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Autore: HZLNL_1D    16/05/2014    7 recensioni
Dopo aver avuto soltanto delusioni, tendi sempre a stare sulle tue, a mantenere una certa distanza dalle persona, qualsiasi rapporto ci sia, tendi a mantenere una certa distanza da tutto quello che potrebbe procurarti altro dolore.
Ti abitui alla solitudine, oltre a quella esteriore, anche a quella interiore, che è peggio.
Impari a fare affidamento solo tu stesso.
È così la vita: ti toglie e ti da.
Sta a te trovare un modo per sopravvivere.
Qualcuno, per cui sopravvivere.
_______________________________
Dicono che gli opposti si attraggono.
Ma se per una volta, fossero due persone apparentemente diversi ma così profondamente uguali ad attrarsi?
Dalla storia:
"Allora, vado così ti lascio sola."
"Tanto ci sono abituata."
"Ok, vado."
"Ho detto che ci sono abituata, non che mi piace."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Richmond High School,New meetings.

Una notte passata insonne, ecco cos’era stata quella prima notte nella nuova casa.
Ma questa non era una novità per Haley.
Non lo era né il fatto che non avesse dormito, né quello di provare quelle sensazioni ogni volta che passava le prime ore in nuovi posti.
Dalla morte dei suoi genitori, non c’era notte che Haley passasse senza fare incubi.
Succedeva ogni notte, da quel giorno. E i suoi occhi perennemente stanchi dimostravano quanto poco dormisse.

Haley si voltò a guardare la sveglia sul suo comodino, di fianco al letto. Le 7.45.
Si trovava sul letto, con le gambe incrociate ad osservare la sua nuova camera.
Le pareti erano di un colore viola scuro, un armadio di legno bianco si trovava nella parete destra e all’angolo si trovava una scrivania con un portatile adagiato sopra.
La stanza non era niente male e il letto matrimoniale su cui si trovava era abbastanza comodo. 
E inoltre c’era una porta-finestra, che affacciava a un piccolo balconcino, ma non vi era ancora uscita.
Haley sentiva una strana sensazione questa volta.
Come se questa potesse essere la volta buona. Che questa volta, avesse trovato un vero posto in cui stare e qualcuno che non l’avrebbe rispedita indietro.
Josh le sembrava un tipo apposto e la sua presenza non la disturbava, ma nonostante ciò non riusciva ancora a capire del perché avesse voluto prendere in affidamento lei.

Haley si alzò, prese la sua piccola valigia e il borsone da sotto il letto e cominciò a tirare fuori le sue cose, visto che la sera precedente aveva deciso che lo avrebbe fatto l’indomani con la luce del giorno.
Tirò fuori i suoi vestiti e li sistemo nell’armadio in maniera ordinata. Quello che più odiava era il disordine. Poi sistemò le sue scarpe e infine posò il suo borsone in un ripiano dell’armadio, sperando di non dover tirarlo nuovamente fuori.
E fu in quel momento che Haley si accorse di essere tornata a sperare in qualcosa di importante per lei, dopo tanto tempo.
Aprì la valigia e tirò fuori le cose a cui teneva di più.
Prese la cornice dove vi era una foto di lei insieme alla sua famiglia, sorridevano felici. La adagiò delicatamente sul comodino.
Rimase a fissarla e con il pollice accarezzò ogni singolo soggetto in quella foto.
Suo padre, con quegli occhi uguali ai suoi, che abbracciava Phill, il ragazzino sveglio e vivace della famiglia. E infine, passò a Johanna, sua madre. Le mancavano tanto.
Le mancava il carattere protettivo e affettuoso del padre,le urla di divertimento di suo fratello Phill e i consigli, gli abbracci e il sorriso confortante di sua madre.
Una lacrima scese lungo le sue guance e Haley decise di posare la foto.
Si asciugò le lacrime e decise di farla finita.
Odiava dimostrarsi debole, odiava far compassione agli altri.
Quello che doveva fare era continuare a rendersi impassibile, come se niente le importasse.
E pensandoci Haley la trovava una cosa strana, perché niente le importava, ma tutto le faceva male.
Prese il cellulare e mandò il buongiorno a Janelle.

