagliò corto Meijin... per poi slacciare dalla sua cintura un PET bianco che si era portato da SciLab, e nel cui schermo a cristalli liquidi si vedeva il volto metallico di Zero.EXE. "Allora, Zero... adesso stiamo per raggiungere il quartier generale del leader della WWW-Dash... hai qualche idea di cosa ci aspetta in quel posto?"

Zero annuì lentamente, mentre il conte Jack appoggiava una mano su una sezione del muro... e un compartimento segreto si apriva scivolando lateralmente proprio davanti a lui, rivelando un macchinario simile allo sportello elettronico di una banca infisso nella parete apparentemente in disuso. Sorridendo con aria soddisfatta, il conte collegò il suo PET ad una porta d'accesso posta vicino allo schermo.

"Non so molto dei membri della WWW-Dash stessa." affermò Zero. "Ma i virus che ho sparso per la rete in passato hanno raccolto una discreta quantità di dati su di loro, e sulle possibili strategie di difesa del loro account. Come hanno già detto i vostri collaboratori, il sito era ben nascosto e protetto da avanzati firewall, in modo che fosse difficile per chiunque scoprirne l'ubicazione. Tuttavia, vi posso dire che i firewall che usano sono di tipo diverso rispetto a quelli che potreste aver visto finora. Sono di un tipo molto aggressivo, che non si limita a tenere i programmi fuori dal sito, ma cerca attivamente di cancellarli. Non appena arriverete lì, sarete attaccati da questo sistema di difesa automatica. Vi consiglio di restare in guardia. In ogni caso, con il vostro permesso, cercherò di aiutarvi il più possibile. Conosco abbastanza bene quel sistema, e credo di poter sfruttare il suo punto debole."

"Grazie dell'aiuto, Zero!" ringraziò Netto, facendo un segno dell'okay al virus-NetNavi, che rispose con un semplice gesto affermativo. Anche ora che le sue caratteristiche virali erano state sovrascritte, Zero.EXE non perdeva il suo stoicismo da antico samurai.

"Era il minimo che potessi fare. Grazie a voi, ora posso vivere senza essere costretto a sottostare agli ordini di qualcuno. Non sono molto abituato a queste cose, e quindi non ancora cosa dire, comunque... grazie ancora a tutti voi. Per ogni cosa." disse pacatamente. Netto stava per rispondere, quando un'esclamazione soffocata da parte del conte Jack attirò la sua attenzione, e il ragazzino dai capelli castani si voltò verso i quattro attendenti del Dr. Wily.

"Huh? Kenichi-san! Ragazzi, che sta succedendo?"

Fu ElecMan a rispondere, con aria molto contrariata. "Per farla breve, quelle carogne hanno già cambiato la password d'accesso... il che significa che sanno già che stiamo arrivando, e che la sorpresa che speravamo di ottenere va in malora!" sbottò il NetNavi dagli occhi rossi.

Netto strinse i denti, soffocando a sua volta un'imprecazione. "Cavolo, questa non ci voleva..." mormorò IceMan dal PET di Tohru. "In altre parole, ci stavano tenendo d'occhio fin dall'inizio, e avevano previsto le nostre mosse! E adesso come facciamo a raggiungere la loro base?"

"Non ci sono molte alternative, in realtà." affermò Meijin, il suo disappunto a malapena percettibile. Anche quando la situazione era più difficile, il giovane assistente del padre di Netto non perdeva mai la calma, rimanendo comunque un tipo cordiale e alla mano. "I casi sono due: raggiungere la zona nella quale è nascosta la loro base, e cercare un modo di penetrare all'interno, o crackare il sistema e scoprire la password modificata. Se posso dare il mio parere, quest'ultima mi sembra l'opzione più pratica."

"Sì, è vero..." assentì con riluttanza il comandante Biff, piuttosto restìo a compiere un'azione illegale come quella. Comunque, quello che la WWW-Dash voleva fare era senz'altro molto più illegale... "Non abbiamo tempo da perdere, se vogliamo fermare quel pazzo. Voi, laggiù! Come è strutturata quella password?"

"Una serie di cinque numeri, uomo-pesce mascherato..." sbottò Madoi, guardando il pescivendolo-supereroe con una certa antipatia. "Il che significa diecimila possibili combinazioni. Anche crackando il sistema ci vorrà del tempo per trovare la nuova password..."

Una venuzza pulsante apparve sulla spaziosa fronte del comandante Biff! Come osava quella mocciosa colorata prendere in giro il suo travestimento, il suo orgoglio e gioia? Per fortuna, prima che potesse imbarcarsi in qualche discorso - che, conoscendolo, avrebbe infine vertito sulle proprietà salutari del pesce! - le altre due Net-Agents ricorsero all'approccio diplomatico. "Signorina Iroya... in questo momento, stiamo cercando di perdere meno tempo possibile, prima che Doppler risvegli il nuovo Life Virus." disse Black Rose. "A questo scopo, credo che la soluzione migliore sia forzare il sistema e trovarne la password. Anche se potrebbe volerci un certo tempo, l'alternativa sarebbe molto meno pratica."

"Giusto!" arrivò improvvisamente una familiare voce da dietro il gruppo. "E io vi darò una mano a trovarla, de masu!"

La voce, assieme a quel tic verbale a cui moltissimi ragazzini di ACDC Town erano abituati, fece capire ai sorpresi Netto e compagni di chi si trattava prima ancora che essi si voltassero... e quando lo fecero, ecco davanti a loro il loro amico rivenditore di Battlechip, Higure Yamitaro, con al seguito il fedele NumberMan, che alzava una mano in segno di saluto. "Salve, ragazzi! Mi è parso di capire che avete bisogno di un piccolo aiuto con i numeri, de masu! Sono capitato al momento giusto!"

"Higure-san, anche tu qui!" esclamò Netto. "Come... come hai fatto a trovarci?"

Kenichi ghignò per l'ironia della situazione. "Heh, ma guarda un pò... la vecchia banda è al completo! A cosa dobbiamo l'onore di questa visita, signor collezionista otaku?"

Il rivenditore di Battlechip, anche lui un ex-membro dell'organizzazione criminale, si aggiustò gli occhiali, che scintillarono per un istante alle luci della galleria. "Beh, diciamo semplicemente che anche io e NumberMan abbiamo visto l'annuncio che il Dr. Doppler ha fatto in mondovisione... e non ci è piaciuto neanche un pò, de masu!" Si chinò verso il gruppo di Netto, con una mano avvicinata alla bocca in modo da poter bisbigliare loro quello che doveva. "Come abbiamo detto, quell'uomo era un fervente sostenitore del Dr. Wily, e non mi stupirebbe se avesse in mente qualcosa di ancora più sinistro che 'semplicemente' distruggere la rete, de masu!"

Enzan annuì in silenzio. Per quanto anche Higure fosse stato un criminale al servizio della WWW, e come tale non andasse particolarmente a genio al ragazzo dai capelli bianchi, Enzan doveva riconoscere che aveva ragione. Doppler poteva avere benissimo in mente di usare il Life Virus R per scatenare una guerra planetaria, esattamente come il suo predecessore e superiore lo voleva usare per infettare i satelliti militari in orbita sopra la Terra e dare inizio ad un cataclisma...

"Quindi, abbiamo pensato di raggiungervi alla sede centrale di SciLab e unirci alla brigata!" affermò NumberMan con la sua voce metallica, le luci sulla sua testa che si illuminavano ad intermittenza. "E quando siamo arrivati qui alla stazione... vi abbiamo visto mentre vi dileguavate in questo corridoio! Quindi... eccoci qui! Ora, Higure, puoi connettermi a quel terminale? Ci penso io a quella password!"

"Con estremo piacere, NumberMan, de masu!" rispose il fanatico di Battlechip, incamminandosi verso il terminale mentre il resto degli ex-scagnozzi del Dr. Wily gli faceva spazio e gli permetteva di operare per conto suo. Higure svolse il cavo di connessione del suo PET, e non appena il conte Jack richiamò ElecMan, lo inserì nella porta di jack-in, permettendo al NetNavi calcolatore di fare il suo dovere.

"Jack in, NumberMan, execute!" esclamò Higure mentre si connetteva. "Ora tocca a te, NumberMan, de masu! Trova quella parola d'ordine!"

