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Autore: weallshineon    16/05/2014    1 recensioni
Molti la consideravano "diversa", ma John aveva trovato in lei un'amica.
Non era di certo la più bella o la più intelligente. Ma aveva qualcosa che gli altri non avevno: non si faceva ingannare dagli occhi...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni seguenti John e Zoe non si parlarono mai ,la ragazza continuava a stare male, era sempre più magra e anche i capelli che le erano rimasti non c’erano più.

I medici dicevano che era normale , un semplice effetto collaterale delle cure, ma che poi sarebbe stata meglio.

Quella sera, però John pensò per un memento che la stesse per perdere.

Lei era sdraiata sul letto: aveva la febbre molto alta, continuava a muoversi nel tentativo di togliere la flebo. L’uomo non sapeva più cosa fare,vederla così lo faceva stare male,male non solo mentalmente ma  anche fisicamente. Sentiva quel bruciore nelle vene e quel peso sullo stomaco esattamente identico a quello della ragazza.

Si mise sotto le coperte stringendola a sé “sono qui Zoe ... sono qui” “basta,papà, ti prego accendi la luce ti prego!” urlò lei straziata da dolore.

La strinse ancor più forte“Zoe, senti il mio cuore?” sussurrò dolcemente. Lei annuì, smettendo per un attimo di dimenarsi “questa è la luce..ora è accesa ,la senti?” “si” non ebbe il tempo di dire altro prima di chiudere gli occhi …

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Quella mattina il sole era già alto nel cielo quando Zoe aprì gli occhi “buongiorno” disse John accarezzandole la guancia, lei sorrise “ti senti meglio oggi?” “si,grazie” rispose la ragazza.

 “ Bene, perché ti porto a fare una bella gita”.

Lei mostrò il suo sorriso migliore , John la aiutò ad alzarsi dal letto e poi a vestirsi prima di partire per la loro piccola scampagnata.

La spiaggia di Blackpool era deserta,nell’aria si sentiva ancora l’odore della pioggia mischiata alla salsedine del mare.

Per un po’ rimasero seduti sul bagnasciuga a sentire il rumore del mare ,”che cosa c’è qui ?” chiese lei,appoggiandosi al petto dell’uomo che ridacchiò piano :” mm … ci siamo io e te in mezzo ad un nulla di sabbia” . Si allungò a prendere un bastone “prendilo tu” disse porgendolo alla ragazza. Lei annuì ,cercandolo a tentoni,e quando la sua piccola mano fu poggiata sul legno John coprì la sua mano con la sua “sai scrivere?” lei scosse la testa “bene,allora ti insegnerò io” scoppiarono a ridere prima che le mani dei due cominciassero a scrivere sulla sabbia :‘Zoe and John are here’

“cosa abbiamo scritto ?” domandò ,curiosa la ragazza, “che io e te siamo qui” sussurrò l’altro.

“quindi tutti quelli che passeranno lo leggeranno,giusto?” “no cara la mia Zoe, solo noi e il mare lo sapremo … vedi il mare fa scomparire tutte le scritte sulla sabbia e le porta con sé , come se le ricordasse” la ragazza annuì pensierosa ,prima di alzarsi traballando leggermente ,“mi prendi?” disse cominciando a correre , John rise seguendola fino a quando non la prese.

I due caddero uno sopra l’altro, sulla sabbia. Zoe non smetteva di ridere, accarezzò il viso dell’uomo prima di alzarsi leggermente e baciarlo.

Rimasero come cristallizzati in quel bacio per poco tempo, che però sembrò eterno per entrambi.

Poi John la allontanò “scusa … non dovevo” disse lei mortificata ,l’uomo la guardò incapace di dire qualcosa, “mi dispiace ,John, è solo che non so quanto tempo abbia ancora e … mi sarebbe piaciuto baciarti. Come hai potuto vedere io non ho nessuno ,tu  sei l’unica persona che mi vuole bene. Non so cosa sia l’amore ,so come si dice in francese, in tedesco, in greco … ma non so dire cosa sia perché non l’ho mai provato … “.

John non voleva baciarla ,non poteva. La sera prima lo aveva chiamato papà e ora diceva di amarlo non poteva essere così … c’era qualcosa di sbagliato.

Lui sapeva che la stava perdendo e non voleva che questo addio fosse così doloroso … ma in certi casi la razionalità non funziona.

Così la baciò.

  
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