Buongiorno ♥
Devo raccontarti parecchie cose, appena ci sei scrivimi, ti dirò tutto.


Aprì il suo armadio e prese un paio di jeans, maglietta grigia e una giacca nera.
Decise di truccarsi un po’, giusto per nascondere i segni sul suo viso a causa delle poche ore di sonno. Diede una sistemata ai capelli e scese giù.
-Buongiorno Haley.- il saluto allegro di Josh la fece sorridere d’istinto.
-Buongiorno- 
-Oh, finalmente vedo un sorriso.- le disse Josh mentre le posava il piatto con la sua colazione davanti, per poi sedersi di fronte a lei.
-Io oggi ho preso qualche ora libera, così magari possiamo andare a iscriverti a scuola. Cose ne pensi?- le propose Josh.
Scuola. 
Haley aveva sempre odiato la scuola, ma non quell‘odio vero.
Provava l’odio degli adolescenti verso la scuola, quello.
Tempo fa, quando frequentava ancora la Batter School,odiava andarci ma le piaceva l’idea che una volta arrivata lì ci sarebbero state le sue amiche e il suo ragazzo, o meglio quelle che credeva amiche e quello che credeva il suo ragazzo. Ma da quando Haley andò in quella casa-famiglia, nessuno di loro si fece più sentire, né rispondevano ai primi tentativi di Haley di rintracciarli. L’avevano abbandonata, proprio nel momento in cui aveva più bisogno di loro.
-Ok, per me va bene.- disse mangiando qualcosa di quello che aveva sul piatto.
-Perfetto. Andremo nella scuola che ho frequentato anche io anni fa, si chiama ‘Richmond High School’. Ti troverai bene, ne sono sicuro. È una delle scuole migliori, si trova a Richmond. Quindici minuti di treno da qui più o meno. Con la macchina ci impiegheremo qualche minuto in meno.- 
Haley si limitò ad annuire e mentre Josh si preparava ad andare, lei cercava di apparire il meno turbata possibile.
Lo era perché sapeva che sarebbe stata l’argomento principale delle prime settimane, ci sarebbero state molte voci su di lei.
E quello che proprio odiava era essere al centro dell’attenzione.

-Salve, signor Bennet. È stato un piacere rivedere uno dei miei migliori alunni e sono contento di aver nella mia scuola un’altra Bennet.- disse il preside della Richmond High School. 
-La ringrazio Preside Brooks, è stato un piacere rivederla.- lo salutò Josh, per poi uscire dall’ufficio insieme ad Haley.
Josh stava raccomandando ad Haley di stare attenta e le ricordava per l’ennesima volta di passare dalla segreteria e di occuparsi lei stessa delle ultime cose, quasi fosse una madre alle armi con l’iscrizione della propria figlia a scuola.
E avrebbe anche potuto sorridere divertita dal comportamento del ragazzo, se non fosse stato per il fatto che pensava ancora alle parole del preside.
‘Un’altra Bennet.’ lei ora era Haley Bennet. Non più Haley McKinley.