NumberMan riapparve all'interno del mini-server del terminale, niente più che una piattaforma a mattonelle verdi e arancioni sospesa in un cielo variopinto, al centro della quale stava uno strano macchinario che ricordava molto uno dei primi mainframe... un enorme scatolone di metallo grigio, che sovrastava di gran lunga in altezza il NetNavi calcolatore, e su un lato del quale si trovava uno schermo luminoso sul quale erano visibili i numeri dallo 0 al 9, inseriti in altrettante caselle. Appena sotto la fila di numeri, una riga vuota con cinque posizioni indicava dove andava immessa la password di accesso. Annuendo tra sè, NumberMan raggiunse lo schermo e vi appoggiò sopra una mano meccanica.

"Molto bene, ora non resta che fare i calcoli..." mormorò tra sè, concentrandosi intensamente sul sistema ed estraendone i dati numerici con estrema facilità. Una serie di numeri apparve rapidamente davanti a lui... e NumberMan, concentrandosi un pò di più, riuscì a rivederli in una successione meno veloce, memorizzandoli alla perfezione!

"Cambiare la sequenza non è servito a molto, Doppler... credevo sarebbero stati più in gamba, i tuoi uomini!" mormorò NumberMan, per poi inserire la combinazione modificata. "allora... 5, 5, 6, 2, 9! Perfetto! Hey, Higure, qualche risultato?"

"Altro che! Si è aperta una porta segreta!" rispose Dekao al posto dell'otaku con gli occhiali, osservando con stupore una lastra del muro alla loro sinistra che si sollevava lentamente, dando accesso ad un'ulteriore rampa di scale che scendeva in una galleria immersa nell'oscurità. La porta automatica si fermò con un cupo rimbombo quando si fu sollevata completamente, ed un incredulo Netto Hikari guardò nelle viscere della terra... non prima, però di essersi tirato indietro a causa della tremenda puzza di muffa e umido che proveniva da quel posto da brivido!

"Uuuugh! Accidenti, far cambiare un pò l'aria no, eh?" esclamò il ragazzino castano, coprendosi il naso come fecero anche molti dei suoi amici. Furono costretti ad attendere qualche secondo che l'aria si bonificasse un pò, prima che Higure disconnettesse NumberMan e facesse cenno a tutto il gruppo di seguirlo lungo quella rampa di scale.

Yaito voltò la testa dall'altra parte, disgustata. "Mamma mia, che puzza! Non è certo da signorine andare a ficcarsi in un posto del genere... sigh... ma immagino che non abbiamo altra scelta, a questo punto. E' questo... quello a cui volevate portarci, vero?"

"Esatto... questa dovrebbe essere la linea segreta di cui vi dicevamo..." affermò Mahajarama, mentre il resto della squadra si avvicinava con circospezione. Il nativo di YumLand tirò fuori una torcia elettrica dalla sua veste dai colori neutri e la accese, proiettando un raggio di luce nel corridoio oscurato. "Adesso, venite dietro di me. Alla fine di queste scale, troveremo quello che stiamo cercando. Siete sempre decisi a venire? Chi non se la sentisse, è ancora in tempo a tornare indietro."

Nessuno si pronunciò, cosa che l'ex-braccio destro di Wily considerò un silenzio assenso. "Molto bene, allora... seguitemi." concluse, iniziando a scendere gli scalini. Uno alla volta, in una perfetta fila indiana, gli altri Net-Op gli andarono dietro, procedendo con circospezione tra i due muri neri e spogli che delimitavano il corridoio. La discesa durò parecchio... almeno un paio di minuti passati a muovere con attenzione un passo dopo l'altro, appoggiati alle pareti per evitare di scivolare... e finalmente, il terreno solido, fatto dell'asfalto consunto di una piattaforma di attesa che dava su una lunga strada ferrata. Sopra la quale attendeva, già attivo, un treno sotterraneo assolutamente identico a quelli usati dalle linee Metroline, illuminato di qualche isolata lucetta gialla, e con la fiancata decorata da alcuni motivi rossi che ricordavano una radice quadrata. Mahajrama per primo mise piede sul binario, attendendo che anche il resto della squadra scendesse.

Finalmente, quando tutti furono riuniti, si fermarono per qualche istante davanti alla carrozza del treno sotterraneo, ignorando lo sgradevole odore di umido e chiuso che permeava l'intero posto. "E così... questo è il trasporto che utilizzavano quelli della WWW-Dash!" affermò Netto. "Ecco come facevano ad arrivare ovunque... beh, e adesso... noi dobbiamo prenderlo e seguirlo fino all'altro capo della linea, giusto?"

"Mi sembra ovvio." rispose Mahajarama. "E' lì che incontreremo Doppler e i suoi discepoli..."

 

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"Dottor Doppler, ci sono aggiornamenti! Il nemico è riuscito a raggiungere il binario segreto prima di quanto avessi ipotizzato... e ora sta venendo qui!"

Il Dr. Doppler, impegnato nel suo laboratorio tra monitor e diagrammi di vario tipo, accolse con un gesto di fastidio l'aggiornamento che Megan gli aveva appena dato della situazione. Sapeva bene che semplicemente cambiare la password di accesso non avrebbe trattenuto gli Ufficiali a lungo... ma sperava almeno che il diversivo durasse un pò più a lungo! "Tsk... e così, si sono proprio bene organizzati... e va bene! Megan, mettimi immediatamente in contatto con Kenji! Ho delle istruzioni molto importanti da dargli!"

La ragazza con gli occhiali, dallo schermo sul quale era apparsa la sua figura a mezzo busto, annuì fermamente. "Subito, dottor Doppler! Ho già provveduto a liberare i miei virus nel nostro sistema informatico, e hanno ricevuto l'ordine di attaccare qualsiasi NetNavi proveniente dall'esterno! Io, Seiya e i gemelli siamo nella zona più interna della nostra base... e attendiamo l'arrivo dei nostri nemici!"

"Ottimo lavoro..." commentò Doppler, prima che il volto di Megan sbiadisse e venisse sostituito da quello, come sempre oscurato, di Kenji. Il misterioso braccio destro di Doppler manteneva quell'atteggiamento impassibile e altezzoso, quasi fosse stato sicuro al cento per cento del successo finale dei loro piani, e non mancò di salutare il suo superiore con un gesto quasi cordiale, al posto dell'affettata formalità di Megan.

"E' un piacere sentirla di nuovo, Dr. Doppler!" affermò il misterioso operatore di ToxicMan. "Ho già sentito che Netto Hikari, i suoi amichetti, i nostri ex-colleghi e gli Ufficiali si stanno dirigendo qui, e io e toxicMan siamo pronti ad accoglierli come meritano!"

"E' una buona cosa, ma non devi limitarti a questo." rispose Doppler. "Il nemico è molto più numeroso del previsto, e non escludo che abbiano anche Zero con loro. Dobbiamo attivare il nostro firewall a livello di protezione estremo. Megan ha già liberato i suoi virus per fare la guardia al nostro sistema informatico, ma qualunque vantaggio possiamo prenderci, ci sarà utile!"

"Subito, Dottor Doppler!" rispose il giovane hacker, interrompendo la comunicazione subito dopo. Con un sospiro ringhioso, lo scienziato malvagio digitò qualche altra riga di comandi sulla tastiera a cui stava lavorando, poi premette il pulsante di invio, voltandosi infine verso uno schermo alle sue spalle... sul quale, oscura e terribile, stava prendendo forma la figura insettoide del Life Virus R, che emetteva di tanto in tanto dei ringhii sommessi, quasi fosse stato un bulldog irritato in procinto di balzare sulla sua preda! Ancora non si riusciva a vedere molto dell'orrore informatico, ma le sue enormi mani, che si contraevano spasmodiche come se stessero cercando disperatamente qualcosa da fare a pezzi, e le sue numerose gambe da insetto erano ben visibili e terrificanti a chiunque si fosse avvicinato abbastanza!

Quella vista inquietante fece tornare il buon umore a Doppler, e lo scienziato si sistemò lo strano apparecchio oculare che indossava. "Mi basterà che Kenji e gli altri tengano occupati Hikari, MegaMan e i suoi amichetti ancora per un pò... ormai, il momento della verità è vicinissimo! Finalmente, sei diventato perfetto, Life Virus, e il modo in cui ti metterò alla prova ti sarà molto gradito, mia piccola creatura! Finalmente, sento il tuo cuore tornare a battere! Questa sarà la tua rinascita... e la fine di tutti quegli stupidi che hanno disprezzato i nobili ideali del mio signore!"

Un ghigno sadico, folle, si allargò su quel volto normalmente severo e controllato, facendolo sembrare ancora più spaventoso! "Sarà l'inaugurazione di un nuovo mondo... e la fine del vecchio! Per sempre! Hahahahahaaaaa!"

Un mormorìo indistinto venne dalla sagoma del Life Virus, come se il virus insettoide fosse stato d'accordo con il suo creatore...

 

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Netto e MegaMan erano sicuri che nè loro, nè nessuno dei loro compagni avrebbe mai dimenticato quel terrificante viaggio attraverso il tunnel che li conduceva alla base segreta della WWW-Dash. Viaggiavano ad alta velocità, in mezzo a due muri che schizzavano rapidamente loro attorno, e in una carrozza scomoda e spoglia di ogni decorazione, accompagnati unicamente dal monotono rumore delle ruote metalliche sulla strada ferrata, che stava cominciando a diventare alienante. Ogni membro di quella 'spedizione' sedeva in perfetto silenzio sui posti del vagone passeggeri, cercando di prepararsi spiritualmente alla battaglia decisiva, e la tensione che aleggiava era talmente fitta che sembrava rendere l'aria più pesante.

Finalmente, il continuo sbattere dell'acciaio sull'acciaio rallentò, dapprima in maniera impercettibile, poi sempre di più, e i muri tra i quali la carrozza era stata costretta a viaggiare cominciarono a farsi più chiari... finchè il treno sotterraneo non sbucò in un'altra stazione, una stazione che Netto e i suoi amici non avevano mai visto: grigia, asetticamente pulita, illuminata da delle brillanti luci alogene che aumentavano ulteriormente l'impressione di trovarsi in una specie di sala operatoria, inquietante nella sua meticolosa pulizia e perfezione. La piattaforma presso la quale il treno si fermò, con un acuto stridio delle sue ruote sui binari, era tappezzata di mattonelle bianco-grigie scintillanti, che sembravano quasi piccole lastre di ghiaccio intersecate tra loro in modo da formare una sorta di pavimento. Si sentì uno sbuffo, poi un rumore di qualcosa che si sollevava lentamente... e infine, il treno sotterraneo si fermò completamente, e le sue porte si aprirono, permettendo ai passeggeri di scendere.

"Ai signori passeggeri, annunciamo che abbiamo raggiunto il capolinea." scherzò Dekao, cercando di imitare la voce atona di un controllore. "Controllate di portare con voi il vostro bagaglio a mano... e vi auguriamo felice permanenza!"

Con un briciolo di esitazione, Netto scese dalla carrozza passeggeri e per primo mise piede sulla piattaforma, per poi guardarsi attorno mentre i suoi compagni, gli Ufficiali e i cinque ex-membri della WWW (Higure incluso) lo seguivano. Si trovavano, in effetti, in quella che sembrava essere una stazione dei treni futuristica, con soltanto un binario nonostante le enormi dimensioni, e la cui unica via d'uscita era un corridoio largo e dal soffitto basso che si apriva a qualche metro da lui, facendo accedere a chissà quale complesso scavato nelle profondità del terreno. L'aria era sorprendentemente fredda, ma la bassa temperatura era resa sopportabile dal fatto che era priva di qualsasi traccia di umidità, in modo che il gelo non penetrasse nelle ossa. Ciò nonostante, l'aspetto minaccioso del posto non diminuiva, e anzi Netto si sentiva come osservato da centinaia di occhi invisibili. Non si sarebbe stupito se qualcuno gli avesse detto che c'erano delle telecamere nascoste che spiavano ogni loro movimento...

"Questo posto è davvero lugubre..." commentò Tohru, che cercava di restare vicino al resto del gruppo.

"Già... Sembra completamente vuoto... Siamo sicuri che il Dr. Doppler e i suoi uomini non cercheranno di attaccarci di sorpresa?" chiese nervosamente IceMan. "Per me, qui ci stanno tendendo una trappola..."

"In realtà, non credo ne abbiano bisogno." affermò Misteryu, con la stessa calma che avrebbe avuto parlando del tempo che faceva fuori. "Sono portata a pensare che Doppler abbia tenuto d'occhio le connessioni riguardanti il suo nascondiglio, compresi i sistemi informatici della linea sotterranea... quindi, sa già che siamo qui, e ha organizzato il tutto in modo che noi credessimo di essere arrivati qui indisturbati."

Kenichi annuì. "Sicuramente, avrà già bloccato l'accesso con quel firewall sofisticatissimo di cui vi dicevamo. Hey, Zero... hai detto che tu conosci, più o meno, i punti deboli di quel sistema di protezione, non è vero?"

Dal PET di scorta nel quale era stato temporaneamente trasferito, e che ora era in mano a Meijin, Zero rispose con un cenno affermativo. "Affermativo. I virus da me originati che si erano sparsi nella rete hanno raccolto anche qualche informazione sul sistema di difesa della WWW-Dash." spiegò. "Vi indicherò quali punti attaccare."

"Splendido!" ghignò il Net-Operatore piromane... per poi girarsi verso Netto e compagni mentre il gruppo si avviava verso l'unico corridoio di uscita. "Allora, ragazzi... se la cosa non vi dispiace, io e i miei compagni abbiamo una piccola lezione da dare al Dr. Doppler... quindi, se ci permettete di andare noi per primi, vi apriamo le porte, e intanto ci prendiamo un pò di meritata rivincita!". Alla fine della frase, il ragazzo dal pizzetto rosso strinse un pugno, un paio di fiamme scarlatte si accesero nei suoi occhi e, a ulteriore dimostrazione della sua decisione, una brillante aura della rabbia rossa iniziò a splendere attorno al suo corpo, alzando di ameno una decina di gradi la temperatura dell'aria attorno a lui, e facendo ritrarre per la sorpresa Netto e i suoi compagni!

"Ehm... credo che per questa volta non faremo obiezioni, Kenichi-san... ragazzi..." ridacchiò nervosamente Meiru, notando che la stessa espressione di desiderio di vendetta era dipinta sui volti anche di Madoi e del conte Jack! Addirittura, il PET di Kenichi stava cominciando a risplendere di luce rossa, segno che il NetNavi al suo interno si stava surriscaldando!

"Non vedo l'ora di mettere loro le mani addosso!" commentò FireMan. "Voglio fare fiamme e scintille!"

Sempre con la massima prudenza, il gruppo imboccò il corridoio, iniziando a percorrere le sue numerose curve ed inversioni mentre si addentravano sempre più nella tana del nemico. Il paesaggio attorno a loro non era cambiato molto da quello del terminal - stesso aspetto sterile, stesso terribile senso di oppressione e di essere osservati da ogni lato mentre si spingevano sempre più in là. E a parte il rumore dei loro passi, in sottofondo c'era soltanto un ronzio indistinto che poteva essere attribuito a qualche macchinario di cui Netto e MegaMan non volevano sapere nulla... insomma, era come essere di nuovo nei tunnel del treno sotterraneo, con l'unica differenza che in quell'occasione stavano camminando, invece che starsene seduti più o meno comodi!

Il ragazzino dai capelli castani stava per aprire bocca e chiedere quanto ancora dovessero viaggiare per tutte quelle gallerie... quando finalmente il corridoio terminò, aprendosi in un vestibolo molto ampio, vuoto e dal soffitto estremamente alto, che ricordava in maniera incredibile l'anticamera dell'Account Zero, dove ProtoMan, GateMan e i Navi dei Net-Agents avevano affrontato SwordMan, GravityMan e StarMan! E al lato opposto dell'immenso salone, si poteva vedere un grande portone di metallo grigio, sul quale era scritto --W3'-- a caratteri cubitali, affiancato da un pannello di controllo elettronico che, indubbiamente, serviva per aprirlo ed accedere al complesso. La luce, in questa nuova area, era ancora più intensa di prima, e si rifletteva in maniera abbagliante sul pavimento e sui muri, creando una strana impressione di limpidezza...