-Salve, sono nuova e dovrei ritirare il mio orario delle lezioni.- disse gentilmente Haley alla signora che si trovava dietro il bancone della segreteria.
-Come ti chiami?- 
-Bennet. Haley Bennet.- sospirò.
-Ecco, tieni il tuo orario. Spero tu ti trova bene.- 
Haley ringraziò la signora e dopo averle sorriso gentilmente, uscì dall’ufficio.
La prima ora avrebbe avuto Chimica, così cominciò a cercare la classe.
I corridoi erano ormai vuoti e Haley non aveva ancora trovato la classe in cui sarebbe dovuta essere già venti minuti fa.
Si arrese al fatto che non l’avrebbe trovata da sola, così continuò a girare per i corridoi, nella speranza di trovare qualcuno a cui avrebbe potuto chiedere aiuto.
Arrivò di fronte a un aula, la porta era schiusa ma da fuori si potevano benissimo udire due voci, anche se non si capiva bene cosa dicessero né se potessero appartenere ad un ragazzo o ad una ragazza. 
Haley si avvicinò silenziosamente e non appena aprì a malapena la porta, la scena che le si presentò davanti la fece fermare sul posto.
C’era un ragazzo che dava le spalle alla porta e Haley non potè vederlo in viso, l’unica cosa che in quel momento riuscì a focalizzare bene fu che davanti al ragazzo biondo c’era un ragazzo con il viso sporco di sangue, che chiedeva all’altro ragazzo di smetterla.
Haley rimase immobile a fissare, ma appena vide il biondo sferrare un pugno nello stomaco del ragazzo le sfuggi un flebile suono dalle labbra, che entrambi i ragazzi sembrarono sentire voltandosi con un veloce scatto verso la porta. 
Ma Haley fece in tempo ad andare via prima che la vedessero.
Cominciò a correre a testa bassa lungo i corridoi, cercando di non pensare a ciò che aveva visto ma improvvisamente andò a sbattere contro qualcuno.
Alzò gli occhi, ormai diventati lucidi senza un motivo ben preciso, e vide davanti a sé un ragazzo alto, con un ciuffo castano tirato in su, occhi dello stesso colore e pelle leggermente più scura.
-Tutto bene?- il suo tono di voce era normale e un po’ distaccato, ma con un po’ di curiosità nella voce.
-Si, stavo solo... Cercando la classe di chimica.- rispose Haley con un leggero tono di voce.
-Devi essere la ragazza nuova, giusto?- 
-Si, e... credo di essermi persa.- disse timidamente e cercando di non pensare al fatto che si fosse già sparsa la voce di ‘quella nuova’.
-Vieni, ti accompagno io. Tanto sarei dovuto andarci anche io a momenti. Comunque piacere, Calum...- 
-Haley- si scambiarono uno sguardo ed entrambi si diressero verso l’aula di chimica.

-Hood, ancora in ritardo?- appena entrarono in classe, il professore di chimica ammonì il ragazzo che l’aveva accompagnata.
-Si professor McFly, stavo cercando il mio amico. Ma le ho portato la nuova alunna.- 
-Salve, sono Haley Bennet. Mi scusi per il ritardo ma non trovavo l’aula.- disse Haley timidamente, provocando poi la risata insulsa di qualche cheerleder della seconda fila.
-Non si preoccupi questa volta signorina Bennet, ma non prenda esempio da Hood. Ora accomodatevi.-
Haley prese posto in un banco nella terza fila e cominciò a fissare un punto indefinito fuori dalla finestra mentre alcune gocce cominciavano a rigare i vetri.
Il ragazzo di prima invece, ignorava le continue ammonizioni del professore e guardava il profilo della nuova ragazza, mentre pensava a cosa avrebbe potuto sconvolgerla così tanto pochi attimi prima.

Appena la campanella di fine ora suonò, a Calum passò per la mente una piccola idea e così uscì di corsa dall’aula alla ricerca di una persona.
-Brutto pezzo di idiota!- urlò appena trovò chi cercava.
-Ho bisogno di sapere una cosa e spero le tue risposte non confermino la mia idea. Dov’eri questa mattina? E perché diavolo non eri alla lezione di chimica? Cosa diavolo stavi facendo?- 


____________Spazio autrice____________________

Ciao :3
Allora, questo è il primo capitolo.
E a me non piace molto. AHAHA ok non comincio per niente bene, ma ragazze ditemi voi cosa ne pensate, vi prego, fatemi sapere se fa schifo come penso io o può andare come primo capitolo ahah :3 
So che non succede niente di che, ma già dal prossimo capitolo la storia sarà più movimentata, promesso. Non ci voglio mettere una vita a farla diventare movimentata ahah. 
Allora, volevo ringraziare le 4 meraviglie che hanno messo la storia tra le preferite, la ragazza che ha messo la storia tra le ricordate e le altre 4 meraviglie che hanno messo la storia tra le seguite ahah ♥
E poi devo ringraziare soprattutto chi ha recensito il capitolo precedente. GRAZIE. :)♥
Ora però mi dileguo, perché se no faccio lo spazio autrice più lungo del capitolo ahaha
Sotto lascio le foto di Haley e Josh.
Ciao belle, fatevi sentire :3
Alla prossima,
-Giada♥♥

Haley.


Josh.

 
  
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