"Mi sa tanto che siamo arrivati..." affermò Netto. "La segnaletica è inconfondibile..."

"E adesso dobbiamo entrare qui dentro, de masu..." affermò Higure, annuendo in direzione del suo giovane amico. "Non sarà propriamente l'impresa più facile del mondo, se quello che Zero ci ha detto del firewall è vero..."

Prima che il collezionista di Battlechip potesse completare la frase, Kenichi e Madoi si staccarono dal resto del gruppo e marciarono con decisione verso il pannello elettronico, estraendo i loro PET e inquadrando alcune prese di jack-in poste su di esso. Ne contarono sei... esattamente quante bastavano per i cinque ex-membri della banda e per il loro più recente alleato!

"Ragazzi, venite qui! Ci sono tutte le prese di jack-in che ci servono! Meijin, anche lei!" esclamò il piromane della WWW, facendo cenno ai suoi compagni di avvicinarsi. Immediatamente il conte Jack e Mahajarama tirarono fuori i PET di ElecMan e MagicMan e raggiunsero i loro più impulsivi compagni, seguiti subito da Higure e da Meijin. Quest'ultimo tirò fuori il PET bianco nel quale Zero era stato temporaneamente accomodato, e si rivolse al virus-NetNavi.

"E va bene... Zero, adesso cercheremo di forzare il firewall della WWW-Dash." disse. "Contiamo sul tuo supporto."

Zero annuì. "Certamente. Collegatemi pure."

Con un ghigno, Kenichi afferò stretto il cavo del suo computer portatile. "Hehee... ed ora, ragazzi... cominciamo a fare fuoco e fiamme! Jack in, FireMan! Execute!"

"E' l'ora del rock-n-roll!" esclamò Jack. "Jack in, ElecMan! Execute!"

"Ora puoi divertirti quanto vuoi, ColourMan! Jack in, ColourMan! Execute!"

"Contiamo anche su di te, de masu! Jack in, NumberMan! Execute!"

"Ed ora, per il nostro prossimo numero... Jack in, MagicMan! Execute!"

Le sei prese si connessero al pannello elettronico, e i cinque NetNavi, accompagnati da Zero, si materializzarono all'istante in un sistema informatico che ricordava una enorme, inquietante galleria di metallo sorretta da colonne fatte di rottami pressati tra loro e modellati fino ad ottenere dei sostegni solidi, con il pavimento formato da lastre di metallo saldate tra loro. Un grande muro d'acciaio, al cui centro era piazzata una sorta di semisfera di vetro colorato che risplendeva di strane sfumature, bloccava il passaggio davanti a loro, e su di esso si aprivano varie 'finestrelle' di metallo sulla cui funzione i sei membri della squadra d'assalto avevano pochi dubbi...

"Eccoci all'interno!" esclamò FireMan. "Kenichi, ci siamo tutti! E abbiamo davanti il firewall! O almeno, credo che lo sia... Zero, è questo quello di cui parlavi tu?"

Gli occhi metallici del virus-NetNavi si strinsero e luccicarono in maniera quasi inquietante, mentre Zero trasformava il braccio destro in una spada laser e si preparava allo scontro. "Affermativo. Quello è il firewall. Per disabilitare il lock e avere accesso alla sede centrale della WWW-Dash, dobbiamo prima abbatterlo..."

"Un momento, sta succedendo qualcosa!" esclamò ElecMan, puntando verso la zona colorata del firewall. "Guardate là!"

La sfera di cristallo risplendente, non appena i sei attaccanti si furono avvicinati entro un certo punto, cambiò colore all'improvviso, passando da un rilassante verde chiaro ad un acceso rosso scarlatto, segno che il sistema di sicurezza aveva riconosciuto degli intrusi! Quasi subito, gli 'sportelli' d'acciaio posti sulla superficie del firewall si aprirono, tutti contemporaneamente... e da essi uscirono dei piccoli cannoni laser che puntarono ognuno contro un bersaglio! NumberMan, pur nella concitazione del momento, notò che per ogni attaccante, il firewall aveva usato tre o quattro delle sue armi, in modo da ottimizzare le risorse che aveva, e non potè fare a meno di pensare che chiunque fosse stato a svilupparlo, aveva un'ottima intelligenza artificiale!

"Il firewall si è attivato." affermò Zero. "E con esso il programma di autodifesa. Sta cercando di rimuoverci."

"Maledizione..." imprecò ElecMan, i generatori sulla schiena che iniziavano a caricarsi. "Non ho mai visto un sistema anti-intrusione così aggressivo! Zero, dicci cosa dobbiamo fare per distruggerlo!"

Il virus fece un passo in avanti tenendo la spada alzata, proprio mentre gli innumerevoli cannoni laser del sistema difensivo iniziavano a puntare contro di loro. "Innanzitutto, concentratevi sullo schivare i suoi attacchi. La fase d'attacco verrà dopo. Operatori, tenetevi pronti con le vostre Battlechip di difesa. Sta per attaccarci, e non sarà facile difendersi..."

"Che si faccia sotto! Non ho paura di lui!" esclamò ColourMan saltellando su e giù, e tenendo la guardia alzata come un pugile...

Si sentì un rumore di qualcosa che si caricava... e un istante dopo, i cannoni laser del firewall esplosero una raffica di colpi sotto forma di raggi di luce bianchi, ognuno puntando verso un NetNavi! I più agili FireMan, ElecMan e Zero si spostarono rapidamente di lato, mentre ColourMan, NumberMan e MagicMan fecero del loro meglio per difendersi!

"Attento, ColourMan!" esclamò Madoi. "Battlechip RockCube in, Download!"

Higure fu altrettanto rapido ad inserire una Battlechip per difendere il suo NetNavi. "Battlechip StoneBody in, Download!" esclamò... e un attimo dopo, il corpo del NetNavi calcolatore divenne d'acciaio, facendo sì che i raggi laser rimbalzassero su di lui senza fargli danni. Nello stesso momento, ColourMan creò un cubo di pietra davanti a sè, bloccando tutti gli attacchi... e MagicMan, con un gesto della mano, evocò un virus di modello HardHead, una sorta di Pac-Man fatto di resistentissimo acciaio azzurrino, davanti a sè, e lo usò per parare i laser! Non appena la raffica terminò, Zero attaccò, girando su sè stesso, e tracciando un poderoso fendente con la sua spada!

"Adesso distruggete i cannoni... poi colpite il nucleo! Phantom Zero!" esclamò il virus, creando una enorme ondata di energia verde davanti a sè e mandandola a schiantarsi contro il firewall! Un'esplosione tremenda accompagnò l'impatto, e numerosi cannoni laser saltarono all'istante, lasciandosi dietro una serie di squarci anneriti. Immediatamente, l'indicatore del sistema di difesa passò dal rosso all'arancione, come se il firewall si fosse reso conto di essere stato danneggiato...

Immediatamente, gli ex-NetNavi della WWW si rimisero in piedi e attaccarono il sistema di difesa, cercando di sopraffarlo prima che potesse riorganizzarsi e sparare di nuovo! ElecMan scattò in piedi, e scaricò una raffica di Electric Beam sui cannoni rimasti... per poi afferrare una ElecSword che il conte Jack gli aveva inviato, e assalire direttamente il firewall! Con un grido di battaglia, il Navi elettrico colpì il nucleo del sistema di difesa, che reagì passando dall'arancione al giallo!

"Ottimo lavoro, ElecMan..." affermò MagicMan, tempestando il firewall di sfere di fuoco azzurre... poi, con un altro gesto, fece apparire un paio di Mettaur azzurri che attaccarono colpendo il terreno con le loro picozze, e scagliando delle onde d'urto contro l'ostacolo che avevano davanti!

ColourMan passò a sua volta all'attacco quando Madoi inviò altre due Battlechip. "Perfetto! lo stiamo tenendo a bada! ColourMan! Battlechip AquaTower! Battlechip FireTower in, Download!" esclamò la ragazza. Due riproduzioni in miniatura di ColourMan apparvero davanti al NetNavi-pagliaccio e fecero partire un geyser di acqua ad altissima pressione, e una colonna di fuoco scarlatta, che distrussero altri cannoni.

"Dice Bomb!" esclamò NumberMan, creando nella propria mano un grosso dado, e scagliandolo contro il firewall. La peculiare arma atterrò su un quattro, per poi esplodere e infliggere ulteriori danni al sistema di difesa ormai seriamente compromesso!

A dare il colpo di grazia, pensarono FireMan e Zero: messosi a fianco del virus-Navi, l'ex Net-criminale puntò entrambi i suoi lanciafiamme contro il nucleo, li caricò per un istante, poi scatenò una tempesta di fiamme rosse contro di esso, centrandolo in pieno! Immediatamente, il sistema di difesa reagì sprigionando scintille elettriche che ne indicavano il malfunzionamento... e non appena il Fire Arm di FireMan cessò, Zero scattò in avanti e sferrò un fendente poderoso, trafiggendo il nucleo, per poi allontanarsi di tutta fretta! Il nucleo agonizzante cambiò colore diverse volte, sprigionando altri lampi elettrici... poi, dopo qualche secondo, si spense del tutto, e il muro che bloccava l'accesso si disintegrò in una cascata di quadratini colorati!

"Perfetto! Ce l'abbiamo fatta!" esclamò ElecMan con un ghigno. "Hey, dall'altra parte! Com'è la situazione?"

Mentre Higure si voltava a controllare l'ingresso della sede centrale, si sentì uno scatto di qualcosa di metallico... e le porte scorrevoli si aprirono, scorrendo di lato con fluidità, e rivelando il corridoio d'ingresso della base nemica!

"Tutto sistemato, de masu!" affermò allegramente, mentre Kenichi e il conte Jack si scambiavano un cinque, Meijin annuiva soddisfatto, e Madoi fece il segno dell'okay! "Il tappeto di benvenuto non era un granchè... ma l'accoglienza è da albergo a cinque stelle, de masu!"

"Fantastico..." mormorò Netto con sarcasmo... poi rivolse un sorriso di gratitudine a Zero! "A proposito, Zero... grazie infinite! Ci hai davvero dato una mano!"

"Di niente..." affermò il virus-NetNavi. "Ma adesso, dobbiamo entrare nel complesso. Il Life Virus sta per risvegliarsi."

 

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Takeshi strinse i denti dietro la sua maschera, e soffocò a malapena un'imprecazione non appena vide che il firewall con il quale avevano bloccato l'ingresso era stato cancellato. "Ragazzi, stanno procedendo più rapidamente del previsto..." esclamò GeminiMan dal suo PET. "Il nostro sistema di difesa è stato neutralizzato. Hanno Zero dalla loro parte... e sicuramente lui ha rivelato loro come distruggere il firewall!"

"Accidenti a quello stupidissimo virus!" imprecò Seiya. "Lo sapevo, che non ci avrebbe procurato che guai! E va bene, se quei mocciosi vogliono la guerra... l'avranno! Prendiamo posizione e aspettiamo che vengano! Li bloccheremo sul tempo!"

"Per una volta, Seiya, siamo d'accordo!" affermò Megan. "TimeMan, tieniti pronto a combattere! Ora sì che si fa sul serio! E tu, Kenji... non vieni con noi?"

Il misterioso leader del quintetto rimase fermo al suo posto, la sua sagoma appena accennata dai contrasti di luce. "Non vi preoccupate di me, ragazzi..." rispose, con quel risolino maligno che i suoi compagni avevano imparato a conoscere e odiare. "Voi fate quello che dovete con gli amichetti di Netto... io ho già il mio piano in mente, e agirò in base a quello!" rispose. "Ora forza... andate ad accogliere i nostri ospiti! Si sentiranno soli, non credete? Ma Netto Hikari e MegaMan saranno miei, d'accordo?"

"Tsk..." si sentì la voce di CrashMan. "Non so cosa tu e ToxicMan abbiate in mente... ma non provare a fare il furbo, o te la vedrai brutta!"

Kenji si finse offeso. "Heheheee... chi, io? Tentare di fare il furbo? Mi si spezza il cuore... davvero avete così poca fiducia nel vostro capo?"

"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio..." commentò seccamente Megan. "Ma ora ci sono problemi più urgenti, quindi... ma non credere che potrai evitare di fare la tua parte solo perchè sei l'allievo preferito del Dr. Doppler!"

"Non era mai stata nostra intenzione..." ringhiò ToxicMan, la voce ugualmente mielata e falsa nonostante il timbro più brutale. "Ed ora, andate! Abbiamo già perso abbastanza tempo in chiacchiere!"

Mentre Megan e i gemelli Futa continuavano a guardare con antipatia il loro misterioso superiore, Seiya ghignò ferocemente, sfregandosi le mani tra loro. "Ooooh, questo si chiama parlare! Finalmente, ProtoMan ed Enzan Ijyuin cadranno davanti alla superiorità mia e di CrashMan! Non vedo l'ora di assaporare la loro sconfitta..."

Kenji nascose il sorriso che gli era fiorito sulle labbra. Se CrashMan e Seiya credevano davvero che questa volta sarebbero riusciti a battere ProtoMan ed Enzan... ben presto avrebbero ricevuto un duro risveglio!

 

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"Diavolo, questi corridoi e queste stanze si assomigliano tutti... e non abbiamo ancora trovato niente!" si lamentò Netto quando il gruppo, in cauta avanscoperta nei corridoi del covo sotterraneo, svoltò un nuovo angolo soltanto per trovarsi di fronte lo stesso, inquietante vuoto che avevano trovato nel resto della base nemica. Dovunque andassero, sembrava che i loro nemici fossero scomparsi... non si erano lasciati niente dietro, e tutto era in ordine come se non fosse mai stato usato. "Non è che per caso sono andati da un'altra parte?"

"E dove, me lo spieghi?" sibilò con irritazione Madoi. "Questo è l'unico luogo nella contea dove avrebbero potuto nascondersi così bene! Se fossero andati da un'altra parte, avrebbero già gli Ufficiali col fiato sul collo... stanno giocando a qualche loro giochetto, ve lo dico io!"

Enzan non disse nulla, osservando con attenzione il corridoio davanti al gruppo. C'erano due uscite sulla loro sinistra, nessuna delle quali sembrava chiusa a chiave... e un'altra, delimitata da una porta trasparente scorrevole, davanti a loro, alla fine del corridoio. Per quanto ne sapevano, una qualunque delle tre, o forse anche tutte e tre o nessuna di esse, poteva portare ad un port da cui fare jack-in direttamente nel sistema informatico della base, e da lì distruggere il Life Virus R prima che si risvegliasse...

"Va bene, dividiamoci in tre gruppi." decise il giovane Ufficiale. "Due controllino le uscite laterali. Meijin, lei e i Net-Agents formate un gruppo... e voi andate a controllare dall'altra parte." Quest'ultima parte venne detta agli ex-membri della WWW, alcuni dei quali storsero un pò il naso all'idea di dover eseguire gli ordini di un Ufficiale, ma decisero di non protestare. "Hikari, io, tu e i tuoi compagni controlleremo l'uscita in fondo. Comunque, non allontaniamoci troppo..."

Annuendo, i sei ragazzi raggiunsero l'uscita alla fine del corridoio, entrandoci in fila ordinata mentre gli altri gruppi controllavano le uscite laterali. La stanza in cui si trovavano era ampia, spoglia come tutte le altre... ma presentava una inquietante particolarità, nel fatto che non c'erano uscite visibili, se non una presa d'aria sulla parte alta del muro davanti a loro. Per il resto, non c'era assolutamente nulla: nè una sedia, nè un mobile...

"Anche qui, non vedo nulla..." affermò Tohru. "Forse dovremmo..."

Ma qualsiasi ulteriore analisi Netto e i suoi amici potessero fare venne bruscamente interrotta: non appena Dekao, l'ultimo della fila, ebbe varcato la soglia, un pannello di metallo decorato con il simbolo della WWW-Dash calò improvvisamente, intrappolando i sei ragazzi all'interno della stanza vuota! Ognuno di loro lanciò qualche esclamazione di paura e sorpresa, e anche il sempre controllato Enzan assunse un'espressione allarmata quando sentì la stanza muoversi, come se fosse un gigantesco ascensore! Un rumore basso e vibrante, simile a quello di un aspirapolvere ma estremamente smorzato, pervase la sala, che iniziò a sprofondare verso chissà dove!

"Oh, no! E... e questo cos'è?" esclamò Meiru allarmata, avvicinandosi a Netto.

Enzan, come sempre impassibile, guardò attentamente la cabina dell'ascensore. "Evidentemente una trappola."

"Grrr... questo l'avevamo capito più o meno tutti, Signor Ovvietà!" scattò su Yaito, gonfiando le guance come un pesce palla. "Ma qual è lo scopo? Cosa credono di fare quelli della WWW-Dash?"

"Questo non lo posso sapere." rispose il giovane Ufficiale dai capelli bianchi, rifiutando di raccogliere la sfida della bambina bionda, dalla cui fronte si levarono delle nuvolette di vapore per l'irritazione. "Posso solo ipotizzare che cerchino di separarci per eliminarci più facilmente. Che tutti i vostri NetNavi si tengano pronti, non sappiamo cosa ci aspetti adesso."

"D'accordo..." affermò Netto. "MegaMan, ti senti pronto? Forse, tra non molto, dovremo vedercela con il Life Virus..."

MegaMan prese un bel respiro. "Lo abbiamo sconfitto una volta, e possiamo farcela anche stavolta! E' vero che non abbiamo più il programma Saito.BAT che papà ci ha consegnato quella volta... ma credo che avere Roll, GutsMan, ProtoMan e gli altri a darci una mano compenserà ampiamente!" rispose. Lui e il suo Net-Op si scambiarono un cenno di assenso, in perfetto accordo, e si voltarono a guardare il resto della squadra: Dekao e GutsMan stavano facendo il segno dell'okay; Tohru, IceMan, Glyde e le ragazze tenevano lo sguardo fisso su di loro, facendo un breve sorriso in segno di accordo... e ProtoMan ed Enzan rimasero apparentemente indifferenti, mantenendo il loro contegno deciso e professionale.

"Contate pure su di noi, ragazzi!" esclamò Roll. "Lo sistemeremo per bene, quel Life Virus!"

Un tintinnìo interruppe il momento, e l'ascensore si fermò di colpo, facendo fare un salto ai ragazzi... che immediatamente si voltarono verso la porta scorrevole nel momento in cui questa si apriva e dava loro accesso ad una grande sala immersa nella semioscurità! Alla flebile luce che riusciva ancora a penetrare là dentro, Netto e i suoi compagni videro alcune console, simili a quelle di una sala giochi, poste ordinatamente al centro... e vicino a ciascuna di esse, c'era una figura umana che appariva familiare a tutti loro, sinistramente in attesa!

"Mi... mi sa tanto che siamo arrivati!" affermò Dekao, mentre lui e i suoi amici scendevano con cautela dall'ascensore (e del resto, che altra scelta avevano?). "E hanno preparato un pò di comitato di accoglienza, vedo..."

Una vocetta acuta rispose alle parole del ragazzone dalla pelle scura. "Hehehee... non credo che avresti potuto dirla meglio, ciccione balordo! Benvenuti al quartier generale della WWW-Dash... notevole che dei pecoroni come voi siano arrivati fin qui!"

Netto storse il naso. L'aria di superiorità era tale che non c'era bisogno che le luci si accendessero per riconoscere la proprietaria di quella vocetta sprezzante e spocchiosa. "Ugh... sei tu, Megan! Non mi sono dimenticato di quella volta della sala giochi!" esclamò.

Come in risposta alle parole del ragazzino castano, le luci si accesero di colpo, illuminando le figure dall'altro capo delle macchine di Net-Battling... e rivelandole, come tutti loro si aspettavano, per quattro dei cinque scagnozzi della WWW-Dash! Megan Earle era alla macchina di sinistra che si aggiustava gli occhiali, guardando Netto e compagni dall'alto in basso come suo solito... Seiya Ozora, alla macchina centrale, stava già puntando lo sguardo verso Enzan con bramosia di combattere, ignorando del tutto le espressioni, a metà tra lo spaventato e l'indignato, di Tohru ed IceMan; e infine, entrambi alla macchina di destra, stavano i gemelli mascherati, Hiroshi e Takeshi Futa, entrambi in posa da ninja! Solo in quel momento, Netto e MegaMan si accorsero di una grande porta di metallo dall'altra parte della stanza, stranamente tenuta aperta...

"Come ha detto la nostra compagna... dobbiamo farvi i nostri complimenti per essere arrivati fin qui!" affermò uno dei gemelli. "Ma sfortunatamente, non possiamo permettervi di procedere oltre! Il Life Virus R si è quasi risvegliato, e non possiamo permettervi di distruggerlo e vanificare i nostri sforzi!"

"Davvero? Mi dispiace per voi, ma neanche noi possiamo permettervi di distruggere la rete!" esclamò MegaMan. "Siamo pronti a combattere contro di voi... e contro il vostro capo, se si farà vivo!"

Seiya sghignazzò cupamente. "Heheheee... ma bene, vedo che siamo molto determinati! Come volete, per quello che vi servirà..." commentò, per poi - con sorpresa di Netto e MegaMan - accennare alla porta aperta dietro di lui. "Kenji ci ha ordinato di farvi passare, voi due! Credo che voglia occuparsi di voi personalmente, e io non ho nulla in contrario... anche perchè la cosa mi consente di concentrarmi su un avversario più degno di me e CrashMan!". Con gli occhi scintillanti di gioia feroce, il teppistello dai capelli beige si voltò verso l'impassibile Enzan. "Enzan Ijyuin! Sarete tu e ProtoMan i miei avversari!"

"No! Saremo io ed IceMan!" interruppe improvvisamente Tohru, prima che Enzan potesse rispondere qualsiasi cosa! Anche il giovane Ufficiale e ProtoMan espressero un pò di sorpresa quando, sotto gli occhi di tutti, il ragazzino castano si parò davanti alla macchina da Net-Battling assegnata a Seiya... e fissò il giovane Net-criminale e il suo Navi futuristico con un'indignazione che davvero nessuno si aspettava da lui! Era chiaro che Tohru ed IceMan non avevano dimenticato lo scherzo che Seiya e CrashMan avevano giocato alla WaterWorks...

L'espressione bramosa di Seiya passò immediatamente al disappunto, mentre osservava il suo inaspettato sfidante! Come... osava quel moccioso insignificante presentarsi davanti a lui? Credeva davvero di poter competere con lui e CrashMan? Loro erano destinati ad affrontare il grande ProtoMan... e quelle due nullità osavano credere di essere alla loro altezza? "Cosa...? Hey, moccioso, levati di mezzo! Non siamo qui per giocare con dei marmocchi, abbiamo pesci ben più grossi da friggere!" esclamò il ragazzo, cercando di intimidire i suoi avversari... senza eccessivo successo!

"Abbiamo ancora dei conti da regolare dall'ultima volta!" gli rispose IceMan. "Non ti abbiamo certo perdonato il fatto che tu abbia messo in pericolo la città e rovinato il lavoro del papà di Tohru... quindi non farti illusioni, non ti permetteremo di affrontare ProtoMan prima di essertela vista con noi! E non sottovalutarci, perchè potremmo avere delle sorprese per te!"

"Tsk..." grugnì Seiya. "E va bene... vorrà dire che vi useremo per fare un pò di riscaldamento prima dello scontro decisivo! Sei d'accordo, CrashMan? Un pò di moto per scioglierci i muscoli sarà utile!"

CrashMan sollevò il suo braccio-trivella. "Heheheee... certamente, così la nostra vittoria su ProtoMan sarà ancora più emozionante!"

Meiru guardò verso il suo PET, dal cui schermo Roll le stava facendo segno che era il momento. La bambina dai capelli fucsia annuì, e si andò rapidamente a porre davanti alla console di Megan, preparandosi a fare jack-in dalla presa al suo lato! "Tu sei Megan Earle, vero? Saremo io e Roll-chan a combattere contro te e TimeMan!" esclamò, guardando la hacker di Kingland dritta negli occhi

"Accetti la nostra sfida, o ti ritiri?" continuò Roll.

L'espressione spocchiosa di Megan non cambiò, se non per una punta di disgusto appena percettibile. "Heh... Ma sentitele... una volgare ragazzina delle elementari come te, con la sua inutile NetNavi rosa, pensa di poter sconfiggere un genio come me, e un NetNavi come il mio TimeMan?" chiese retoricamente, girata di tre quarti in modo da far capire a Meiru e Roll che non erano degne del suo tempo. "Povera bambina... questo sarà uno scontro molto impari!"

"Non ci contare, presuntuosa!" esclamò Roll, punta sul vivo. Un modo sicuro per farla arrabbiare era insultare la sua abilità... "Meiru-chan vale molto più di te, e te lo dimostreremo subito! Sei pronta, Meiru-chan?"

"Sì, Roll-chan!" rispose la ragazzina, dopo aver preso un bel respiro. "Sono un pò nervosa... ma credo di potercela fare!"

"Bene... questo significa che a noi restano i gemellini, vero?" chiese Dekao, guardando Hiroshi e Takeshi che si mettevano in posizione davanti alla console. A sua volta, Yaito sfoderò il cavo del suo PET e si dispose a fianco del suo corpulento amico.

"Tsk... bada a come parli, ciccione, noi siamo più grandi di te, e non ci faremo prendere in giro da un ammasso di muscoli senza cervello!" ribattè uno dei due. Dekao e GutsMan cominciavano davvero a stancarsi... era la seconda volta in meno di cinque minuti che qualcuno li insultava senza motivo, riferendosi al suo aspetto fisico!

"Hey, voi due... sarete anche più grandi, ma chi vi credete di essere, per parlare a me e a GutsMan in questo modo?" esclamò Dekao. "I vostri genitori, non ve l'hanno insegnata, l'educazione?"

Questa infelice scelta di parole fece infuriare Takeshi, che scattò su come una donnola e si sporse verso il ragazzo più giovane. "Sarebbe stato difficile per loro, palla di lardo, sono morti da anni ormai!" esclamò furente, provocando una reazione di incredulità da parte di Dekao. "E' per questo che noi vogliamo cambiare questa società... per fare in modo che non ci siano più bambini che soffrono come abbiamo sofferto noi!"

Yaito, pur dispiaciuta per quello che i due gemelli dovevano aver passato, non potè però fare a meno di dire la sua. "Okay, voi due... perdonatemi se ve lo dico, ma non vedo come distruggere la rete abbia a che fare con quello che avete passato!" disse. "Non vedo nessun nesso logico tra le due cose, e comunque quello che avete passato non giustifica quello che state facendo voi e il vostro capo!"

Hiroshi scosse la testa. "Tsk... parla Yaito Ayanokuji, la figlia di uno degli uomini più ricchi del mondo, ed erede di un impero finanziario!" grugnì. "Una come te è l'ultima persona che possa capire i nostri sentimenti... e non abbiamo bisogno della tua ipocrita compassione! Quando la rete sarà stata distrutta, tutti quelli come te che fanno la bella vita mentre gli altri soffrono... saranno spazzati via! Il Dr. Doppler creerà un mondo più giusto e più onesto!"

"GutsMan non capisce quello che dite... ma non vi permette di insultare Dekao e i suoi amici! Guts!" protestò GutsMan. "Qui il cattivo è il Dr. Doppler, siete voi che non lo volete ammettere! Glyde, dobbiamo dare una lezione a questi due! Guts!"

Il NetNavi maggiordomo era anche lui piuttosto irritato dagli insulti che i gemelli mascherati avevano rivolto alla sua operatrice e ai suoi amici, anche se la sua impeccabile formalità gli impediva di essere troppo esplicito a riguardo. "Mi trova pienamente d'accordo, signor GutsMan. I signorini qui presenti si sono spinti troppo oltre con le loro accuse, e io non tollero che Yaito-ojousama e i suoi amici siano trattati in questo modo." rispose. "Yaito-ojousama, quando lei vuole, io sono pronto a combattere."

La fronte di Yaito scintillò orgogliosamente. "Perfetto, Glyde... voi due gemellini avete scelto le persone sbagliate con cui prendervela!"

Mentre i loro compagni prendevano posizione alle console e si preparavano al jack-in per affrontare gli scagnozzi del Dr. Doppler, Netto ed Enzan iniziarono a dirigersi verso l'uscita dall'altro lato della stanza, attirandosi contro gli sguardi sprezzanti dei quattro discepoli... e prima di uscire, guardarono per un'ultima volta i loro compagni, per augurare loro buona fortuna.

"Allora, ragazzi... buona fortuna!" augurò loro MegaMan. "Mi raccomando, fate del vostro meglio! Noi sistemiamo il Life Virus e arriviamo!"

Ognuno di loro rispose con un cenno di saluto, e una strizzata d'occhio nel caso di Meiru e Roll, prima che Netto ed Enzan rispondessero a loro volta con un 'buona fortuna', e scomparissero dietro la porta, lasciando i quattro amici e i loro avversari soli, e pronti a combattere...

 

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"Spero solo che ce la facciano... non so se abbiamo fatto bene a lasciarli soli! E chissà come se la staranno cavando Kenichi, il comandante Biff e gli altri?" chiese Netto mentre lui ed Enzan entravano nella sala successiva. Al contrario di quelle che avevano visto finora, questa era tutt'altro che vuota, dal momento che dal centro di essa si levava una sorta di colonna quadrangolare cosparsa di spie e segnali luminosi, che arrivava quasi fino al soffitto, separata dal resto della stanza da una fossa che la circondava su tutti i lati. Solo una stretta piattaforma d'acciaio collegava il resto della stanza a quella strana colonna, raggiungendo un terminale con tanto di porte d'accesso. Non solo, ma diversi terminali erano sparsi per la stanza, e sopra le loro teste si trovava, a circa cinque metri dal suolo, una piattaforma sopraelevata che si protendeva fino alla colonna. Una porta bianca faceva sì che fosse possibile accedere a questa piattaforma da un livello superiore della base, ma Netto, Enzan, MegaMan e ProtoMan non riuscivano a vedere altri modi per raggiungere la parte sopraelevata.

"Di solito sei tu quello che ha più fiducia nei suoi amici..." affermò Enzan, mentre si guardava attorno. "Comunque, per adesso dobbiamo cercare di trovare il Life Virus... e credo che il terminal di quella colonna possa darci accesso al sito dove è conservato."

"In tal caso, cosa stiamo aspettando? Colleghiamoci e terminiamo questa storia una volta per tutte!" disse Netto, dirigendosi verso il terminale e svolgendo il cavo del suo PET mentre si avvicinava. Mentre Enzan scuoteva la testa, mormorando qualcosa su una certa sua conoscenza che andava allo sbaraglio senza un piano preciso, Netto raggiunse la postazione e si preparò ad eseguire il jack-in!

"E va bene, Netto-kun... siamo ormai vicinissimi al Life Virus!" esclamò il NetNavi azzurro. "Se riusciamo a cancellarlo, i piani della WWW-Dash andranno in fumo una volta per tutte!"

"Lo so, MegaMan... questa sarà la nostra operazione anti-virus più memorabile!" esclamò il ragazzino. "Sei pronto? Ora ti collego! Jack in, MegaMan! Execute!"

Come sempre, MegaMan vide un sacco di luci multicolori saettargli attorno allorchè i suoi dati venivano trasferiti al server della WWW-Dash... e quando le immagini si solidificarono, il NetNavi appoggiò i piedi su una strada che sembrava fatta di metallo dorato, e che si snodava tra strane costruzioni di pietra grigiastra che facevano assomigliare il network locale ad una stilizzazione di una grande città. Il cielo sopra MegaMan era grigio piombo, solcato da linee spezzate violacee che ricordavano molto i diagrammi di un sismografo, e che oscillavano in maniera disarmonica ad intervalli variabili. Di tanto in tanto, una scritta W3' (il simbolo della WWW con un apostrofo alla fine) passava fluttuando tra questa strane righe, rendendo ulteriormente chiaro (come se ce ne fosse stato bisogno) dove i visitatori si trovavano. Quello invece che Netto e MegaMan non riuscivano a vedere, dalla loro posizione, era una qualsiasi indicazione che potesse suggerirgli dove fosse il Life Virus... inoltre, per qualche strano motivo, non c'erano virus o programmi di autodifesa in giro... mentre invece, MegaMan e Netto si erano aspettati di dover combattere fin dal loro primo passo nel server.

"Netto, sono entrato nel sistema informatico centrale della WWW-Dash..." disse MegaMan, il braccio trasformato in Mega Buster, e gli occhi che scandagliavano ogni millimetro della zona, mentre teneva la schiena appoggiata ad un muro per evitarsi attacchi alle spalle. "Ma non riesco ad orientarmi molto bene, da qui... non ho idea di dove possa essere il Life Virus R! Inoltre, cosa ancora più strana, non c'è segno di guardie o virus in giro!"

Il ragazzino castano strinse i denti, mentre Enzan lo raggiungeva con un sospiro un pò spazientito. Questo era un pò un problema... trovare il Life Virus si sarebbe dimostrato un problema un pò più difficile del previsto...

Un suono di passi, proveniente dalla passerella sopra di loro, attirò l'attenzione di Netto, Enzan e dei loro NetNavi. Temendo che fosse arrivato qualche altro membro della WWW-Dash, entrambi i ragazzi alzarono lo sguardo...

E Netto rimase enormemente stupito quando vide che i passi che aveva sentito erano quelli di nientemeno che Ryusuke, il ragazzo di qualche anno più grande di lui che aveva conosciuto in sala giochi, in occasione della sua battaglia con Megan e TimeMan! Sì, era proprio lui... l'abbigliamento era lo stesso del giorno in cui si erano incontrati, compreso l'impermeabile bianco a cuciture azzurre, e poi quel ciuffo di capelli rossi in mezzo a quel cespuglio biondo sparato in aria... beh, quello era inconfondibile! Rivolgendo lo sguardo verso il basso, Ryusuke sorrise amichevolmente... e salutò Netto e un leggermente perplesso Enzan con un gesto della mano. Lo stupore di Netto stava per lasciare spazio alla felicità per aver visto che il suo amico era venuto ad aiutarlo, nonostante avesse detto che non voleva restare coinvolto in quella faccenda...

Ma un particolare inquietante, che gli venne in mente un attimo dopo, gli fece morire il sorriso sulle labbra.

Come faceva Ryusuke a sapere dove si trovava la base segreta della WWW-Dash? Lui non aveva preso parte all'Operazione Zero... e dopo l'assalto alla rete cittadina che l'organizzazione criminale aveva organizzato qualche giorno prima, non aveva più preso parte alle Net-Battles contro di essa! Come faceva ad essere lì, in quel momento...?

"R-... Ryu-kun?" esclamò Netto, osservando il suo amico dai capelli bicolore avvicinarsi allo strano congegno a colonna. Ryusuke manteneva un'aria amichevole, e continuava a sorridere a Netto e al sempre più sospettoso Enzan... ma stranamente, non stava dicendo una parola...

"Conosci questo ragazzo, Hikari?" chiese Enzan, senza mai perdere di vista il nuovo arrivato.

Fu MegaMan a rispondere per il suo operatore. "Sì, Enzan, in effetti... si chiama Ryusuke Nanbara, e lo abbiamo conosciuto diversi giorni fa, in una sala giochi, e ci ha dato una mano in due occasioni contro i membri della WWW-Dash... ma non capisco come faccia ad essere qui!"

"Nemmeno io, e farà meglio a darci una giustificazione convincente." tagliò corto ProtoMan. "Ryusuke Nanbara, un civile qualsiasi non poteva certo conoscere l'ubicazione del nascondiglio WWW-Dash senza essere stato coinvolto nell'Operazione Zero da poco conclusa. Quindi, rispondi: chi sei in realtà, e cosa sei venuto a fare qui?"

Il ragazzo in impermeabile bianco accolse la brusca domanda con quello stesso atteggiamento affabile, posato e quasi irritante, che aveva mantenuto per tutto quel tempo. Con altrettanta nonchalance, afferrò il suo PET giallo e ne estrasse la spina di jack-in, incrociando nel contempo gli occhi castani di Netto: il ragazzino più giovane lo stava guardando con espressione confusa e quasi smarrita... quasi lo stesse pregando di dirgli che c'era un errore...

"Con calma, ragazzi, con calma..." rispose finalmente, tenendo la mano davanti a sè in modo da invitare tutti alla pazienza. "E prima di tutto, lasciatemi dire che sono venuto qui per aiutarvi..."

Le espressioni dei due Net-Op più giovani non cambiarono... e nemmeno quelle dei loro NetNavi! Era fin troppo chiaro che c'era qualcosa che non andava, e nulla di quello che il ragazzo più grande avrebbe potuto dire avrebbe modificato quella loro percezione.

Il duello di sguardi continuò per un pò... Enzan freddo ed inquisitore, Netto angosciato, e Ryusuke tranquillo...

Poi, improvvisamente, il sorriso del ragazzo più grande si fece predatorio, e Ryusuke sollevò il suo PET per collegarlo a qualche presa!

"Aiutarvi... a sloggiare di qui, però!" esclamò ferocemente. "Jack in, ToxicMan! Execute!"

 

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"Che... CHE COSA?" esclamò MegaMan, agghiacciato fino al midollo delle ossa. Davanti a lui, in una colonna di luce bianco-azzurrina, apparve di colpo sulle strade dorate del server Andante, esattamente come lui se lo ricordava: armatura futuristica, armi installate, tuta intera...

Ma l'espressione gioviale del suo volto non c'era più, e al suo posto MegaMan si trovò a guardare un volto dagli occhi rossi pieni di odio e arroganza, il perfetto opposto del NetNavi che aveva conosciuto alla sala giochi! Le due sfere penetranti lo fissavano in maniera inquietante, e MegaMan, per un secondo, si sentì come incollato al terreno, incapace di fare un singolo passo per la brutalità della rivelazione! Represse a stento un moto di orrore quando Andante iniziò ad avanzareverso di lui, con intenzioni sicuramente poco rassicuranti...

"A... Andante?" balbettò, riuscendo finalmente ad indietreggiare di qualche passo. "Che... che stai facendo? Cosa... cosa significa tutto questo? E..."

Non fece in tempo a finire, che la figura di quello che MegaMan credeva essere Andante sbiadì, come un riflesso su uno specchio d'acqua nel quale fosse stato tirato un sasso... e al suo posto apparve, orribile, il NetNavi che lo aveva quasi cancellato durante l'assalto alla rete cittadina! Un sorriso diabolico tagliava il suo mostruoso volto di pesce, e le sue viscide branchie si aprivano e si chiudevano con ogni respiro rauco che faceva.

"Andante?" ringhiò ToxicMan con crudele gioia. "Mi dispiace. Non conosco nessuno con questo nome."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Bel capitolo lungo, eh? Ho cercato anche di condensarlo un pò, se devo essere sincero... ma non credo mi sia riuscita come avrei voluto! Spero almeno che sia accettabile...

E così, i nostri hanno raggiunto la base segreta della WWW-Dash, grazie all'aiuto di Zero e degli ex-scagnozzi del Dr. Wily... ma ora il gruppo si è separato, gli amici di Netto sono alle prese con Megan, Seiya e i gemelli Futa... e si è rivelato che Ryusuke, il cosiddetto amico di Netto, e Kenji, il misterioso braccio destro di Doppler, sono in realtà la stessa persona! E così anche Andante e ToxicMan! Accidenti, che colpo di scena!

(Ma a chi vuoi darla a bere? L'avevamo capito subito! NdLettori)

Ehm... sì, in effetti... forse era un pò ovvio! Ad ogni modo, Netto non se lo aspettava di certo! Ed ora, lui e MegaMan si ritrovano a dover combattere contro il più forte scagnozzo del Dr. Doppler, se vorranno arrivare in tempo! E intanto il Life Virus si rafforza sempre di più... tra non molto sarà sveglio, e inizieranno i veri problemi!

Riusciranno Netto e i suoi compagni ad uscire da questa delicata situazione... o i Net-criminali avranno la meglio? Nel prossimo capitolo, che inizierò a scrivere il prima possibile non appena sarò tornato dalle vacanze, tratterò lo scontro tra gli amici di Netto e i sottoposti di Kenji... ormai il gran finale è alle porte, e ho una sorpresa in serbo per i fan di MegaMan!

Per adesso, vi auguro buon proseguimento di vacanze... e ci vediamo più avanti, con questa nuova battaglia!

 

Justice Gundam

 

 

  
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